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venerdì 7 settembre 2018

Final Space

Final Space non mi interessava, sul serio: ho già un milione di serie con cui sono indietro e ho pochissimo tempo per vederle, figurarsi se avevo voglia di andare ad infognarmi in un'altra mai sentita prima.
Ma Netflix ti prende per sfinimento: ogni volta che lo accendevo ecco lì il promo, e alla fine mi sono detta "Vabbè, buttiamo un occhio".
Ora posso dire di non avere un'ulteriore serie con cui sono indietro.
L'ho finita in due giorni.
Final Space è una serie animata di fantascienza con target adulto, che narra le avventure di Gary: il nostro protagonista è un carcerato, condannato a rimanere su un'astronave per cinque anni. Ma nell'astronave c'è solo lui, gli unici altri due esseri senzienti sono il computer di bordo HUE e KVN, droide assegnato a Gary come compagno per evitare che impazzisca mentre sconta la pena (piccolo problema: Gary odia KVN con tutte le sue forze).
Le cose sono destinate a cambiare quando sulla nave di Gary arriva uno strano esserino verde, che lui battezza Mooncake, che si porta dietro eserciti e cacciatori di taglie pronti a tutti per catturarlo... perché quello è sì adorabile ma è anche un planet killer e il padrone - il perfido Lord Commander - pronto a tutto per riprenderselo.
Gary si trova quindi a dover proteggere Mooncake col suo assurdo gruppo, a cui si aggiungono il cacciatore di taglie Avogatto, la soldatessa Quinn e il figlio di Avogatto, Gatto Jr.
Personalmente ritengo la serie molto carina: è corta, dieci episodi, comincia con un cliffhanger e finisce pure peggio (meno male che la seconda stagione è confermata) e ha il pregio di avere una trama orizzontale: ogni episodio porta avanti la storia, e già dopo i primi due si comincia ad intuire che c'è un disegno più grande dietro.
Quindi ha battute, momenti drammatici, un alto tasso di violenza e un buon doppiaggio (quello originale, poi, ha delle punte di eccellenza notevoli, come  Davind Tennant, Ron Perlman e Gina Torres). Qual è il problema?
I problemi sono due: il primo è Gary, un personaggio puramente comico che a volte risulta eccessivo e fuori luogo, perché lo è nel 98% delle scene, a volte pure in quelle che dovrebbero essere drammatiche, ed l'indiscusso protagonista quindi non puoi togliertelo dalle scatole. Mai.
Il secondo problema sono i predecessori: se si parla di animazione occidentale di fantascienza per adulti, a venire in mente sono Futurama e Rick e Morty, ossia due serie di culto. Final Space non lo è: è una serie carina, con una storia solida, buona caratterizzazione dei personaggi, buon comparto tecnico... ma non ha quei picchi di genio assoluto che il pubblico tende ad aspettarsi visto che gli altri due esempi del genere sono appunto Futurama e Rick e Morty.
Quindi, a mio avviso, siamo di fronte ad un prodotto più che dignitoso, che però non riesce a fare quel passettino in più che lo renderebbe grande.
Chissà, magari ci riuscirà nella seconda stagione. Ma anche se non ci riuscisse, davvero dobbiamo lamentarci perché un genere non è composto unicamente da serie che rasentano la perfezione, ma anche da serie che sono "solamente" carine?

2 commenti:

  1. Ah, qualcun altro che l'ha vista: ne parlerò presto!
    Seguita in pochissimi giorni, durante i pasti, su consiglio del mio coinquilino, che vedendola per caso si era detto molto sorpreso. Trame solite e ripetitive, deus ex machina dappertutto, musiche e frasi ad effetto, però gli ho voluto bene e voglio anch'io un Mooncake. Cosa rara, nonostante i contro, mi sono affezionato ai personaggi. E stessa cosa, purtroppo, non posso dire di Rick e Morty: geniale, di più, ma li trovo odiosi indistintamente.

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    1. Per me invece è stato il contrario: i personaggi li ho trovati carini, ma niente di memorabile... mentre invece mi sono appassionata alla storia, per quanto classica sia XD

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