A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
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venerdì 30 gennaio 2015
Si alza il vento
Ci sono film che serve del tempo per parlarne: Si alza il vento, uscito nel settembre 2014, per me è stato uno di quelli. Mi è servita una seconda visione, a distanza di mesi, per mettere insieme qualcosa di coerente.
martedì 27 gennaio 2015
Teaser Tuesday #107
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Per mantenere l'equilibrio legheremo a noi Milano grazie al matrimonio di Lucrezia e Napoli con un'altra alleanza meno forte. Ringrazio la Vergine Maria per avermi dato non uno, ma tre splendidi figli da sposare."
"Fatemi uscire dalla Chiesa e ne avrete un quarto". Le parole gli escono di bocca rapidissime, quasi involontarie.
"Questo è un discorso vecchio, Cesare" ribatte Alessandro cauto. "Sai che non è possibile. Ci serve un Borgia nella Chiesa."
Juan. Il nome resta sospeso a mezz'aria, senza essere pronunciato. Che Dio lo maledica, peggio suo fratello si comporta, più sembra che diventi il prediletto del padre.
Inutile tornarci sopra. "Allora lascia che sia Jofré."
"Ma se dorme ancora col pollice in bocca!"
"Però dici che sei pronto a farlo sposare."
Il dubbio si insinua ancora in lui, ma Alessandro lo respinge. "Il fidanzamento durerà anni. E l'organo che gli serve per il matrimonio maturerà più velocemente del cervello. Ora basta, sembri un cane che non molla l'osso. È già tutto deciso. Lucreza sposerà Giovanni Sforza che, pur essendo un burattino, diventerà il nostro burattino,porterà con sé la città di Pesaro e, se sappiamo usarlo bene, ci permetterà di sapere in anticipo cosa trama Milano. Poi, dopo che avremo recuperato qualcosa in cambio dei castelli, Jofré prenderà moglie a Napoli."
- Sangue e onore: i Borgia, Sarah Dunant
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Per mantenere l'equilibrio legheremo a noi Milano grazie al matrimonio di Lucrezia e Napoli con un'altra alleanza meno forte. Ringrazio la Vergine Maria per avermi dato non uno, ma tre splendidi figli da sposare."
"Fatemi uscire dalla Chiesa e ne avrete un quarto". Le parole gli escono di bocca rapidissime, quasi involontarie.
"Questo è un discorso vecchio, Cesare" ribatte Alessandro cauto. "Sai che non è possibile. Ci serve un Borgia nella Chiesa."
Juan. Il nome resta sospeso a mezz'aria, senza essere pronunciato. Che Dio lo maledica, peggio suo fratello si comporta, più sembra che diventi il prediletto del padre.
Inutile tornarci sopra. "Allora lascia che sia Jofré."
"Ma se dorme ancora col pollice in bocca!"
"Però dici che sei pronto a farlo sposare."
Il dubbio si insinua ancora in lui, ma Alessandro lo respinge. "Il fidanzamento durerà anni. E l'organo che gli serve per il matrimonio maturerà più velocemente del cervello. Ora basta, sembri un cane che non molla l'osso. È già tutto deciso. Lucreza sposerà Giovanni Sforza che, pur essendo un burattino, diventerà il nostro burattino,porterà con sé la città di Pesaro e, se sappiamo usarlo bene, ci permetterà di sapere in anticipo cosa trama Milano. Poi, dopo che avremo recuperato qualcosa in cambio dei castelli, Jofré prenderà moglie a Napoli."
- Sangue e onore: i Borgia, Sarah Dunant
lunedì 26 gennaio 2015
Castelli d'Italia #95
Il castello di Moncalieri si trova in provincia di Torino. La costruzione originale risale al 1100, su ordine di Tommaso I di Savoia e aveva scopi militari. Dal XV secolo in poi il castello fu soggetto a numerose modifiche, volte a convertirlo a dimora ducale, e tra la fine del 1500 e il 1600 arrivò ad avere l'aspetto attuale. Subì gravi danni nel 1798 in seguito all'occupazione francese, quando fu usato come caserme, prigione e ospedale militare, e una zona del parco venne usata come cimitero.
Il castello non è completamete visitabile per via di un'incendio scoppiato nel 2008 che ne ha danneggiato diverse parti.
sabato 24 gennaio 2015
Akatsuki no Yona #2
Eccomi qua col secondo capitolo di Akatsuki no Yona. Il primo ci aveva lasciati sul più bello, proprio quando la storia aveva iniziato a differenziarsi da quella degli altri shoujo. Cosa succederà ora che le carte in tavola sono cambiate?
Nota: ho pensato di tradurre in italiano eventuali frasi che mi va di mettere a citazione, ditemi voi se vi va bene o preferite che lasci tutto in inglese.
venerdì 23 gennaio 2015
12 Monkeys
Nell'ormai lontano 1995 uscì un film di fantascienza molto interessante: L'esercito delle 12 scimmie. Il regista era Terry Gilliam, il protagonista Bruce Willis, e nonostante queste buone premesse io lo vidi anni dopo durante la mia fase "sono perdutamente innamorata di Brad Pitt": c'è anche lui, con un'interpretazione che gli è valsa la candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista in generale, ed in particolare la gratitudine dei miei per avere una filmografia decente che potevano guardare senza volersi tagliare le vene.
Cosa c'entra tutto questo con Prime Impressioni? Come avrete intuito è andato in onda il primo episodio del telefilm tratto dal film, e si portava dietro delle aspettative. Non potrò non parlare dell'ovvio confronto con il materiale d'origine.
Trama: nell'anno 2043 più del 90% della popolazione umana è stato ucciso in un'epidemia. I sopravvissuti si sono rifugiati nel sototosuolo, ma il destino dell'umanità sembra segnato: sono troppo pochi per garantire il futuro della specie e il virus sta mutando, mettendo a rischio anche la piccola percentuale della popolazione che si era scoperta immune.
Anno 2013: la dottoressa Cassandra Railly viene rapita in un parcheggio da James Cole. L'uomo afferma di essere un viaggiatore del tempo mandato indietro con la missione di impedire che un virus mortale distrugga l'umanità, e che lei nel futuro abbia lasciato delle tracce su come riuscirci.
Cassie lo ritiene pazzo, lui è molto convinto di non esserlo.
La premessa è molto interessante: viaggi nel tempo, apocalisse, teorie del complotto... di che incantare lo spettatore c'è. Ma? Ma.
A trasmettere la serie è il canale SyFy, che di soldi non ne ha quanti - che so - HBO o la Fox, e si sente: la produzione è abbastanza povera, e preferisce non mettere in gioco effetti speciali che non può permettersi. Non poteva permettersi - ovviamente - nemmeno Bruce Willis e Brad Pitt nel cast e gli attori protagonisti, per quanto non da buttare, non fanno certo urlare al miracolo, e sono piuttosto confusa dalla scelta di trasformare il personaggio che fu di Brad Pitt in una donna: un modo per prendere le distanza da un'interpretazione magistrale, dando all'attrice più libertà di manovra? Un modo per inserire un triangolo? Solo il tempo ce lo dirà.
Il primo episodio è decisamente sufficiente: intrattiene, butta giù la trama e le domande per il futuro, ha un paio di ingenuità nella sceneggiatura (quando si imbucano alla festa... ) e ti fa già capire che uno dei punti di forza sarà il rapporto tra Cassandra e Cole.
In effetti i difetti maggiori della puntata nascono dal film: tanto per cominciare il regista era Terry Gilliam, ossia un visionario. L'uomo dietro Parnassus, Brazil e Le avventure del Barone di Munchausen. Quel film era un trip assurdo, che ne aumentava il valore e lo rendeva particolare. La serie televisiva, invece, è molto più generica e "normale"... che non sarebbe un difetto se non nascesse come derivazione di un film simile. Anche il senso di straniazione di Cole nel telefilm è molto ridotto, e soprattutto è diversa la gestione del viaggio nel tempo: nella prima versione la linea temporale è fissa. Cole non torna indietro per cambiare il passato (che in quanto 'passato' è immutabile) ma per raccogliere informazioni sul virus e poter creare un vaccino. Nel telefilm, invece, viene detto subito che il futuro muta in base a quello che fa Cole, e ci sono sospetti che quello che vediamo sia un futuro già - in parte - modificato.
Non è necessariamente un male, differenza tra film e telefilm ci devono essere per forza altrimenti avremmo davanto la trama del film spalmata su 13 episodi... ma la prima gestione del viaggio nel tempo la trovo più originale e mi sarebbe piaciuto vederla di nuovo.
Alla fine della fiera? Alla fine della fiera sembra che abbia descritto un tragico primo episodio, laddove invece sono più che felice di continuare la visione: i margini di miglioramente ci sono, ma si tratta di una cosa diversa da quella che mi aspettavo. Probabilmente sarà un più che degno telefilm di fantascienza, ma le aspettative sono state deluse.
Cosa c'entra tutto questo con Prime Impressioni? Come avrete intuito è andato in onda il primo episodio del telefilm tratto dal film, e si portava dietro delle aspettative. Non potrò non parlare dell'ovvio confronto con il materiale d'origine.
Trama: nell'anno 2043 più del 90% della popolazione umana è stato ucciso in un'epidemia. I sopravvissuti si sono rifugiati nel sototosuolo, ma il destino dell'umanità sembra segnato: sono troppo pochi per garantire il futuro della specie e il virus sta mutando, mettendo a rischio anche la piccola percentuale della popolazione che si era scoperta immune.
Anno 2013: la dottoressa Cassandra Railly viene rapita in un parcheggio da James Cole. L'uomo afferma di essere un viaggiatore del tempo mandato indietro con la missione di impedire che un virus mortale distrugga l'umanità, e che lei nel futuro abbia lasciato delle tracce su come riuscirci.
Cassie lo ritiene pazzo, lui è molto convinto di non esserlo.
La premessa è molto interessante: viaggi nel tempo, apocalisse, teorie del complotto... di che incantare lo spettatore c'è. Ma? Ma.
A trasmettere la serie è il canale SyFy, che di soldi non ne ha quanti - che so - HBO o la Fox, e si sente: la produzione è abbastanza povera, e preferisce non mettere in gioco effetti speciali che non può permettersi. Non poteva permettersi - ovviamente - nemmeno Bruce Willis e Brad Pitt nel cast e gli attori protagonisti, per quanto non da buttare, non fanno certo urlare al miracolo, e sono piuttosto confusa dalla scelta di trasformare il personaggio che fu di Brad Pitt in una donna: un modo per prendere le distanza da un'interpretazione magistrale, dando all'attrice più libertà di manovra? Un modo per inserire un triangolo? Solo il tempo ce lo dirà.
Il primo episodio è decisamente sufficiente: intrattiene, butta giù la trama e le domande per il futuro, ha un paio di ingenuità nella sceneggiatura (quando si imbucano alla festa... ) e ti fa già capire che uno dei punti di forza sarà il rapporto tra Cassandra e Cole.
In effetti i difetti maggiori della puntata nascono dal film: tanto per cominciare il regista era Terry Gilliam, ossia un visionario. L'uomo dietro Parnassus, Brazil e Le avventure del Barone di Munchausen. Quel film era un trip assurdo, che ne aumentava il valore e lo rendeva particolare. La serie televisiva, invece, è molto più generica e "normale"... che non sarebbe un difetto se non nascesse come derivazione di un film simile. Anche il senso di straniazione di Cole nel telefilm è molto ridotto, e soprattutto è diversa la gestione del viaggio nel tempo: nella prima versione la linea temporale è fissa. Cole non torna indietro per cambiare il passato (che in quanto 'passato' è immutabile) ma per raccogliere informazioni sul virus e poter creare un vaccino. Nel telefilm, invece, viene detto subito che il futuro muta in base a quello che fa Cole, e ci sono sospetti che quello che vediamo sia un futuro già - in parte - modificato.
Non è necessariamente un male, differenza tra film e telefilm ci devono essere per forza altrimenti avremmo davanto la trama del film spalmata su 13 episodi... ma la prima gestione del viaggio nel tempo la trovo più originale e mi sarebbe piaciuto vederla di nuovo.
Alla fine della fiera? Alla fine della fiera sembra che abbia descritto un tragico primo episodio, laddove invece sono più che felice di continuare la visione: i margini di miglioramente ci sono, ma si tratta di una cosa diversa da quella che mi aspettavo. Probabilmente sarà un più che degno telefilm di fantascienza, ma le aspettative sono state deluse.
giovedì 22 gennaio 2015
The Real Time Book Tag
Ho trovato questo tag nel blog Libri di Cristallo, maè stato creato dal blog The Scent of Books e dalle sue collaboratrici.
Siccome è molto carino ed è da un mese che non faccio tag non potevo lasciarmelo scappare.
Siccome è molto carino ed è da un mese che non faccio tag non potevo lasciarmelo scappare.
mercoledì 21 gennaio 2015
La lettrice di tarocchi
La lettrice di tarocchi, di Jeanne Kalogridis.
Niente da fare, la Kalogridis proprio non ci riesce a replicare quanto fatto in Alla corte dei Borgia: un libro così assurdo da fare il giro e diventare divertente. Dopo la delusione de La Regina Maledetta avevo sperato che il ritorno al Rinascimento italiano potesse aiutarla.
Mi sbagliavo.
Spoiler.
martedì 20 gennaio 2015
Teaser Tuesday #106
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Il programma era già cominciato. Stavolta mostrava Steelheart. A volte appariva di persona, a volte no. Si trovava in cima a una delle torri radio del suo palazzo. Un mantello nero come la pece si stendeva dietro di lui, sventolando nella brezza.
I messaggi erano tutti preregistrati, ma non c'era modo di capire quando; come sempre, nel cielo non c'era il sole, e in città non crescevano più alberi per fornire un indizio sulla stagione. Mi ero quasi dimenticato come fosse capire che ora era soltanto guardando fuori dalla finestra.
Steelheart era illuminato da luci rosse dal basso. Mise un piede su una piccola ringhiera, poi si sporse in avanti ed esaminò la sua città. Il suo dominio.
Rabbrividii nel fissarlo, proiettato a grandi dimensioni sulla parete di fronte a me. L'assassino di mio padre. Il tiranno. Pareva così calmo, così pensieroso, in quella immagine.
- Steelheart, Brandon Sanderson
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Il programma era già cominciato. Stavolta mostrava Steelheart. A volte appariva di persona, a volte no. Si trovava in cima a una delle torri radio del suo palazzo. Un mantello nero come la pece si stendeva dietro di lui, sventolando nella brezza.
I messaggi erano tutti preregistrati, ma non c'era modo di capire quando; come sempre, nel cielo non c'era il sole, e in città non crescevano più alberi per fornire un indizio sulla stagione. Mi ero quasi dimenticato come fosse capire che ora era soltanto guardando fuori dalla finestra.
Steelheart era illuminato da luci rosse dal basso. Mise un piede su una piccola ringhiera, poi si sporse in avanti ed esaminò la sua città. Il suo dominio.
Rabbrividii nel fissarlo, proiettato a grandi dimensioni sulla parete di fronte a me. L'assassino di mio padre. Il tiranno. Pareva così calmo, così pensieroso, in quella immagine.
- Steelheart, Brandon Sanderson
lunedì 19 gennaio 2015
Castelli d'Italia #94
Palazzo Carignano si trova a Torino, ed è uno dei palazzi più importanti della città, facente parte del gruppo delle residenze sabaude. Il palazzo fu costruito nel 1679 (i lavori terminarono nel 1685) per ordine di Emanuele Filiberto detto Il Muto, e divenne dimora stabile dei principi di Carignano; nel 1831 fu ceduto al Demanio e fu convertito ad uso istituzionale, subendo diverse modifiche di adattamento allo scopo. Nelle sue sale il re di Sardegna e il duca di Savoia Vittorio Emanuele II proclamarono la nascita del Regno d'Italia.
Oggi il palazzo è sede della Soprintendenza ai Beni Culturali del Piemonte e del Museo del Rinascimento.
giovedì 15 gennaio 2015
Akatsuki no Yona #1
Avete presente quello che faccio con Thor? Ho deciso di farlo anche con un manga: Akatsuki no Yona. Ho iniziato a seguire l'anime, ma non mi bastava più e sono passata alle scanlation. È stato amore ancora più grande, motivo per cui ho deciso di parlarne nel blog: tanto per cominciare mi sfogo, visto che nessuno dei miei amici in real life lo segue, e poi... dai, consideratelo un modo per vedermi in modalità fangirl continua.
Akatsuki no Yona è un fantasy-shoujo, e la trama è la seguente: Yona, principessa del regno di Kouka, è la protagonista. La ragazzina, viziatissima ed ingenua, non è mai uscita dal castello e la sua vita procede serena, non fosse per i sentimenti - non ancora dichiarati - che nutre per il cugino Soo-Won e per le costanti prese in giro di Hak, l'amico d'infanzia divenuto sua guardia personale. Ma il giorno del suo sedicesimo compleanno la principessa scoprirà che il mondo non è semplice e dorato come credeva, e per sopravvivere sarà costretta a lasciare il castello e imparare a conoscere il suo regno.
Dunque, sono certa che le scan ci siano anche in italiano, ma io le ho trovate in inglese qui e qui.
mercoledì 14 gennaio 2015
Cruel Beauty
Cruel Beauty, di Rosamund Hodge.
Era da un sacco che non recensivo un libro, un mesetto circa. Vi chiedo scusa, ma è un periodo che nessuno dei libri che ho letto ha fatto scattare la scintilla, né in bene né in male. Ma è un tipo di blocco dello scrittore che posso far passare per forza, se mi impegno.
E andiamo con un libro che alla fine mi ha lasciato una sola impressione: meh.
Ovviamente spoiler.
martedì 13 gennaio 2015
Teaser Tuesday #105
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Madonna, vi fidavate di Matteo?"
"Certo!" replicai brusca.
"Tra tutte le persone al mondo ha mandato voi da me. Vi ha mandata qui, a San Marco. Vi ha detto che noi Medici siamo i benefattori di questa chiesa e di questo monastero? Mio nonno Cosimo lo ha ricostruito quando era un mucchio di mattoni in rovina. Negli ultimi anni ha trascorso molto tempo qui a meditare. A San Marco non accade niente senza che lo sappiamo. Matteo vi ha mandata qui perchè si fidava di me più di chiunque altro. Non siete disposta a fidarvi di me anche voi, madonna Dea? Noi Medici siamo la cosa più vicina a una famiglia che Matteo abbia avuto... e ve lo dico in assoluta confidenza, proprio come ha fatto Matteo quando vi ha affidato quelle parole per me."
A quel punto le lacrime non erano più tanto di collera.
Quando Lorenzo mi tese la mano, la presi.
"Venite", esclamò tranquillizzandomi. "Venite a incontrare la nostra famiglia e il nostro carissimo a amico, che voleva un bene immenso a Matteo."
- La lettrice di tarocchi, Jeanne Kalogridis
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Madonna, vi fidavate di Matteo?"
"Certo!" replicai brusca.
"Tra tutte le persone al mondo ha mandato voi da me. Vi ha mandata qui, a San Marco. Vi ha detto che noi Medici siamo i benefattori di questa chiesa e di questo monastero? Mio nonno Cosimo lo ha ricostruito quando era un mucchio di mattoni in rovina. Negli ultimi anni ha trascorso molto tempo qui a meditare. A San Marco non accade niente senza che lo sappiamo. Matteo vi ha mandata qui perchè si fidava di me più di chiunque altro. Non siete disposta a fidarvi di me anche voi, madonna Dea? Noi Medici siamo la cosa più vicina a una famiglia che Matteo abbia avuto... e ve lo dico in assoluta confidenza, proprio come ha fatto Matteo quando vi ha affidato quelle parole per me."
A quel punto le lacrime non erano più tanto di collera.
Quando Lorenzo mi tese la mano, la presi.
"Venite", esclamò tranquillizzandomi. "Venite a incontrare la nostra famiglia e il nostro carissimo a amico, che voleva un bene immenso a Matteo."
- La lettrice di tarocchi, Jeanne Kalogridis
lunedì 12 gennaio 2015
Castelli d'Italia #93
Il castello di Quart si trova nella Valle d'Aosta, all'imbocco della Valsainte. La sua parte più antica risale al 1185 e fu costruita da Jacques de la Porte de Saint-Ours, salvo subire grosse modifiche una volta divenuto proprietà dei Savoia. Rimase a loro fino al 1550, quando il feudo fu concesso a Laschis che lo vendette l'anno successivo. Il castello passò di proprietà altre volte, finchè venne venduto alla regione Valle d'Aosta nel 1951. Nel 2010 sono iniziati i lavori di restauro.
mercoledì 7 gennaio 2015
Galavant
Ci sono cose che non sappiamo di volere finchè non le vediamo, e allora come bambini davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli piantiamo i piedi perchè - senza quella cosa che non sapevamo neanche potesse esistere - non possiamo, chiaramente, andare avanti con la nostra vita.
Questa sensazione l'ho provata quando ho visto il trailer di Galavant e ho capito che l'unica cosa che volevo davvero vedere in televisione era una commedia fantasy musical demenziale.
Purtroppo presto ho scoperto che sarebbe stata una delle serie che vanno in onda durante la pausa invernale, quindi l'attesa sarebbe stata lunga. E una lunga attesa, si sa, fa lievitare le aspettative.
Ma finalmente è giunto il momento, e domenica è iniziata!
Allora, mettiamo subito avanti le mani: questa serie, per quanto abbia delle potenzialità semplicemente immense, non è un piccolo capolavoro come Jane the Virgin. Ma è tanto carina.
La trama è semplice: in un immaginario medioevo il più grande eroe di tutti i tempi è Galavant. Bello, valoroso e con una meravigliosa innamorata di nome Madalena. Purtroppo la bellezza di Madalena attira anche il perfido re Richard, che fa rapire dal proprio sgherro Garreth la pulzella per costringerla alle nozze. Galavant parte al salvataggio, salvo scoprire che Madalena ha cambiato idea e preferisce la vita di regina alla vita di moglie di un eroe che - alla fine dei conti - altro non è che un soldato di ventura. Ciò getta Galavant in un periodo di sconforto e depressione finchè, un anno dopo, alla sua porta si presenta la principessa Isabella: Richard ha invaso il suo regno e lei ha bisogno di un eroe che lo salvi. Riuscirà Galavant a non deludere le aspettative, nonostante abbia passato un anno a bere senza allenarsi?
Devo essere sincera: nonostante i primi due episodi non siano stati epici come avrei desiderato, mi sono divertita tanto a guardarli. Questa è una serie stupida nel senso buono del termine: è una specie di affezionata parodia del fantasy, con il valore aggiunto di canzoni orecchiabili e assolutamente cretine (e Maybe you're not the worst thing ever è la migliore pseudo canzone d'amore della storia). Il punto di forza sono gli attori: a parte che sono bravi, si vede che si sono divertiti come dei matti a prendere parte a questo folle progetto, e l'unico appunto che posso fare ai personaggi è che... beh, i cattivi sono migliori.
Sul serio: Galavant è buffo, Isabella la principessa maschiaccio con la testa sulle spalle e Sid riesce ad essere un comic relief in una serie comica senza essere una macchietta. Ma re Richard li spazza via tutti: non sono solo le sue battute, è Timothy Omundson che è un maledettissimo genio e ha creato un personaggio cattivo che non si può non amare. E la sua bromance con Garreth è meravigliosa (ma vi prego, vi prego... includete nel gruppo anche lo Chef!).
Per non parlare di Madalena... la signora fa veramente paura.
Insomma, è una serie assolutamente ridicola che vuole essere assolutamente ridicola. Magari non cambierà la storia della televisione, ma quel torneo me lo ricorderò per sempre. E poi mi hanno messo una citazione a Game of Thrones, che è un modo veloce ed indolore per comprarsi la mia simpatia, e ha questa scena.
Oh, a me piace se la scena fanservice la fanno all'uomo e non alla donna
Beh, si prospetta una serie carina, e abbastanza corta da non stancare: otto episodi di venti minuti l'uno.
Un solo avviso: il secondo episodio è molto meglio del primo.
Questa sensazione l'ho provata quando ho visto il trailer di Galavant e ho capito che l'unica cosa che volevo davvero vedere in televisione era una commedia fantasy musical demenziale.
Purtroppo presto ho scoperto che sarebbe stata una delle serie che vanno in onda durante la pausa invernale, quindi l'attesa sarebbe stata lunga. E una lunga attesa, si sa, fa lievitare le aspettative.
Ma finalmente è giunto il momento, e domenica è iniziata!
Allora, mettiamo subito avanti le mani: questa serie, per quanto abbia delle potenzialità semplicemente immense, non è un piccolo capolavoro come Jane the Virgin. Ma è tanto carina.
La trama è semplice: in un immaginario medioevo il più grande eroe di tutti i tempi è Galavant. Bello, valoroso e con una meravigliosa innamorata di nome Madalena. Purtroppo la bellezza di Madalena attira anche il perfido re Richard, che fa rapire dal proprio sgherro Garreth la pulzella per costringerla alle nozze. Galavant parte al salvataggio, salvo scoprire che Madalena ha cambiato idea e preferisce la vita di regina alla vita di moglie di un eroe che - alla fine dei conti - altro non è che un soldato di ventura. Ciò getta Galavant in un periodo di sconforto e depressione finchè, un anno dopo, alla sua porta si presenta la principessa Isabella: Richard ha invaso il suo regno e lei ha bisogno di un eroe che lo salvi. Riuscirà Galavant a non deludere le aspettative, nonostante abbia passato un anno a bere senza allenarsi?
Devo essere sincera: nonostante i primi due episodi non siano stati epici come avrei desiderato, mi sono divertita tanto a guardarli. Questa è una serie stupida nel senso buono del termine: è una specie di affezionata parodia del fantasy, con il valore aggiunto di canzoni orecchiabili e assolutamente cretine (e Maybe you're not the worst thing ever è la migliore pseudo canzone d'amore della storia). Il punto di forza sono gli attori: a parte che sono bravi, si vede che si sono divertiti come dei matti a prendere parte a questo folle progetto, e l'unico appunto che posso fare ai personaggi è che... beh, i cattivi sono migliori.
Sul serio: Galavant è buffo, Isabella la principessa maschiaccio con la testa sulle spalle e Sid riesce ad essere un comic relief in una serie comica senza essere una macchietta. Ma re Richard li spazza via tutti: non sono solo le sue battute, è Timothy Omundson che è un maledettissimo genio e ha creato un personaggio cattivo che non si può non amare. E la sua bromance con Garreth è meravigliosa (ma vi prego, vi prego... includete nel gruppo anche lo Chef!).
Per non parlare di Madalena... la signora fa veramente paura.
Insomma, è una serie assolutamente ridicola che vuole essere assolutamente ridicola. Magari non cambierà la storia della televisione, ma quel torneo me lo ricorderò per sempre. E poi mi hanno messo una citazione a Game of Thrones, che è un modo veloce ed indolore per comprarsi la mia simpatia, e ha questa scena.
Oh, a me piace se la scena fanservice la fanno all'uomo e non alla donna
Beh, si prospetta una serie carina, e abbastanza corta da non stancare: otto episodi di venti minuti l'uno.
Un solo avviso: il secondo episodio è molto meglio del primo.
martedì 6 gennaio 2015
Babysitting
Tanti auguri, Befane e Befani, per l'Epifania che tutte le feste le porta via... anche se cerco sempre di considerarla non l'ultima ma la prima festa dell'anno. Che effettivamente è.
Comunque, oggi una recensione non a tema, che in effetti non è neanche una recensione perchè mi è venuta cortissima. Ma non volevo spoilerare e il film, per quanto delizioso, non è un capolavoro di roba profonda.
Non ho una gran passione per le commedie demenziali: troppo spesso sono roba orrenda incapace di distinguere tra volgarità e battuta.
In famiglia condividiamo l'idea, tanto che mia sorella sostiene che questo filmino francese da noi è passato in sordina perchè farebbe capire al pubblico cos'è un film scemo con un po' di tette e culi, con buoni sentimenti faciloni e che fa ridere davvero.
Reazione della famiglia |
Non solo il bambino è terribile, ma gli amici di Franck decidono di fargli una sorpresa e portargli la festa sul 'luogo di lavoro'.
Una cosa già vista, direte voi. E diverse volte.
Eppure questa commediola riesce ad avere fascino e a far ridere, con gag che vanno dall'azzeccato al geniale - i go kart, l'inseguimento - e il modo in cui i protagonisti, pur in assoluta buona fede, riescano a mettersi in situazioni sempre più al limite del surreale, tra il piccolo Rémy che scappa e la festa sempre più fuori controllo, e quei momenti in cui stai quasi male per il povero Franck.
Franck |
Oh, e le scene migliori non sono nel trailer.
Davvero un bel film, che fa ridere davvero e non ti fa alzare gli occhi al cielo quando i Buoni Sentimenti entrano in gioco. Una visione la vale.
Vale anche tentare una seconda.
domenica 4 gennaio 2015
Comics Experience #7: Thor 155
Vi interesserebbe se facessi una cosa simile a Comics Experience con un manga? Perchè mi sarei innamorata di Akatsuki no Yona e ho bisogno di sfogarmi.
sabato 3 gennaio 2015
Sfide letterarie del 2015
Eccomi qua. Sono tornata al 100%? Assolutamente no: la mia cara amica febbre ha deciso di restare con me, tant'è che oggi - quarto giorno con 38 e mezzo fisso, più un paio di simpatiche puntate oltre il 39 - la guardia medica mi ha prescritto gli antibiotici, e non sono mai stata così felice di vedere un antibiotico in vita mia.
Chiudiamo il triste aggiornamento sulla mia salute e passiamo alle notizie più interessanti per il blog, ossia le sfide di lettura del 2015.
La prima è quella di Goodreads: ho da quando sono iscritta ho sempre affrontato l'impresa dei 100 libri in un anno ma per quanto ce l'abbia fatta entrambe le volte, ammetto di aver fatto fatica. Quest'anno ho quindi optato per un più rilassante 90, perchè mi piace vincere facile. Ovviamente ho completamente rimosso dove si trovata il codice da inserire su blogspot, quindi nell'angolo apposito rimarrà la sfida passata finchè non riesco a trovarlo di nuovo, o finchè un'anima buona non mi dice dove sta.
Imbranata forever.
La seconda è la TARDIS Reading Challange indetta da Annie di La Tana di una Booklover: in pieno stile Doctor Who, la sfida prevede la lettura di libri ambientati in un mondi lontani dal nostro, per goegrafia o epoca o entrambe le cose. Poichè si tratta di una sfida a tema Doctor Who, e poichè si tratta di generi che leggo... non potevo non partecipare. Per i dettagli, qui le regole.
Chiudiamo il triste aggiornamento sulla mia salute e passiamo alle notizie più interessanti per il blog, ossia le sfide di lettura del 2015.
La prima è quella di Goodreads: ho da quando sono iscritta ho sempre affrontato l'impresa dei 100 libri in un anno ma per quanto ce l'abbia fatta entrambe le volte, ammetto di aver fatto fatica. Quest'anno ho quindi optato per un più rilassante 90, perchè mi piace vincere facile. Ovviamente ho completamente rimosso dove si trovata il codice da inserire su blogspot, quindi nell'angolo apposito rimarrà la sfida passata finchè non riesco a trovarlo di nuovo, o finchè un'anima buona non mi dice dove sta.
Imbranata forever.
La seconda è la TARDIS Reading Challange indetta da Annie di La Tana di una Booklover: in pieno stile Doctor Who, la sfida prevede la lettura di libri ambientati in un mondi lontani dal nostro, per goegrafia o epoca o entrambe le cose. Poichè si tratta di una sfida a tema Doctor Who, e poichè si tratta di generi che leggo... non potevo non partecipare. Per i dettagli, qui le regole.
venerdì 2 gennaio 2015
Il primo post dell'anno
Buon anno a tutti, e scusate per la sparizione di questi giorno.
Ma non è stata colpa mia: quest'anno il destino ha deciso di darmi un inizio che ti fa dire "Ok, ora si va a migliorare, giusto?".
Mi sono ammalata: ho passato Capodanno e il primo con un febbrone che solo oggi (dopo un totale di tre tachipirine) mi sta dando tregua. Per questo non ho potuto leggere i vostri post di fine ed inizio - e anche oggi non so quanto ci riuscirò prima che gli occhi invochino pietà.
Per cui scusate la latitanza, e buon anno a tutti.
Ma non è stata colpa mia: quest'anno il destino ha deciso di darmi un inizio che ti fa dire "Ok, ora si va a migliorare, giusto?".
Mi sono ammalata: ho passato Capodanno e il primo con un febbrone che solo oggi (dopo un totale di tre tachipirine) mi sta dando tregua. Per questo non ho potuto leggere i vostri post di fine ed inizio - e anche oggi non so quanto ci riuscirò prima che gli occhi invochino pietà.
Per cui scusate la latitanza, e buon anno a tutti.
Sì, sono un po' melodrammatica |