Meme Book Tag

Mi piacciono i tag: sono divertenti e danno la possibilità di postare qualcosa di non troppo impegnato nei momenti di magra.
Questo l'ho trovato su The Bookshelf, ma l'ha ideato Cristina di Alla Scoperta di Libri. Che ha anche fatto il bannerino.

Regole semplici semplici: associare un libro ad ogni meme.

1. A quale libro stai pensando con questa espressione? (è uscito finalmente un libro che aspettavi da tempo, cover reveal, ti sei impossessato del seguito di una serie che aspettavi... )
Che ne sarebbero un po', ma il libro sovrano che attendo, e attenderò per anni, è indubbiamente The Winds of Winter di George R.R. Martin. Sesto volume de A Song of Ice and Fire, la reale sadica tartaruga scrittrice ha già fatto sapere che prima del 2015 non se ne parla, e io ho bisogno di quel libro ieri al più tardi. Agli scrittori lenti dovrebbe essere vietato per legge di chiudere con un cliffhanger.

2. Not bad con tanto di Obama. Espressione della serie pensavo peggio. Un libro che hai iniziato a leggere senza aspettative ma che poi ha saputo sorprenderti.
Beh, è dura: a meno di essere a caccia di materiale per una recensione negativa, o di appagare il mio senso del trash, in genere i libri li leggo aspettandomi che siano belli. Devo andare molto indietro per trovarne uno che ho iniziato con aspettative zero, e lanciarmi nel mondo dei libri letti per forza dietro ordine di una professoressa di italiano. Ed ecco a voi Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Amo questo libro.


3. Non penso ci sia bisogno di spiegazioni. A che libro assocereste questo Meme piagnone? (Aka un libro che vi ha fatto piangere)
In genere alterno sempre tra i soliti due libri, per questa domanda, ma oggi voglio variare andando a pescare un titolo letto quando ancora ero una pupetta piccola ed ingenua. Non ricordo se ho pianto, ma ricordo che La Storia di Elsa Morante mi ha fatto stare così male, ma così male, che ancora oggi mi rifiuto di rileggerlo. Anima in pezzi può valere quanto le lacrime?



4. Why? Why? WHY? Perchè? Un fatto, un avvenimento o una svolta di un libro che vi ha fatto rimanere di stucco.
A Storm of Swords di George R.R. Martin. Trauma eterno. Si può solo leggere per capire: è tutto quello qui chiesto, e reiterate volte... sopravvivere a quel libro è un'impresa titanica.
Come disse una volta uno su twitter, A Game of Thrones è una scacchiera dove vengono ordinati i pezzi, A Storm of Swords è la scacchiera a partita inoltrata dopo che un elefante ci si è seduto sopra.



5. I'm watching you. Guarda che ti tengo d'occhio!
Il bastardo di Bolton, Ramsay, da A Song of Ice and Fire di George R.R. Martin. Lo seguo molto attentamente - e molto da lontano - perchè quando arriverà il momento non voglio perdermi neanche un istante della sua morte... deve morire. Martin ce lo deve. Almeno questo. E che cavolo.Tra l'altro è la prova di quanto Martin è bravo perchè, alla fine dei conti, molti dei suoi personaggi ritenuti malvagi hanno dei lati positivi rendendo praticamente impossibile trovare una linea di demarcazione definita tra buoni e cattivi. Poi arriva Ramsay.


6. Un libro che sia un mattone, un classico o qualcosa che vi rifiutate di leggere ma che vi incuriosisce perchè tutti ne parlano e prima o poi vi ripromettete di leggere.
Guerra e Pace di Tolstoj. Prima o poi lo sconfiggerò, ma è uno di quei libri da leggere quando è il momento giusto, e per me ancora non è arrivato... ma sono fiduciosa perchè i russi i mi piacciono, i mallopponi mi piacciono, e Tolstoj mi piace.





7. Oh My God Why. Eppure dicevano di te... che fossi imperdibile, un bestseller addirittura!
Al cuore non si comanda quindi, anche se si tratta di una risposta scontata, non posso esimermi dal mettere Twilight della Meyer: tutti ne parlavano benissimo, lo dipingevano come un libro carino, tenero, magari non un capolavoro della letteratura in senso assoluto ma qualcosa che arrivava alla tua parte romantica, su cui fangirlare ed investire emotivamente e poi rallegrarsi per il lieto fine.
Credo tutti voi sappiate cosa penso della saga e, per certi versi, della Meyer. Mi ha colpita moltissimo, ma non nel modo che voleva.


8. Questa è la mia faccia da "sono andata a letto tardi per finire quel libro". Quale libro?
La Bambina che salvava i libri (ho l'edizione con questo titolo) di Zusak: non sono riuscita a metterlo giù finchè non sono arrivata all'ultima pagina. Mi ha catturata senza possibilità di scampo.








9. Mother of God. Toglietevi gli occhiali, affinate la vista. E' comparso QUEL protagonista. IL protagonista!
È difficile che mi prenda una cotta letteraria per un protagonista, e spesso mi affeziono ai personaggi secondari (credo si possa collegare anche al fatto che, nelle fanfiction, preferisco i missing moments). Per cui posso favorire quei libri in cui, ad un certo punto, un personaggio che ho amato tantissimo all'improvviso è sotto i riflettori.
Esperienza che ho provato con Il Tristo Mietitore di Pratchett: prendere tra le mani un libro di Mondo Disco, e scoprire che, per la prima volta, il protagonista sarà Morte (era prima della ristampa, Morty l'Apprendista era più che esaurito, e per qualche strano motivo nella prima edizione Morte era diventato un'entità femminile - WTF?!?! - quindi per me è stato il primo con QUEL protagonista, anche se ufficialmente è il secondo).
Niente da fare, Morte è la tenerezza. Tranne quando fa sul serio.


Ecco qua, sono giunta alla fine sperando che il post non impazzisca per via delle immagini. Non taggo nessuno, ma se lo fate lasciate un link per Alla Scoperta di Libri, che l'ha inventato :D

Nota: se non avete letto tutti i libri de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, NON cercate informazioni su Ramsay perchè vi spoilerate di brutto l'ultimo. Fidatevi che a confronto Joffrey è un santo e aspettate di arrivare al quinto.