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lunedì 22 febbraio 2021

Pausa - di nuovo

Dopo una latitanza di dieci giorni, torno finalmente con un post su questi lidi. E lo faccio non per postare una recensione, o una rubrica, ma per rendere ufficiale che il blog va in pausa fino a data da destinarsi - che non è il preludio all'abbandono, ma la semplice conseguenza di un brutto periodo che dura da un po': sostanzialmente l'unico aspetto della mia vita che al momento non ha problemi è quello sentimentale, e solo perché sono single quindi non c'è nulla che possa complicarsi.
Dal punto di vista lavorativo sono mezza esaurita, dal punto di vista familiare abbiamo avuto alcune brutte notizie rese ancora più brutte dal fatto di essere costretti alla lontananza fisica, stanno seriamente valutando di rimandare la Toscana in zona rossa, e onestamente dopo quasi un anno di questa situazione mondiale, inizio ad accusare il colpo.
Ho passato dieci giorni senza riuscire a fare nulla per me, nemmeno leggere, e solo negli ultimi due mi sembra di stare iniziando a riprendere un minimo di produttività che vada oltre io minimo indispensabile per sopravvivere.
Ma, al di là di questo meraviglioso stato emotivo, al momento ho anche alcune cose molto importanti a cui dover dedicare la maggior parte del mio tempo, e il blog per forza di cose deve andare in panchina finché non se ne risolvono una o due.

E quindi nulla, tornerò quando potrò e nel mentre cercherò almeno di lasciare qualche commento in giro.

venerdì 12 febbraio 2021

In my mailbox #39

Ci siamo.
Il primo In my mailbox del 2021.
Poteva andare peggio, dai.

mercoledì 10 febbraio 2021

WWW... Wednesday #40

Ed eccomi di ritorno, dopo una settimana di pausa dovuta a problemi personali che non si sono ancora risolti, ma almeno sembrano diventati un po' più gestibili.
Ammetto che non ci sono chissà quali mirabolanti cambiamenti nelle mie letture, visto che ho dovuto mettere in pausa praticamente tutto.

lunedì 8 febbraio 2021

L'ultimo giorno di un condannato

L'ultimo giorno di un condannato, di Victor Hugo.

Diverso tempo fa ho notato un piccolo paradosso nella mia vita da lettrice: ho letto pochissimo della produzione di Victor Hugo. Lo ritengo un paradosso perché il mio libro preferito in assoluto è I Miserabili, e così ho iniziato a recuperare con molta calma un po' della sua produzione: mi è piaciuto tanto Notre-Dame de Paris, ho trovato bello ma troppo dispersivo L'uomo che ride, sono perdutamente innamorata di Discorsi Contro. E ora è arrivato il turno di L'ultimo giorno di un condannato.