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martedì 14 ottobre 2014

Teaser Tuesday #94

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Aveva visto ciò che aveva già visto nelle fotografie: una donna di mezza età dall'aria qualsiasi. Piuttosto piccola, capelli quasi grigi rialzati ai lati del capo, ricci sulla sommità. Pelle malsana di un bianco grigiastro, mascella pesante, bocca delusa. Occhi stanchi ma risoluti. Nell'uniforme da carcerata, Frieda Maloney avrebbe potuto essere una cameriera o una sguattera oberata dal lavoro.
Un giorno, pensò, mi piacerebbe incontrare un mostro che abbia l'aspetto di un mostro.
Si afferrò al bordo di legno spesso del tavolo e si sforzò di udire ciò che Fassler stava dicendo.
Si avvicinarono al tavolo.
Fissò Frieda Maloney e lei, mentre Fassler scostava all'indietro la sedia di fronte, fissò lui, occhi azzurri che lo valutavano, bocca dalle labbra sottili piegate all'ingiù. Sedendosi, fece un cenno col capo.
Lui le restituì il cenno di saluto.
Frieda scoccò un sorriso di ringraziamento in direzione di Fassler e, appoggiati i gomiti ai braccioli della sedia, tamburellò coi polpastrelli delle dita sul bordo del tavolo, prima le dita di una mano, poi quelle dell'altra, con rapidità; poi smise e li lasciò fermi, fissandoli.
Li fissò anche Liebermann.
"Ora sono esattamente" Fassler, seduto alla destra di Liebermann, esaminò l'orologio che portava polso "le dodici meno venticinque." Guardò Liebermann.
Liebermann guardò Frieda Maloney.
Lei gli restituì lo sguardo. Le sopracciglia sottili si inarcarono.
Liebermann constatò che non riusciva a parlare. In lui non c'era fiato - solo il pensiero di Ida. Gli batteva il cuore all'impazzata.
Frieda Maloney si succhiò il labbro inferiore, lanciò un'occhiata a Fassler, tornò a guardare Liebermann; disse: "Non ho niente in contrario a parlare della faccenda dei bambini. Ho reso felice un sacco di gente. Non è cosa di cui mi vergogni."
 - I ragazzi venuti dal Brasile, Ira Levin

3 commenti:

  1. Continuo a pensare che solo Ira Levin avrebbe mai potuto escogitare una trama del genere! :D

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    1. Per fortuna... fa un po' impressione pensare che Mengele era ancora vivo quando libro e film sono usciti, e che potrebbe averli visti e letti o_o

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