Capitan Harlock

Il mito dell'infanzia (degli altri)

Non so esattamente come sia successo, ma tutti i miei amici sono più grandi di me. Non una differenza d'età grandissima, giusto quei 5-6 anni che fanno la differenza sui ricordi infantili: le cose con cui sono cresciuti per me spesso e volentieri sono immagini confuse senza capo né coda. Ne segue che quando è uscito il trailer di Capitan Harlock abbiamo fangirlato per motivi diversi: "O capitano mio capitano!", loro. "Che trailer figo!", io.

Io Harlock non l'ho mai visto per motivi anagrafici: quando andò in onda per la prima volta in Italia non ero nata. Ed ero piccolissima quando hanno smesso di trasmetterlo.
Beh, a onor del vero ho anche avuto un'esperienza traumatica con Leji Matsumoto: beccai un paio di episodi di Galaxy Express quando ero (ancora) innocente ed impressionabile, e mi spaventarono così tanto che sono stata alla larga da tutta la sua produzione fino a letteralmente dieci giorni fa.

Ma Harlock. Lui non è come gli altri. Nel mondo di manga/animazione è come Alice, o Peter Pan: una figura mitologica e leggendaria che non importa se non hai esperienza di prima mano. Lo sai chi è. Lo sai riconoscere.
Il pirata spaziale che combatte per la libertà, il personaggio che ha ridefinito il concetto di cazzutaggine e carisma, perchè se viene detto che probabilmente Chuck Norris prima di andare a dormire controlla che nell'armadio non ci sia lui, allora è un grande.
Ti senti un po' un ignorante, ad ammettere che non hai idea di che cosa abbia fatto.

Ad ogni modo grazie al film ho deciso di colmare la mia lacuna e sono andata in cerca di informazioni, e ho capito che sarà più difficile del previsto: non solo Harlock è protagonista di un milione di serie, non solo è il personaggio che appare in tutte le serie di Matsumoto, ma non ha una continuity. Ho trovato letteralmente scritto che cercare di mettere tutte le storie dentro un'unica storia è come cercare di mettere tutti i pinguini sotto un'unico ombrello: senza senso, ed inutile.
Impossibile, aggiungerei io. Qui l'articolo.
Comunque ho iniziato la prima serie, e anche se si vede e sente che è del 1978, sono già mezza innamorata di Harlock, che combatte per ed in nome della libertà, in un mondo corrotto abitato da persone troppo ammansite per rendersi conto della propria decadenza. Lui si ribella allo status quo rivendicando il diritto di agire e pensare come si vuole, il diritto di sapere come stanno le cose e prendere decisioni consapevoli. Harlock non può non colpire quando sceglie di combattere da solo contro un'intera razza aliena per proteggere un'umanità che lo disprezza e che, francamente, non merita di essere salvata. E poi è cazzutissimo, in un'episodio invade una base militare terrestre con l'unico scopo di usare il loro telefono, proprio a spregio, e ci sono nemici che lo lasciano andare per paura di quello che potrebbe fare se si impegnasse... roba che avevo visto fare solo al Dottore.

E sono solo al tredicesimo episodio della prima serie.

Adesso parliamo del film, e vi avviserò quando passero agli spoiler pesi. Ma non li metterò in bianco perchè a questo giro graficamente mi piace di più l'avviso in rosso.

Il film è strano. Non riprende la trama del cartone, che è un bene perchè imho condensare decide di episodi in due ore è il preludio al disastro. Quindi si tratta di una rivisitazione/reboot. Solo che si è scatenato l'effetto nostalgia e/o paragone, e mi è stato detto che, essendo digiuna di Harlock, avevo più possibilità di apprezzarlo perchè non è con la mia infanzia che giocavano. Ma ci sono anche un miliardo di cose di background che vengono dalla serie e il film da per scontato che tu le sappia. Tipo chi sono i Nibelunghi? Perchè ce n'è una sola? E già che ci siamo, se non mi spiegavano dopo perchè l'Arcadia è una nave vivente, avrei continuato a pensare che Harlock ci parlava perchè era matto.

A livello tecnico il film è semplicemente grandioso, credo sia il film d'animazione più complesso che abbia mai visto, il 3D era un valore aggiunto (non faceva uscire le cose dallo schermo: dava profondità) e anche se non sono una fan dell'animazione digitale con volti realistici (mi sembrano sempre dei manichini) qui erano abbastanza espressivi. Poi vabbè, ci sono i combattimenti tamarissimi con la Arcadia che è semplicemente l'astronave più figa dell'universo, e il mantello Harlock che ha l'effetto posa plastica di default che, però, è figo davvero.
Ma ci sono anche tanti, tanti problemi.

Per primo direi l'adattamento dei dialoghi: quando parte in spiegoni scientifici non sono altro che supercazzole con scappellamento a destra come se fosse antani, e tanto alla fine è sempre dark matter, che non ho capito perchè non l'hanno tradotta con materia oscura, o antimateria, che agli altri fa malissimo ma ad Harlock lo rende immortale, secondo la teoria pratchettiana che nella narrativa una possibilità su un milione si avvera nove volte su dieci.
Se andate a vederlo quando iniziano a parlare di 'sti raggi della morte, pensate alla Morte Nera e poi la Morte Nera che fa il botto più grande, e più o meno saprete di che parlano.
Per i più precisini, credo, ma non sono del tutto sicura, che con l'arma segreta gli tirino contro una stella pressurizzata e con l'arma ancora più segreta gli tirino contro il nucleo di Giove.
Poi ci sono le pippe mentali giapponesi, quelle che se non hai il doppiatore che ci crede davvero sono delle cazzate, tipo "un istante ripetuto nel tempo diventa eterno", che suona molto bene ma non ho capito il senso.
Sarò poco sensibile, ma alla fine ho iniziato ad odiarla perchè la ripetono in continuazione.

La trama. La trama è un pretesto per usare personaggi ed effetti speciali e questo non mi è piaciuto.
Tanto per cominciare non si capisce niente: in sé per sé sarebbe anche lineare, ma le rivelazioni sono posizionate in punti strategici per non farti sapere fino all'ultimo momento cosa sta succedendo, o cosa stai guardando.
La differenza con Ghost in the Shell è che qui, alla fine, discutendo con qualcuno, magari un filo logico lo trovi pure. Il problema è che la trama si basa su palesi idiozie compiute dai personaggi e dal tentativo di contenere i danni... e capisco possa aver fatto girare i cosìdetti ai fan di Harlock, che in questo film è un uomo disilluso, leggermente schizzato, carismatico a bestia ma prigioniero della sua stessa leggenda. In effetti, Harlock è così carismatico che non ha bisogno neanche di essere il protaognista: lui è LA leggenda, sempre presente ma spesso sullo sfondo.

La colonna sonora non l'ho sentita: ascoltando qualche brano su youtube non sarebbe neanche brutta, ma durante il film per me è stata praticamente inesistente... non mi ci sono emozionata come in Pacific Rim. Non so, magari ad una seconda visione ci farò più caso, ma è un peccato perchè è una parte importante.

Si poteva fare di più, non limitarsi a far campare il film su Harlock e sull'Arcadia, che quando entrano in scena anche tu che non hai visto niente del capitano ti commuovi un po' dentro.
È un pirata col mantello che svolazza, e un'astronave con la bandiera, un timone, un trono e che va all'arrembraggio nello spazio.
Solo per questo vomito arcobaleni.

E adesso spoiler.

Dunque, la trama aveva delle potenzialità, ma non condivido alcune dichiarazioni fatte in fase di produzione, in particolare quella dove affermano che il protagonista è Yama perchè Harlock è un personaggio già arrivato. Questo potrebbe anche essere vero se Harlock desse l'impressione di essere una persona che ha già raggiunto il suo apice, ma in questo film ha senso di esistere solo come personaggio in evoluzione: lui è al massimo come potenza militare, come seguito, come timore che incute. Come leggenda incorporea, appunto. Come leader che i suoi seguono senza farsi alcuna domanda perchè è Capitan Harlock, mica il primo dei fessi. Se lui ti dice di fare una cosa, tu la fai fidandoti ciecamente come del dottor Cox.
Ma come personaggio... questo Harlock è lontano dall'eroe che ha scelto di rappresentare la libertà: è umano, è imperfetto, è fallibile, e tutta la prima metà del film è il tentativo di suicidio più astruso della storia della narrativa.
Harlock nella sua gioventù ha fallito. E con fallito, intendo "Ok, il mio piano mi è esploso in faccia ma almeno non ho distrutto la Terra per sbaglio". Che è quello che Harlock ha combinato: disgustato da politici corrotti che permettono il ritorno solo a parenti ed amici, il giovane capitano ha deciso di scatenare una guerra per rendere libero lo sbarco sul pianeta natio. Quando poi la cosa è sfuggita di mano, decide di lanciare la dark matter nell'atmosfera per rendere la Terra inviolabile. La possibilità su un milione, che qui non si avvera nove volte su dieci e succede la cosa più probabile: la distruzione.
Complimenti, idiota.
Segue una piccola crisi depressiva del capitano che, vedendo la Terra distrutta e gli umani sulla via del lento decadimento, ha la geniale idea di piazzare bombe nei nodi temporali dell'universo, farli esplodere e resettare la storia. Credo che il casino sia simile a quello che succederebbe se in Doctor Who facessero saltare in aria tutti i punti fissi.
Serve la consapevolezza che la Terra sta cercando di guarirsi, che la vita sta ponendo rimedio all'errore di Harlock, per spingere il capitano a lottare per proteggere qualcosa. Capire che l'espiazione non è nella morte che porta rinascita, ma nella vita che continua a dispetto degli esseri umani. L'attimo ripetuto nel tempo e bla bla bla, che credo significhi che la storia è ciclica.
Per cui che mi dicano che Harlock non può essere il protagonista perchè è un personaggio statico non mi va giù. Perchè se lo consideri un personaggio statico è solo un terrorista pazzo furioso che cambia idea senza motivo.
Altro personaggio che cambia idea è Yama, il protagonista. Che lui cambi idea è più credibile: come lo spettatore il ragazzo ha informazioni fallate, e agisce in base a quello che scopre: cioè prima che Harlock combatte per dare agli uomini la stessa possibilità di tornare sulla Terra, poi che Harlock la Terra l'ha distrutta e vuole distruggere anche l'universo, poi che la vita sulla Terra sta tornando e che la Gaia Corporation tiene sotto controllo la popolazione con una menzogna... che cavolo, anch'io avrei cambiato bandiera sei volte con sei scene madri di rivelazioni!
Yama, come Harlock, è una persona che cerca di rimediare ad un errore commesso in passato, e come per Harlock si tratta di una cretinata al limite della demenza: nello specifico, siccome gli si erano seccati i fiori ha fatto saltare in aria la serra. Con lui dentro. E suo fratello. E la sua ragazza.
Non ho onestamente capito come c'è riuscito, o perchè, ma il risultato è che il fratello è paralizzato e invipertio nero con tutti.
In sostanza entrambi i protagonisti fanno i conti con una cazzata stratosferica che il buco di trama più grande è che l'abbiano fatta in primo luogo, perchè chiunque avrebbe visto che andava a finire male.
E poi alla fine Harlock fa una specie di passaggio di testimone spiegando che ci dovrà sempre essere qualcuno che incarni un ideale di libertà, che la leggenda dovrà esserci sempre in modo che le persone possano ispirarsi... e poi resta lì. Yama a timone e Harlock sul trono.
Boh.

Quindi alla fine? Dal punto di vista visivo va assolutamente visto al cinema, perchè toglie il fiato. Meraviglioso davvero.
Dal punto di vista della trama... nì. È gestita male e le backstory sono stupide, e ad un certo punto è un po' la fiera dell'imbecille. Però è figo.
Bellissimo il tributo alla serie classica dopo i titoli di coda.
Personalmente credo che i fan di Harlock non si dovrebbero lamentare troppo: quella della mia generazione si sono beccati il live action stile Power Rangers di Sailor Moon.  
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