A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
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giovedì 27 settembre 2012
The Walking Dead
Tra qualche settimana ricomincerà in America The Walking Dead serie televisiva che ha fatto strage di ascolti e che ha visto il ritorno sotto i riflettori degli zombie.
Certo, se uno è stato attento ricorderà anche che nel 2008 gli inglesi avevano mandato in onda Dead Set, e possiamo farci due risate sul fatto che Zombieland era nato come progetto televisivo poi riadattato a film quando dissero "No, in tv gli zombie non vanno". Ancora mi chiedo se è saltata qualche testa visto che poi The Walking Dead fu, tipo, l'episodio pilota più visto dell'anno.
giovedì 20 settembre 2012
Revolution
E mai un episodio pilota si è guadagnato così tanto la definizione "meh".
Questo primo episodio ho deciso di guardarmelo per un motivo preciso: Eric Kripke.
Eric Kripke, che ha creato Supernatural e per questo io una possibilità gliela darò sempre, come a Joss Whedon.
In tutta sincerità questo primo episodio di Revolution non mi ha fatta impazzire.
La premessa, sia pure non originale, si prospetterebbe anche interessante: mondo post-apocalittico dopo la scomparsa dell'elettricità, piccole repubbliche sparse, un Kattivo che orrebbe conquistare tutto... insomma, non urla proprio "ci abbiamo pensato noi prima di chiunque altro!!111!" ma le basi con cui fare qualcosa ci sono.
Il problema è che questo primo episodio proprio non ci riesce a staccarsi dagli altri settordicimila lavori con una premessa simile, al punto che non c'è il benchè minimo colpo di scena. Si intuisce cosa accadrà perchè è già successo almeno dieci volte.
Sulla cosa, comunque, sono più che disposta a chiudere un occhio, soprattutto al primo episodio: ce ne sono tanti che partono male e poi si riprendono, e di sicuro non basta una puntata per catalogare la serie come banale e prevedibile.
A dire il vero, quello che mi preoccupa di più sono i personaggi, che in questo episodio risultano estremamente macchiettistici. E la protagonista... santo cielo quanto è insopportabile. Sul serio, è deficiente. In parte credo sia dovuto al fatto nonostante abbia una ventina d'anni in canon si comporta ed è caratterizzata come se ne avesse un quindici/sedici (giuro, io la guardavo e avevo flashback su La Sirenetta). In parte credo sia dovuto all'attrice, che è palesemente andata a scuola di recitazione con Corinna.
Insomma, con un'ambientazione già vista e che temo si trasformi ne La Signora del West per motivi di budget, personaggi che non hanno nemmeno provato a schiodarsi dal becero clichè (e quel che è peggio, risultando fastidiosi mentre lo incarnavano) e una delle protagoniste più veloci nel conquistarsi l'antipatia che abbia mai visto, Revolution mi ricorda molto fiaschi sullo stile di Flashforward e Terra Nova.
Spero vivamente che corregga il tiro nei prossimi episodi, perchè nonostante tutto buoni spunti ci sono.
Ma c'è un limite di persone perfettamente pulite, pettinate, truccate e depilate in un mondo post-apocalittico che posso sopportare.
Questo primo episodio ho deciso di guardarmelo per un motivo preciso: Eric Kripke.
Eric Kripke, che ha creato Supernatural e per questo io una possibilità gliela darò sempre, come a Joss Whedon.
In tutta sincerità questo primo episodio di Revolution non mi ha fatta impazzire.
La premessa, sia pure non originale, si prospetterebbe anche interessante: mondo post-apocalittico dopo la scomparsa dell'elettricità, piccole repubbliche sparse, un Kattivo che orrebbe conquistare tutto... insomma, non urla proprio "ci abbiamo pensato noi prima di chiunque altro!!111!" ma le basi con cui fare qualcosa ci sono.
Il problema è che questo primo episodio proprio non ci riesce a staccarsi dagli altri settordicimila lavori con una premessa simile, al punto che non c'è il benchè minimo colpo di scena. Si intuisce cosa accadrà perchè è già successo almeno dieci volte.
Sulla cosa, comunque, sono più che disposta a chiudere un occhio, soprattutto al primo episodio: ce ne sono tanti che partono male e poi si riprendono, e di sicuro non basta una puntata per catalogare la serie come banale e prevedibile.
A dire il vero, quello che mi preoccupa di più sono i personaggi, che in questo episodio risultano estremamente macchiettistici. E la protagonista... santo cielo quanto è insopportabile. Sul serio, è deficiente. In parte credo sia dovuto al fatto nonostante abbia una ventina d'anni in canon si comporta ed è caratterizzata come se ne avesse un quindici/sedici (giuro, io la guardavo e avevo flashback su La Sirenetta). In parte credo sia dovuto all'attrice, che è palesemente andata a scuola di recitazione con Corinna.
Insomma, con un'ambientazione già vista e che temo si trasformi ne La Signora del West per motivi di budget, personaggi che non hanno nemmeno provato a schiodarsi dal becero clichè (e quel che è peggio, risultando fastidiosi mentre lo incarnavano) e una delle protagoniste più veloci nel conquistarsi l'antipatia che abbia mai visto, Revolution mi ricorda molto fiaschi sullo stile di Flashforward e Terra Nova.
Spero vivamente che corregga il tiro nei prossimi episodi, perchè nonostante tutto buoni spunti ci sono.
Ma c'è un limite di persone perfettamente pulite, pettinate, truccate e depilate in un mondo post-apocalittico che posso sopportare.
mercoledì 19 settembre 2012
A Town Called Mercy
A me gli western non piacciono. I miei hanno provato a farmene vedere parecchi, film riconosciuti non come capolaovori del genere ma come capolavori del cinema.
Mi sono annoiata fino alle lacrime con ognuno di essi.
Ne consegue che un episodio ambientato nel selvaggio west non fosse esattamente quello che aspettavo con più ansia.
Beh, a quanto pare Doctor Who è in grado di farmi apprezzare anche ciò che generalmente evito come la peste.
Ovviamente spoiler
Mi sono annoiata fino alle lacrime con ognuno di essi.
Ne consegue che un episodio ambientato nel selvaggio west non fosse esattamente quello che aspettavo con più ansia.
Beh, a quanto pare Doctor Who è in grado di farmi apprezzare anche ciò che generalmente evito come la peste.
Ovviamente spoiler
lunedì 17 settembre 2012
Il Gioco di Ender
Ender's Game, di Orson Sott Card.
Il Gioco di Ender è un libro di fantascienza scritto nel 1985, vincitore nel premio Nebula e del premio Hugo. È anche il primo di una serie, ma uno di quei primi che possono passare anni prima che tu ti renda conto che esistono dei seguiti, e poi ti chiedi cosa può esserci scritto, nei seguiti, visto che il primo è perfettamente autoconclusivo.
Nel mio caso ho scoperto subito che c'erano almeno due libri che venivano dopo, grazie alla genialità della pubblicazione italiana: Il Gioco di Ender è fuori catalogo ma gli altri due fino a qualche anno fa si trovavano. Perchè si sa, tutti corrono a comprare il secondo e il terzo se non hanno il primo. Immagino che lo ristamperanno nel 2013, quando uscirà il film, ma intanto io me lo sono comprato e letto in inglese, a spregio.
Premio Cutie Pie
Un grazie enorme a Sophie, che un paio di giorni fa ha dato al blog il premio Cutie Pie, assegnato ai blog che si ritengono adorabili *-*
Queste sono le regole:
_ Citare chi ha inventato il premio: La creatività di Anna
_ Citare chi ci ha conferito il premio: Laumes' Journey
_ Descrivere le tre cose più carine del vostro blog o di voi blogger: e con questo si inizia ad andare in crisi... mi piace molto la grafica. Non l'ho fatta io, ma apprezzo moltissimo chi fa sfondi così carini e poi li mette a disposizione dei meno graficamente dotati :)
_ Assegnare il premio ad altri 10 blog: Super crisi! Sono nel mondo dei blog da pochissimo, e ne seguo due. Uno è quello che il premio me l'ha dato, dell'altro sono una lurker °A°
Diciamo che loro due si beccano il premio, che poi sarà simbolicamente assegnato a tutti i blog che seguirò da qui in poi ^^''''
venerdì 14 settembre 2012
Warm Bodies
Warm Bodies, di Isaac Marion
Questo è un libro che ho letto un po' di tempo fa, e di cui avevo parlato su un forum. E quindi ho deciso di copiare la mia stessa recensione dell'epoca, per raggiungere un nuovo livello di pigrizia.
La mia reazione, quando ho letto la trama di Warm Bodies, è stata molto semplice: No, o mio dio no.
Ha delle premesse così sbagliate sotto tutti i punti di vista che pure l'idea di leggerlo per avere la prova che è stato scritto, che non si tratta di uno scherzo ben architettato, era pari allo zero assoluto. E che Stephenie Meyer avesse dato parere positivo gettava solo benzina sul fuoco.
Ma poi.
Ma poi ho visto che, oltre alla raccomandazione della Meyer c'era anche il commento positivo di Simon Pegg (l'uomo dietro Shaun of the Dead, tra le varie). E i commenti al libro si dividono in tre categorie: "Non l'ho letto, lo odio, è sicuramente uno schifo"; "E' molto bello"; "Non è bello ma non è così male".
L'ultimo commento è quello che mi ha decisa a provare: se un libro del genere non ti porta a desiderare di strapparti gli occhi, o sbattere ripetutamente la testa contro una scrivania invocando la brain bleach, è già un successo.
Tutto questo l'ho scritto all'inizio per convincere qualcuno a continuare a leggere anche dopo aver sentito di che cosa parla questo Warm Bodies, perchè la tentazione di scappare urlando e piangendo ci sarà.
Signori e signore, questa è l'ultima frontiera che viene abbattuta, l'ultimo mostro che viene umanizzato.
Signori e signore, questa è la storia d'amore tra una ragazza umana e uno zombie.
venerdì 7 settembre 2012
The Dark Knight Rises
Alla fine ho visto The Dark Knight Rises. Non che sia passato molto tempo dalla sua uscita nelle sale, ma avevo così voglia di vederlo che mi è sembrata un'attesa lunghissima.
Le enormi aspettative che avevo dopo il meraviglioso The Dark Knight sono state mantenute?
La risposta è nì.
Seguono spoiler pesantissimi.