In my mailbox #41

Ed eccoci di nuovo qui, con gli acquisti in libreria (e sul Kindle Store) fatti dalla sottoscritta. E vi dirò, non solo non è andata male, ma la TBR non ne sta risentendo troppo: che abbia, dopo tutta la vita, imparato a bilanciare letture e compere?

Guardate come sono belli

Cartacei - Dai, stavolta sono pochi

Il Re che fu, il Re che sarà, di T.H. White. L'edizione da collezione, versione Drago della Oscar Vault, di quello che per me avrà sempre il titolo Re in Eterno, era qualcosa che desideravo da quando è stata annunciata: retelling arturiano fuori catalogo da decenni (anni fa recuperai su ebay la vecchia edizione), l'ho comprato il giorno stesso dell'uscita dopo aver girato cinque librerie (in due non l'avevano, in due avevano copie con la copertina molto rovinata che per quel prezzo anche no). Adesso è finalmente mio, e prima o poi scatta la rilettura.

Il Fantasma dell'Opera, di Gaston Leroux. Lessi questo libro anni fa, in versione e-book, e lo apprezzai davvero molto, al punto da volerlo anche in cartaceo. Peccato che fosse assolutamente introvabile, in Italia: alla fine ho preso l'edizione della RBA in edicola, in fin dei conti se edizione che fa a cazzotti con tutto quello che ho in libreria, che sia quella figa.

Corpi estranei, di Oiza Queens Day Obasuyi. Un saggio sul razzismo in Italia: necessario scriverlo, pubblicarlo e leggerlo.

E-book - Il grande ritorno

Heartsong, di T.J. Klune. È uscito il terzo volume della serie Green Creek: ovviamente preso al volo, letto e recensito. Perché sì.

Il Portale degli Obelischi, di N.K. Jemisin. Sto tenendo fede al mio proposito di finire le serie che ho in corso, quindi ho finalmente preso il secondo volume della trilogia de La Terra Spezzata: letto, amato, recensito.

Master of One, di Jaida Jones e Dani Bennet. Un fantasy di cui ho sentito parlare molto bene: era entrato nel mio radar grazie a Miss Nerily, su youtube, ma il colpo di grazia me l'ha dato questa recensione.