Edda, di Snorri Sturluson.
I vecchi miti mi piacciono parecchio. È il motivo per cui, tra le altre cose, sto provando a leggere la Bibbia (sono a Mosé e la consiglio a tutti: è incredibilmente più divertente di quello che ti fanno credere a catechismo... in particolare la storia della torre di Babele, quando Dio creò la facoltà di lingue for the lolz). Però sono interessanti anche le altre mitologie, quella nordica mi ha sempre affasciata parecchio... e dopo Beowulf e i Nibelunghi mi sono sentita pronta per il manuale di istruzioni degli dei.
L'unico, piccolo problema è che non sono una grandissima amante della poesia: in linea generale prima vedo se esiste una versione in prosa e a quanto pare nel 1220 tale Snorri Sturluson ha trascritto un bel po' di robina in prosa, appunto.
Perchè "a quanto pare"? Perchè, a dire il vero, quello che mi sono trovata tra le mani è più che altro una specie di saggio sulla mitologia scritto nel 1220, che è figo da morire ma dà un tantino per scontato che la maggior parte dei miti tu li conosca già. E parla anche un po' di metrica. E in quella parte volevo un po' spararmi, perchè anche se capisco l'interesse didattico per uno che parla di poesia otto secoli fa, io non ce l'ho e mi volevo leggere il materiale d'origine.
Ratatoskr |
Per quello che mi riguarda la mitologia norrena è completamente folle e per questo bellissima, e credo che uno scoiattolo cosmico dovrebbe essere in tutte le religioni. Sì, c'è uno scoiattolo che vive su Yggdrasill e si chiama Ratatoskr. Il suo compito è divertentissimo: in cima all'albero ci sta un'aquila e tra i suoi occhi vive un falco, Veðrfölnir. Sotto l'albero ci sta un serpente, Níðhöggr, e si scambiano costantemente insulti tramite lo scoiattolo.
Ad Asgard tutto ha un nome proprio: sai quando ti dicono che non devi dare un nome sennò ti affezioni? Ecco, credo che sia simbolo della cazzutaggine vichinga il fatto che prima diano nomi alle cose e poi vadano allegramente a farle a pezzi, o a mangiarle, o tutte e due le cose.
Persino la caldaia del Valhalla può presentarsi: piacere, Eldhrìmnir. E hanno una capra, Léradhr, da cui mungono birra. Ho anche capito perchè gli dei più conosciuti sono Odino, Thor e Loki: altro che le storie che li vedono protagonisti, come fai a rendere Vafthrùdhnir commercialmente appetibile?
Scherzi a parte, l'Edda fa ben intuire che tipo di società fosse quella che l'ha creata: il mondo è nato letteralmente nel sangue, plasmato dal corpo di un gigante ucciso. La punizione inflitta a Loki è così terribile che finisce per sembrare sproporzionata: ho sempre creduto che stare legato sotto ad un serpente che ti sgocciola acido in faccia fosse abbastanza da incubo, ma sapere che le catene sono le interiora di suo figlio, ammazzato dal fratello trasformato in lupo da Odino proprio perchè sbranasse l'altro... ok, Loki sarà anche stato una merda fino a quel momento, ma inizio a pensare che avesse i suoi motivi per stare dalla parte dei cattivi quando si scatena Ragnarok.
Un po' come Hel, Fenrir e Iormungandr: visto che c'è una profezia che sostiene che faranno danno, diamogli un movente nel tentativo di fermarli. Insomma, ottima idea. Magari sarebbero stati malvagi comunque, ma così gli avete reso le cose un tantino facili, cari i miei Æsir. E Odino è il peggior zio del mondo, considerando che usa come destriero da battaglia uno dei suoi nipoti (c'è la storia in cui Loki si trasforma in giumenta e resta incinto/a di uno stallone, anche se credo che nessuno pensasse che sarebbe stato raggiunto davvero... ha senso quando lo leggi).
Però ci sono anche parti molto potenti, come la cronaca dettagliata di Ragnarok, chi morirà come, ed è sempre triste leggere della fine di un mondo, e pensare che questo popolo non concepiva come eterni neanche i loro dei. Non c'è nessuna speranza, perchè non viene descritto un conflitto finale o uin atto di chiusura come può essere la nostra Apocalisse (che è bella inquietante anche quella, eh): qui muoiono tutti. E io non ho potuto fare a meno di pensare... ma quanto era dura la vita di questa gente se anche la religione, che dovrebbe stare lì per dare speranza, forza e spiegare i misteri del mondo, va a finire male?
Lo consiglio? Nì. Per quello che mi riguarda non è la lettura adatta a chi vuole iniziarsi ai miti nordici. Magari ha più senso dopo il canzoniere eddico (vi farò sapere come va, con quello).
Ma in definitiva sono molto contenta di averlo letto.
E un giorno avrò un pesce rosso di nome Ratatoskr.
Libro di dicembre per la sfida di lettura: L'Epopea di Gilgamesh
Ho sempre nutrito un amore sconfinato nei confronti della mitologia in generale, ma devo ammettere di essere piuttosto ignorante riguardo i miti nordici (mi vergogno a dirlo, ma praticamente le maggiori informazioni che ho le devo alla Marvel).
RispondiEliminaBella recensione, approvo il nome del pesce rosso e mi metto a googlare qualcosa che mi inizi a spiegare proprio i miti nordici passo per passo :P
P.S: anche io ho letto la Bibbia ed è semplicemente fantastico notare quanta roba venga altamente ignorata dai più!
Anche la mia conoscenza dei miti nordici è più che altro derivativa, ma più che la Marvel il grosso l'ha fatto American Gods, il libro dove Gaiman dà per scontato che tu conosca tutte le mitologie del mondo perchè non c'è una nota che sia una e ti costringe ad usare wikipedia molto spesso >__<
EliminaProssimamente proverò col canzoniere eddico, e vediamo come va con quello...
Sulla Bibbia ho notato come non ti dicono mai che all'inizio è tutto incesto perchè sono tutti al massimo fratellastri XD
Lo voglio leggere *_*
RispondiEliminaÈ molto interessante, ma se non sai nulla dei miti nordici non ti consiglio di cominciare con questo... è come iniziare una saga dal secondo volume O_o
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