A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
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sabato 29 novembre 2014
Eracle
Eracle, di Euripide.
Eracle, Ercole, Hercules.
Quello della Disney. Quello che appare in ben due film recenti. Quello del telefilm con Kevin Sorbo, che ogni tanto si incontrava per cinque secondi con Xena. Quello che nel prequel era interpretato da un insospettabile Ryan Goslin. Quello che al campo dei mezzosangue ti fanno una testa così, che grande come lui nessuno mai.
Quello che anche millenni fa era il personaggio che tutti ci dovevano scrivere almeno una volta, e poi è arrivato Euripide che ha dovuto fare il George R.R. Martin della situazione.
Roba che a confronto Colpa delle Stelle è rilassante e allegro.
Signore e signori, questa è la tragedia greca.
(con tanti spoiler)
martedì 25 novembre 2014
Teaser Tuesday #100
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Quello del 1930 fu un settembre particolarmente caldo, e il giorno scelto da zia Mame per il penoso colloquio con la sua banca era stato canicolare. Tornata a casa, zia Mame lasciò scivolare la pelliccia di volpe al centro del soggiorno, si fece portare da Ito qualcosa di forte, e stramazzò con aria tragica sul divano 'modernista' appena comprato. "Patrick," mi disse con voce cavernosa "tua zia Mame è una donna povera. Rovinata, rovinata per sempre". Lanciò uno sguardo patetico verso la strada, tentando disperatamente di farsi sgorgare qualche lacrima. "In pratica," concluse all'apice del dramma "Hai davanti a te una mendicante, o giù di lì".
All'epoca zia Mame aveva già abbandonato il suo costosissimo quartierino in favore di un abituro a Murray Hill, che peraltro si era premurata di arredare con tutti i crismi e di inaugurare con un paio di feste, dove si erano ritrovati tutti i superstiti della vecchia guardia. Ah, si era anche comprata un bel po' di vestiti nuovi, appena più lunghi dei precedenti. Solo a quel punto aveva cominciato a farsi un'idea leggermente più concreta del fatto che la vita costava - persino nel 1930, quando ti tiravano tutto dietro.
- Zia Mame, Patrick Dennis
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Quello del 1930 fu un settembre particolarmente caldo, e il giorno scelto da zia Mame per il penoso colloquio con la sua banca era stato canicolare. Tornata a casa, zia Mame lasciò scivolare la pelliccia di volpe al centro del soggiorno, si fece portare da Ito qualcosa di forte, e stramazzò con aria tragica sul divano 'modernista' appena comprato. "Patrick," mi disse con voce cavernosa "tua zia Mame è una donna povera. Rovinata, rovinata per sempre". Lanciò uno sguardo patetico verso la strada, tentando disperatamente di farsi sgorgare qualche lacrima. "In pratica," concluse all'apice del dramma "Hai davanti a te una mendicante, o giù di lì".
All'epoca zia Mame aveva già abbandonato il suo costosissimo quartierino in favore di un abituro a Murray Hill, che peraltro si era premurata di arredare con tutti i crismi e di inaugurare con un paio di feste, dove si erano ritrovati tutti i superstiti della vecchia guardia. Ah, si era anche comprata un bel po' di vestiti nuovi, appena più lunghi dei precedenti. Solo a quel punto aveva cominciato a farsi un'idea leggermente più concreta del fatto che la vita costava - persino nel 1930, quando ti tiravano tutto dietro.
- Zia Mame, Patrick Dennis
lunedì 24 novembre 2014
Castelli d'Italia #88
Il castello di Mussomeli, o Manfredonico, si trova ad est di Mussomeli, in Sicilia. È stato costruito tra il XIV e il XV secolo su una rupe, ad un'altezza di circa 80 metri. Inizialmente voluto da Manfredi III Chiaramonte, il suo attuale aspetto è dovuto ai Castellar (signori di Mussomeli).
Il castello passò di proprietà molte volte, e per via della particolare posizione e delle leggende ad esso legate, fu oggetto di molte visite: pare infatti che tre donne vi furono murate vive (Laura Lanza sicuramente, con tanto di documentazione), e che vi sia il fantasma di un soldato spagnolo.
mercoledì 19 novembre 2014
Terminator
Un post che Serena ha pubblicato un po' di tempo fa mi ha ricordato una cosa: sono - più o meno - una fangirl di Terminator. Come si fa a scordarsi di essere una fangirl, direte voi? Beh, è che lo sono un sacco di cose e l'ultimo progetto di questo particolare franchise risale al 2009. Ed era brutto.
Il nuovo film si prospetta tamarro già dal nome (Terminator: Genisys) e la trama sta facendo sperare a tutti i fan che sia uno scherzo.
Quindi, per farmi del male, ho deciso di lanciarmi in una maratona includendo Terminator 3 e il Salvation.
Con molta calma, ovviamente.
E senza spoiler.
martedì 18 novembre 2014
Teaser Tuesady #99
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Ho visto scudi decorati con teschi, lupi e corvi, anche con uomini impiccati e teste sanguinanti. Svolgevano comunque il la loro funzione, e così farà il tuo. Conosci l'antica invocazione allo scudo? 'Quercia e ferro proteggetemi bene... " "... o dell'inferno conoscerò le pene'" terminò Dunk. Erano anni che non ripensava a quella preghiera. Gliel'aveva insegnata il vecchio, tanto tempo prima. "Quanto vuoi, per il bordo nuovo e tutto il resto?" chiese all'armaiolo.
"Da te?" Pate si grattò la barba. "Una moneta di rame."
Quando il primo chiarore soffuse il cielo a oriente, la pioggia era cessata, ma aveva compiuto la sua opera. Gli uomini di lord Ashford avevano rimosso le barriere e l'arena del torneo era una grande palude di fango marrone frammisto a erba sradicata. Fili di nebbia si contorcevano sul terreno come pallidi serpenti mentre Dunk risaliva la lizza. Al suo fianco camminava Steely Pate.
La tribuna era già affollata di nobili che si stringevano nei loro mantelli per contrastare il gelo del mattino. Anche il popolino si dirigeva verso il campo e centinaia di persone erano già ammassate lungo lo steccato. "Accorrono così numerosi a vedermi morire" pensò Dunk con amarezza, ma li aveva giudicati male. Qualche passo più in là, una donna gridò "Che la fortuna ti assista!". Un vecchio si fece avanti per stringergli la mano e disse "Che gli dèi ti diano la forza, ser". Poi un questuante, con una veste marrone tutta sbrindellata, recitò una benedizione per la sua spada, e una fanciulla lo baciò sulla guancia. "Stanno dalla mia parte!"
"Perchè?" chiese a Pate. "Cosa rappresento io per loro?"
"Un cavaliere che ha tenuto fede al suo giuramento" rispose il fabbro.
- Il Cavaliere dei Sette Regni, George R.R. Martin
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Ho visto scudi decorati con teschi, lupi e corvi, anche con uomini impiccati e teste sanguinanti. Svolgevano comunque il la loro funzione, e così farà il tuo. Conosci l'antica invocazione allo scudo? 'Quercia e ferro proteggetemi bene... " "... o dell'inferno conoscerò le pene'" terminò Dunk. Erano anni che non ripensava a quella preghiera. Gliel'aveva insegnata il vecchio, tanto tempo prima. "Quanto vuoi, per il bordo nuovo e tutto il resto?" chiese all'armaiolo.
"Da te?" Pate si grattò la barba. "Una moneta di rame."
Quando il primo chiarore soffuse il cielo a oriente, la pioggia era cessata, ma aveva compiuto la sua opera. Gli uomini di lord Ashford avevano rimosso le barriere e l'arena del torneo era una grande palude di fango marrone frammisto a erba sradicata. Fili di nebbia si contorcevano sul terreno come pallidi serpenti mentre Dunk risaliva la lizza. Al suo fianco camminava Steely Pate.
La tribuna era già affollata di nobili che si stringevano nei loro mantelli per contrastare il gelo del mattino. Anche il popolino si dirigeva verso il campo e centinaia di persone erano già ammassate lungo lo steccato. "Accorrono così numerosi a vedermi morire" pensò Dunk con amarezza, ma li aveva giudicati male. Qualche passo più in là, una donna gridò "Che la fortuna ti assista!". Un vecchio si fece avanti per stringergli la mano e disse "Che gli dèi ti diano la forza, ser". Poi un questuante, con una veste marrone tutta sbrindellata, recitò una benedizione per la sua spada, e una fanciulla lo baciò sulla guancia. "Stanno dalla mia parte!"
"Perchè?" chiese a Pate. "Cosa rappresento io per loro?"
"Un cavaliere che ha tenuto fede al suo giuramento" rispose il fabbro.
- Il Cavaliere dei Sette Regni, George R.R. Martin
lunedì 17 novembre 2014
Castelli d'Italia #87
La Rocca di Soragna si trova a Soragna, in provincia di Parma. Fu costruita nel 1385 dai marchesi Bonifacio e Raimandino Lupi, con il benestare del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. Nel XVII secolo la rocca fu trasformata in dimora signorile, e nel 1820 il parco fu convertito in un giardino "all'inglese".
Secondo la leggenda la rocca ospita un fantasma: Cassandra Marinoni, detta Donna Cenerina e uccisa dal cognato, durante la notte vagherebbe per le sale con il compito di annunciare disgrazie ai membri della famiglia.
domenica 16 novembre 2014
Dragon Ball Z: Light of Hope
A volte mi chiedo se non ho un qualche deficit di attenzione: non inporta quanti libri abbia accumulato, sono sempre lì a pensare che non ho niente da leggere.
Ho tanti giochi arretrati (un paio addirittura per playstation1), e sono qui a pensare a quando mi converrà prendere la ps4 (maledetti Assissin's Creed Unity e Batman: Arkham Knight) o se voglio davvero una psvita (no, ma voglio tanto Tales of Hearts R e Assassin's Creed Liberation).
Sono indietro con un numero imprecisato di serie, e non so mai che guardare.
E ora sono arrivate le web-series, che spesso e volentieri sono di ottima qualità: ho salvato su youtube tutti gli adattamenti dei classici per poi appassionarmi a Street Fighter: Assassin's Fist, e io a Street Fighter ci ho giocato giusto un paio di volte al Circolo Arci del paesino quando ero una mocciosa, e comunque preferivo Tekken (anche se alla storia è passata l'Estate del Mortal Kombat Difettoso e dell'Esageratamente Drammatica Reazione dei Genitori).
Tutto questo per dire che, al momento, sono qui che aspetto Dragon Ball Z: Light of Hope nella speranza che sia bello come sembra e che non faccia la fine del progetto su Final Fantasy VII (nato e morto al teaser).
Perchè, come scrissi tempo fa, Dragon Ball è una delle pietre miliari della mia infanzia e quindi sono potenzialmente interessata a qualunque progetto.
E la timeline di Future Trunks è fichissima.
Ho tanti giochi arretrati (un paio addirittura per playstation1), e sono qui a pensare a quando mi converrà prendere la ps4 (maledetti Assissin's Creed Unity e Batman: Arkham Knight) o se voglio davvero una psvita (no, ma voglio tanto Tales of Hearts R e Assassin's Creed Liberation).
Sono indietro con un numero imprecisato di serie, e non so mai che guardare.
E ora sono arrivate le web-series, che spesso e volentieri sono di ottima qualità: ho salvato su youtube tutti gli adattamenti dei classici per poi appassionarmi a Street Fighter: Assassin's Fist, e io a Street Fighter ci ho giocato giusto un paio di volte al Circolo Arci del paesino quando ero una mocciosa, e comunque preferivo Tekken (anche se alla storia è passata l'Estate del Mortal Kombat Difettoso e dell'Esageratamente Drammatica Reazione dei Genitori).
Tutto questo per dire che, al momento, sono qui che aspetto Dragon Ball Z: Light of Hope nella speranza che sia bello come sembra e che non faccia la fine del progetto su Final Fantasy VII (nato e morto al teaser).
Perchè, come scrissi tempo fa, Dragon Ball è una delle pietre miliari della mia infanzia e quindi sono potenzialmente interessata a qualunque progetto.
E la timeline di Future Trunks è fichissima.
venerdì 14 novembre 2014
Liebster Blog Award
Un grazie grandissimo ad Alenixedda del blog Da una stella cadente all'altra e Alexis Kami di La Tartaruga si muove per avermi assegnato il Liebster Blog Award, un premio per i blog con meno di 200 iscritti.
Ecco le regole:
- Postare sul proprio blog l’immagine del premio
- Ringraziare chi ti ha nominato e linkare il suo blog
- Raccontare 11 cose di sé.
- Nominare 11 blog con meno di 200 followers che ritieni meritino il premio.
- Rispondere alle domande di chi ti ha nominato
- Fare domande ai blog nominati
giovedì 13 novembre 2014
The Harry Potter Spells Tag
Ho trovato questo tag su The Bookshelf, e visto che era da un bel po' che non ne facevo eccomi qua.
E poi è a tema Harry Potter: abbinare ad ogni incantesimo un libro.
E poi è a tema Harry Potter: abbinare ad ogni incantesimo un libro.
mercoledì 12 novembre 2014
La donna perfetta
La donna perfetta, di Ira Levin.
Ed eccomi qua, con l'ultimo libro di Levin in mio possesso e la consapevolezza che quest'uomo scriveva horror usando l'atmosfera e non elementi sovrannaturali. Perchè La donna perfetta è un libro dell'orrore, così completo nei suoi elementi, così... perfetto, che non credo guarderò mai i film che ne sono stati tratti.
Soprattutto quello più recente: ho letto la sinossi e la mia impressione è che sia uno di quegli adattamenti che chi ha letto ed amato il libro d'origine vuole cercare gli autori per fargli del male.
martedì 11 novembre 2014
Teaser Tuesady #98
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Ottaviano si girò e disse ad Antonio: "Sicchè sarà una proscrizione, come con Silla."
Antonio si strinse nelle spalle. "Chiamala come vuoi. Ma è necessaria. Tu sai che è necessaria."
"Lo so", disse Ottaviano adagio. "Ma non mi piace".
"Ti ci abituerai", disse Antonio in tono allegro. "Col tempo".
Ottaviano annuì con aria distratta. Si avvolse più stretto nel mantello, si alzò dal tavolo e si avvicinò alla finestra. Stava piovendo. Vedevo il suo viso. Le gocce di pioggia battevano sul davanzale della finestra e gli schizzavano la faccia. Lui non si muoveva. Si sarebbe detto che la sua faccia fosse stata di pietra. Non si mosse per molto tempo, poi si voltò verso Antonio: "Dammi i nomi del tuo elenco."
"Appoggerai questo provvedimento", disse Antonio adagio. "Anche se non ti piace, lo appoggerai".
"Lo appoggerò", disse Ottaviano. "Dammi i nomi".
Antonio fece schioccare le dita e uno dei suoi accompagnatori gli consegnò un foglio. Lui lo sbirciò, poi alzò gli occhi su Ottaviano sorridendo.
"Cicerone", disse.
- Augustus: un romanzo, John E. Williams
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Ottaviano si girò e disse ad Antonio: "Sicchè sarà una proscrizione, come con Silla."
Antonio si strinse nelle spalle. "Chiamala come vuoi. Ma è necessaria. Tu sai che è necessaria."
"Lo so", disse Ottaviano adagio. "Ma non mi piace".
"Ti ci abituerai", disse Antonio in tono allegro. "Col tempo".
Ottaviano annuì con aria distratta. Si avvolse più stretto nel mantello, si alzò dal tavolo e si avvicinò alla finestra. Stava piovendo. Vedevo il suo viso. Le gocce di pioggia battevano sul davanzale della finestra e gli schizzavano la faccia. Lui non si muoveva. Si sarebbe detto che la sua faccia fosse stata di pietra. Non si mosse per molto tempo, poi si voltò verso Antonio: "Dammi i nomi del tuo elenco."
"Appoggerai questo provvedimento", disse Antonio adagio. "Anche se non ti piace, lo appoggerai".
"Lo appoggerò", disse Ottaviano. "Dammi i nomi".
Antonio fece schioccare le dita e uno dei suoi accompagnatori gli consegnò un foglio. Lui lo sbirciò, poi alzò gli occhi su Ottaviano sorridendo.
"Cicerone", disse.
- Augustus: un romanzo, John E. Williams
lunedì 10 novembre 2014
Castelli d'Italia #86
Il castello di Saint-Pierre, le cui origini risalgono almeno al 1191, è uno dei più antichi della Valle d'Aosta, nonchè uno dei monumenti simbolo della regione. Il suo nome deriva da quello dei primi proprietari, i De Sancto Petro, a cui nel corso dei secoli seguirono molti altri (i Signori di Quart; i Savoia; gli Challant), che modificarono la struttura. I cambiamenti più importanti arrivarono nel XIX secolo, quando il castello fu acquistato dal barone Emanuele Borrati, che lo rimise in piedi dopo un lungo periodo di abbandono.
Il castello è oggi proprietà del comune e dal 1985 ospita il Museo Regionale di Scienze Naturali.
venerdì 7 novembre 2014
Comics Experience #5: Thor 153
Oh, adesso mi dite che Il seme di Galactus è precedente a Journey into Mystery. Nel numero scorso faceva schifo?
Per il resto mi pare di capire che ci sia un'altra storia collegata, ossia Fear Itself. È anche nel titolo di copertina quindi credo sia importante, ma qui dentro non c'è.
Che ansia.
giovedì 6 novembre 2014
Jane the Virgin
Jane the Virgin è un progetto che si è presentato subito come disastroso: se non ricordo male è il remake americano di una soap opera latino americana. Già questo basta a causare nel possibile spettatore un perplesso "Eh?"
Poi la trama: una ragazza vergine, causa errore medico, viene inseminata artificialmente e si ritrova incinta senza aver mai fatto sesso. Ok, l'ho guardato per vedere quanto il disastro sarebbe stato epico (complice anche il canale: la CW ha una lunga storia di boiate allucinanti alle spalle) e sono rimasta molto sorpresa nel trovarmi di fronte ad un pilot brillante e sinceramente divertente: Jane the Virgin riprende tutti gli spunti classici da telenovela e li mette in scena in chiave comica, sul limite della parodia. I personaggi hanno tutti o quasi legami tra loro, ci sono tradimenti ed incroci impossibili, i flashback sfocati con improbabili colori e la stessa insemiazione è girata in modo volutamente assurdo (più o meno come veniva spiegata in Senti chi parla).
I personaggi mi sono piaciuti tutti: Jane è semplicemente adorabile. Nata da madre adolescente, è cresciuta con lei e la nonna, che l'ha praticamente condizionata a non concedersi prima del matrimonio, ma non è una semplice macchietta che vive in funzione della propria verginità e ho apprezzato che la cosa non fosse motivo di imbarazzo o prese in giro: Jane non giudica le amiche o la madre per la loro vita sessuale, né viene giudicata per non averne una. È una scelta che in quanto tale viene rispettata.
La famiglia di Jane, il suo fidanzato e la famiglia dell'ignaro donatore sono a metà tra il realistico e l'assurdo: è come se fossero personaggi reali calati nel contesto di Beautiful, con risultati spesso esilaranti. Ci sono anche i 'tipici clichè', come la nonna di Jane che parla quasi esclusivamente in spagnolo, e la terribie telenovela latina preferita, che quando si vede è come quando in Boris c'erano spezzoni de Gli occhi del cuore 2 (o Caprera, o Machiavelli).
Ero partita per vedere una trashata allucinante, e mi sono trovata una puntata veramente bellina, che non si prende per niente sul serio e perfettamente consapevole dei rischi che corre. Vale la pena guardarla e sperare che riesca a restare su questo livello.
Nonostante il promo.
Poi la trama: una ragazza vergine, causa errore medico, viene inseminata artificialmente e si ritrova incinta senza aver mai fatto sesso. Ok, l'ho guardato per vedere quanto il disastro sarebbe stato epico (complice anche il canale: la CW ha una lunga storia di boiate allucinanti alle spalle) e sono rimasta molto sorpresa nel trovarmi di fronte ad un pilot brillante e sinceramente divertente: Jane the Virgin riprende tutti gli spunti classici da telenovela e li mette in scena in chiave comica, sul limite della parodia. I personaggi hanno tutti o quasi legami tra loro, ci sono tradimenti ed incroci impossibili, i flashback sfocati con improbabili colori e la stessa insemiazione è girata in modo volutamente assurdo (più o meno come veniva spiegata in Senti chi parla).
I personaggi mi sono piaciuti tutti: Jane è semplicemente adorabile. Nata da madre adolescente, è cresciuta con lei e la nonna, che l'ha praticamente condizionata a non concedersi prima del matrimonio, ma non è una semplice macchietta che vive in funzione della propria verginità e ho apprezzato che la cosa non fosse motivo di imbarazzo o prese in giro: Jane non giudica le amiche o la madre per la loro vita sessuale, né viene giudicata per non averne una. È una scelta che in quanto tale viene rispettata.
La famiglia di Jane, il suo fidanzato e la famiglia dell'ignaro donatore sono a metà tra il realistico e l'assurdo: è come se fossero personaggi reali calati nel contesto di Beautiful, con risultati spesso esilaranti. Ci sono anche i 'tipici clichè', come la nonna di Jane che parla quasi esclusivamente in spagnolo, e la terribie telenovela latina preferita, che quando si vede è come quando in Boris c'erano spezzoni de Gli occhi del cuore 2 (o Caprera, o Machiavelli).
Ero partita per vedere una trashata allucinante, e mi sono trovata una puntata veramente bellina, che non si prende per niente sul serio e perfettamente consapevole dei rischi che corre. Vale la pena guardarla e sperare che riesca a restare su questo livello.
Nonostante il promo.
mercoledì 5 novembre 2014
In my mailbox #8
È giunto il momento di presentare i poveri sfollati senza un posto in libreria che ho deciso di acquistare ad ottobre. In realtà uno il posto ce l'avrebbe, però ha sfrattato un altro volume quindi la situazione di dramma permane.
Ma prima di entrare nei dettagli, i disclaimer: la rubrica è stata inventata da Kristi di The Story Siren.
Ma prima di entrare nei dettagli, i disclaimer: la rubrica è stata inventata da Kristi di The Story Siren.
Stavolta siamo pari col digitale |
martedì 4 novembre 2014
Teaser Tuesday #97
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Quasi alla sommità inciampai in qualcosa di morbido e, alla luce di un lampo, vidi ai miei piedi un mucchio di panno nero e un paio di stivali. Prima che potessi distinguere chiaramente la posizione dell'infelice, il bagliore scomparve. Mi fermai in attesa del lampo successivo. Quando saettò nel cielo, vidi che era un uomo corpulento, vestito semplicemente ma non poveramente; aveva la testa ripiegata sotto il corpo e giaceva rattappito contro la staccionata, come se vi fosse stato violentemente gettato contro.
Superando la ripugnanza naturale di chi non ha mai toccato un cadavere, mi curvai e lo misi supino per sentire se il cuore batteva ancora. Era proprio morto. A quanto pareva, si era spezzatoil collo. A un terzo lampo, il suo viso apparve in piena luce. Balzai in piedi. Era il locandiere dello Spotte Dog, che io avevo privato del suo mezzo di trasporto.
- La guerra dei mondi, H.G. Wells
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Quasi alla sommità inciampai in qualcosa di morbido e, alla luce di un lampo, vidi ai miei piedi un mucchio di panno nero e un paio di stivali. Prima che potessi distinguere chiaramente la posizione dell'infelice, il bagliore scomparve. Mi fermai in attesa del lampo successivo. Quando saettò nel cielo, vidi che era un uomo corpulento, vestito semplicemente ma non poveramente; aveva la testa ripiegata sotto il corpo e giaceva rattappito contro la staccionata, come se vi fosse stato violentemente gettato contro.
Superando la ripugnanza naturale di chi non ha mai toccato un cadavere, mi curvai e lo misi supino per sentire se il cuore batteva ancora. Era proprio morto. A quanto pareva, si era spezzatoil collo. A un terzo lampo, il suo viso apparve in piena luce. Balzai in piedi. Era il locandiere dello Spotte Dog, che io avevo privato del suo mezzo di trasporto.
- La guerra dei mondi, H.G. Wells
lunedì 3 novembre 2014
Lucca Comics and Games
Per la seconda volta salto Castelli d'Italia: ieri sono stata a Lucca e voglio mostrare i miei acquisti. Non sono molti, ma chiedo comprensione: ho fatto cosplay per dieci anni, che in una fiera ad alta affluenza come Lucca Comics significa che la fiera non la visiti bene sennò ti trinciano il costume. Poi hanno messo anche il palco in quarantena e se volevi partecipare alla gara dovevi... beh, stare lì.
Lucca Games erano anni che non riuscivo nemmeno ad entrarci.
Quindi, visto che ormai ho smesso col cosplay, questa è stata la mia prima edizione in borghese dedicata completamente a girare gli stand da una vita a questa parte.
Lucca Games erano anni che non riuscivo nemmeno ad entrarci.
Quindi, visto che ormai ho smesso col cosplay, questa è stata la mia prima edizione in borghese dedicata completamente a girare gli stand da una vita a questa parte.