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venerdì 7 dicembre 2018

Star Wars - La Vendetta dei Sith

Ci saranno spoiler su tutto.
La recensione de La Vendetta dei Sith si è rivelata più complicata del previsto: se in Episodio I e II si può fare l'elenco delle cose che non funzionano, qui ci troviamo in una situazione più complicata: Star Wars - Episode III: La Vendetta dei Sith è migliore dei suoi predecessori per un semplice motivo: racconta una storia.

Non solo: si tratta della storia che noi volevamo vedere, e credo anche quella che Lucas voleva raccontare. La diretta conseguenza è l'ispirazione: ci sono dei momenti che funzionano e dei momenti che... beh, non funzionano ma almeno io sono disposta a passarci sopra perché sono coinvolta e non a caso questo è l'unico dei prequel che - nonostante tutto - riguardo con sincero piacere, ma per la recensione è un problema: come si parla di qualcosa che funziona di tanto in tanto, che ha scene che colpiscono dritto nei feels, che lancia delle buone idee e - in un paio di casi - delle buone interpretazioni, che ha alcuni bei dialoghi e momenti iconici... e contemporaneamente ha una base talmente traballante da avere pochissimo senso, nel 99% dei casi i dialoghi sono atroci conditi da performance imbarazzanti, ha il passaggio del protagonista al Lato Oscuro tirato per i capelli perché non l'hanno costruito nei due film precedenti, si dimentica di uno dei protagonisti, non riesce a stabilire il tono delle scene, ha i personaggi mossi dalla trama invece che il contrario?  Proviamo a partire dall'inizio, ma non garantisco il risultato.

È guerra! La Repubblica crolla sotto gli attacchi dello spietato Signore dei Sith, conte Dooku. Si contano eroi in ambedue gli schieramenti. Il Male è ovunque.
Con un'azione spettacolare, il malvagio comandante dei droidi, generale Grievous, è entrato nella capitale della Repubblica e ha rapito il cancelliere Palpatine, capo del Senato della Galassia.
Mentre l'Esercito Separatista di Droidi cerca di abbandonare la capitale assediata insieme al prezioso ostaggio, due Cavalieri Jedi sono alla testa di un'impresa disperata: liberare il Cancelliere prigioniero...

Eccoci di fronte ad il primo passo avanti: sta succedendo qualcosa di più o meno comprensibile da cui si può far partire qualcosa di interessante. Una guerra, un salvataggio, la CGI che - essendo all'epoca migliorata molto rispetto alla fine degli anni '90 - è invecchiata bene rendendo la prima scena ancora perfettamente godibile... si vede che Lucas se l'è proprio goduta a mettere sullo schermo l'opulenza visiva che gli fu negata negli anni '70 dalla tecnologia. È anche un chiaro avvertimento della qualità non altalenante ma proprio contrastante del film: si tratta di una scena confusa, troppo lunga, non si capisce che tono vuole avere perché passa da momenti molto dark a momenti di umorismo bizzarri, bisogna accettare che i personaggi sono stupidi - Anakin non trova sospetto il modo in cui Palpatine insiste che devono lasciare Obi-Wan Kenobi a morire, Obi-Wan non si fa nessuna domanda sulla morte di Dooku (chiaramente un'esecuzione), Dooku perde l'utilizzo della parola quando gli converrebbe dire che ha informazioni sul Signore dei Sith - però c'è Anakin finalmente scritto come un eroe, c'è feeling con Kenobi, c'è Palpatine che tira fuori un pizzico dell'Imperatore, c'è Anakin che quando incontra Grievous sembra Leia quando incontra Tarkin, c'è l'esecuzione di Dooku che è speculare al momento in cui Luke si rifiuterà di uccidere il padre. C'è qualcosa.
Proverò a parlare prima delle cose positive: anche se - nelle scene specifiche - il film tende a girare su sé stesso senza capire bene cosa vuole trasmettere, il senso generale della storia è che si sta andando verso la rovina inevitabile. Il problema, purtroppo, risiede nei due precedenti capitoli: non solo non hanno reso chiara la catena di eventi che qui dovrebbe giungere al culmine, ma non ha nemmeno stabilito le relazioni tra i personaggi. Obi-Wan Kenobi ed Anakin non li abbiamo visti praticamente mai comportarsi da amici (La Minaccia Fantasma: differenza d'età troppo grande, si presentano e basta; L'Attacco dei Cloni: sembra che non si sopportino e sono separati per il 90% del film) e per quanto cerchino di recuperare mostrandoceli complici e legati adesso, vedere le cose crollare tra loro non rende quanto avrebbe dovuto e potuto a prescindere dall'aver visto o meno Clone Wars.
Anakin e Padmé sono stati scritti in modo atroce, la loro storia d'amore è incomprensibile  e l'unico passo in avanti è che almeno sembrano piacersi (per quanto siano da azzerare l'audio quando sono insieme)... peccato che Padmé smetta di essere un personaggio: perde qualsiasi desiderio, ambizione e sottotrama per gravitare intorno al divano, la sua funzione narrativa ridotta all'essere l'involontaria causa del tradimento di Anakin. Con L'Attacco dei Cloni come base prima e la ragazza ridotta ad un'ameba dopo, la loro tragedia perde di forza: l'amore per Padmé non mi è mai sembrato un motivo valido per sterminare i Jedi e uccidere personalmente i bambini.
Eppure, allo stesso tempo, abbiamo i Jedi che finalmente si accorgono che Palpatine punta come minimo alla dittatura e discutono di cosa fare senza realizzare di essere dodici passi indietro; abbiamo la scena al teatro in cui viene raccontata la storia di Darth Plagueis, dove non solo scopriamo qualcosa in più sulla Forza, ma anche sul Lato Oscuro e detto da un Sith. È un momento in cui si prova ad espandere l'universo narrativo.
C'è Obi-Wan Kenobi che funziona ed è badass nei combattimenti, c'è Hayden Christensen che offre una prova attoriale migliore: quando può recitare senza dialoghi allucinanti è credibile come un giovane Darth Vader minaccioso eppure combattuto, in cui Anakin Skywalker è ancora presente.
Padmé ed Anakin sono scritti in maniera abominevole, ma la scena in cui si guardano dalla finestra secondo me è la più bella dei prequel, l'unico momento in cui Lucas ha creduto che avremmo capito cosa provano i personaggi anche se non lo dicono ad alta voce.
Però vuole anche dire che la scena migliore di questa coppia è una dove non parlano e non sono nemmeno nella stessa stanza, capite il livello
Mi piace anche il discorso con cui Palpatine prende il potere, che offre a Padmé una delle sue battute migliori.
L'ordine 66 mi lascia più dubbiosa: da un lato è una scena tristissima, con uno splendido accompagnamento musicale, Yoda che sente i Jedi morire... dall'altro i Jedi fino a questo momento sono stati praticamente invincibili, abbattendo droidi come se fossero panetti di burro mezzi sciolti, mentre ora si fanno ammazzare come i peggio pivelli.
Il funerale di Padmé è girato molto bene: oltre ad essere una bella scena mi piace il contrasto visivo che si viene a creare con la pira funebre di Anakin.
Il duello tra Anakin e Obi-Wan è sì troppo lungo e coreografato, però ha alcune sezioni visivamente d'impatto e ad Ewan McGregor è concesso mostrare l'emozione che gli hanno detto di non mostrare quando scopre che il suo allievo ha sterminato i Jedi, senza contare che il modo in cui si alterna a quello di Yoda e dell'Imperatore secondo me funziona molto bene.

Insomma, il punto credo che sia che questo film è quello che va più vicino ad essere quello che i prequel avrebbero dovuto essere: in mezzo a tutto ciò che non va - e ci arriveremo, o se ci arriveremo - ci sono immensi tradimenti, amicizie distrutte nel peggiore dei modi, lutti, manipolazione, una tragedia in cui tutti i personaggi che abbiamo conosciuto perdono o muoiono, ossia quello che mi aspettavo fosse successo dopo aver visto la trilogia classica. C'è un motivo se un fan video come Obi-Wan remembers the truth è così bello (sul serio, Alec Guinnes era un mostro: a parte che odiava Obi-Wan Kenobi, ha dato un'interpretazione di questo livello senza avere la più pallida idea di cosa fosse successo al suo personaggio, in un momento della produzione in cui Vader e Anakin erano ancora persone separate).

La vendetta dei Sith non è un bel film, però è un film dove si capisce quali fossero le intenzioni, visivamente costruito meglio dei primi due, e in cui il connubio tra le scene e la colonna sonora riesce a farti passare sopra certe cose.
Più o meno.
Nemmeno Duel of the Fates per dieci minuti mi ha fatto ignorare quanto fosse ridicolo quello che stava succedendo nel doppio duello finale (quando combattono arrampicandosi o stile Tarzan io ero lì "Ma è il film vero? Non è una parodia? Lo stanno facendo sul serio?").

Alla fine sembra più o meno così
Potrei fermarmi qui, con la recensione, su una nota positiva. E se volete potete fermarvi, perché ora ho intenzione di togliermi i sassolini dalle scarpe e parlare di tutto quello che non funziona neanche se scendi e spingi.
Iniziamo dalla caduta di Anakin: con tre film a disposizione l'hanno resa una cosa che succede in dieci minuti per motivi che non stanno in piedi.
Senza sapere che l'influenza di Palpatine su Anakin è stata più o meno costante da quando aveva nove anni, è difficile credere che il Cancelliere abbia una tale presa sul ragazzo da portarlo non solo dalla parte dei Sith, ma anche da fargli uccidere tutti quelli conosce, fargli giustiziare bambini e di base distruggere il mondo come lo conosce... perché gli ha detto di essere l'unico a poter salvare Padmé? E poi quello non batte ciglio quando gli dice di non saperlo fare?!
È troppo totale, violenta, fuori dal nulla, anche solo per il fatto che i Sith visti finora sono stati calcolatori e manipolatori più che violenti e passionali e l'interpretazione non è abbastanza buona da renderla credibile. Congratulazioni, film, hai toppato il climax dell'intera trilogia.
Tra l'altro, e qui potrei tirare fuori l'unica cosa che non è già stata detta da gente più brava di me, ritengo che l'amore come causa scatenante non funzioni per la mancanza di un contesto. L'unica cosa che ci viene detta è che quello tra Padmé e Anakin è un amore proibito, ma non viene mai spiegato che cosa rischiano: sul serio, cosa sarebbe successo se avessero detto di essere una famiglia? La risposta è semplice: assolutamente niente, almeno non per due persone che mettono il loro rapporto al primo posto. Non avrebbero potuto separarli a forza, sono - ancora - in una democrazia. Non avrebbero potuto metterli in prigione: lei è il capo dell'Opposizione, lui generale ed eroe di una guerra ancora in corso che non stanno vincendo.
L'unica conseguenza sarebbe stata uno scandalo, le uniche cose a rischio le loro carriere: Padmé probabilmente avrebbe perso credibilità, Anakin avrebbe dovuto lasciare i Jedi... però è possibile abbandonare l'Ordine senza conseguenza alcuna, e mantenendo la stima generale, quindi perché dovrebbe essere così terribile? E ai Jedi sarebbe convenuto perdere Anakin, considerato che sono pochi, che lui è potentissimo e forse il Prescelto?
Questi due non hanno mantenuto il segreto perché sennò sarebbero stati separati ma perché sennò avrebbero perso il loro status sociale. Lei voleva essere una politica dalla carriera immacolata, lui un Maestro Jedi, e questo rende la loro tragedia una conseguenza non tanto del contesto in cui hanno vissuto il loro amore quanto dell'ambizione e dell'orgoglio: Padmé e Anakin potevano scegliere loro stessi in qualsiasi momento ma non l'hanno fatto perché volevano di più, senza scendere a compromessi.
Sarebbero stati umani, sarebbero stati complessi, sarebbe stato un punto d'oscurità per Anakin, ma non sarebbero stati adorabili zuccherini vittime delle circostanze e quindi la narrazione non riconosce mai che i due hanno fatto una scelta precisa, ma li presenta solo come vittime del sistema e delle circostanze.
Potevate essere così bellini
Ma non sono solo questi i problemi: le performance restano terrificanti, la CGI al posto dei set rende tutto impersonale, e soprattutto è la trama che manda avanti i personaggi. In L'Attacco dei Cloni avevo detto che la storia d'amore segreta non funzionava granché e qui è evidentissimo: Padmé e Anakin sono sposati in segreto, ma vivono insieme, fanno i piccioncini in terrazza, si abbracciano nel palazzo del senato... si comportano come due persone sposate, la sola cosa che non hanno fatto è dirlo a tutti. Anche i loro dialoghi non hanno senso: prima Padmé non voleva una relazione segreta, ora è Anakin a volerla rendere pubblica ma lei dice di no, scena successiva Padmé vuole avere il bambino su Naboo anche se Anakin al 99% non potrà seguirla.
Altro dialogo assurdo riguarda la frattura tra Anakin e i Jedi orchestrata da Palpatine: il Cancelliere dice di aver fatto pressioni sul Consiglio affinché lo ammettano e il ragazzo dice subito che non succederà mai per questioni di autonomia, ma quando il Consiglio gli nega il titolo di Maestro (come aveva previsto) fa una scenata salvo dire ad Obi-Wan cinque minuti dopo che la promozione non l'ha chiesta lui.
E i dialoghi tendono ad essere tutti così, in contraddizione con sé stessi, e mi chiedo come sia stato possibile che nessuno l'abbia detto a Lucas.

Quindi? Quindi nulla, l'ultimo film dei prequel è l'unico che vale la pena di vedere, l'unico che ha abbastanza punti positivi da renderlo più o meno godibile, ma non è abbastanza da salvare sé stesso, figuriamoci l'intera trilogia.

7 commenti:

  1. Ok, attendevo questa recensione e come sempre mi fa sorridere XD
    ma ora, continui anche con i film "originali"? XD

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    1. Sì, inclusi Solo e Rebels :D
      Anche se con la trilogia classica sarà dura perché sono più brava dire perché una cosa non mi piace che perché mi piace XD

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  2. Ciao, tra pochi giorni partirà sul mio blog un gruppo di lettura a tema natalizio. Se ti va di partecipare, o se vuoi avere maggiori informazioni, le puoi trovare qui.

    Spero ti faccia piacere essere dei nostri, perché più siamo, meglio è!

    A presto ^-^

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    1. Ti ringrazio per l'invito, ma devo rinunciare: in questo periodo il lavoro non mi lascia un attimo di tregua e ho a malapena il tempo di leggere i libri della mia tbr :(

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  3. Anche per me questo è il preferito della trilogia, ma penso sia scontato, è obiettivamente migliore degli altri due.
    Ora, hai già detto tanto, forse non dovrei infierire... ma posso aggiungere che in un mondo così tecnologico Padmé non si fa neanche un’ecografia tanto che non sapeva di aspettare due gemelli? Ovviamente era in funzione del fatto che Anakin in futuro non sapeva di avere due figli, però, boh! E poi Padmé che si lascia morire di dolore, mi è sembrata un’uscita di scena indegna per il personaggio che era stata nei film precedenti (perché qui in pratica non esiste).

    Sulle note positive, la mia scena preferita credo che sia la "nascita" di Darth Vader, tra l'altro posta in contemporanea alla nascita di Luke e Leia, se ricordo bene.

    In generale devo dire che il motivo per cui questo film per me comunque, nonostante le critiche che obiettivamente non mancano, funziona, è che finalmente coinvolge emotivamente.

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    1. Ecco, la gravidanza di Padmé e la morte di dolore me le sono scordate XD sì, la cosa dei gemelli non ha senso non solo per l'ambientazione tecnologica, ma anche perché... boh, io se avessi un marito che c'ha i poteri e ha avuto visioni poi rivelatesi corrette, che continua a vedermi mentre muoio di parto... ma io mi trasferisco in clinica e faccio tutti gli esami possibili ed immaginabili! Padmé no, e nessuno si degna di spiegarci il perché.
      Per la morte, ormai continuo sono quasi convinta della teoria secondo cui Palpatine ha preso la sua energia vitale per far sopravvivere Anakin alla trasformazione in Darth Vader. Fa molto Sailor Moon, ma ha più senso del "muore di dolore".

      A me piace tantissimo la scena finale, col funerale di Padmé e dopo Darth Vader che guarda lo scheletro della Morte Nera con l'Imperatore e Tarkin, con quella musica che ti strappa l'anima, e poi Leia e Luke che vengono affidati alle famiglie adottive coi loro temi musicali in sottofondo... ok, è lì per piazzare tutti al punto di partenza di Una Nuova Speranza, ma io mi sciolgo ogni volta *^*

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  4. Per la morte, ormai continuo sono quasi convinta della teoria secondo cui Palpatine ha preso la sua energia vitale per far sopravvivere Anakin alla trasformazione in Darth Vader.

    Ecco, sì, sicuramente ha più senso!

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