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mercoledì 30 novembre 2016

Comics Experience #14: Thor 162

Non è un miraggio, è veramente un nuovo recap delle incredibili avventure di Thor e famiglia. Anche perchè sta diventando imbarazzante essere in pari coi fumetti comprati e indietro di quattro anni con quelli letti.
Il potente Tanarus 3: Condannato

Trovo veramente incredibile quanto poco stia facendo Thor nella parte di fumetto a lui dedicata. Alla luce di ciò, trovo anche esagerato lo spazio che gli viene dedicato: è ancora nella nave, sta ancora per essere magiato dal Demogorgone e di base l'unico passo in avanti è che ha recuperato forza fisica  e si ricorda di essere stato il Dio del Tuono. Approfitta di essere di nuovo potente per liberare i compagni di sventura, ma siccome sia mai che succeda qualcosa si passa ad Asgard, il luogo dove nessuno è in grado di parlare in modo normale.
Madre di Tutti: "Asgardia si desta dal suo sonno. Un'altra alba incerta sulla cuspide del nostro futuro incerto. Dicci, Heimdall. Cosa vedi?"

In realtà, nonostante la rischiesta fosse qui molto chiara, il discorso continua per una pagina e vi risparmio: in soldoni Heimdall le dice che la/le uccideranno, ma siccome il suo potere di sapere tutto è troppo sgravato per qualche vago motivo non è in grado di vedere chi trama per ucciderla.
Lei, comunque, è tranquilla: ha intenzione di fare in pezzettini piccoli piccoli i sicari.
Però fuori scena Heimdall ha unito i puntini e si è reso conto che la nota stonata del loro mondo è proprio Tanarus, ma invece di fare qualcosa di intelligente come - non so - dirlo a qualcuno, si presenta a casa sua e lo aggredisce, salvo essere pestato violentissimamente. Almeno sembra che, per il brutale gesto, Tanarus andrà in bianco.
Tanarus: "Vieni, donna. Mi è tornato l'appetito e non abbiamo ancora finito."
Sif: "Oh, sì che abbiamo finito."
I miei sentimenti verso Tanarus
Fuori Asgard/Asgardia (o mi sono persa quando ha cambiato nome, o me lo sono dimenticato) Loki e Silver Surfer stanno guardando Mjöllnir cercando di capire cosa farci. Silver Surfer si lancia in una supercazzola sul perchè dovrebbero lasciarlo dove sta, ignorando che questi discorsi coi bambini non funzionano.
Loki: "Hai paura. Hai paura del mio bastone."

Tanto basta perchè provi ad alzare il martello, e restarci malissimo quando questo resta inchiodato a terra (facevi mangiare mondi a Galactus: non puoi essere degno). Ci provano pure insieme, ma... questo è il momento in cui il fumetto si è accorto che era troppo sensato, quindi liberiamo le scimmie ubriache: tanto per cominciare Silver Surfer e Loki si accaniscono sul martello come se ne andasse delle loro vite anche se, tecnicamente, non sapendo cos'è dovrebbe importargliene poco. Nel mentre Thor sta cercando di liberare più gente possibile fallendo miseramente. 
A questo punto credo che usino il potere della fede: quelli che vogliono spostare Mjöllnir da una parte e Thor che vuole qualcosa con cui combattere dall'altra... e Mjöllnir inizia a sprigionare energia rosa (era da tanto che questa sfumatura non appariva, un po' mi mancava) e vola via verso l'infinito e oltre. Oltraggiato, Silver Surfer lo insegue nello spazio finchè non sparisce in una specie di buco dimensionale, per arrivare da Thor. Che, una volta impugnatolo, si ricorda chi è.
Ed è pronto a spaccare culi.
Sembrerebbe una chiusura di capitolo interessante, ma non come la riunione condominiale della Madre di Tutti: vi informo subito che, a giudicare dai disegni, quelli che credevo fossero giganti di ghiaccio nel numero in realtà erano gente di Niffleheim (qualunqe cosa sia, ho letto l'Edda troppo tempo fa per ricordarmelo). Anche Tanarus è presente e probabilmente cercherà di uccidere la capa in questa occasione. Heidmall non c'è - causa botte - ma cerca di avvisare che gli assassini sono vicini.
E succedono anche due cose apparentemente inutili: torniamo dalle streghe, e la pazza ha finalmente capito che la vecchia sta lavorando per i Troll, mentre a Broxton Don Blake è arrabbiatissimo per la perdita del suo bastone.
Solo Odino sa cosa succederà nei prossimi numeri.

Viaggio nel Mistero 12: Il mito del terrorismo (parte 1)

La notizia più importante di questo capitolo è che è cambiato il disegnatore e Loki sembra di nuovo un bambino invece di un adulto molto basso.
Ora, anche se a titolo ci siamo lasciati alle spalle Fear Itself, ad eventi siamo ancora a sbrogliarne le conseguenze e quindi vediamo le varie divinità della paura che fanno un po' il punto della situazione: disprezzano il Serpente, ma sotto sotto invidiano il potere che ha avuto. E veniamo informati dal narratore che la mancanza di Incubo è importante (noi l'avevamo incontrato qui).
Ma passiamo alle cose adorabilmente adorabili: Loki e Leah a Broxton, con Loki che introduce la ragazzina alle gioie del mondo moderno, come i milkshake.
Leah: "Vuoi che lo assaggi? Cos'è successo alla mucca per fare un latte così?"
Loki: "È stato orribile. Meglio non saperlo."
Piccolo adorabile troll. Tra l'altro questi due sono - tipo - la mia ship più adorabile e pura, e considerando che uno è il Dio degli Inganni redivivo e l'altra una creatura di Hel... cosa dice questo delle mie ship?
Ma non divaghiamo: Loki voleva solo farle assaggiare il milkshake, lei gliel'ha rubato e io sono qui che mi sciolgo per la carineria. Non può durare e arriva un tizio, furibondo all'idea che due asgardiani siano nel locale (a quanto pare le tensioni non si sono allentate poi così tanto), che prova a picchiare Loki (un cuor di leone: è adulto e apparentemente forzuto, e se la prende con due che dimostrano sì e no dodici anni) senza però considerare Leah. La signorina non avrà in simpatia Loki, ma è lì per tenerlo d'occhio, quindi senza troppi complimenti scaraventa il tipo fuori dalla finestra.
E a questo punto Loki prende lei e Thori, e scappa.
Loki: "Mi dispiace tanto. Non è di qui. Viene da un quartiere malfamato."

Adesso è il momento di spostarci in Polonia, dove una ragazzina è posseduta dal demonio o qualcosa di simile. Alla sua porta si presenta tale Daimon Hellstrom, professione esorcista: è arrivato nonostante nessuno l'avesse contattato, ma è tardi. La piccola muore e Daimon dichiara guerra a chiunque sia il responsabile.
Daimon: "Non è stata colpa mia. Non è stata colpa vostra. È colpa di un bastardo. E quel demone pagherà."
E se ne va a petto nudo nella pioggia, così com'era arrivato. Ok.

Quanto odio la Madre di Tutti
Torniamo ad Asgardia, dove la Madre di Tutti ha saputo che due bambini asgardiani hanno malmenato un midgardiano. Loki protegge Leah (non so quanto gli converrebbe spiattellare che nasconde una servitrice di Hela) e si prende tutta la responsabilità: la pena pare abbastanza normale, ossia scusarsi col tipo... e pagare i danni (in modo contorto: li pagherà la Madre di Tutti, ma Loki pagherà lei facendo ancora di più lo zerbino).
Arriviamo al momento dei cambi di scena folli: Daimon interpreta i segni e scopre che il responsabile degli incubi e possessioni si trova a Broxton, mentre Loki dorme nella sua stanza (nota: non ha un letto ma un pagliericcio per terra) e ha un incubo legato alle scelte compiute durante la guerra col Serpente: sta andando in battaglia con Thor ma lo uccide a tradimento. Quando il cadavere chiede perchè, Loki cerca di spiegare che non è stata vendetta ma ecco apparire le Disir, le altre grandi tradite, che lo attaccano... e qui interviene Ikol, che lo sveglia e gli spiega che stava subendo un attacco spirituale. Poichè la cosa è inaccettabile, ragazzino e gazza vanno ad indagare alle rovine della Asgard Oscura, dato che le coincidenze non esistono in generale e soprattutto non quando si tratta di magia e sogni. In realtà Loki avrebbe voluto andarci di giorno, ma sai, regole del simbolismo e roba simile, gli tocca di notte.
E ovviamente non può non arrivare nel momento in cui arriva anche Daimon, che non solo lo sgama subito, ma capisce anche all'istante che non è un bambino normale e lo attacca.
Secondo me pensa che sia il colpevole.

Viaggio nel Mistero 13: Il mito del terrorismo (parte 2)

Il nuovo capitolo si apre con il "combattimento" tra Loki e Daimon, ossia con Loki che cerca di scappare per i seguenti motivi: nella sua attuale condizione non ha abbastanza poteri per combattere, e quello non lo sta a sentire.
Daimon, per la cronaca, è incredibilmente figo: ha un forcone infiammato ed emana fiamme pure lui, ed è anche quello che va più vicino ad ammazzare Loki da quando ho iniziato questi recap. Sul serio, ci sarebbe riuscito se non fossero arrivati i rinforzi, ossia Leah e Thori.
E Leah di poteri ne ha eccome: riesce a tenere testa all'avversario e a punzecchiarsi con Loki nello stesso momento. In particolare veniamo a sapere che la ragazzina, in quanto abitante di Hel, non dorme e passa le notti a guardare la stanza di Loki.
Loki: "Perchè di notte osservi la mia stanza? Non hai niente di meglio da fare?"
Leah: "Non particolarmente."
Loki: "Ma ti ho dato accesso al mondo online! Il divertentissimo internet!"
Leah: "È pieno di idioti."
Loki: "Io navigo su internet!"
Leah: "Appunto."
Lo scambio di battute, oltre ad essere adorabilissimo, fa anche capire a Daimon che ha di fronte due veri bambini ed è quindi possibile discutere civilmente: l'esorcista spiega che le sue fonti mistiche hanno indicato Loki come responsabile degli incubi assassini (e io qui sto avendo un flashback da Sandman che non avete idea), e lui spiega che - con ogni probabilità - è perchè in quel momento era sotto attacco. Insomma, la cosa più appropriata è allearsi, anche se Daimon mette in chiaro che il capo è lui, visto che loro avranno tredici anni a essere generosi. Nel mentre, Thori...
Thori: "Signore... vuoi essere il mio padrone? Ti prego!"

Il nuovo team si riunisce nella grotta di Leah: Daimon spiega che è figlio di uno dei tanti Satana, ma ha deciso di essere la "pecora bianca" della famiglia e si è fatto regalare dal padre un piccolo angolo demoniaco in cambio della rinuncia al trono.
Dopo questo riassunto a uso e consumo di chi non avesse la più pallida idea delle sue origini, si passa alla storia vera e propria: a creare gli incubi è un'energia negativa non senziente che entra nella testa delle persone, e una cosa interessante è che Loki, in quanto vittima prima e sveglio adesso, probabilmente ce l'ha ancora dentro e possono provare ad usare la cosa a loro vantaggio.
Provare è la parola chiave.
Daimon: "C'è qualcosa di... malvagio nella tua testa."
Leah: "È un cervello?"
Daimon: "No."
Leah: "Non mi sorprende."
Attenta Leah, se continui così potrei pensare che ci tieni.

Visto che non riescono a tirare fuori l'energia malvagia dalla testa di Loki, Daimon decide di entrare: loro due indagheranno dentro l'incubo, mentre Leah rimane fuori a fare da ancora di sicurezza in caso non riuscissero a svegliarsi. La cosa importante, comunque, è non separarsi e quindi la prima cosa che succede dentro l'incubo è che si separano.
Loki si trova in cimitero le cui lapidi portano la scritta "Colpa di Loki", e con varie pire funebri. Voi sapete già cosa significa vero?
Significa che è il momento della svolta zombie! Da una pira emerge Thor, morto e furioso.
Thor: "Tutti morti. Morti per colpa tua. Per colpa mia. Perchè ti ho lasciato in vita. Poi ti ho fatto risorgere. Errore. Facilmente correggibile, fratello."

Allora, la prima storia mi sembra che si stia avviando se non alla conclusione, almeno ad un progresso: Thor ha il martello e Tanarus sta per essere sgamato. Restano le incognite delle streghe e del dottore, che continuano ad essere lì senza apparente motivo. Ad ogni modo suppongo che alla fine di questa saga ci sarà la resurrezione di Thor.
Sull'altra metà del fumetto, che ormai è il motivo principale per cui leggo, ci sono interessanti sviluppi: Daimon è un'aggiunta interessante, anche se sospetto che sarà a tempo determinato (ergo finita questa trama non lo vedremo più), e mi sono ammazzata dal ridere sia a vedere come Thori lo volesse come padrone che come Leah avesse apprezzato l'abbigliamento a torso nudo (che stare nel nostro mondo le stia muovendo un po' gli ormoni? in fin dei conti è una ragazzina). Ma siccome mi piace essere emotiva a caso, ho lasciato il cuore nell'incubo di Loki: tutti morti per colpa sua, e Thor che lo accusa, Thor che gli dice che farlo vivere è stato un'errore.
Spero davvero che quell'imbecille si spicci a sfuggire all'alien gigante e torni a rassicurare il fratellino.

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