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martedì 28 febbraio 2017

Teaser Tuesday #159

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Thomas vedeva il castello di Alnwick ingrandirsi davanti a lui, la grande fortezza dal colore giallo pallido che dominava il panorama, una vista che non lo rallegrò. Dopo tre giorni a cavallo era indolenzito e sporco. Finalmente erano riusciti a togliergli l'elmo con olio e acqua bollente, ma sulla sommità del capo aveva un taglio caldo e frastagliato al tatto, lungo quanto un dito: l'ammaccatura aguzza che lo aveva prodotto lo aveva lasciato a bocca aperta. Più si avvicinava al castello più Thomas diventava cupo. Di quelle mura dorate aveva migliaia di ricordi d'infanzia, ma in primo luogo Alnwick significa il conte Percy, il vecchio castellano. Significava suo padre e il suo incontro con lui.
Allontanandosi dal campo di battaglia l'umore dei suoi uomini era stato abbastanza buono; sì, non erano riusciti a prendere Salisbury, ma la cosa riguardava il figlio di Percy, per loro era importante essere sopravvissuti, una sensazione inebriante. Avevano superato lo scontro frontale e ognuno di quegli uomini aveva molti aneddoti da raccontare sui combattimenti corpo a corpo o sui colpi tremendi che aveva evitato per miracolo.
 - La Guerra delle Rose: Trinity, Conn Iggulden

lunedì 27 febbraio 2017

Castelli d'Italia #156


Il castello di Lozio si trova in Lombardia, e ad oggi ne rimangono solo alcune rovine. Risale al XIII secolo ed è appartenuto quasi esclusivamente alla famiglia Nobili, tranne un periodo tra il 1410 e il 1428, quando la famiglia venne quasi sterminata e la proprietà del castello passo ai Federici, mentre oggi appartiene al comune di Lozio. Data la sua posizione in collina, ai tempi la rocca poteva controllare la val di Lozio e le cime della Concarena.
Dai ruderi è stato possibile ricostruire la pianta della struttura, che comprendeva sue corti e otto locali, più una torre a due piani.

giovedì 9 febbraio 2017

Powerless

Dopo la settimana peggiore dell'anno, che mi ha tenuto lontana dal mondo virtuale perchè c'è stato da risolvere un problema praticamente ogni giorno, torno con la mia impressione su un primo episodio andato in onda quanche giorno fa: Powerless.
Di cosa parla questo telefilm che ho visto praticamente per caso? Beh, è una serie della DC, anche se non ho capito come (o se) si incastra nell'universo televisivo o cinematografico: in quello presentato in questi venti minuti Batman, Superman, Bruce Wayne, vengono tutti nominati (cosa che non sempre succede negli altri telefilm, come se avessero paura che il pubblico possa confondersi... dai, mica siamo idioti) mentre i personaggi principali non hanno nessun potere particolare.
La nostra protagonista è Emily Locke, una giovane donna che si trasferisce da una piccola città di provincia nella molto più grande Charm City con un obbiettivo: cambiare il mondo in meglio. Il modo per farlo, però, non è immediato in un mondo dove esistono grandi eroi dotati di grandi poteri e infinite nemesi. Cosa può fare, quindi, la nostra Emily? Ottenere un lavoro alla Wayne Security, una branca della multinazionale Wayne incaricata di creare oggetti in grado di proteggere i civili dalle conseguenze più o meno gravi dei super-combattimenti.
Ora come ora non c'è molto più di questo da dire: si tratta di una commedia che fa il suo lavoro senza particolari guizzi, che gioca molto sull'ambientazione strizzando l'occhio a diverse cose che tutti quelli che hanno letto un fumetto, o visto un film Marvel-DC, ad un certo punto hanno pensato: che vuol dire vivere in un posto dove, da un momento all'altro, un alieno può distruggerti casa?
Però ritengo che ci sia un grosso margine di miglioramento: il cast sembra buono, i personaggi sono simpatici clichè ma possono diventare molto più interessanti, e poi c'è Van Wayne, il cugino scemo di Bruce Wayne: egoista, viziato, noncurante, per me è stato la vera carta vincente dell'episodio.
Insomma, promette di diventare una serie carina, e la seguirò con piacere.

martedì 7 febbraio 2017

Teaser Tuesday #158

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Papà è morto due anni fa" rispose Penn a bassa voce. "Mi hanno messo sotto la tutela legale del decrepito preside Udell, ma ecco, non hanno mai cercato un vero e proprio sostituto per mio padre."
"Mi dispiace" disse Luce, abbassando la voce a sua volta. Almeno non era l'unica a sapere cosa vuol dire aver perso qualcuno di importante.
"Grazie" rispose Penn versandosi il balsamo sulla mano "In effetti è un'ottima scuola. Mi piace moltissimo."
Luce tirò su la testa di scatto, spruzzando acqua per tutto il bagno. "Sicura di non essere pazza?"
"Scherzo. La odio. È uno schifo totale."
"Ma non puoi andartene?" chiese Luce, chinando la testa da un lato, curiosa.
Penn si morse il labbro. "È un po' morboso, lo so, ma anche se non fossi costretta a stare con Udell, rimarrei alla Sword & Cross. Mio padre è qui." Indicò il cimitero con un cenno. "È tutto quello che ho."
"Probabilmente hai più tu di tanti altri qui dentro."
 - Fallen, Lauren Kate

lunedì 6 febbraio 2017

Castelli d'Italia #155

Il castello di Ugento si trova nell'omonima città, in Puglia: si tratta di un castello risalente al periodo normanno e può essere definito una dimora fortezza; la sua importanza salì nell'IX secolo, quando Peciccio di Trebigne diventò il primo feudatario di Ugento, mentre nel 1272 divenne un castello regio e venne retto da Giovanni Conte.
In seguito la sua struttura venne modificata, in particolare dopo che la città venne elevata a capo di Contea. Nel 1537, invece, la città venne conquistata e il castello distrutto in parte: solo nel '600 riuscì a tornare agli antichi fasti grazie ai conti Pandoni prima e i marchesi d'Amore dopo. In questo periodo, inoltre, il castello passò definitivamente da fortezza a dimora.
Attualmente è in restauro.