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sabato 15 ottobre 2016

Akatsuki no Yona #33 e #34

La classica calma prima della tempesta.

Capitolo 33: Battle Preparations & Capitolo 34: Chain of Courage

Questo capitolo inizia con i nostri eroi che festeggiano, cosa strana per ben due motivi: tanto per cominciare non hanno ancora vinto niente (stanno letteralmente festeggiando perchè avranno la possibilità di combattere), e poi è bizzarro che siano insieme a così tanta gente dato che tendono ad evitare tutto e tutti.
Ma è diverte vedere la loro felicità nell'avere roba veramente buona da mangiare (Yoon fa miracoli, ma con ingredienti abbondanti e di qualità i risultati sono migliori), anche se Kija è schizzinoso perchè i granchi sembrano insetti (e si becca la sgridata perchè non si comporta bene come Shin-Ah, che mangia tutto). È facile dimenticare che hanno passato la maggior parte del tempo per strada vivendo di quello che trovano, e che siano così contenti di avere questi "piccoli" lussi per me è segno di buona continuità narrativa.
Così, mentre Yoon riceve proposte di matrimonio varie ed eventuali e Hak afferma di non sapere che fine abbia fatto la scorta di miele, Yona raggiunge Gi-Gan, che la ringrazia per aver recuperato la medicina e aver reso possibile la pronta guarigione dei loro compagni. Perchè, alla fin fine, loro sono pirati: si feriscono, e in certi casi muoiono.
Gi-Gan spiega che, una volta vinta la battaglia, è sua intenzione sciogliere la ciurma in modo che tutti possano tornare alla loro precedente vita. C'è solo un problema: Jae-Ha.
Gi-Gan: Questa nave è la sua casa. Per via della sua esistenza mostruosa, questo per lui è il luogo più accogliente.

Sostanzialmente Jae-Ha è destinato a restare da solo, e la vecchia capitana è sollevata all'idea che Yona sia venuta a prenderlo. Non la pensa così Jae-Ha: ha origliato la conversazione e riafferma la sua decisione di non unirsi al gruppo: piuttosto che adempiere ad un destino già scritto preferisce non avere nessuno. Certo, le cose sarebbero diverse se dovesse viaggiare solo con Yona, ma...
Jae-Ha: Fare il babysitter mi stanca. Forse verrei se tu fossi un po' più grande.
Non vuole proprio saperne
Pare che questo drago non voglia farsi reclutare a prescindere dal fatto di avere o meno una vita. Gi-Gan non fa in tempo a notare come Jae-Ha sia strano quando c'è di mezzo Yona che Shin-Ah distrugge la simpatica atmsfera: al porto ci sono ben sette navi con equipaggi armati. Festa finita, è il momento di lavorare.
In pratica Kum-Ji ha intenzione di aumentare le vendite (ricordiamo che vende gli abitanti di Awa all'impero di Kai) e vuole schiacciare i pirati in un'unica mossa, ergo il numero di navi.
È ovvio che tra lui e Gi-Gan è arrivato il momento dello scontro finale.
La donna vuole affrontarlo in mare aperto, così da evitare danni alla città, ma il problema è che non sanno in quale delle navi si trovino le persone rapite: potrebbero ucciderle loro per sbaglio, oppure essere usate come ostaggi.
Il giorno dopo fervono i preprativi, e Yona si trova - di nuovo - senza niente da fare: è troppo debole per spostare le cose (lo fa Kija), non può allenarsi o addestrare qualcuno (come Hak e Shin-Ah) né occuparsi dei feriti (lavoro di Yoon). Alla fine Jae-Ha ha pietà di lei è decide di portarsela dietro mentre va a raccogliere informazioni in città.
In fin dei conti dovevano pur iniziare a legare senza rischi di morte nel mezzo.

Ma non c'è tempo di tirare il fiato: non fanno in tempo ad arrivare che icrociano Kum-Ji in persona, per poi notare una persona che - stranamente - non si è chiusa in casa (donne e bambini non sono mai in vista quando il bastardo è in giro). Si tratta di una ragazza travestita da uomo, che gli spiega la situazione: a sparire sono sempre giovani donne e ragazze di bell'aspetto, attirate in un negozio con la scusa di un lavoro. Anche lei si era presentata con un'amica, ma era stata scartata. Ha fatto però in tempo a vedere la botola in cui la sua amica è stata fatta cadere.
Confortata la fanciulla, i due tornano a bordo con un bel po' di informazioni: sanno dove e come le ragazze vengono rapite e, avendo saputo che il "negozio" cercherà dipendenti solo per altri due giorni, hanno anche un'idea precisa di quanto sarà il momento di agire. Però ancora non sanno come trovare le ragazze.
Yona: Se qualcosa come un fuoco d'artificio fosse lanciato dalla nave su cui sono le donne, saremmo in grado di salvarle più velocemente?
Gi-Gan: Potrebbe funzionare. Ma chi lo lancerebbe?
Yona: Io. Mi introdurrò nel covo dei trafficanti di esseri umani e lancerò il fuoco d'artificio.
I ragazzi la prendono benissimo. Sono tutti contrati, incluso Yoon: se la scoprono la uccideranno, sarà difficile vedere un piccolo fuoco d'artificio nel mezzo della battaglia (obiezione distrutta da Yona: Shin-Ah è in grado di vederlo)... ma niente. Yona ribatte che non sarà possibile cercare le ragazze nave per nave, col serio rischio che - anche se vincono - loro vengano vendute lo stesso. Infiltrarsi e rendere nota la loro posizione è un lavoro che solo Yona può svolgere, e pertanto è suo dovere farlo.
Gi-Gan: Questa ragazza... sembra che sia cresciuta senza sapere nulla della crudeltà di questo mondo, eppure a volte ha gli occhi di un guerriero sopravvissuto a tante battaglie. Lei... potrebbe perfino sorpassarmi.

E Gi-Gan accetta.
Anche se non la manderà da sola. Hak e Kija si propongono subito, ma la capitana spiega che dovrà essere qualcuno di femminile... per cui si propongono Hak, Kija e Jae-Ha.
Ovviamente si riferiva a Yoon, che non fa i salti di gioia: già trovava un suicidio mandarci la principessa, figurarci se vuole andarci lui... ma non può dire di no.
Quindi i nostri eroi hanno i due membri più deboli del gruppo da spedire nella tana del leone, della serie sembrava che non potesse peggiorare e invece l'ha fatto.
La sera Yona va da Gi-Gan per ringraziarla dell'opportunità, ma lei non vuole parlarne: non le ha fatto un favore, ha preso la decisione necessaria a salvare le ragazze.
Gi-Gan: Le ragazze prigioniere saranno terrorizzate e prive di speranza. Dovrai proteggerle.
Yona: D'accordo.

Onestamente credo che questa sia la prima volta che a Yona viene chiesto di proteggere qualcuno, e non di farsi proteggere. Posso solo immaginare quanto sia importante per lei essere trattata non solo alla pari ma come qualcuno che può effettivamente fare qualcosa per gli altri.
Ma Gi-Gan ha anche altri ordini.
Gi-Gan: Non dovrai buttare via la tua vita. Perchè quando ti ho presa a bordo della mia nave, tu sei diventata come una figlia per me. Non sarà tollerato che te ne vada in giro a morire da sola.

Per Yona, che ha perso la madre così presto che quasi non riesce a ricordarla, queste parole hanno un peso tutto particolare.
Finito il momento emotivo tra le due, è il turno del momento emotivo con Hak: il ragazzo è stato poco vocale nella sua contrarietà, ma ora ha intenzione di farsi sentire, e senza tanti complimenti la prende e la sbatte al muro.
Hak: Cosa posso fare per fermarvi?
Per il mio cuore di shipper questo è il continuo della scena del miele, con Hak che dice che vorrebbe legarla pur di tenerla al sicuro, e Yona che è di coccio e proprio non ci arriva.
Yona, tesoro...
Per convincerlo la principessa gli spiega le sue motivazioni con molta onestà.
Yona: Pensavo che Kouka fosse un regno pacifico e prospero. Pensavo fosse un paese dove le persone sorridevano e privo di conflitti, come mio padre desiderava, ma... le terre della Tribù del Fuoco e il porto di Awa non sono cambiate dal regno di mio padre. Io non so se mio padre avesse o meno ideali sbagliati, ma la responsabilità per come sono la Tribù del Fuoco e questa città è anche mia. Lasciami andare, Hak.

Qui, signori e signore, possiamo vedere Yona prendersi la responsabilità, in quanto membro della famiglia reale, delle condizioni del suo paese, e il voler combattere per risolvere una situazione che la politica della sua famiglia ha contribuito a creare.
Di fronte a questo, di fronte alla derminazione della principessa, Hak non può che ubbidirle.
Ed il giorno dopo (o nella pagina dopo), Yona e Yoon si sono tirati a lucido per passare la selezione.
Il ragazzino ammette con Hak di essere assolutamente terrorizzato, ma dice anche che questo è il motivo per cui andrà tutto bene: la paura è una cosa che ti tiene in vita, e lui è prudente di natura. Non permetterà che a Yona succeda niente di male.
Il piano può quindi essere messo in atto: Yona e Yoon vengono ovviamente ammessi nella stanza con la botola, ed è lì che la principessa prova paura per la prima volta, perchè aspettare che succeda qualcosa di brutto sapendo che succederà è spaventoso e lei è molto umana.
Ma non si torna indietro.

5 commenti:

  1. Ciao, non ti conosco da molto ma il tuo blog mi piace parecchio e ho deciso di nominarti per il Liebster award, anche se in effetti non ci conosciamo tantissimo. Se ti va passa a vedere il post sul mio blog :)

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    1. Grazie tantissimo per il premio, anche se ora non ho il tmpo di farlo ç_ç

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  2. Questa parte del manga mi lascia sentimenti contrastanti. Se da una parte è normale che almeno uno dei draghi opponesse una qualche resistenza, guardando Jae ha vuoi lanciargli un pomodoro perché sotto sotto muore dalla voglia di seguire Yona (sangue del drago?).
    Ha tutte le ragioni di dire no, but still, lo vogliamo in squadra.

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    1. Jae-Ha imho sta dicendo di no solo per partito preso più che per effettivo desiderio di dire di no XD

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  3. Il tuo cuore di shipper più avanti impazzira

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