In my mailbox #9

Pensavate che mi fossi scordata di questa rubrica? No, il motivo per cui l'ho saltata per tre mesi è che sono stata una brava bambina: mi sono dedicata a smaltire la pila di volumi presenti in casa e non ho fatto spese folli.
Ho aspettato di accumulare un numero decente di nuovi arrivi prima di fare un post.
Quindi, dopo i disclaimer (rubrica creata da Kristi di The Story Siren), ecco gli acquisti di novembre-dicembre-gennaio.

Ta-daan

Cartacei - Sono così carini che non mi preoccupo nemmeno dello spazio

Il mondo del Ghiaccio e del Fuoco, di George R.R. Martin. Lo volevo da quando l'ho visto a Lucca Comics, ma tra il prezzo, tra che non volevo fare acquisti allo stand Mondadori (perchè l'idealismo si fa avanti un po' a caso) ho preferito farmelo regalare per Natale. Devo ancora decidere se leggerlo tutto tutto, o usarlo come enciclopedia da consultazione.

Una tomba per le lucciole, di Akiyuki Nosaka. Il libro da cui è tratto l'omonimo film dello Studio Ghibli. Comprende due storie brevi, ma la seconda non me la ricordo neanche: le vicende di Seita e Setsuko sono troppo terribili per permettere coinvolgimento in qualsiasi altra cosa sia presente nel volume. Soprattutto quando scopri che è stata il modo dell'autore per esorcizzare quanto accaduto a lui e alle sorelline durante la guerra.

I centomila regni, di N.K. Jemisin. Mi sono innamorata di quest'autrice con La Luna che uccide: non potevo non prendere anche questo. Scopritela anche voi, così avremo più possibilità di vedere altre opere in Italia!

Il palazzo d'inverno, di Eva Stachniak. Dopo un pessimo YA su Caterina di Russia, e una pessima biografia, ho deciso di dare una possibilità a questo romanzo storico di cui ho letto buone recensioni. Che sia la volta che trovi qualcosa che mi piace su questa grande donna?

Mattatoio n° 5, di Kurt Vonnegut. Quando vedo un'edizione simile nel reparto fantasy/fantascienza la mia attenzione è assicurata: si tratta, nove volte su dieci, di un libro vecchio. E voi sapete quanto io ami i libri vecchi.

Wild Cards 8&9, a cura di George R.R. Martin. Beh, finchè lo adattano io lo prendo. Ma il numero dei volumi inizia a farmi pensare che forse l'e-book sarebbe stato meglio.

Hood, di Stephen R. Lawhead. Primo di una trilogia su Robin Hood, che in parte si trova in e-book e in parte no (perchè?). Di Lawhead ho letto un retelling arturiano, e non era male: vediamo come se la casa con un altro mito. E vediamo come me la caverò io a leggerlo in lingua: era pesantino anche in italiano.

Orestea, di Eschilo. Lo volevo da una vita e oltre.

47 ronin, di George Soulie De Morant. Mi ispirava, però pensavo fosse più lungo.

La macchina del tempo, di H.G. Wells. Perchè quando li ristampano li compro.

E-Book - Pochi

NOS4A2, di Joe Hill. Dopo tanto dire finalmente mi sono decisa a recuperare Joe Hill, degno figlio di suo padre.

La paura del saggio, di Patrick Rothfuss. Una volta accettato che l'edizione economica non uscirà mai non mi è rimasto che ripiegare sul digitale. Anche perchè il cartaceo sembra davvero poco maneggevole.

Cruel Beauty, di Rosamund Hodge. Retelling de La Bella e la Bestia molto più carino di quello che mi aspettavo.

A noi vivi, di Robert A. Heinlein. Non potevo lasciarmelo sfuggire.

Il principe dei fulmini, di Mark Lawrence. Ero indecisa tra questo e Il Mezzo Re. Adesso sapete cosa sarà prossimamente in questa rubrica.