Star Wars - Lost Stars, storia di Claudia Gray e disegni di Yusako Komiyama.
Tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio ho deciso di provare a riavvicinarmi all'universo di Star Wars e questo manga - adattamento di uno dei libri del nuovo universo espanso - mi è sembrato perfetto per lo scopo.
E ora eccomi qui a recensire qualcosa che riguarda Guerra Stellari: non ho fatto mistero, l'anno scorso, del fatto che il finale della nuova trilogia mi avesse fatto talmente tanto schifo da farmi allontanare in toto dalla saga, e The Mandalorian non mi è piaciuta (non ho neanche finito la prima stagione).
Però... però è uscita l'ultima stagione di The Clone Wars, hanno confermato la miniserie su Obi Wan Kenobi con tanto di partecipazione di Hayden Christensen, il videogioco dicono che non è male.
Un po' di interesse mi è tornato, ma ho preferito andarci piano, tentando un approccio laterale con qualcosa che - anche se mi avesse delusa - non mi avrebbe lasciato troppo scottata.
E cosa c'è meglio di un manga in tre volumi?
Star Wars - Lost Stars è una storia molto carina in sé per sé, ed interessante per quanto riguarda l'universo starwarsiano: si tratta, infatti, delle vicende di personaggi che non hanno assolutamente niente a che fare con Luke Skywalker, Leia Organa ed Han Solo, che nella storia principale sarebbero le comparse sullo sfondo, o direttamente negli aggiornamenti forniti a voce ai nostri eroi su cosa è successo mentre erano in giro a duellare con Darth Vader o farsi catturare da Boba Fett.
Ma qui, noi seguiamo le vicende di Thane e Ciena, da quando erano bambini e il loro pianeta è entrato a far parte dell'Impero, a quando l'Impero è ormai distrutto e si tratta di eliminare le sue ultime roccaforti.
Thane e Ciena sono amici d'infanzia, originari del pianeta Jelucan, caratterizzato da forti divisioni sociali nella popolazione: già questo è interessante perché ci permette di vedere come, all'inizio, l'Impero fosse considerato una specie di nuovo inizio. È breve, ma vediamo quanto la Repubblica fosse profondamente immobile e l'Impero fosse invece percepito come la possibilità di cambiare finalmente uno status quo troppo ingombrante.
Non sconvolge, quindi, vedere come gli idealisti Thane e Ciena decidano di frequentare l'Accademia Imperiale: ai loro occhi si presenta davvero come l'opportunità di fare grandi cose, a prescindere dal loro status sociale e basandosi solo sulla meritocrazia.
E, su un'altra nota, ci permette di vedere Tarkin in versione essere umano: quando i bambini si intrufolano nell'hangar per vedere le astronavi palesemente si diverte moltissimo a terrorizzarli per farli scappare, salvo far fare il giro a chi è rimasto.
Insomma, diciamo che uno dei pregi di questo manga è poter vedere una faccia più umana dell'Impero: non l'Imperatore, non Darth Vader, non Tarkin, ma i soldati comuni, quelli che veramente hanno creduto nelle promesse di Palpatine senza riuscire a vedere l'orrore che si celava dietro le sue parole.
Sapendo quello che sappiamo noi lettori, è doloroso seguire la storia di questi ingenui ragazzini che non hanno idea di cosa li aspetti, che vengono assegnati alla Morte Nera senza sapere cosa sia, confusi e perplessi, di cui diversi ci moriranno sopra quando Luke la distruggerà, pagando un prezzo che non avevano mai messo in conto.
Non dico che assolva, a livello narrativo, l'Impero, però fa vedere che non erano tutti dei mostri e rende più complessa l'ambientazione.
Allo stesso modo, è interessante vedere come per Thane la Morte Nera sia il motivo per disertare, mentre Ciena cerchi di trovare una giustificazione nell'ideologia in cui ha creduto fino a quel momento.
La cronologia di Lost Stars segue pertanto quella della trilogia classica, e chiaramente la grande sfida che Claudia Gray si è trovata ad affrontare è stata quella di non poter - per pagine a disposizione e per potenziale noia - stare a raccontare la trilogia classica con altre parole. Sfida che ha affrontato rendendo Lost Stars una storia character driven: sarò sincera, Thane e Ciena sono due protagonisti a cui mi sono affezionata molto, che vediamo praticamente per tutta la loro vita. Siamo investiti in loro due, nella loro amicizia, nel loro amore, ci troviamo a tifare per loro anche se sono su due schieramenti opposti e a chiederci se e come possa esserci un lieto fine per loro.
Inoltre ho apprezzato che la Gray non sia caduta nella trappola del Jedi misterioso o delle parentele casuali: questi due sono due persone normali, che non hanno a che fare con nessuno di importante della mitologia, che semplicemente vivono la loro storia in quel particolare momento.
Ed è la prova che per una storia interessante basta questo: personaggi ben costruiti per i fatti loro, senza doverci per forza spingere dentro il fattore nostalgia o l'improbabile zio di quarto grado.
Un altro punto di forza, poi, sono i disegni di Komiyama: li ho trovati molto gradevoli ed espressivi, e i personaggi dei film si riconoscono subito.
Insomma, Star Wars - Lost Stars non è un capolavoro, ma è un manga molto curato con una bella storia. Un tassello gradevole da inserire nella storia di Guerre Stellari.
Sembra carinissimo! *____*
RispondiEliminaIo, in questi giorni, sto guardando "The Mandalorian": non so ancora bene cosa pensarne, a tratti mi esalta e a tratti mi annoia da pazzi, è una cosa stranissima! XD
Non conoscevo questo manga, ma mi intriga molto il fatto che si vada a collocare nell'arco temporale della prima trilogia: praticamente è l'unica "epoca" di Star Wars di cui riesco a tenere a mente i fatti salienti per più di due minuti filati, quindi direi che riuscire ad afferrare tutte le implicazioni, per una volta, sarebbe carino! XD
Con The Mandalorian io sono ferma allo step "mi annoia da pazzi" XD penso che leggerò i recap e magari recupererò le puntate che mi interessano u_u
EliminaQuesto manga è davvero un sacco carino, perfetto per un recupero senza troppe pretese: sono solo tre numeri, e non è neanche dei più costosi :D
Noooo! Ci mancavano pure i manga su Guerre Stellari!!! XD Se mi mettessi in testa di leggere davvero tutto quello che voglio leggere su questa saga, penso che dovrei smettere di leggere qualunque altra cosa! Comunque mi piace molto l'idea, e scusa se ti scoccio ma in una delle ultime puntate di The Mandalorian (che a me invece sta piacendo molto!) vediamo un po' una cosa del genere, il lato umano dei soldati imperiali.
RispondiEliminaA parte tutto, sono davvero contenta che tu sia riuscita a riapprocciarti a Star Wars!!! :D
Finché è uno composto da tre numeri si può anche fare XD
EliminaSono contenta che The Mandalorian ti stia piacendo, io ora come ora sto aspettando la miniserie su Obi Wan Kenobi e forse quella su Ashoka... onestamente non ho nessuna voglia di esplorare l'universo espanso ambientato dopo Il ritorno dello Jedi :(