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venerdì 5 novembre 2021

In my mailbox #42

Sono mesi che sono sparita nel nulla, intenta a rimettere insieme i pezzi causati dal burn-out, e mentirei se dicessi che in questo periodo lo shopping terapeutico non c'è stato.
A vederli così, tutti insieme (più gli e-book), è logico pensare che si tratti di un disastro totale ma ci sono precisazioni da fare: tanto per cominciare si tratta appunto di mesi di acquisti, e poi si tratta di volumi che aspettavo e non presi seguendo l'impulso del momento. Inoltre grazie a quasi due anni dedicati a smaltire in modo sistematico la TBR queste nuove entrate non stanno riportando la situazione "libri accumulati" agli imbarazzanti livelli di qualche anno fa.
Ma ora andiamo a presentarvi i miei nuovi ingressi in libreria.
I miei nuovi bambini 

Cartacei - Non mi pento di nulla (e non andrò in ordine cronologico)

La casa sul mare celeste, di T.J. Klune. La lettura giusta al momento giusto, perché cosa c'è di meglio per un assistente sociale in burn-out che leggere un libro con protagonista un assistente sociale in burn-out? Un libro dolce, delicato, che ho apprezzato moltissimo e mi ha scaldato il cuore.

Le Cronache dell'Acero e del Ciliegio - La maschera di No, di Camille Monceaux. Libro molto chiacchierato che all'inizio non volevo prendere per via della mancanza di un'edizione in formato elettronico, ma alla fine alcune recensioni mi hanno convinta a recuperarlo. Una lettura peculiare, di cui ho amato particolarmente i personaggi e la costruzione dell'ambientazione.

Un bacio di morire, di Ira Levin. Come ben sapete io amo Ira Levin e quanto in libreria appare qualcosa di suo lo recupero anche se costa un rene e non ho letto la trama.

Il suo nome era Gilbert: le ragazze che cambiarono la storia del manga, di Keiko Takemiya. Si tratta della biografia della mangaka Keiko Talemiya, che ha contribuito - ai tempi - a creare il genere boys love, e da quello che ho capito ci sarà un occhio di riguardo circa il Gruppo 24. Si prospetta interessantissimo.

Heaven, di Mieko Kawakami. Della Kawakami mi attiravano sia questo che Seni e uova, ma siccome i volumi della e/o non sono particolarmente economici (ma li trovo belli a livello estetico quindi cerco di prenderli in cartaceo) alla fine ho optato per questo qui che era più corto e più facilmente reperibile. Storia di due adolescenti vittima di pesante bullismo, ne ho apprezzato la scrittura ma non lo sviluppo della storia e il finale men che meno. Non penso che rimarrà a lungo nella mia libreria.

La leggenda del cacciatore di aquile, di Jin Yong. Sono entrata nel tunnel senza fine dei drama orientali, che mi sta trascinando anche nel tunnel della letteratura orientale. Ho guardato questo volume con desiderio e sospetto da quando è uscito: non lo prendevo in cartaceo perché era costoso, non prendevo in e-book perché il cartaceo è bellissimo. Alla fine ho lasciato alla sorte: se lo avessi trovato in libreria, lo avrei preso. C'era.

L'intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi, di Terry Pratchett. La Salani ha ristampato il primo volume del ciclo di Tiffany Aching di Pratchett. Lo ha fatto scegliendo una veste grafica che non ha assolutamente niente a che fare con il resto dei volumi di Mondo Disco, chiaramente mirando ad un pubblico diverso (anche se ci sarebbe da chiedersi quale sia il target di Pratchett, secondo la Salani, se non "i soliti quattro gatti"). Non l'hanno pubblicizzato, nelle librerie non è tra le novità (io e almeno un'altra persona lo abbiamo dovuto cercare e ce n'era una copia sola), e se per grazia divina dovessero pubblicare anche gli altri (ma non succederà mai, vedi le tematiche de I shall wear midnight) avremmo il libro conclusivo di Mondo Disco (The shepherd's crown) prima di tutto il resto di Mondo Disco. Comunque il libro è bellissimo, fatevi un favore e recuperatelo.

Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche, di Reni Eddo-Lodge. Saggio sul razzismo che ho trovato interessante e doloroso, che lascia con la netta sensazione che si tratti di un punto di partenza, di una porta aperta su argomenti che è un dovere approfondire.

La mano sinistra del buio, di Ursula K. Le Guin. Uno dei capolavori della Le Guin, lo aspettavo da una vita e mezzo: ho atteso con ansia l'annuncio della data di uscita e poi l'uscita. Nota: la copertina è una delle peggiori che la Oscar Vault abbia proposto negli ultimi anni. Sembra la pubblicità di uno smalto glitter.

Exit West, di Mohsin Hamid. Un libro di cui si parlò molto, anni fa, e che io ho finito per recuperare per motivi validissimi come volere lo zaino Einaudi. Si tratta di un libro scritto in modo egregio, doloroso ed intenso. Consigliato.

È stato così, di Natalia Ginzburg. L'altro libro Einaudi che ho preso per lo zaino: la Ginzburg è un'autrice che desideravo iniziare a conoscere, e ho scelto questo librino per il profondissimo motivo che era corto. L'ho letto in un paio d'ore, e l'ho amato.

Cento poesie d'amore a Ladyhawke, di Michele Mari. Io che compro un libro di poesie? Ma sono impazzita? Io e le poesie abbiamo un rapporto complicatissimo, non le capisco, non mi evocano niente. Ma magari è un problema legato alla poesia antica e di questa raccolta ho sentito parlare così bene che ho deciso di provarci. E poi c'è una citazione a Ladyhawke, mi ha colpita nel punto debole.

E-book - Vista la carenza di carta mi sa che ne prenderò più del solito

Brothersong, di T.J. Klune. Preso, letto, recensione scritta. Che altro c'è da dire?

Il cielo di pietra, di N.K. Jemisin. Finalmente preso e letto... ci ho pianto tutte le mie lacrime e devo capire come fare a recensirlo.

Iron Widow, di Xiran Jay Zhao. Ne ho sentito parlare benissimo, un incrocio tra Il racconto dell'ancella e Pacific Rim, con una protagonista cattiva e una relazione poliamorosa... tutto in uno young adult. Ho provato a resistere, ma era una battaglia persa in partenza.

Le altissime torri, di Lawrence Wright. Sono passati vent'anni dall'attacco alle Torri Gemelle. Non ho mai guardato documentari, né i filmati quando li rimandavano in onda: ero al liceo quando è successo, ricordo mia madre che mi chiamò in salotto e la diretta, il crollo delle torri. Ma quest'anno è stato diverso, ne ho quasi sentito il bisogno, e alla fine ho preso questo libro: un saggio su come si è arrivati all'11/09/2001.

L'inverno della strega, di Katherine Arden. Sono molto fiera di aver recuperato tutta la trilogia non solo in e-book, ma pure in offerta! Ora devo solo leggerla.

6 commenti:

  1. Ben tornata! Sono davvero contenta di rivederti! Un sacco di acquisti bellissimi e secondo me non è un disastro totale anzi! Spendere soldi per i libri non è mai una "brutta" cosa o uno spreco ma è un investimento su noi stessi :)

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    1. Grazie :D
      Eh, il mio problema col comprare i libri si struttura in diversi il livelli: il primo è che nel corso degli anni ho finito per accumularli (ho avuto momenti in cui i libri non letti superavano i 100), il secondo è economico: vivendo da sola con uno stipendio tutt'altro che stellare, se voglio mettere da parte qualche risparmio devo per forza comprare meno 😵 nell'ultimo anno mi sembra di stare trovando un bilanciamento migliore tra libri comprati e libri letti 💪🏻

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  2. Per quanto mi ispiri, per ora rinuncio a comprare/leggere Le Cronache dell'Acero e del Ciliegio - La maschera di No. Sarà pure che è l'ennesima serie...

    Di Ursula K. Le Guin, intendo leggere The dispossessed (I reietti dell'altro pianeta), che già posseggo.

    Attendo di leggere i tuoi pensieri su Il cielo di pietra.

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    1. Con Ursula Le Guin qualsiasi cosa si legga ci si trova bene 💕

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  3. "La mano sinistra del buio" a me mi stranisce già come titolo, ero abituata alla parola "tenebre". Sono molto curiosa di sapere il tuo commento su questo libro che io ho amato moltissimo!

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    1. Stranisce anche me, non ci sono proprio abituata.
      Guarda, spero di leggerlo entro l'anno :D

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