L'estate è finita sulla nota peggiore: domenica è morto mio nonno, all'età di 94 anni.
Sempre lucido, fino a poco meno di un mese fa andava ancora in paese, poi un giorno ha detto di essere stanco e non si è più alzato.
Non era malato, anche il dottore ha detto che non c'era niente da curare. Se n'è andato come tutti abbiamo sempre detto: perché non era immortale.
C'è il dolore, certo, ma anche la consapevolezza che nel 2018 si è spento nella sua casa, nel suo letto, senza dolore e circondato dall'affetto della sua famiglia, che non è poco.
Ma, come ha detto mio cugino, un grande uomo lascia sempre un vuoto e sarà difficile colmarlo solo coi ricordi.
Fino a domenica il blog rimarrà chiuso, non ho avuto né il tempo né la testa di scrivere qualcosa, poi vedrò di riprendere a pubblicare in modo regolare.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
Pagine
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giovedì 30 agosto 2018
venerdì 24 agosto 2018
Maria Antonietta: Una vita involontariamente eroica
Maria Antonietta: Una vita involontariamente eroica, di Stefan Zweig.
Ed ecco qui il libro che ha consacrato definitivamente Zweig nel mio cuore.
Ed ecco qui il libro che ha consacrato definitivamente Zweig nel mio cuore.
martedì 21 agosto 2018
Teaser Tuesday #195
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Il valore storico del processo della collana sta in questo: esso dirige il riflettore dell'opinione pubblica brutalmente sulla persona della regina e sulle finestre di Versailles. In tempi di sconvolgimenti il far bene è sempre rischioso. Giacché il malcontento è in sé uno stato passivo, per divenire aggressivo, per trasformarsi in azione, ha bisogno di una figura umana, sia come portatrice di un'idea sia come bersaglio per l'odio accumulato; ha bisogno insomma di un capro espiatorio. All'essere misterioso che si chiama popolo è dato pensare soltanto sotto specie umane, partendo dall'individuo; i concetti astratti non acquistano mai completa chiarezza per la sua capacità intellettiva: dovunque esso intuisca la colpa, vuole trovare il colpevole. Il popolo francese avverte da tempo, oscuramente, un'iniquità che subisce non sa da quale parte. A lungo si è piegato servile, fidente in tempi migliori; a ogni Luigi ha sventolato acclamando le bandiere, ha versato piamente decime e sudori ai feudatari e alla Chiesa; ma quanto più si chinava, tanto più grave si faceva l'oppressione, tanto più dissanguanti erano le imposte. Nella florida Francia i granai sono vuoti, i contadini impoveriscono: sulla più fertile terra, sotto il più bel cielo d'Europa, manca il pane.
Qualcuno dovrà pur averne la colpa; se gli uni non hanno da mangiare a sufficienza, deve essere per perché altri troppo divorano; se gli uni vengono soffocati dai loro doveri, devono esservi altri che si sono accaparrati troppi diritti.
- Maria Antonietta: una vita involontariamente eroica, Stefan Zweig
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Il valore storico del processo della collana sta in questo: esso dirige il riflettore dell'opinione pubblica brutalmente sulla persona della regina e sulle finestre di Versailles. In tempi di sconvolgimenti il far bene è sempre rischioso. Giacché il malcontento è in sé uno stato passivo, per divenire aggressivo, per trasformarsi in azione, ha bisogno di una figura umana, sia come portatrice di un'idea sia come bersaglio per l'odio accumulato; ha bisogno insomma di un capro espiatorio. All'essere misterioso che si chiama popolo è dato pensare soltanto sotto specie umane, partendo dall'individuo; i concetti astratti non acquistano mai completa chiarezza per la sua capacità intellettiva: dovunque esso intuisca la colpa, vuole trovare il colpevole. Il popolo francese avverte da tempo, oscuramente, un'iniquità che subisce non sa da quale parte. A lungo si è piegato servile, fidente in tempi migliori; a ogni Luigi ha sventolato acclamando le bandiere, ha versato piamente decime e sudori ai feudatari e alla Chiesa; ma quanto più si chinava, tanto più grave si faceva l'oppressione, tanto più dissanguanti erano le imposte. Nella florida Francia i granai sono vuoti, i contadini impoveriscono: sulla più fertile terra, sotto il più bel cielo d'Europa, manca il pane.
Qualcuno dovrà pur averne la colpa; se gli uni non hanno da mangiare a sufficienza, deve essere per perché altri troppo divorano; se gli uni vengono soffocati dai loro doveri, devono esservi altri che si sono accaparrati troppi diritti.
- Maria Antonietta: una vita involontariamente eroica, Stefan Zweig
lunedì 20 agosto 2018
Castelli d'Italia #189
La rocca Albornoziana di Narni si trova in Umbria: si tratta di una roccaforte costruita nel 1367 a scopo difensivo in una posizione estremamente favorevole. Nel corso degli anni resistette a molti assalti, incluso quello - nel 1527 - dei Lanzichenecchi di ritorno dal Sacco di Roma.
La rocca fu edificata sui resti di un convento di Clarisse (cosa interessante, invece, è che il convento fu costruito sui resti di un insediamento militare di Federico Barbarossa) per volere del cardinale Egidio Albornoz, ma nel corso dei secoli cambiò molti proprietari, come Pandolfo Malatesta nel 1395 o Andrea Fortebraccio nel 1417.
Nel 1798 fu conquistata dai francesi, per tornare all'Italia nel 1860 grazie a Luigi Masi ed essere poi comprata da un russo che la tenne fino al 1972. Oggi è proprietà del comune di Narni che ha provveduto al restauro.
La rocca fu edificata sui resti di un convento di Clarisse (cosa interessante, invece, è che il convento fu costruito sui resti di un insediamento militare di Federico Barbarossa) per volere del cardinale Egidio Albornoz, ma nel corso dei secoli cambiò molti proprietari, come Pandolfo Malatesta nel 1395 o Andrea Fortebraccio nel 1417.
Nel 1798 fu conquistata dai francesi, per tornare all'Italia nel 1860 grazie a Luigi Masi ed essere poi comprata da un russo che la tenne fino al 1972. Oggi è proprietà del comune di Narni che ha provveduto al restauro.
venerdì 17 agosto 2018
The end? L'inferno fuori
Torno dopo una settimana con la recensione di un film. Mi dispiace di essere sparita all'improvviso, ma ho avuto un "piccolo" problema: il mio portatile è deceduto in seguito ad un tragico incidente che ha coinvolto una bottiglia d'acqua.
Sostanzialmente tra il lavoro e trovare un modo di salvare i dati (più che altro le foto e i files relativi, appunto, al lavoro) non ho avuto il tempo di scrivere un post in cui avvisavo che finalmente avevo una settimana di ferie.
Ma ora eccomi qui, dal fisso di mia madre perché alzi la mano chi non ha ancora avuto modo di sostituire il portatile (però i files alla fine li ho tratti in salvo).
Ma ora passiamo a The end? L'inferno fuori, un film horror tutto italiano
Sostanzialmente tra il lavoro e trovare un modo di salvare i dati (più che altro le foto e i files relativi, appunto, al lavoro) non ho avuto il tempo di scrivere un post in cui avvisavo che finalmente avevo una settimana di ferie.
Ma ora eccomi qui, dal fisso di mia madre perché alzi la mano chi non ha ancora avuto modo di sostituire il portatile (però i files alla fine li ho tratti in salvo).
Ma ora passiamo a The end? L'inferno fuori, un film horror tutto italiano
venerdì 10 agosto 2018
Tarkin
Tarkin, di James Luceno.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, a Tarkin hanno rubato la macchina.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, a Tarkin hanno rubato la macchina.
mercoledì 8 agosto 2018
Orrori in libreria #6
Eccoci di nuovo qui con gli Orrori in Libreria, la rubrica dove mostro al mondo le cause - estetiche - del mio dolore come lettrice.
La protagonista stavolta è un'insospettabile: la collana Pickwick della Piemme in genere fa buoni lavori, ad esempio la serie sulla Guerra delle Rose di Iggulden è quella che vado a guardare per riprendermi dalle sofferenze che mi provocano le protagoniste di questa rubrica... poi però abbiamo la duologia su Caterina Sforza di Carla Maria Russo a dimostrarci che non dobbiamo fidarci di nessuno. Mai.
martedì 7 agosto 2018
Teaser Tuesday #194
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Guardo Wyoh, lei guarda me. Scoppiamo a ridere. "Hurrà!" grido, facendo un salto. Wyoh si scioglie in lacrime, butta le braccia attorno al collo del prof e gli dà un bacio.
"Non capisco" disse Mike con voce lamentosa. "Le probabilità sono sette a uno contro di noi, non a nostro favore."
Wyoh smise di soffocare il prof ed esclamò: "L'avete sentito? Mike ha detto noi. Ha incluso sé stesso."
"Naturalmente. Mike, vecchio mio, abbiamo capito. Hai mai conosciuto un vero lunatico che si rifiuti di fare una scommessa quando ha una splendida, enorme possibilità su sette di vincere?"
"Conosco solo voi tre. Non basta per disegnare una curva."
"Ecco... noi siamo lunatici. I lunatici adorano le scommesse. Che cavolo, non possiamo non amarle! Ci hanno deportato quassù, scommettendo contro di noi che non saremmo sopravvissuti. Invece li abbiamo fregati. E li fregheremo ancora! Wyoh, dove hai messo la borsetta? Tira fuori il berretto rosso. Mettilo a Mike. Dagli un bacio. E beviamoci sopra. Un bicchierino anche per Mike... Vuoi bere, Mike?"
"Mi piacerebbe un bicchierino" rispose Mike pensieroso "dato che mi sono chiesto più volte quali siano gli effetti soggettivi dell'alcol sul sistema nervoso umano... Ho dedotto che dev'essere analogo a un leggero ipervoltaggio. Ma dato che non posso bere, fatevi un bicchiere anche per me."
- La Luna è una severa maestra, Robert A. Heinlein
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Guardo Wyoh, lei guarda me. Scoppiamo a ridere. "Hurrà!" grido, facendo un salto. Wyoh si scioglie in lacrime, butta le braccia attorno al collo del prof e gli dà un bacio.
"Non capisco" disse Mike con voce lamentosa. "Le probabilità sono sette a uno contro di noi, non a nostro favore."
Wyoh smise di soffocare il prof ed esclamò: "L'avete sentito? Mike ha detto noi. Ha incluso sé stesso."
"Naturalmente. Mike, vecchio mio, abbiamo capito. Hai mai conosciuto un vero lunatico che si rifiuti di fare una scommessa quando ha una splendida, enorme possibilità su sette di vincere?"
"Conosco solo voi tre. Non basta per disegnare una curva."
"Ecco... noi siamo lunatici. I lunatici adorano le scommesse. Che cavolo, non possiamo non amarle! Ci hanno deportato quassù, scommettendo contro di noi che non saremmo sopravvissuti. Invece li abbiamo fregati. E li fregheremo ancora! Wyoh, dove hai messo la borsetta? Tira fuori il berretto rosso. Mettilo a Mike. Dagli un bacio. E beviamoci sopra. Un bicchierino anche per Mike... Vuoi bere, Mike?"
"Mi piacerebbe un bicchierino" rispose Mike pensieroso "dato che mi sono chiesto più volte quali siano gli effetti soggettivi dell'alcol sul sistema nervoso umano... Ho dedotto che dev'essere analogo a un leggero ipervoltaggio. Ma dato che non posso bere, fatevi un bicchiere anche per me."
- La Luna è una severa maestra, Robert A. Heinlein
lunedì 6 agosto 2018
Castelli d'Italia #188
La rocca di Pietracassia si trova in Toscana, in provincia di Pisa. La fortezza venne costruita per sorvegliare e proteggere il tratto commerciale che portava a Montecatini; la data della sua costruzione è incerta: per alcuni risale all'epoca longobarda, ad ogni modo le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al 1028. Nel corso dei secoli cambiò vari proprietari, ad esempio nel 1115 il vescovo Ruggeri di Volterra la comprò per 50 lire.
Dopo la sconfitta della Repubblica Pisana nel 1284, la rocca divenne proprietà di Lucca e Firenze.
A seguito di altri cambi di proprietà e di allineamento politico, gli abitanti della rocca si ribellarono al dominio fiorentino nel 1431, tuttavia dopo soli tre anni furono riconquistati da Firenze, e per rappresaglia la rocca venne in gran parte smantellata. Da allora è in stato di abbandono.
Dopo la sconfitta della Repubblica Pisana nel 1284, la rocca divenne proprietà di Lucca e Firenze.
A seguito di altri cambi di proprietà e di allineamento politico, gli abitanti della rocca si ribellarono al dominio fiorentino nel 1431, tuttavia dopo soli tre anni furono riconquistati da Firenze, e per rappresaglia la rocca venne in gran parte smantellata. Da allora è in stato di abbandono.
venerdì 3 agosto 2018
In my mailbox #28
mercoledì 1 agosto 2018
Le ricette della signora Tokue
Le ricette della signora Tokue, di Durian Sukegawa.
E poi ci sono quei libri che ti fanno sentire bene.
E poi ci sono quei libri che ti fanno sentire bene.