Ridendo e scherzando sono sette settimane che regolarmente posto questa rubrica, creata dal blog Should be Reading, in cui i lettori tengono effettuano il monitoraggio delle letture.
Nel mio caso specifico questa settimana ci sono stati progressi in ambito libri, ma per restare in tema "come procede la casa" sappiate che ce ne sono stati anche lì: ho finalmente il tavolo della cucina! Si avvicina il momento in cui ci potrò effettivamente abitare.
Ma siccome non c'è pace per nessuno, l'universo per controbilanciare ha fatto arrivare la gara d'appalto per il progetto dove lavoro e sapremo di che morte si muore (= avremo ancora un lavoro o saremo disoccupati) tra un paio di mesi.
Incrociamo tutto l'incrociabile.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
Pagine
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mercoledì 19 febbraio 2020
martedì 18 febbraio 2020
I fuochi del cielo
I fuochi del cielo, di Robert Jordan.
Devo ammetterlo: questo libro ha rischiato di mandarmi in reading slump, nonostante sia bello.
Devo ammetterlo: questo libro ha rischiato di mandarmi in reading slump, nonostante sia bello.
lunedì 17 febbraio 2020
Castelli d'Italia #238
Il castello di Rosciano, si trova nelle frazione Signoria del comune di Torgiano, in Umbria. Le prime notizie storiche sulla sua esistenza risalgono al 1038 quando Corrado II, re di Germania e imperatore, confermò i beni al monastero tifernate del Santo Sepolcro ed esso configurava tra le proprietà.
Fu concesso agli Scifi conti di Sassorosso da Federico II, ed in seguito passò successivamente ai Tancredi, ai Signorelli, ai Graziani, ai Baglioni, agli Ansidei per poi divenire possedimento dello Stato della Chiesa.
Il castello passò di proprietà diverse volte nel corso dei secoli, venendo addirittura distrutto dai perugini nel 1384. Al giorno d'oggi, il castello è visitabile.
Fu concesso agli Scifi conti di Sassorosso da Federico II, ed in seguito passò successivamente ai Tancredi, ai Signorelli, ai Graziani, ai Baglioni, agli Ansidei per poi divenire possedimento dello Stato della Chiesa.
Il castello passò di proprietà diverse volte nel corso dei secoli, venendo addirittura distrutto dai perugini nel 1384. Al giorno d'oggi, il castello è visitabile.
venerdì 14 febbraio 2020
L'epopea della casa
Mi sembra quasi doveroso fare un aggiornamento sulla mia situazione abitativa, dato che sta succhiando tutte le mie energie, ma soprattutto per rispondere alla domanda: perché nell'aggiornamento dell'anno passato ho detto che ero andata a vivere da sola, e adesso mi lagno sul dover mettere a posto una casa in cui - evidentemente - non vivo?
Tanto tempo fa, in un'Italia dove la crisi economica non ci aveva ancora catturati, i miei genitori comprarono un piccolo appartamento da affittare per avere qualche entrata in più.
Stacco in avanti, di qualche decennio: qualche anno fa l'appartamento era sfitto, così mia sorella e il suo compagno chiesero di potercisi trasferire.
Ovviamente la risposta è stata affermativa, perché alla fine non sta scritto da nessuna parte che se compri un appartamento devi affittarlo e non metterci a vivere un figlio.
C'è stato solo un problema, che in realtà è diventato un problema per me inseguito: mia sorella e mio cognato sono creativi, e non avendo chissà quale budget a disposizione hanno deciso di dipingere casa da soli.
In modo molto artistico.
Passa il tempo, mia sorella viene accettata in un master di animazione 3d in Danimarca, e ovviamente sono partiti... e quando qualcuno di giovane e talentuoso lascia l'Italia, non è detto che torni.
Soprattutto se, all'estero, ti offrono lavoro a delle condizioni che qui non esistono.
Ma io sono rimasta qui, i loro mobili sono rimasti qui assieme a buona parte dei loro oggetti perché, non sapendo se e quando sarebbero tornati, non hanno voluto aspedire enormi pacchi in Danimarca e poi magari doverli rimandare giù.
L'appartamento era vuoto ma non poteva essere affittato, e nel frattempo pure io ho iniziato a sentire il richiamo della vita autonoma. Presi accordi telefonici con mia sorella (lasciare la casa vuota è uno spreco, comunque anche se torniamo ne cerchiamo un'altra che quella è piccola), c'è stato il "travaso": portata la loro roba nella mia stanza, portata la mia roba in casa ma con i mobili non miei.
E per un'anno è andata così.
Poi loro sono tornati, e cos'è successo? L'investimento per il futuro fatto dai miei genitori l'hanno fatto anche quelli di mio cognato, con una casa più grande, la quale circa un mese dopo il ritorno dei due piccioncini sarebbe rimasta sfitta, per cui hanno deciso che a quel punto l'avrebbero rimodernata e si sarebbero trasferiti lì.
La cosa più logica da fare è stata anche la più faticosa: per evitare che la coppia si separasse (lei da nostra madre, lui dai suoi genitori) fino a fine lavori, io sono tornata da mia madre, mia sorella e mio cognato sono tornati nell'appartamento. Ma abbiamo scambiato solo gli armadi, in sostanza una situazione surreale in cui io vivevo a casa di mia madre con la loro roba, e loro nell'appartamento con mia roba.
Quando si sono trasferiti, poi, c'è stato da far portare via i mobili che nessuno voleva. E poi imbiancare, anzi: prima scrostare e poi imbiancare - che ai tempi pescando a caso hanno beccato la vernice che non si può coprire con altra vernice.
Poi chiamare l'elettricista per spostare un lampadario, pulire, e compare i mobili. E la tv, già che ci sono.
Almeno il frigo e la lavatrice ci sono già.
Tra l'altro ho scoperto che comprare le sedie è orribile: "Che bello, sono solo 20 € a sedia!" che devi moltiplicare per otto. Per non parlare dei tavoli, che lo sanno che non puoi farne a meno, o aspettare gli sconti troppo a lungo.
Morale della favola: sono ancora in casa di mia madre con tutta la mia roba dentro scatoloni mentre passo ogni momento libero all'Ikea cercando un tavolo da mettere in salotto che non costi un rene o che non sembri che l'ho costruito coi lego.
Ma si intravede la luce in fondo al tunnel.
Tanto tempo fa, in un'Italia dove la crisi economica non ci aveva ancora catturati, i miei genitori comprarono un piccolo appartamento da affittare per avere qualche entrata in più.
Stacco in avanti, di qualche decennio: qualche anno fa l'appartamento era sfitto, così mia sorella e il suo compagno chiesero di potercisi trasferire.
Ovviamente la risposta è stata affermativa, perché alla fine non sta scritto da nessuna parte che se compri un appartamento devi affittarlo e non metterci a vivere un figlio.
C'è stato solo un problema, che in realtà è diventato un problema per me inseguito: mia sorella e mio cognato sono creativi, e non avendo chissà quale budget a disposizione hanno deciso di dipingere casa da soli.
In modo molto artistico.
Passa il tempo, mia sorella viene accettata in un master di animazione 3d in Danimarca, e ovviamente sono partiti... e quando qualcuno di giovane e talentuoso lascia l'Italia, non è detto che torni.
Soprattutto se, all'estero, ti offrono lavoro a delle condizioni che qui non esistono.
Ma io sono rimasta qui, i loro mobili sono rimasti qui assieme a buona parte dei loro oggetti perché, non sapendo se e quando sarebbero tornati, non hanno voluto aspedire enormi pacchi in Danimarca e poi magari doverli rimandare giù.
L'appartamento era vuoto ma non poteva essere affittato, e nel frattempo pure io ho iniziato a sentire il richiamo della vita autonoma. Presi accordi telefonici con mia sorella (lasciare la casa vuota è uno spreco, comunque anche se torniamo ne cerchiamo un'altra che quella è piccola), c'è stato il "travaso": portata la loro roba nella mia stanza, portata la mia roba in casa ma con i mobili non miei.
E per un'anno è andata così.
Poi loro sono tornati, e cos'è successo? L'investimento per il futuro fatto dai miei genitori l'hanno fatto anche quelli di mio cognato, con una casa più grande, la quale circa un mese dopo il ritorno dei due piccioncini sarebbe rimasta sfitta, per cui hanno deciso che a quel punto l'avrebbero rimodernata e si sarebbero trasferiti lì.
La cosa più logica da fare è stata anche la più faticosa: per evitare che la coppia si separasse (lei da nostra madre, lui dai suoi genitori) fino a fine lavori, io sono tornata da mia madre, mia sorella e mio cognato sono tornati nell'appartamento. Ma abbiamo scambiato solo gli armadi, in sostanza una situazione surreale in cui io vivevo a casa di mia madre con la loro roba, e loro nell'appartamento con mia roba.
Quando si sono trasferiti, poi, c'è stato da far portare via i mobili che nessuno voleva. E poi imbiancare, anzi: prima scrostare e poi imbiancare - che ai tempi pescando a caso hanno beccato la vernice che non si può coprire con altra vernice.
Poi chiamare l'elettricista per spostare un lampadario, pulire, e compare i mobili. E la tv, già che ci sono.
Almeno il frigo e la lavatrice ci sono già.
Tra l'altro ho scoperto che comprare le sedie è orribile: "Che bello, sono solo 20 € a sedia!" che devi moltiplicare per otto. Per non parlare dei tavoli, che lo sanno che non puoi farne a meno, o aspettare gli sconti troppo a lungo.
Morale della favola: sono ancora in casa di mia madre con tutta la mia roba dentro scatoloni mentre passo ogni momento libero all'Ikea cercando un tavolo da mettere in salotto che non costi un rene o che non sembri che l'ho costruito coi lego.
Ma si intravede la luce in fondo al tunnel.
mercoledì 12 febbraio 2020
WWW... Wednesday #6
Sesto appuntamento con la rubrica che permette a noi lettori di condividere con il mondo i nostri aggiornamenti di lettura, creata dal blog Should be Reading.
Questa volta è andata malino, visto che ho passato ogni momento libero a girare per negozi di mobili tranne quando sono andata a Livorno alla mostra di Modigliani. Comunque credo che farò un post per raccontare quella che ormai chiamo l'Epopea della Casa.
Questa volta è andata malino, visto che ho passato ogni momento libero a girare per negozi di mobili tranne quando sono andata a Livorno alla mostra di Modigliani. Comunque credo che farò un post per raccontare quella che ormai chiamo l'Epopea della Casa.
martedì 11 febbraio 2020
Extraterrestre alla pari
Extraterrestre alla pari, di Bianca Pitzorno.
Ed eccolo qui, il terribile libro che travia i bambini portandoli su quella bruttissima via è che la teoria del gender.
Pensate che questo libro è così malefico che lo fa dal 1979, ma a quanto pare solo ora i paladini della famiglia tradizionale si sono resi conto che esiste.
Ed eccolo qui, il terribile libro che travia i bambini portandoli su quella bruttissima via è che la teoria del gender.
Pensate che questo libro è così malefico che lo fa dal 1979, ma a quanto pare solo ora i paladini della famiglia tradizionale si sono resi conto che esiste.
lunedì 10 febbraio 2020
Castelli d'Italia #237
La rocca di Lonato si trova in Lombardia, in provincia di Brescia. La rocca fu costruita nel X secolo, in una posizione molto strategica dal punto di vista difensivo e militare
Nel corso dei secoli fu proprietà dei conti di Montichiari, degli Scaligeri e nel 1376 dei Visconti che, con Bernabò, la potenziarono, estendendo le mura a tutto il borgo abitato.
Nel 1404 Lonato e altri paesi passarono ai Gonzaga di Mantova prima e alla Repubblica di Venezia poi, mentre tra il 1509 e il 1515 tornò in possesso dei marchesi di Mantova ed è di questo periodo il soggiorno nella fortezza di Isabella d'Este.
Intorno al 1920 la struttura venne acquistata dal senatore Ugo Da Como ed attualmente è di proprietà della fondazione che porta il suo nome.
Nel corso dei secoli fu proprietà dei conti di Montichiari, degli Scaligeri e nel 1376 dei Visconti che, con Bernabò, la potenziarono, estendendo le mura a tutto il borgo abitato.
Nel 1404 Lonato e altri paesi passarono ai Gonzaga di Mantova prima e alla Repubblica di Venezia poi, mentre tra il 1509 e il 1515 tornò in possesso dei marchesi di Mantova ed è di questo periodo il soggiorno nella fortezza di Isabella d'Este.
Intorno al 1920 la struttura venne acquistata dal senatore Ugo Da Como ed attualmente è di proprietà della fondazione che porta il suo nome.
mercoledì 5 febbraio 2020
WWW... Wednesday #5
È il periodo delle previsioni azzeccate: questa settimana ho letto molto poco, e la maggior parte delle letture rientravano nel fronte manga. Del resto in questo periodo sono assorbita dalla casa nuova: adesso che è stata imbiancata c'è da fare la pulizia generale, poi chiamare l'elettricista per un lampadario che non si può vedere, e poi va arredata.
I libri, poverini, sono passati in secondo piano.
Ma quanto in secondo piano lo scoprirete leggendo il nuovo aggiornamento di lettura settimanale, creato dal blog Should be Reading.
I libri, poverini, sono passati in secondo piano.
Ma quanto in secondo piano lo scoprirete leggendo il nuovo aggiornamento di lettura settimanale, creato dal blog Should be Reading.
martedì 4 febbraio 2020
Voto di sangue
Voto di sangue, di Emma Orczy.
E se Lucia Mondella avesse fatto voto di vendetta invece che di castità?
E se Lucia Mondella avesse fatto voto di vendetta invece che di castità?
lunedì 3 febbraio 2020
Castelli d'Italia #236
Il castello Episcopio di Grottaglie è un castello medioevale che si trova in provincia di Taranto.
Il mastio venne eretto alla fine del secolo XIV secondo le volontà dell'arcivescovo di Taranto Giacomo d'Atri, che aveva realizzato le mura e la chiesa madre. Il nucleo originario, ossia mastio e settore orientale, fu in seguito ampliato e rimaneggiato arrivando ad avere unafacciata di epoca barocca.
Il castello venne ceduto al Comune dall'arcivescovato, e rimane un luogo di interesse in grado di ospitare molte manifestazioni artistiche e culturali grazie a diversi restauro che hanno avuto luogo dagli anni '80 in poi.
Il mastio venne eretto alla fine del secolo XIV secondo le volontà dell'arcivescovo di Taranto Giacomo d'Atri, che aveva realizzato le mura e la chiesa madre. Il nucleo originario, ossia mastio e settore orientale, fu in seguito ampliato e rimaneggiato arrivando ad avere unafacciata di epoca barocca.
Il castello venne ceduto al Comune dall'arcivescovato, e rimane un luogo di interesse in grado di ospitare molte manifestazioni artistiche e culturali grazie a diversi restauro che hanno avuto luogo dagli anni '80 in poi.