Pagine

sabato 30 dicembre 2017

Classifica 2017

Questa volta ce l'ho fatta a postare la classifica dell'anno durante l'anno! Ma temo che sarà l'unica cosa non in comune con quella del 2016: anche il 2017 è stato piuttosto complicato, e le letture ne hanno risentito.


Libri migliori 2017
Presi questo libro perché la copertina mi era piaciuta tantissimo, senza sapere bene cosa aspettarmi, e mi sono trovata per le mani una delle migliori letture del 2017: tante biografie di donne, scritte così bene da non risultare noiose, né ripetitive. Finisce che ti chiedi come mai non siano conosciute universalmente e non ci siano monumenti a loro dedicati ad ogni angolo.
Ho aspettato tanto a leggere la storia di Dolores, perché da ragazzina la trama mi respingeva. Sono stata contenta di aver aspettato, perché da ragazzina non sarei stata in grado di comprenderla a pieno: si tratta di una storia così magnetica che quasi si soffre a non poterlo finire un giorno. Una protagonista fenomenale, con una trama bellissima e terribile.
Un classico del fantasy semisconosciuto ma di culto, che meriterebbe di essere conosciuto da tutti: pubblicato in contemporanea con Il Signore degli Anelli, quello di Anderson è un fantasy cupo, violento, che non ha paura di colpire allo stomaco il lettore.

WTF 2017
Hemlock Grove, di Brian McGreevy.
Siamo in quel magico regno chiamato "ma alla fine mi è piaciuto o no?"
Hemlock Grove è un libro strano, con una trama complicata e personaggi che non si comportano esattamente come persone normali... però ha un suo fascino, che non mi permette di dire a priori che mi ha fatto schifo.
Io sono Febbraio, di Shane Jones.
Questo è un esercizio di stile. Evocativo, poetico, ma sempre esercizio di stile rimane e per quanto affascinante, scritto bene, esteticamente bello... è sfiancante da seguire e - anche se mi è piaciuto nell'insieme -  non ho ben capito cosa sia successo nella storia. 

Guilty Pleasure 2017
Quest'anno un guilty pleasure dignitoso: il libro YA dedicato a Wonder Woman è leggero, divertente, e onesto nelle sue intenzioni. Un po' una mosca bianca del genere.

Idea Sprecata 2017
Ero tentata di metterlo tra i guilty pleasure, visto che lo è stato - eccome se lo è stato - ma alla fine ho optato per questa categoria: l'idea dietro al libro non è da buttare a priori, e in mano ad un'autrice più abile sarebbe stata una serie dignitosa. Peccato.

Delusione 2017
Knights of the Round Tables: Gawain, di Gwen Rowley.
Guardando la copertina il sospetto di non avere tra le mani un capolavoro mi era venuto, ma mi aspettavo un romanzino rosa su una delle mie ship preferite in ambito arturiano, una cosina leggera e disimpegnata sulla falsariga di Lavinia Collins. Invece mi sono trovata sì in un romanzo rosa, ma così noioso e scritto male che a momenti non ce la facevo a finirlo. Bocciato su tutta la linea.

Miglior Serie 2017
La trilogia delle levatrici, di Jennifer Worth.
Con Le ultime levatrici dell'East End si chiude la trilogia dedicata alle levatrici inglesi degli anni '50, iniziata con Chiamate la levatrice. È una serie che non potrò mai consigliare abbastanza: dipinge un mondo che non esiste più ma fondamentale per arrivare dova siamo ora, senza mai essere pesante pur parlando spesso di cose orribili. Fa ridere, fa pensare, spezza il cuore più e più volte e trova sempre il modo di rimetterlo insieme.
Decisamente la serie dell'anno.

Sorpresa 2017
The forgotten sister, di Kieran Higgins.
Un retelling arturiano con protagonista Elaine di Tintagel? Non potevo non leggerlo, ma avevo aspettative basse. E invece Higgins mi ha sorpresa: siamo di fronte ad un retelling curato, che cambia cose senza tradire le radici della storia, con una grandissima cura nella costruzione dei personaggi. Il difetto maggiore è che è scritto così bene che quando qualcosa non torna si nota di più.

Libri Peggiori 2017
Wintersong, di S. Jae-Jones.
Un libro talmente brutto, noioso e piatto che non ho neanche avuto voglia di recensirlo. Sono contenta di essermi dimenticata praticamente tutto.
A little in love, di Susan Fletcher.
Una cosa che invidio a Susan Fletcher è l'ego: bisogna essere molto sicuri di sé stessi per mettere le mani su I Miserabili, per pensare che si può fare meglio di Hugo. Una cosa che non le invidio, però, è il dono dello scrivere: 'sta cosa avrei potuto scriverla io a dodici anni quando ero in fase fiori-zucchero-arcobaleno e le Mary Sue mi sembravano i personaggi migliori del mondo.
Flame in the mist, di Renée Ahdieh.
A mani basse il peggior libro letto quest'anno: con una trama ridicola, personaggi odiosi, stile orrendo, questo retelling (che poi retelling non è) riesce nella titanica impresa di non azzeccare praticamente niente.

E questa è la mia classifica per il 2017, ora non resta che aspettare il 2018.

8 commenti:

  1. Ho letto anche io quest'anno Hemlock Grove e a malincuore l'ho messo tra le letture peggiori.
    Il fatto è che a me la storia piace anche, ma ho faticato tantissimo con lo stile dell'autore e se non fosse stato per la mia precedente visione della prima stagione probabilmente non ci avrei capito nulla.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io credo di aver percepito quella vena di fascino che ha portato delle persone a dire “In questo libro c’e qualcosa di abbastanza buono da farci un telefilm”, ma sono d’accordo sullo stile e non credo che leggerò altro dell’autore XD

      Elimina
  2. Mi preparo psicologicamente per Wintersong e Flame in the mist che possiedo anche io.

    RispondiElimina
  3. Wintersong è stata anche una delle mie peggiori letture! Mentre condivido il sentimento su Hemlock Grovee credo anche che se non avessi guardato il telefilm prima mi sarei persa parecchi pezzi per strada!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wintersong ha deluso molte persone. Un po' la cosa mi fa piacere XD

      Elimina
  4. Concordo con Wintersong libro peggiore dell’anno, per me lo è stato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ormai mi stupisco di più quando qualcuno dice di averlo apprezzato.

      Elimina