A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
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giovedì 30 gennaio 2014
Spartacus
Chi è Spartacus? La risposta è semplice: il gladiatore trace che capeggiò la terza guerra servile e arrivò a minacciare concretamente Roma. E con minacciare concretamente intendo che Spartaco è uno dei due uomini che se vinceva l'Impero Romano non ci sarebbe mai stato.
L'altro è Annibale.
Dopo di loro, nessuno ci andrà mai così vicino.
Tuttavia la domanda difficile è un'altra: cos'è Spartaco? Spartaco è un film di Kubrick. Spartaco è un mito. Spartaco è un nome che andava per la maggiore negli pseudonimi dei partigiani. Spartaco è l'uomo che spezza le catene per il diritto alla libertà, che voleva tornare a casa e, come tutti gli eroi, scelse un principio invece dei suoi desideri, morendo con gli uomini che aveva guidato piuttosto che abbandonarli. Spartaco è un ideale.
Ma io parlerò della serie televisiva targata Starz.
martedì 28 gennaio 2014
Teaser Tuesday #61
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Mi dispiace" le disse.
"Di che?" Aveva anche la voce arrabbiata. Che imbecille, Dio santo.
"Non lo so" rispose lui. "Ho la sensazione di averti messo nei guai, ieri sera... "
Eleanor si senti di nuovo per il foulard e si voltò. Provò a non fare la faccia arrabbiata... ma era sempre meglio che avere la faccia di una che aveva passato la notte a pensare a quelle sue labbra stupende.
"Era tuo padre, quello?" chise lui.
Eleanor tirò indietro la testa di scatto. "Figuriamoci. No, è il mio... è il marito di mia madre. Mi rifiuto di considerarlo qualcosa di mio. È il mio problema, questo sì."
"Ti ho messo nei guai, vero?"
"Più o meno." Non aveva nessuna voglia di parargli di Richie. Era quasi riuscita a ripulire dal suo putridume l'angolo della mente riservato a Park.
- Per una volta nella vita, Rainbow Rowell
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Mi dispiace" le disse.
"Di che?" Aveva anche la voce arrabbiata. Che imbecille, Dio santo.
"Non lo so" rispose lui. "Ho la sensazione di averti messo nei guai, ieri sera... "
Eleanor si senti di nuovo per il foulard e si voltò. Provò a non fare la faccia arrabbiata... ma era sempre meglio che avere la faccia di una che aveva passato la notte a pensare a quelle sue labbra stupende.
"Era tuo padre, quello?" chise lui.
Eleanor tirò indietro la testa di scatto. "Figuriamoci. No, è il mio... è il marito di mia madre. Mi rifiuto di considerarlo qualcosa di mio. È il mio problema, questo sì."
"Ti ho messo nei guai, vero?"
"Più o meno." Non aveva nessuna voglia di parargli di Richie. Era quasi riuscita a ripulire dal suo putridume l'angolo della mente riservato a Park.
- Per una volta nella vita, Rainbow Rowell
lunedì 27 gennaio 2014
Il giorno della memoria
Cosa si può dire, che non sia già stato detto? Come si rimane in silenzio, con la paura che il "tutto è già stato detto" diventi una scusa per dimenticare?
Sono stata a Dachau, un luogo dove non puoi fare altro che stare in silenzio, dove c'è una ghiaina che fa un rumore del diavolo anche solo se sposti il peso da una gamba all'altra. Una ghiaia che hanno voluto i sopravvissuti perchè il silenzio era un modo come un altro per annullare la persona, per renderti un fantasma, e non volevano che nessuno camminasse senza fare rumore, senza far sapere che c'è, mai più. Non lì.
Eppure so che non sarò mai in grado di visitare un campo facendo rumore, perchè lì la morte ha vinto. Ha innegabilmente vinto, e la vita ora è passeggera, testimone dell'orrore che rimane sacro ed inviolabile, testimone di quello che possiamo fare.
È inutile dire che sono state belve: le belve non lo fanno. Sono gli uomini ad essere in grado di compiere atrocità tali da restare sulla coscienza comune. Da farci dire "mai più" di fronte ad una cosa che non avrebbe mai dovuto essere e che un animale, una belva, non farebbe mai.
In questo giorno, che serve a ricordare chi è caduto per la follia umana, non posso fare a meno di pensare alla nostra natura, di come dalle cose più turpi siamo in grado di far nascere anche le cose migliori. Penso a quelle persone che hanno avuto il coraggio di nascondere qualcuno. Che hanno lottato facendo cose incredibili, pena la morte immediata nella migliore delle ipotesi, per salvare qualcuno perchè era la cosa giusta. Troppo poco, si può dire. Non abbastanza.
Però in un certo senso lo è. Penso a Rommel, e al piano per assassinare Hitler, che speravano riuscisse ma era indispensabile a prescindere dal risultato: nelle lettere un punto è chiaro. Provarci, per dimostrare che non erano tutti così. Lasciare alla storia che ci avevano provato.
Ci abbiamo provato, a dire no. Ma non conosciamo i nomi di tutti quelli che l'hanno detto a nostro nome, a lasciarci la speranza che se fossimo stati lì, in quel momento, avremmo potuto fare la cosa giusta perchè era possibile farla. C'erano i partigiani che chiedevano agli alleati di bombardare i binari per fermare i treni, e suppongo ci sia stato lo sgomento di chi ha rifiutato e ha capito dopo la portata di quel rifiuto. C'era Schindler, che si è rovinato per salvare i "suoi" ebrei. C'era Wallenberg, mandato a Budapest con l'ordine di salvare più persone possibili. C'era Perlasca, commerciante padovano che si finse console di Spagna per salvare gli ebrei ungheresi. C'era Albert Goring, che per aiutare ebrei e dissidenti arrivò a falsificare la firma del fratello. La resistenza danese, che salvò il 99% degli ebrei danesi portandoli in Svezia.
E tanti, che non conosciamo. E nel giorno della memoria, è anche loro che dobbiamo ricordare. Loro, che dimostrarono che si poteva fare di più.
Che rendono migliore e peggiore quello che è successo. Si poteva fare di più, ma si poteva fare anche meno.
giovedì 23 gennaio 2014
Alla corte dei Borgia
Alla corte dei Borgia, di Jeanne Kalogridis.
Sono sinceramente stata in dubbio sul voto da dare al libro: il minimo, visto che è semplicemente atroce, o la sufficienza (se non il massimo) per i momenti di gioia che mi ha regalato, per le risate assolute che mi sono fatta mentre lo leggevo?
Alla fine ho optato per la prima scelta, ma non perchè il libro non sia riuscito a mantenere le promesse. Quello lo fa alla grande.
È che nella postfazione l'autrice ha detto che l'incesto tra Lucrezia, Cesare e Rodrigo è un fatto storico (no, erano pettegolezzi), e che Lucrezia diede ad Alfonso d'Este quattro figli (e gli altri tre?). Più altre cose, ma queste sono le più eclatanti.
Jeanne Kalogridis può scrivere tutte le idiozie che vuole, soprattutto se sono così esilaranti. Ma se ti prendi la briga di spacciarmi le tue cazzate per vere quando vere non sono, non posso darti un buon voto.
Sorry, not sorry.
Spoiler, ovviamente.
Sono sinceramente stata in dubbio sul voto da dare al libro: il minimo, visto che è semplicemente atroce, o la sufficienza (se non il massimo) per i momenti di gioia che mi ha regalato, per le risate assolute che mi sono fatta mentre lo leggevo?
Alla fine ho optato per la prima scelta, ma non perchè il libro non sia riuscito a mantenere le promesse. Quello lo fa alla grande.
È che nella postfazione l'autrice ha detto che l'incesto tra Lucrezia, Cesare e Rodrigo è un fatto storico (no, erano pettegolezzi), e che Lucrezia diede ad Alfonso d'Este quattro figli (e gli altri tre?). Più altre cose, ma queste sono le più eclatanti.
Jeanne Kalogridis può scrivere tutte le idiozie che vuole, soprattutto se sono così esilaranti. Ma se ti prendi la briga di spacciarmi le tue cazzate per vere quando vere non sono, non posso darti un buon voto.
Sorry, not sorry.
Spoiler, ovviamente.
martedì 21 gennaio 2014
Teaser Tuesday #60
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Ma non potei impedirmi di lanciare un'altra occhiata al giovane e bel cardinale, solo per vedere ce mi stava ancora fissando con non dissimulato interesse. Come osa? Mi dissi, tentando di fare appello a un senso di oltraggio e di disgusto.
Qui di fronte a mio marito e a sua santità, ed è un prete, un cardinale...
In passato, quando avevo quindici anni, avevo pensato di essere innamorata di Onorato Caetani. Ma quell'affetto era stato indotto dalla gentilezza di Onorato nei miei confronti e dalla sua abilità nel fare l'amore.
La sensazione che si impadronì di me quel mattino - il 20 maggio -, mentre sedevo accanto al papa sul mio cuscino di velluto e fissavo l'uomo in piedi vicino a mio marito, fu immediata, irrevocabile e violenta, come un pugnale piantato nel cuore. Sentii un fremito. Non lo volevo, non lo avevo cercato, e tuttavia stava accadendo, e io ero completamente alla sua mercé. E non sapevo nulla dell'uomo che mi aveva appena rubato l'anima.
Ero entrata nella dimora di papa Alessandro con il desiderio di fare una buona impressione e di essere una buona moglie per suo figlio, Goffredo, e adesso mi ritrovavo completamente smarrita.
- Alla corte dei Borgia, Jeanne Kalogridis
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Ma non potei impedirmi di lanciare un'altra occhiata al giovane e bel cardinale, solo per vedere ce mi stava ancora fissando con non dissimulato interesse. Come osa? Mi dissi, tentando di fare appello a un senso di oltraggio e di disgusto.
Qui di fronte a mio marito e a sua santità, ed è un prete, un cardinale...
In passato, quando avevo quindici anni, avevo pensato di essere innamorata di Onorato Caetani. Ma quell'affetto era stato indotto dalla gentilezza di Onorato nei miei confronti e dalla sua abilità nel fare l'amore.
La sensazione che si impadronì di me quel mattino - il 20 maggio -, mentre sedevo accanto al papa sul mio cuscino di velluto e fissavo l'uomo in piedi vicino a mio marito, fu immediata, irrevocabile e violenta, come un pugnale piantato nel cuore. Sentii un fremito. Non lo volevo, non lo avevo cercato, e tuttavia stava accadendo, e io ero completamente alla sua mercé. E non sapevo nulla dell'uomo che mi aveva appena rubato l'anima.
Ero entrata nella dimora di papa Alessandro con il desiderio di fare una buona impressione e di essere una buona moglie per suo figlio, Goffredo, e adesso mi ritrovavo completamente smarrita.
- Alla corte dei Borgia, Jeanne Kalogridis
lunedì 20 gennaio 2014
Castelli d'Italia #50
Il castello Aragonese di Ischia è stato costruito su un'isola formatasi da una bolla di magma consolidatasi nel corso dei secoli. La prima costruzione risale al 474 a.C., ma l'aspetto attuale risale al 1441 ed è stato voluto da Alfonso V d'Aragona. Gli edifici ricoprono una minima parte dell'isola, occupata principalmente da ruderi e orti, e privati hanno portato avanti un'opera di restauro. Sono presenti molti siti d'interesse, tra cui il cimitero delle Clarisse, con tanto di sala dedicata alla mummificazione dei corpi delle suore.
venerdì 17 gennaio 2014
Un albero cresce a Brooklyn
Un albero cresce a Brooklyn, di Betty Smith.
Ed ecco qua un libro che non avrei mai letto se mia madre non l'avesse preso in biblioteca da bambina e non l'avesse cercato testardamente da adulta. E non l'avrei letto perché non avrei mai saputo che esisteva.
Ciò porta all'inquietante domanda di quanti siano i libri che ameremmo ma che non leggeremo perché sono titoli oscuri, vecchi, e non li incroceremo mai nel cammin di nostra vita.
Ed ecco qua un libro che non avrei mai letto se mia madre non l'avesse preso in biblioteca da bambina e non l'avesse cercato testardamente da adulta. E non l'avrei letto perché non avrei mai saputo che esisteva.
Ciò porta all'inquietante domanda di quanti siano i libri che ameremmo ma che non leggeremo perché sono titoli oscuri, vecchi, e non li incroceremo mai nel cammin di nostra vita.
mercoledì 15 gennaio 2014
Capitan Harlock
Il mito dell'infanzia (degli altri) |
martedì 14 gennaio 2014
Teaser Tuesday #59
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"E devi raccontare a tua figlia le leggende che ti ho raccontato così come mia madre le ha raccontate a me e sua madre a lei. Devi raccontarle le favole del nostro vecchio paese. Le racconteraidi quegli esseri che pur non essendo di questo mondo vivono per sempre nel cuore del popolo: le fate, gli elfi, i nani. Le parlerai degli spiriti che ci sono nel paese di tuo padre e del sortilegio che una strega fece ad una delle tue zie. Devi insegnare a tua figlia le visioni che hanno le donne della nostra famiglia quando si avvicinano le disgrazie e la morte. E tua figlia deve credere in Dio ed in Gesù Suo unico figlio", e Mary si fece il segno della croce. "E non dimenticare la Befana. La bambina deve crederci fino all'età di sei anni."
"Ma, mamma, io so che non esistono le fate e gli spiriti. Insegnerei a mia figlia delle fole bugiarde."
Mary rispose in tono perentorio: "Sei sicura che non esistano degli spiriti sulla terra e degli angeli in cielo?"
"Ma io so che la Befana non esiste."
"Però devi insegnare a tua figlia che esiste."
"Perchè, se io stessa non ci credo?"
"Perchè", rispose semplicemente Mary Rommerly, "la bambina deve posedere quella cosa così preziosa che è l'immaginazione. Il bambino deve avere il suo mondo segreto dove vivono e si muovono delle cose che non esistono. È necessario che creda e che cominci a credere in cose che non esistono al mondo. Così quando il mondo diviene troppo brutto per potervi vivere il bambino può ritirarsi nel mondo della sua immaginazione. Io stessa, in questi giorni e malgrado la mia età, ho bisogno di ricordare le vite miracolose dei santi ed i grandi miracoli che si sono prodotti in passato sulla terra. È soltanto tenendo presente queste cose nel mio spirito che posso vivere come sono costretta a farlo."
- Un albero cresce a Brooklyn, Betty Smith
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"E devi raccontare a tua figlia le leggende che ti ho raccontato così come mia madre le ha raccontate a me e sua madre a lei. Devi raccontarle le favole del nostro vecchio paese. Le racconteraidi quegli esseri che pur non essendo di questo mondo vivono per sempre nel cuore del popolo: le fate, gli elfi, i nani. Le parlerai degli spiriti che ci sono nel paese di tuo padre e del sortilegio che una strega fece ad una delle tue zie. Devi insegnare a tua figlia le visioni che hanno le donne della nostra famiglia quando si avvicinano le disgrazie e la morte. E tua figlia deve credere in Dio ed in Gesù Suo unico figlio", e Mary si fece il segno della croce. "E non dimenticare la Befana. La bambina deve crederci fino all'età di sei anni."
"Ma, mamma, io so che non esistono le fate e gli spiriti. Insegnerei a mia figlia delle fole bugiarde."
Mary rispose in tono perentorio: "Sei sicura che non esistano degli spiriti sulla terra e degli angeli in cielo?"
"Ma io so che la Befana non esiste."
"Però devi insegnare a tua figlia che esiste."
"Perchè, se io stessa non ci credo?"
"Perchè", rispose semplicemente Mary Rommerly, "la bambina deve posedere quella cosa così preziosa che è l'immaginazione. Il bambino deve avere il suo mondo segreto dove vivono e si muovono delle cose che non esistono. È necessario che creda e che cominci a credere in cose che non esistono al mondo. Così quando il mondo diviene troppo brutto per potervi vivere il bambino può ritirarsi nel mondo della sua immaginazione. Io stessa, in questi giorni e malgrado la mia età, ho bisogno di ricordare le vite miracolose dei santi ed i grandi miracoli che si sono prodotti in passato sulla terra. È soltanto tenendo presente queste cose nel mio spirito che posso vivere come sono costretta a farlo."
- Un albero cresce a Brooklyn, Betty Smith
lunedì 13 gennaio 2014
Castelli d'Italia #49
Il castello di Trezzo sull'Adda fu uno dei più importanti castelli del milanese, costruito a difesa di un ponte in posizione strategica; per questo motivo fu conteso tra Federico Barbarossa e Milano, e in seguito tra i Visconti e i Torriani. Il castello fu distrutto e ricostruito molte volte. Quanto ne rimane oggi risale al 1370, e iniziò il periodo di declino dal 1404, quando fu conquistato, usato come base per scorrerie ed in seguito parzialmente demolito, al punto che materiale fu portato via dal castello per costruire l'Arena di Milano.
giovedì 9 gennaio 2014
The Goddess Test
The Goddess Test, di Aimee Carter.
Salotto, sera. Due persone nella stanza: Katerina, seduta in poltrona col kindle, e Sister, al tavolo col portatile.
Katerina: Non ci credo.
Sister [tono scocciato di chi è stato interrotto giocando a The Sims]: Cosa?
Katerina: Credo di aver trovato un libro più brutto di Twilight.
Sister [alza la testa, lo sguardo perplesso]: Ma perchè lo fai? A questo punto è quasi masochismo.
Katerina tace, e sorvola sull'aver trovato un libro dove Romeo e Giulietta sono nemici mortali.
Spoiler. Spoiler ovunque.
mercoledì 8 gennaio 2014
Thank you TAG
L'anno nuovo è iniziato bene, con crolli di certezze come mia madre (che odia l'animazione giapponese con la potenza di una supernova, che ci ho quasi litigato per farle vedere Miyazaki e ci ha messo mesi ad ammettere che le piace) che ha deciso di vedere Capitan Harlock, e la Befana che mi ha portato la nomina in questo bellissimo tag creato da Francy di Never Say Book.
Un grazie di cuore a Mel di The Bookshelf e Serena di Attraverso i libri e quel che Serena vi trovò per aver pensato a me e a questo angolino.
Ed ora passiamo alla parte difficile, che quando si tratta di nominare blog piango sempre un po' dentro perchè li vorrei nominare tutti.
martedì 7 gennaio 2014
Teaser Tuesday #58
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Dobbiamo dirlo? Nel corso di questo viaggio, mentre le mura del cimitero di Acquicella crescevano lentamente al di sopra dei pennacchi neri dei due cavalli, Antonio fu il più felice dei siciliani che avessero meno di trant'anni. Di quando in quando volgeva lo sguardo al severo notaio che gli sedeva vicino, e pensando che quella severità, trasmessa trasmessa sotto forma di pudore, castità e innocenza, conferiva alla bellezza di Barbara il calore di un sole d'agosto, eccitante com'era a tutte le beate noncuranze e arditezze che sperpeggiano nella fantasticheria di un sonno pomeridiano, ringraziò il Signore che accanto ai farabutti aveva creato gli uomini onesti, e accanto alle mogli dei ministri K. e alle Luise Dreher, le figlie dei notai.
- Il bell'Antonio, Vitalino Brancati
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Dobbiamo dirlo? Nel corso di questo viaggio, mentre le mura del cimitero di Acquicella crescevano lentamente al di sopra dei pennacchi neri dei due cavalli, Antonio fu il più felice dei siciliani che avessero meno di trant'anni. Di quando in quando volgeva lo sguardo al severo notaio che gli sedeva vicino, e pensando che quella severità, trasmessa trasmessa sotto forma di pudore, castità e innocenza, conferiva alla bellezza di Barbara il calore di un sole d'agosto, eccitante com'era a tutte le beate noncuranze e arditezze che sperpeggiano nella fantasticheria di un sonno pomeridiano, ringraziò il Signore che accanto ai farabutti aveva creato gli uomini onesti, e accanto alle mogli dei ministri K. e alle Luise Dreher, le figlie dei notai.
- Il bell'Antonio, Vitalino Brancati
lunedì 6 gennaio 2014
Castelli d'Italia #48
Il castello Visconteo di Pavia fu costruito da Galeazzi Visconti nel 1360, con un ampio parco da caccia di cui una parte è tutt'ora presente (parco della Vernavola). In seguito alla costruzione di una cittadella a ovest dell'edificio, nel corso degli anni furono implementate le funzioni residenziali anzichè quelle militari, rendendo il castello non una fortezza ma una sede di corte; non a caso tra il XIV e il XV secolo fu un rilevante centro di produzione artistica.
Fu teatro di battaglie nel 1525 e 1527, divenendo in seguito una caserma. Comprato e restaurato dal comune tra il 1920 e il 1930, adesso ospita musei civici, mostre e concerti.
sabato 4 gennaio 2014
MONTHLY KEYWORD READING CHALLENGE - Sfida di lettura
Serena, del blog Attraverso i libri e quel che Serena vi trovò, ha lanciato un'interessante sfida di lettura per il 2014: leggere più libri possibile i cui titolo (o copertina) contengano almeno una tra 10 parole. O loro derivati.
Ma io non sono brava a spiegare le cose, quindi andate qui se volete maggiori informazioni, e buona fortuna a tutti!
Ma io non sono brava a spiegare le cose, quindi andate qui se volete maggiori informazioni, e buona fortuna a tutti!