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venerdì 28 giugno 2019

Batman contro Jack lo Squartatore

Dal punto di vista cinematografico la Marvel sta asfaltando la DC, ma non tutti sanno che la DC ha un ambito in cui supera la concorrenza: i film animati.
Piccola specifica: non sto paragonando il comparto animato della DC al Marvel Cinematic Universe, ma al comparto animato della Marvel.

mercoledì 26 giugno 2019

Katherine

Katherine, di Anya Seton.

Ormai è chiaro che tra me e i romanzi storici sarà una storia se non eterna, quanto meno molto lunga.

lunedì 24 giugno 2019

Castelli d'Italia #220

Il castello Malvasia di Panzano di trova a Panzano, in provincia di Modena. Ha origini medioevali, ma il deve il suo attuale aspetto a monsignor Innocenzo, che nel 1599 diede ordine di modificarlo e lo fece trasformare in un nucleo aziendale e residenziale dalle caratteristiche rinascimentali. Nessun altro consistente intervento venne realizzato fino al 1867, quando il palazzo passò per testamento alla famiglia Frosini. Dopo poco tempo il castello fu venduto ai Larco di Genova e poi al marchese Giuseppe Negrotto. Dai Negrotto la tenuta passò al cavalier Giovanni Lombardini e da questi, nel 1917, a Giovanni Orlandini, che ne fu proprietario per lunghi anni contraddistinti da pesante incuria verso il palazzo e dai danni conseguenti al secondo conflitto mondiale. L'attuale proprietà ha riportato le corti interne al loro aspetto tipico e ha provveduto alla restaurazione.

sabato 22 giugno 2019

Il principe e la sarta

Il principe e la sarta, di Jen Wang.

Ci sono graphic novel che neanche sapevi che esistessero, poi appena scopri che stanno per uscire capisci che le hai sempre volute.

mercoledì 19 giugno 2019

La quinta stagione

La quinta stagione, di N.K. Jemisin.

Erano anni che aspettavo il ritorno di N.K. Jemisin nelle librerie italiane: I centomila regni e La luna che uccide ce li siamo filati in quattro, e temevo che fosse stata etichettata come un'autrice che non vendeva.
Ma finalmente eccola di nuovo qui con una trilogia edita dalla Mondadori, che pare avere un solido piano marketing alle spalle.

martedì 18 giugno 2019

Teaser Tuesday #229

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


Bolingbroke si trovava dall'altro capo della contea, vicino alla costa orientale del Lincolnshire. Era un grazioso castello di piccole dimensioni, circondato da pascoli e da brughiere che lo proteggevano. Perfino d'inverno i prati erano verdi sotto lo strato di brina, e le piccole torri e l'imponente torrione centrale, tutti sormontati da bandiere oro e scarlatte, avevano un'aria accogliente e allegra. Era la tenuta di campagna preferita dai Lancaster: Blanche vi aveva trascorso gran parte dell'infanzia, e lei e John si erano ritirati lì nei primi giorni del loro matrimonio.
Alla duchessa riportava alla mente molti ricordi felici, e quindi vi era tornata volentieri, sapendo che rifugiandosi lì avrebbe sopportato più facilmente l'ansia per l'assenza del suo signore e la preoccupazione per la nuova gravidanza. Questa volta le sue preghiere e il pellegrinaggio a Nostra Signora di Walsingham dovevano dare i loro frutti. Sarebbe stato un maschio, e sarebbe vissuto, dopo che l'altro neonato era morto.
Dal momento in cui lady Blanche l'accolse nella grande sala e, prendendole la mano, le baciò la guancia, e per tutti i dodici giorni del periodo di Natale, Katherine riuscì a dimenticare Kettlethorne. Con il resto del seguito della duchessa si immerse nell'atmosfera serena e piacevole che circondava Blanche.
 - Katherine, Anya Seton

lunedì 17 giugno 2019

Castelli d'Italia #219

Giomici è una frazione del comune di Valfabbrica, in provincia di Perugia, composta dal castello e da alcune abitazioni, che nel 2001 contava sei abitanti. Il castello risale all'XI secolo, e il suo nome sembra derivare da un nobile tedesco. Data la sua posizione strategica fu conteso tra Assisi e Gubbio, fino a quando Federico Barbarossa lo sottomise prima, nel 1160, alla città di san Francesco e poi, nel 1163, alla città dei Ceri.
Rimase così fino al 1217, quando diventò parte dei possedimenti di Perugia. Seguì un periodo di dominio da parte dei conti Bigazzini di Coccorano per poi passare ai Gabrielli di Gubbio. Nel 1419 le mura vennero danneggiate in un'incursione, mentre nel XVIII secolo il castello divenne proprietà della famiglia Vagni che tuttora ne possiede una parte.
Nel 1873 gli abitanti minacciarono il comune di Gubbio di passare ad altro comune se le condizioni delle strade non fossero migliorate. Tale passaggio avvenne effettivamente dopo oltre cinquant'anni: il 14 gennaio 1929 la frazione di Giomici fu assegnata al territorio del Comune di Valfabbrica.

venerdì 14 giugno 2019

Figure ricorrenti nei libri Book Tag

È da un sacco di tempo che non faccio tag, anche quando ne trovo di carini finisco sempre per dirmi "Sì, dai, prossimamente lo faccio" che puntualmente diventa "nell'anno del mai nel mese del poi".
Oggi però sono presa bene, e ho deciso di passare dalle parole ai fatti (o meglio, dalle parole pensate alle parole scritte), per cui ecco qua il "Figure ricorrenti nei libri Book Tag", trovato sul canale youtube di Mirko Smith e che ho guardato perché, sullo schermo del telefono e di sfuggita, avevo letto "Figure retoriche nei libri Book Tag" e volevo capire che era. Immaginate la mia confusione quando il tag è iniziato.

mercoledì 12 giugno 2019

Stendhal

Stendhal, di Stefan Zweig.

Terzo libro che leggo di Zweig, e a qualcuno doveva pur capitare di essere quello che mi piaceva di meno.

martedì 11 giugno 2019

Teaser Tuesday #228

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


Jaehaerys had concluded that the violent opposition that had greeted his brother Aegon's marriage had several causes. Thei uncle Maegor's thaking a second wife in 39 AC, in defiance of both the High Septon and his own brother, King Aenys, had shattered the delicate understanding between the Iron Throne and the Starry Sept, so the marriage of Aegon and Rhaena had been seen as a further outrage. 
The denunciation thus provoked had lit a fire across the land, and the Swords and Stars had taken up the torches, along with a score of pious lords who feared the gods more than their king. Prince Aegon and Princess Rhaena had been little known amongst the smallfolk, and they had begun their progress without dragons (in large part because Aegon was not yet a dragonrider), which left them vulnerable to the mobs that sprung up to attack them in the riverlands.
None of these conditions applied to Jaehaerys and Alysanne. There would be no denunciation from the Starry Sept; whilst some amongst the Most Devouted still bristled at the Targaryen tradition fo sibling marriage, the present High Septon, Septon Moon's "High Lickspittle", was complaisant and cautious, not inclined to wake the sleeping dragons.
 - Fire and Blood, George R.R. Martin

lunedì 10 giugno 2019

Castelli d'Italia #218

Il castello di Bominaco si trova in Abruzzo, in provincia dell'Aquila, in una posizione di controllo sull'altopiano di Navelli, e sopra la chiesa di Santa Maria Assunta e l'oratorio di San Pellegrino. Le sue origini risalgono al XII secolo, tuttavia nel 1424 venne distrutto da Braccio da Montone per essere poi ricostruito - previa autorizzazione del papa Martino V - da Bominaco Cipriano di Iacobuccio da Forfona.

venerdì 7 giugno 2019

Good Omens

Voi mi conoscete: sapete che parto spesso con aspettative basse per evitare la delusione, salvo restarci male lo stesso. E un adattamento di Good Omens/Buona Apocalisse a tutti! è un progetto che arriva già con un peso notevole sulle spalle.
Terry wrote to me and he said, "I know how busy you are but there’s nobody else with the passion for, and the understanding of the old girl, that you have and I have. And I can’t do it, so you have to because I want to see it."
In the 30 odd years of our friendship, Terry had never asked me for anything before. That was the first thing he’d ever actually asked for.
He was a very proud man. He didn’t ask for things, he liked things to turn up unasked for. He would order, but he didn’t ask. And he asked and then he died, and now it was a last request.
So I made it with my agenda to be, I want to make a Good Omens Terry Pratchett would like. Which is a really interesting place because normally you’re going, what would the general audience like? What would America like? What would the world like? In this one, it’s just I’m making this for Terry. I have a ridiculous number of millions of dollars to make a show for one person and he happens to be dead, and I hope he likes it. - Neil Gaiman

La prima. E non sto piangendo.
Ho visto i primi due episodi e posso dire una cosa: stavolta avevo altissime aspettative, e sono state superate tutte.
Mi piacerebbe dire che la trama è conosciuta, ma la realtà è che il libro è degli anni '90, da noi è arrivato più di un decennio dopo, e lo stanno ristampando ora per cavalcare la scia della serie.
Azaphrel è un angelo che vive sulla Terra, il cui compito è tenere d'occhio i mortali e assicurarsi che le forze del male non prendano il sopravvento. Crowley è un demone che vive sulla Terra, il cui compito è tentare i mortali e assicurarsi che le forze del bene non prendano il sopravvento.
Azaphrel e Crowley assolutamente non hanno imparato ad amare la Terra, assolutamente non si conoscono, assolutamente non sono amici, e assolutamente non hanno raggiunto un accordo per far sì che le cose proseguano senza troppi impicci. Anche perché gli umani hanno il libero arbitrio, e tendono a fare molto bene e molto male in totale autonomia.
Solo che ai piani alti decidono che è il momento di far iniziare l'Apocalisse, e il piano disperato dei nostri eroi per salvare il mondo si scontra con un non indifferente problema: hanno perso l'Anticristo, e mancano due giorni all'Armageddon.
Non c'è molto altro da dire, quindi passerò a tutte le cose che come lettrice mi hanno fatto esplodere di gioia: partiamo dal cast.
Io sono un'eretica, nel senso che quando l'hanno annunciato non mi piaceva per nulla, in particolare David Tennant come Crowley (sì, lo so). Bene, posso dire che raramente mi sono sbagliata così tanto: sono tutti perfetti, in particolare sto apprezzando Michael Sheen nei panni di Azaphrel e Frances McDornan come voce di Dio. Anche le foto dal set mi erano sembrate un po' strane, con un che di cheap, e nulla, pure qui nel torto più totale visto che l'estetica scelta si sposa perfettamente coi toni della storia.
La colonna sonora è esattamente quella che mi sarei immaginata (i Queen!), sono riusciti a ricreare la stessa isterica follia del libro, e quando non è stato possibile hanno optato per una follia diversa, ma simile nell'anima. In più c'è il valore aggiunto del narratore, perché avercelo messo permette sia di avere citazioni, sia di inserire qualcosa di molto simile alle note a margine tipiche di Pratchett.
E a questo punto non so come considerare Azaphrel e Crowley: nel libro la ship partiva praticamente da sola, ma qui... non riesco neanche a capire se è un sottotesto o semplicemente così palese che non serve essere espliciti.
Guardatelo e amatelo, leggetelo e amatelo.
Se rimane a questi livelli per tutti e sei gli episodi sarà tutto quello che avrei voluto e anche di più.

E anche se non ho mai conosciuto Terry Pratchett, spero davvero che gli sia piaciuto, ovunque sia.



ps: se vi sembra la versione sotto acidi di Supernatural, è perché gli sceneggiatori hanno letto il libro. E American Gods. E Neil Gaiman in generale.

mercoledì 5 giugno 2019

Ahsoka

Ahsoka, di E.K. Johnston.

Ed ecco a voi il libro che mi ha spinta tra le braccia dell'universo espanso di Guerre Stellari.
Niente spoiler sul libro, ma inevitabili spoiler su The Clone Wars.

martedì 4 giugno 2019

Teaser Tuesday #227

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


L'ultima delle sue mistificazioni (apice di tutte le menzogne!) è perfino incisa nel marmo - per espresso desiderio testamentario - della sua pietra tombale nel cimitero di Montmatre. Qui si legge ancora oggi la falsa indicazione: "Arrigo Beyle, milanese", come segno dell'ultima dimora di colui che era stato battezzato col nome francese Henri Beyle ed era nato (con suo grande disappunto) nell'amara città di provincia di Grenoble. Perfino alla morte ha voluto presentarsi sotto una maschera: anche per lei ha scelto un travestimento romantico.
Tuttavia, e malgrado tutto ciò, pochi uomini hanno confessato al mondo più verità sul proprio conto di questo maestro della simulazione. Stendhal sapeva, all'occorrenza, essere vero con la stessa accuratezza con cui gli piaceva mentire. Con una mancanza di riguardi che sbalordisce, quando addirittura non spaventa, e che solo in seguito avvince, ha osato esprimere per la prima volta, ad alta voce e senza mezzi termini, alcune delle esperienze più intime e alcune affermazioni introspettive che altri nascondono in fretta o ricacciano sulla soglia della coscienza: Stendhal fa, volontariamente e con scrupoloso rispetto dei fatti, una quantità di confessioni che di solito il pudore non si lascerebbe strappare nemmeno sotto tortura. Ha esattamente lo stesso coraggio, anzi la stessa sfrontatezza, nel dire la verità e nel mentire.
 - Stendhal, Stefan Zweig

lunedì 3 giugno 2019

Castelli d'Italia #217

Il castel Beseno è la struttura fortificata più grande del Trentino Alto Adige. Le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al XII secolo; circa un secolo dopo il castello divenne proprietà di Guglielmo II da Castelbarco, che lo fece restaurare in quanto aveva già attraversato un periodo di declino. Venne nuovamente restaurato e in parte ricostruito nel '500, in seguito ad un incendio, arrivando a somigliare più ad una residenza che ad una costruzione militare, pur conservando l'anima della fortezza difensiva. Dal '700 in poi iniziò per castel Beseno un lungo periodo di decadenza, conseguenza della situazione politica più stabile, e nell'Ottocento venne definitivamente abbandonato. Nel 1957 una delle torri venne abbattuta perché ritenuta pericolosa per il traffico, mentre nel 1973 iniziarono i lavori di restauro che lo portarono a diventare una delle sedi distaccate del Museo provinciale del Castello del Buonconsiglio.