Pagine

martedì 4 ottobre 2016

Albion - Il Principe Spezzato

Albion - Il Principe Spezzato, di Bianca Marconero.

Seconda novella per Albion, stavolta tra il secondo libro è il terzo. Ed è il momento di guardare indietro.
Spoiler.

Riccardo, 99 minuti prima della fine. Morgana, 1167 giorni prima dell'inizio. Un conto alla rovescia verso l'inevitabile. Il racconto di due vite legate per spezzarsi. Due strade che portano verso un unico istante, che è una fine e un inizio.
"Albion: Il principe spezzato" narra l'antefatto della saga. Accanto a Riccardo e Morgana si muovono i personaggi che hanno reso unica la saga.

Bianca Marconero è una scrittrice di notevole talento: alcuni l'hanno paragonata a Martin e - per certi versi - sono d'accordo. Non sulla tecnica, in cui ritengo Martin superiore, ma per la capacità di creare una storia in cui si percepisce l'ombra del passato, in cui cose successe prima influenzano quelle che stanno succedendo ora, in cui i vivi sentono ancora la presenza - a volte ingombrante - dei morti.
Riccardo Cinquedraghi è uno dei personaggi postumi più delineati: se a livello personale sono più incuriosita da Edoardo e dal "suo" Merlino, nel testo è Riccardo ad avere più spazio. Il primogenito, il fratello maggiore.
Il re mancato.
Quello che ti chiedi se, come Marco, aveva la possibilità di migliorare o se era destinato ad essere un bullo arrogante, viziato come gli altri studenti regolari e suo padre.
Questa novella si divide in due conti alla rovescia, uno lungo e uno corto, con lo stesso punto d'arrivo.
Riccardo e Morgana, con Artù nel mezzo ad unirli e separarli.

Ma andiamo con ordine: è stato piacevole conoscere Riccardo. È la prova che i Cinquedraghi sono sempre stati incasinati e che la colpa non è solo di Tommaso: Edoardo ha contribuito alla grande al clima familiare, e l'idea che mi sono fatta è che Riccardo e Marco abbiano pagato una rottura epocale tra Edoardo e Tommaso. Che, separati in casa, si sono presi ognuno un bambino come protetto.
Lo sappiamo dal primo libro, che Tommaso favoriva Riccardo mentre Marco era il cocco del nonno.
In effetti quello che emerge (anche se il pdv è parziale e pertanto va preso con le pinze) è che Edoardo fosse quasi insofferente verso il nipote "normale"... e qui possiamo vedere una cosa interessantissima sui due fratelli: Marco si sente sempre inadeguato, si vede sempre sconfitto dal confronto col fratello maggiore. È convinto di vivere il suo destino, come se il suo essere il re fosse stato determinato dalla morte di Riccardo.
E Riccardo provava la stessa cosa per il fratellino: favorito dal nonno, quello che vince facile, quello che insinua il dubbio che il prescelto potrebbe non essere lui.
Quella di Riccardo è uan tragedia, perchè alla fine vediamo un adolescente cercare di essere all'altezza di aspettative che non può soddisfare, un ragazzo che prova a fare le scelte giuste quando ormai è troppo tardi, mentre la sua colpa più grande è di aver fatto arrabbiare due sociopatici.

Dall'altro lato della barricata abbiamo Morgana. Lei, che mi sembra sempre di più una pedina che non conosce affatto tutte le regole del gioco. La troviamo piccola, fragile, alle prese con dei poteri che non comprende e non sa controllare, che si presentano in modo molto più violento ed invasivo rispetto a quelli di Deacon. Anche lei viene da una famiglia disastrata, e viene salvata dall'ospedale psichiatrico dal nonno Angus... che a me, mai come in questo momento, appare come un manipolatore espertissimo.
È più facile comprendere Morgana dopo questa novella: l'eredità della Fata si è attivata quando lei aveva quattordici anni - cioè quando aveva iniziato a costruire la sua identità - e questo spiega come mai sia quasi in simbiosi con quella che era. Sospetto che le due personalità (e i loro desideri) siano cresciuti avvinghiati l'uno all'altra.
Vedi quello che succede con Riccardo: la ragazza è alla disperata ricerca della sua metà, del suo re. Conosce Riccardo e ha bisogno di lui (della serie: parlava di Rebecca come della sua stalker, ma non è che lei fosse messa molto meglio), al punto da dargli il proto-jumper pur di sentirsi completa e legarlo a sé.
Piccola, sciocca, egoista ragazzina.
Morgana è così concentrata sul suo ruolo da non accorgersi dei sentimenti che prova a prescindere dal passato: ama Riccardo e non Artù, ma non riesce a vedere che tutti i cavalieri - ed Artù stesso - non seguono necessariamente la leggenda.
Merlino non è legato Nimue.
Quali che siano i triangoli scolastici, Artù e Lancillotto non sposano Ginevra.
Tristano ha perso la sua Isotta.
Morgana aveva la possibilità di essere felice ma non se n'è accorta. E quanto accaduto a Riccardo è ingiusto anche per lei, perchè avrebbe potuto rendersene conto diventando adulta. Ma il loro tempo finisce prima che possano avere la possibilità di viverlo davvero.
Questa novella, fantastica negli intenti, per me non è riuscita al 100%: partiamo dal presupposto che mi è piaciuta moltissimo, che adesso la morte di Riccardo mi fa ancora più tristezza e che c'è sempre qualcosa di malinconico a leggere la storia di personaggi che sai già essere condannati. Bianca Marconero se la gioca bene e per tutta la lettura ho avvertito un senso di fatalità che non credo sia dovuto solo alla consapevolezza del finale.
Però non ho assolutamente compreso come mai ci fossero tanti drammi per (e tra) i due protagonisti: il senso di inadeguatezza di Riccardo, la necessità fisica di Morgana di avere il re a suo fianco... non sono riuscita ad immedesimarmi né a percepirne la potenza. Non parlo di quanto sia forzata la ricerca di un legame (in fin dei conti il punto è proprio che stanno forzando qualcosa che o viene da sé o non viene), ma proprio del perchè si impuntino tanto, perchè ne abbiano così bisogno.
Also, continua imperterrita la divisione in stronzi-simpatici basata sulla zona del castello in cui vivi, e nonostante tutto continuo a trovare gli studenti regolari tante piccole fotocopie, mentre speravo che - in una novella ambientata tutta al castello - avrebbero avuto la possibilità di differenziarsi.
Peccato, ma continuo a sperare.
Se non cogliete la citazione, fatevi un favore e recuperate Galavant.
Detto questo, è il momento di passare alle teorie: come ho detto all'inizio sono curiorissima su quello che è successo durante la guerra, cosa abbia fatto esattamente quel Merlino e perchè.
Ma soprattutto mi chiedo chi sia Angus: ha sposato le precedente Morgana, era amico di Artù, ha un ruolo che mi sarei aspettata da Merlino... non riesco a capire che sia! Il cognome di baby-Morgana è Orkney, dovrebbe averlo preso da Angus e questo mi fa pensare a Lot, a Morgause, al clan delle Orcadi in generale.
Senza contare che lui ed Edoardo - quanto pare - hanno litigato per una donna e noi sappiamo che Edoardo gattonava la nonna di Helena (quel "Perché possa ritrovarti ogni volta che ti perdo" firmato EAC...), ma - se si considera quanto sia forte ed intimo il legame tra il re e la fata - la fanciulla contesa potrebbe essere invece Morgana.
Che. Casino.
Non è che la prossima novella potrebbe essere un prequel più prequel?

7 commenti:

  1. Comincio col dire che ogni volta che si nomina Riccardo da Ombre in poi io sono così
    https://cdn.meme.am/images/14858457.jpg
    Questa tua recensione mi ha ributtato in quell'oceano di feelings e ho finito il cioccolato cinque minuti fa.
    Effettivamente neanche io ho capito l'ossessione di Morgana per Riccardo, ma ho colto il problema delle scelte sbagliate, dell'orgoglio, delle cose non dette o dette troppo tardi.
    I due sociopatici... se questa definizione calza a pennello per Lei, non so se lo sia per Lui, di sicuro però sono tutte e due fuori di testa per degli adolescenti coinvolti in uno dei colpi di scena adolescenziali che ... non mi piacciono per niente.
    Dramma Cinquedraghi: non mi pronuncio più di tanto perché da Marconero mi aspetto di tutto, ma del nonno Edoardo proprio non me l'aspettavo.
    Teorie sui prequel: sai che pensavo anch'io che Angus fosse un manipolatore? Che capitasse proprio al momento giusto per salvare Morgana? E che la decisione della ragazza di partire alla fine di Ombre fosse la prima che prendesse da sola dopo tanto tempo.
    Uscirà alla fine che Angus è Mordred o qualche altro casino, anche se il mio principale sospettato su quel fronte è Tommaso.
    Teorie sul vecchio triangolo: adesso sì che rileggerò Ombre. Ancora.
    Wow, questo commento sembra una sorta di turpiloquio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è differenza tra sapere che un personaggio è morto, e conoscerlo sapendo che morirà ç_ç
      Almeno - visto che siamo in ambito arturiano - questo genere di feels c'è comunque.
      Morgana e Riccardo li ho shippati un bel po', nonostante (o forse grazie a) tutte le cose andate storte tra loro. E che tristezza, che non abbiano avuto la possibilità di vivere la loro storia.
      I due sociopatici spero che si rivedano in modo da approfondire un po' di cose, o quantomeno che facciano da apripista per altri aspetti della trama *^*
      Sul drammone Cinquedraghi: nemmeno io me l'aspettavo da Edoardo, ma in fin dei conti l'abbiamo sempre visto attraverso gli occhi di Marco che l'adora, o attraverso le parole di chi l'ha ammirato. Avremmo dovuto capire che non poteva essere tutto come sembrava ç_ç
      Cmq direi i Cinquedraghi non dovrebbero avere niente a che fare con l'educazione dei bambini. Mai.
      Su Angus: imho si è confermato come manipolatore quando cerca di rabbonire non ricordo chi e Marco si chiede se usi lo stesso tono anche con lui ≖_≖
      Non credo però che sia Mordred, vedo più Tommaso in quel ruolo. Angus... non so, visto il cognome forse punterei su Lot. Ma dovrei rileggere Malory per farmi un'idea più precisa.

      Elimina
    2. Con il mito arturiano ci caschi ogni volta: per quanto i retelling siano bellissimi (oppure no) speri sempre che non arrivi la batosta finale.
      Per i genitori Cinquedraghi: Ottimo, Marco allora dovrà prendere una tata.
      Prima di capire chi è Angus dovremmo scoprire quale versione del mito arturiano è questa.

      Elimina
    3. Ne conosco qualcuno dove la batosta finale non arriva, o arriva un po' mitigata.
      Su Marco genitore: o una tata, o una moglie che lo prenda a calci quando necessario. Che poi sarebbe bellissimo se questa fosse la generazione dove invece di ripetere tutto si dicono "Ok ragazzi, è il momento di risolvere quel casino epocale che erano le nostre vite precedenti" (è fattibile, ho letto Proteggi la mia Terra quindi lo so che è fattibile).
      Per Angus al momento sono a metà tra Lot e una Morgause genderbend (e l'inquietante pseudo-incesto), per darti un'idea della disperazione delle teorie >.> come ho detto dovrei davvero rileggere Malory e prendere appunti mentre lo faccio.

      Elimina
    4. Propongo un gruppo di lettura su Malory in cui si condividono gli appunti

      Elimina
    5. Sono ufficialmente intrigata dall'idea, ma qualunque cosa va a dopo il 23 novembre minimo: o avrò bisogno di ragioni di vita perchè avrò segato l'esame di stato, o sarò euforica per averlo passato e piena di energia positiva (prima di ricordarmi che non ho ancora un lavoro vero) XD

      Elimina