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mercoledì 30 dicembre 2015

Classifica 2015

È di nuovo quel momento dell'anno in cui noi fieri possessori di lit-blog tiriamo le somme sulle letture affrontate durante l'anno.
Come da tradizione non farò una top-ten.

Libri Migliori 2015
E come da tradizione abbiamo un podio con tre vincitori.
L'isola del dottor Moreau, di H.G. Wells.
Io adoro Wells: in parte perchè scrive belle storie, in grande parte perchè queste storie le ha scritte a fine '800. Voi direte "Capirai, scrittore ottocentesco che scrive bene, sai che novità", ma vedete, il punto è che lui scriveva fantascienza a fine ottocento. Prima di lui la macchina del tempo nella narrativa non c'era: ha inventato la macchina del tempo. Ha scritto di un'invasione aliena che viene combattuta con cavalleria e cannoni. Insomma, un genio totale.
Il libro in questione è quello che - per ora - mi è piaciuto di più: talmente corto da essere quasi un racconto, qui abbiamo la storia dello scienziato pazzo e delle conseguenze etiche e morali. Diverso dalla Shelley perchè c'è proprio la scienza, non il romanzo gotico, e che dire... l'ho amato.
Guinevere: The Legend in Autumn, di Persia Woolley.
Ultimo di una trilogia che racconta il mito arturiano dal punto di vista di Ginevra. Dico subito che è una trilogia che consiglio a scatola chiusa (se leggete in inglese perchè - ovviamente - da noi è arrivato solo il primo volume decenni fa) e che restituisce diginità ad un personaggio ferocemente distrutto ne Le Nebbie di Avalon. Questo ultimo volume è la perfezione: riesce a rielaborare ed inserire un sacco di episodi del mito, ha messo una versione della cerca del Graal che non stona con un'ambientazione realistica, e la caduta di Camelot è perfettamente coerente (e credibile) con quanto costruito durante tutta la serie. E il finale spezza il cuore più del solito.
Via dalla pazza folla, di Thomas Hardy.
A me Thomas Hardy piace un bel po', anche se è uno che quando muoiono metà personaggi dici "Ok, questa volta non è andata a finire così male". Questo qui è un polpettone con stile, una storia d'amore che dura anni ostacolata - molto semplicemente - dalla vita. Il lato negativo è la traduzione italiana: dire che è atroce è dire poco, e svariate frase le devi rileggere tre o quattro volte per capire che dicono perchè sono delle vere e proprie supercazzole.

WTF 2015
Mattatoio n°5, di Kurt Vonnegut.
L'introduzione è meravigliosa: Vonnegut è uno che con le parole ci sa fare, e che tira fuori più classe e sentimenti in un paragrafo che tanti autori in un libro intero.
Non vi dirò quanto mi è costato, in soldi, tempo e ansietà, questo schifoso libretto. Ventitrè anni fa, quando tornai dalla Seconda guerra mondiale, pensavo che mi sarebbe stato facile scrivere della distruzione di Dresda, dato che non avrei dovuto fare altro che riferire ciò che avevo visto. E pensavo anche che sarebbe stato un capolavoro o per lo meno che mi avrebbe fatto guadagnare un mucchio di quattrini, dato che il tema era così forte.
Ma allora non mi venivano molte parole da dire su Dresda, o almeno non abbastanza da cavarne un libro. E non me ne vengono molte neanche ora, ora che sono diventato un rudere con i suoi ricordi e le sue Pall Mall e i figli grandi.
Penso a quanto mi sono stati inutili i miei ricordi di Dresda, e a quanto sono stato comunque tentato di scriverne.

Un paragrafetto che dice quanto è traumatico essere testimoni di una cosa simile, quanto ne vuoi parlare, quanto non trovi le parole e comunque quanto vuoi farlo lo stesso. In effetti è dura scrivere un libro se con un paragrafo riesci a dire tutto.
Vonnegut: potevi scrivere una cartolina su Dresda, e avremmo capito.
Ad ogni modo questo siginifica che tutto quello che c'è nel libro vero e proprio è una prescisa scelta stilistica, e santo cielo se non c'ho capito niente di niente.

Guilty Pleasure 2015
The Heir, di Kiera Cass.
La mia serie guilty pleasure per eccellenza, a un punto tale che quando è arrivata la parola fine ci sono rimasta male.
Quasi.
Poi la Cass ha deciso che il suo pastrocchio si meritava un sequel, ed ecco qui le non-avventure della generazione successiva. Non potevo non leggerlo.
Henge, di Realm Lovejoy.
Il nome dell'autrice dice tutto: pseudonimo o meno qui c'è qualcuno che - ad un certo punto - questo nome l'ha scelto. Ad ogni modo si tratta di un delirante retelling del mito arturiano che non si capisce come sia strutturato e dove voglia andare a parare.

Idea Sprecata 2015
Steelheart, di Brandon Sanderson.
Inizio a pensare che io e questo autore proprio non ci troviamo, e la cosa mi spaventa perchè è lui che ha finito la serie de La Ruota del Tempo. Ad ogni modo questo libro aveva un'idea fantastica: un mondo dove i super-eroi sono malvagi, dove i poteri danno alla testa e trasformano persone che potrebbero fare del bene in tiranni. All'atto pratico non c'è stato un solo personaggio che mi abbia colpito in qualche modo e mi sono annoiata così tanto che ci sono rimasta quasi male quando ho visto in giro recensioni positive.
Children of the May, di S.J. Moore.
Retelling arturiano in cui non solo Mordred sopravvive alla strage dei bambini di maggio. Una premessa interessantissima da cui poteva nascere di tutto, e invece... praticamente tutti i personaggi "storici" sono trasformati in villains totali per far risplendere quelli che - in definitiva - sono personaggi originali. Senza contare che è uno spreco enorme appiattire i potenziali conflitti e dilemmi rendendo uno schieramente malvagio punto.

Delusione 2015
Il dominio del fuoco, di Sabaa Tahir.
Qui vado controcorrente: questo libro è piaciuto più o meno a tutti. Non so, forse sono state le aspettative: è meglio di molto altro, ma non mi è sembrato chissà quale cosa. Ho trovato i personaggi poco più che accettabili e il tanto pubblicizzato worldbuilding io non l'ho visto, anzi: alcuni degli elementi mi sono sembrati veramente buttati nel mezzo senza alcun motivo. Cosa sarebbe cambiato se le creature magiche non ci fossero state? Assolutamente niente.
Thor's Serpent, di K.L. Armstrong e M.A. Marr.
Terzo libro di una trilogia per ragazzi che ho trovato assolutamente adorabile. Fino ad un libro fa.
Ora, non voglio dire che si trattava del nuovo Harry Potter, o che avesse chissà quali profondità d'animo andate perdute, ma in questo volume il "lieto fine a tutti i costi" era un po' troppo palese, e alcuni colpi di scena/dilemmi che avrebbero potuto esserci sono stati risolti in un modo che trovo stupido anche per dei ragazzini.

Migliore Storia Breve 2015
Puttana da guerra, di Carlton Mellick III.
Questo è un'autore che, a volte, reputo un po' troppo estremo per i miei gusti... ma questa storia breve è la prova che quando ci troviamo, ci troviamo. Ovviamente stranissima, ma è scritta più che bene e non solo è intrigante, ma non si riesce proprio a capire dove andrà a parare, o quali potranno essere gli sviluppi della storia.

Miglior Serie 2015
Ciclo delle tre spade, di Tad Williams.
Serie che ho finito a inizio dell'anno, complice la terribile influenza che mi presi il 31 dicembre scorso. Che dire? Una bella saga fantasy in vecchio stile, con una partenza lenta ma che si fa perdonare tutto: un numero infinito di personaggi che riescono a farsi amare più o meno tutti, una trama complessa, complotti, magia e un worldbuilding impressionante... si capisce perchè sia stata una fonte d'ispirazione per Martin (e si vede anche dove ha preso ispirazione).

Sorpresa 2015
Destinazione stelle, di Alfred Bester.
Sorpresa non perchè bello, ma perchè mi è piaciuto molto di più di quanto mi aspettassi. Non posso dire nulla senza rischiare spoiler (e già ci pensa la quarta di copertina), quindi posso solo solo consigliarvi di leggerlo.

Libro peggiore 2015
After, di Anna Todd.
A mani basse il libro peggiore che abbia letto in tutta la mia vita. Non sto scherzando: è assolutamente atroce. Personaggi ridicoli ed irritanti, una storia d'amore che è IL DISAGIO vero e uno stile da mettersi a piangere.
Un roba che ti porta a guardare su youtube video di gente che salva gattini per recuperare la fiducia nell'umanità.
Branded, di Keary Taylor.
Perchè le disgrazie non vengono mai da sole, e quindi nella vita ho avuto la brillante idea di leggere anche questa porcheria. Che dire? È uno dei libri più noiosi della storia del mondo, probabilmente: succede qualcosa sorpassato l'80%, e quel qualcosa non ha minimamente senso. Personaggi stereotipati al massimo, una parte paranormale che è una barzelletta venuta male e un'autrice che non ha la più pallida idea di cosa stesse scrivendo. Un disastro.

Ed ecco qui la mia classifica dell'anno. Ora andiamo a vedere le vostre.

15 commenti:

  1. After devo leggerlo. DEVO. Voglio farmi del male. XD Per quanto riguarda "Steelheart" a me è piaciuto un sacco, ma mi sa che sono l'unica a pensarla così! E "Puttana da guerra" non l'ho letto ma ce l'ho in wishlist; ora di Carlton Mellick III sto leggendo "Il villaggio delle sirene" e mi sta garbando parecchio u_u

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    1. Non farlo! Non ne vale la pena!
      Ti dirò, per Steelheart anche io ho l'impressione di essere l'unica a non averlo apprezzato XD deve essere uno di quei libri che divide il pubblico.

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  2. Ciao! Quante letture molto diverse!! Il ciclo di Ginevra sembra molto interessante, sono molto anni che non leggo qualcosa del genere, dopo aver tanto, tanto amato le nebbie di Avalon... Potrei ritornarci!
    Non so invece se ho voglia di riprendere in mano Hardy, perchè con Tess ho avuto qualche problema. Hai letto anche quello?

    ah, le icone sono adorabili <3
    a breve dovrò scrivere anch'io il mio resoconto dell'anno...ci proverò almeno!

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    1. Tess è stato il primo di Hardy che ho letto, e mi è piaciuto moltissimo *^* in ogni caso, se dovessi decidere di riprenderlo in mano, non so se ti consiglierei Via dalla pazza folla: per trama sarebbe anche adatto (è abbastanza tranquillo), ma l'adattamento uccide davvero. Hanno tradotto una cosa simile a "vi considererò preziosa" con "vi tesoreggerò".
      Che neanche esiste.

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    2. Quello non è un problema, lo leggerei comunque in inglese. ;)
      Allora ci farò un pensierino... Il film l'hai visto?

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  3. Volevo leggere After così, tanto per avere un libro da inserire sotto la voce libri peggiore dell'anno (o anche peggiore in assoluto), poi però ho pensato che avrei dovuto comprare il libro e di conseguenza la Todd avrebbe venduto un libro in più, aumentando le sue vendite, perciò ho rinunciato U.U

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    1. Pensa ai soldi sprecati, alla gloria immeritata, e salvati XD

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  4. After? Mmh... non mi convince per niente, o almeno non più! Alla sua uscita ero tentata di prenderlo in mano ma ormai TROPPO TROPPO decantato per poi? Boh, un libro come tanti altri a quanto pare da molte recensioni :3 Ah...se ti va di partecipare sul mio blog è in corso un piccolo giveaway qui

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    1. Per me After non è un libro come molti altri, ma un libro che con una trama trita e ritrita riesce a essere peggiore di tutti u_u

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  5. Cavolo Kate, mi dispiace che Il Dominio del Fuoco non ti sia piaciuto! Effettivamente, dopo tutte le recensioni estasiate che girano in rete uno davvero crede di trovarsi davanti un qualcosa di mondiale XD
    Per il resto, già sai che a causa tua voglio leggere la trilogia della Wolley. Di Hardy mi ha sempre spaventato il pericolo polpettone, ma voglio vedere di recuperare qualcosa, e Mattatoio n°5 è nella wishlist del 2016, perché voglio leggerlo da così tanto che è una vergogna non averlo ancora preso.

    Ti lascio tanti auguri di buon anno nuovo *ç*

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    1. Che vuoi farci, a volte capita. Almeno si può dire che è una questione di gusti e non di dubbi sul genere umano :P
      Non mi pento minimamente di aver fatto pubblicità alla Woolley, mentre per Hardy... devi tenere conto che un sacco dei libri dell'epoca erano polpettoni, ma sotto riuscivano a metterci anche la critica alla società e digressioni sulla natura umana. Per cominciare ti consiglierei o Tess o Jude l'Oscuro.
      E tanta felicità mentre li leggi. Quell'uomo potrebbe fare pat-pat sulla testa a Martin.

      Tantissimi auguri anche a te e alla tua socia ^◡^

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  6. Ciao Katerina, tantissimi auguri di buon anno!Davvero carinissimo questo post *__* L'Isola del dottor Moreau è uno di quei romanzi che sono in libreria da anni ma che ancora non mi decido a leggere. Forse il 2016 sarà l'anno buono xD

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    1. Tanti auguri anche a te :D
      Spero che L'isola del dottor Moreau ti piaccia quanto è piaciuto a me :)

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  7. Se ti può consolare Il dominio del fuoco ha deluso anche me... alla fine non posso dire che fosse brutto, ma è stato deludente (e non mi metto neanche a parlare del finale, perché potrei andare avanti per parecchio, e non direi nulla di carino!), mentre io sono una di quelle che leggerebbe quasi qualsiasi cosa di Sanderson a prescindere, quindi mi sa che sono anche una di quelle che ha scritto qualcosa di positivo su Steelheart, mi spiace ;)

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    1. Almeno non sono la sola a non averlo apprezzato particolarmente XD personalmente l'ho trovato così mediocre che non ho neanche voglia di recensirlo :/

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