Star Wars - The Clone Wars è una serie animata andata in onda dal 2008 al 2014, i cui eventi si collocano tra Episodio II ed Episodio III.
Sinceramente non mi interessava, un po' perché non mi piace il character design, un po' perché non amo molto i primi tre episodi della saga. Insomma, anche se gli eventi di questa serie fanno parte del canon il fatto che non siano strettamente necessari mi ha sempre permesso di saltarla a piè pari senza troppi sensi di colpa.
Poi mi è capitato l'esame di stato, e la necessità di guardare qualcosa di easy per non impazzire e visto che ero in fase Star Wars ho iniziato a guardarla.
Più o meno come ho iniziato con Doctor Who: perplessità misto non mi piace, ma troppo pigra/curiosa per smettere, e alla fine fan impenitente.
Perché se si resiste, se si va oltre i primi episodi con tono per bambini, con animazioni legnose, e uno stile che può non piacere, ci si rende conto è la cosa migliore uscita dalla trilogia prequel.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
Pagine
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venerdì 30 novembre 2018
mercoledì 28 novembre 2018
Teaser Tuesday #207
In questo periodo sono talmente fusa che ho realizzato adesso di aver postato la recensione della settimana al posto del Teaser Tuesday.
Quindi - eccezionalmente - avrete la rubrica del martedì di mercoledì.
Perché si tratta di Terry Pratchett, e non esiste che salti in toto un qualsiasi post dove viene nominato.
Ma passiamo ai disclaimer: è stata creata dal blog Should Be Reading, e si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Sai qual è la più grande tragedia del mondo?" proseguì Ginger, senza minimamente badargli. "Tutti quelli che non scoprono mai cosa vogliono fare davvero o qual è il loro talento. Tutti i figli che diventano maniscalchi perché lo erano i loro padri; tutti quelli che sarebbero dei fantastici suonatori di flauto, ma che invecchiano e muoiono senza vedere mai uno strumento e in compenso diventano dei pessimi agricoltori; tutti quelli con capacità che non scopriranno mai. Forse nemmeno nati in un tempo in cui avrebbero potuto scoprirle". Fece un profondo respiro. "Tutti quelli che non riusciranno mai a sapere chi sono davvero. Tutte le occasioni sprecate. Be', Holy Wood è la mia occasione, capito? Questo è il mio momento!"
Victor annuì. "Sì" rispose. La magia della gente qualunque, aveva detto Silverwyn. Un uomo gira una manovella e la tua vita cambia.
"E non solo io" proseguì Ginger. "È un'occasione per tutti. Quelli che non sono maghi ed eroi e re. Holy Wood è come un grande stufato che cuoce, ma stavolta vengono a galla altri ingredienti. All'improvviso ci sono un sacco di cose nuove che la gente può fare. Sapevi che alle donne non è permesso recitare nei teatri? Ma a Holy Wood sì. E a Holy Wood ci sono lavori per i troll che non comportano picchiare la gente. E cosa facevano i manovellatori prima di girare manovelle?"
- Stelle cadenti, Terry Pratchett
Quindi - eccezionalmente - avrete la rubrica del martedì di mercoledì.
Perché si tratta di Terry Pratchett, e non esiste che salti in toto un qualsiasi post dove viene nominato.
Ma passiamo ai disclaimer: è stata creata dal blog Should Be Reading, e si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Sai qual è la più grande tragedia del mondo?" proseguì Ginger, senza minimamente badargli. "Tutti quelli che non scoprono mai cosa vogliono fare davvero o qual è il loro talento. Tutti i figli che diventano maniscalchi perché lo erano i loro padri; tutti quelli che sarebbero dei fantastici suonatori di flauto, ma che invecchiano e muoiono senza vedere mai uno strumento e in compenso diventano dei pessimi agricoltori; tutti quelli con capacità che non scopriranno mai. Forse nemmeno nati in un tempo in cui avrebbero potuto scoprirle". Fece un profondo respiro. "Tutti quelli che non riusciranno mai a sapere chi sono davvero. Tutte le occasioni sprecate. Be', Holy Wood è la mia occasione, capito? Questo è il mio momento!"
Victor annuì. "Sì" rispose. La magia della gente qualunque, aveva detto Silverwyn. Un uomo gira una manovella e la tua vita cambia.
"E non solo io" proseguì Ginger. "È un'occasione per tutti. Quelli che non sono maghi ed eroi e re. Holy Wood è come un grande stufato che cuoce, ma stavolta vengono a galla altri ingredienti. All'improvviso ci sono un sacco di cose nuove che la gente può fare. Sapevi che alle donne non è permesso recitare nei teatri? Ma a Holy Wood sì. E a Holy Wood ci sono lavori per i troll che non comportano picchiare la gente. E cosa facevano i manovellatori prima di girare manovelle?"
- Stelle cadenti, Terry Pratchett
martedì 27 novembre 2018
She-Ra e le principesse guerriere
L'universo narrativo dei Masters of the Universe è uno di cui so poco e niente: rientra in quegli anni di limbo in cui ricordo vagamente alcune delle cose in cui inciampavo in televisione, che sono andate a costituire la cultura pop di buona parte delle mia vita, ma che ero troppo piccola per ricordare con consapevolezza.
In pratica sono sicura di aver visto He-Man ma di lui ricordo solo l'improbabile taglio di capelli e il castello di Skeletor - perché mio cugino grande quando doveva farmi da babysitter saliva in soffitta a prendere gli scatoloni coi suoi vecchi giocattoli e quello era la cosa più bella del mondo (oltre che la prova di quanto mi amasse: il cielo sa quanti gliene ho rotti, senza che mi dicesse nulla). Segue che, di She-Ra, me ne fregasse meno di zero, anche perché all'epoca l'avevano tirata fuori dal cilindro per vendere alle bambine delle Barbie guerriere e l'intento puramente commerciale si notava.
In pratica sono sicura di aver visto He-Man ma di lui ricordo solo l'improbabile taglio di capelli e il castello di Skeletor - perché mio cugino grande quando doveva farmi da babysitter saliva in soffitta a prendere gli scatoloni coi suoi vecchi giocattoli e quello era la cosa più bella del mondo (oltre che la prova di quanto mi amasse: il cielo sa quanti gliene ho rotti, senza che mi dicesse nulla). Segue che, di She-Ra, me ne fregasse meno di zero, anche perché all'epoca l'avevano tirata fuori dal cilindro per vendere alle bambine delle Barbie guerriere e l'intento puramente commerciale si notava.
lunedì 26 novembre 2018
Un libro per ogni pizza Book TAG
Ho trovato questo tag su L'ennesimo Book Blog e siccome è davvero tanto carino, ho deciso di farlo anche io: come avrete intuito dal titolo, stavolta si tratta di abbinare i libri alle pizze.
Ovviamente se piace anche voi siete automaticamente taggati.
Ovviamente se piace anche voi siete automaticamente taggati.
venerdì 23 novembre 2018
Star Wars - L'Attacco dei Cloni
Continuano le recensioni di Guerre Stellare in ordine di episodio, ed eccoci quindi al secondo capitolo.
Vi dico subito che lo reputo il peggiore del mucchio.
Ovviamente si va per punti e ovviamente spoiler.
P.s.: se vi sembra che in certi punti non scorra bene, o che le frasi non tornino... è perché ho tagliato il mondo per raggiungere una lunghezza accettabile e a volte ero troppo pigra per riscrivere dodici righe, limitandomi ad amputare frasi qui e là.
Vi dico subito che lo reputo il peggiore del mucchio.
Ovviamente si va per punti e ovviamente spoiler.
P.s.: se vi sembra che in certi punti non scorra bene, o che le frasi non tornino... è perché ho tagliato il mondo per raggiungere una lunghezza accettabile e a volte ero troppo pigra per riscrivere dodici righe, limitandomi ad amputare frasi qui e là.
mercoledì 21 novembre 2018
The most beautiful woman in Florence
The most beautiful woman in Florence, di Alyssa Palombo.
Sono di nuovo in fissa coi period drama.
A chi non succede?
Sono di nuovo in fissa coi period drama.
A chi non succede?
martedì 20 novembre 2018
Teaser Tuesday #206
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Non voglio parlare più. Tutte le vanità e tutte le consuetudini sono bruciate, deserti i luoghi dell'animo da cui potrebbero rinascere. Per me non ho più compassione che per gli altri. Non voglio dimostrare più nulla. Il riso di questa regina, quando Agamennone calpestò il tappeto rosso, si spinse oltre il dimostrabile.
Chi ritroverà la parola, e quando.
Sarà di quelli a cui il dolore spacca la testa. E fino a quel momento, fino a lui, solo l'urlo e il comando e il lamento e il signorsì degli obbedienti. L'impotenza dei vincitori che muti, dicendosi l'un l'altro il mio nome, si aggirano intorno al veicolo. Vecchi, donne, bambini. Oh l'orrore della vittoria. Oh le sue conseguenze, che vedo già nei loro occhi ciechi. Sì, colpiti da cecità. Tutto ciò che devono conoscere si svolgerà davanti ai loro occhi, ed essi non vedranno nulla. È così.
Ora mi è possibile far uso di quello per cui mi sono allenata tutta la vita: dominare i sentimenti mediante il pensiero. L'amore prima, ora la paura.
- Cassandra, Christa Woolf
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Non voglio parlare più. Tutte le vanità e tutte le consuetudini sono bruciate, deserti i luoghi dell'animo da cui potrebbero rinascere. Per me non ho più compassione che per gli altri. Non voglio dimostrare più nulla. Il riso di questa regina, quando Agamennone calpestò il tappeto rosso, si spinse oltre il dimostrabile.
Chi ritroverà la parola, e quando.
Sarà di quelli a cui il dolore spacca la testa. E fino a quel momento, fino a lui, solo l'urlo e il comando e il lamento e il signorsì degli obbedienti. L'impotenza dei vincitori che muti, dicendosi l'un l'altro il mio nome, si aggirano intorno al veicolo. Vecchi, donne, bambini. Oh l'orrore della vittoria. Oh le sue conseguenze, che vedo già nei loro occhi ciechi. Sì, colpiti da cecità. Tutto ciò che devono conoscere si svolgerà davanti ai loro occhi, ed essi non vedranno nulla. È così.
Ora mi è possibile far uso di quello per cui mi sono allenata tutta la vita: dominare i sentimenti mediante il pensiero. L'amore prima, ora la paura.
- Cassandra, Christa Woolf
lunedì 19 novembre 2018
Castelli d'Italia #200
Il castello di Zena si trova in Emilia Romagna, in provincia di Piacenza: si tratta di un complesso di sei edifici che, al giorno d'oggi, è una testimonianza sia del Medioevo che del Rinascimento. La data della sua costruzione non è chiara, anche se alcune parti sembrano risalire all'epoca romana, e viene nominato per la prima volta nel 1216, quando fu parzialmente distrutto in una battaglia, e in seguito nel 1373, quando fu conquistato da Francesco Confalonieri.
Altri riferimenti si trovano per quanto riguarda i cambi di proprietà, che portarono il castello nelle mani di Francesco Sforza di Santa Fiora nel 1494. Nel 1702 era proprietà del duca Francesco Farnese, che lo donò alla famiglia Anviti, e alla metà dell'Ottocento passò alla famiglia Perotti, gli attuali proprietari.
Altri riferimenti si trovano per quanto riguarda i cambi di proprietà, che portarono il castello nelle mani di Francesco Sforza di Santa Fiora nel 1494. Nel 1702 era proprietà del duca Francesco Farnese, che lo donò alla famiglia Anviti, e alla metà dell'Ottocento passò alla famiglia Perotti, gli attuali proprietari.
venerdì 16 novembre 2018
Star Wars - La Minaccia Fantasma
Siccome sono di nuovo in piena Star Wars mania, ho deciso di fare ciò che feci per Terminator: recensire la serie film per film. Le recensioni non saranno omogenee: quelle degli ultimi capitoli sono, ovviamente, scritte nella foga del momento, con parti che cercano di essere spoiler free e quelle che invece analizzano e discutono momenti specifici.
Quelle della trilogia prequel e della trilogia originale, invece, saranno piene zeppe di spoiler: se non avete mai visto la saga, non leggetele. Recuperate la saga, invece.
Oh, e vi avviso che questa recensione sarà una cosa lunga.
In effetti, si potrebbe dire che più che recensioni sono film-talk? Ai posteri l'ardua sentenza.
Quelle della trilogia prequel e della trilogia originale, invece, saranno piene zeppe di spoiler: se non avete mai visto la saga, non leggetele. Recuperate la saga, invece.
Oh, e vi avviso che questa recensione sarà una cosa lunga.
In effetti, si potrebbe dire che più che recensioni sono film-talk? Ai posteri l'ardua sentenza.
mercoledì 14 novembre 2018
Eric
Eric, di Terry Pratchett.
Non lasciatevi ingannare dalla copertina: questo è un volume del ciclo di Scuotivento, e Morte è solo una comparsa.
Spoiler.
Non lasciatevi ingannare dalla copertina: questo è un volume del ciclo di Scuotivento, e Morte è solo una comparsa.
Spoiler.
martedì 13 novembre 2018
Teaser Tuesday #205
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
So this, then, was the artist whose work I had been admiring. He bowed over my hand briefly, the straightened and allowed over his light eyes to flick back to my face. "You are very beautiful, Madonna Simonetta," he said. Yet the words were not delivered in the honeyed tones of compliments to which I had become accustomed in my brief sixteen years; rather, this artist Botticelli spoke as one simply stating a fact, as though he mus acknowledge what so many others had already aknowledged.
My answering smile was uncertain. "So I have been told, signore," I said. I found myself studying him - his face, his eyes, his hands, as though by doing so I could discover how he menaged to create such marvelous works. "It is a true pleasure to make your aquaintance. Signor Lorenzo was kind enough to share with me your two panels of the story of Judith. I was quite taken with them."
"Were you?" he said, sounding surprised. "I must thank you for saying so. Judith is a most worthy eroine, and so I could not only hope I might do her justice."
"You did that and more," I said. "You show her not only as a heroine, but as a real woman, too. I felt that I might step into the panel and begin to converse with her."
"Then I have achieved my aim." He paused as he continued to contemplate my face, yet not with the avaricious desider with which men usually studied it; nor with the envious, calculating gaze of most women. Rather, he considered my face as though he would unlock its secrets; as though he would solve the puzzle of how I was so beautiful.
- The most beautiful woman in Florence, Alyssa Palombo
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
So this, then, was the artist whose work I had been admiring. He bowed over my hand briefly, the straightened and allowed over his light eyes to flick back to my face. "You are very beautiful, Madonna Simonetta," he said. Yet the words were not delivered in the honeyed tones of compliments to which I had become accustomed in my brief sixteen years; rather, this artist Botticelli spoke as one simply stating a fact, as though he mus acknowledge what so many others had already aknowledged.
My answering smile was uncertain. "So I have been told, signore," I said. I found myself studying him - his face, his eyes, his hands, as though by doing so I could discover how he menaged to create such marvelous works. "It is a true pleasure to make your aquaintance. Signor Lorenzo was kind enough to share with me your two panels of the story of Judith. I was quite taken with them."
"Were you?" he said, sounding surprised. "I must thank you for saying so. Judith is a most worthy eroine, and so I could not only hope I might do her justice."
"You did that and more," I said. "You show her not only as a heroine, but as a real woman, too. I felt that I might step into the panel and begin to converse with her."
"Then I have achieved my aim." He paused as he continued to contemplate my face, yet not with the avaricious desider with which men usually studied it; nor with the envious, calculating gaze of most women. Rather, he considered my face as though he would unlock its secrets; as though he would solve the puzzle of how I was so beautiful.
- The most beautiful woman in Florence, Alyssa Palombo
lunedì 12 novembre 2018
Castelli d'Italia #199
Il castello di Rapallo si trova in liguria, nell'omonima città, e viene spesso descritto come un castello medioevale anche se la sua costruzione risale alla seconda metà del XVI secolo.
Il castello venne costruito con funzione prettamente difensiva: Rapallo, infatti, non aveva nulla che potesse proteggerla, perciò dopo un grave saccheggio ad opera dei turchi avvenuto nel 1549, la Repubblica di Genova inviò Gregorio Roisecco a valutare la situazione, e lui propose la costruzione di una struttura difensiva. La costruzione in sé per sé si dimostrò difficoltosa, soprattutto quando si dovette decidere chi avrebbe dovuto pagarla, ma alla fine il castello vide la luce.
Nel corso dei secoli il castello è stato sede di importanti organi statali, ma dopo i restauri del 2005 è divenuto sede di mostre artistiche ed eventi culturali.
Il castello venne costruito con funzione prettamente difensiva: Rapallo, infatti, non aveva nulla che potesse proteggerla, perciò dopo un grave saccheggio ad opera dei turchi avvenuto nel 1549, la Repubblica di Genova inviò Gregorio Roisecco a valutare la situazione, e lui propose la costruzione di una struttura difensiva. La costruzione in sé per sé si dimostrò difficoltosa, soprattutto quando si dovette decidere chi avrebbe dovuto pagarla, ma alla fine il castello vide la luce.
Nel corso dei secoli il castello è stato sede di importanti organi statali, ma dopo i restauri del 2005 è divenuto sede di mostre artistiche ed eventi culturali.
sabato 10 novembre 2018
In my mailbox #30
mercoledì 7 novembre 2018
Il complotto contro l'America
Il complotto contro l'America, di Philip Roth.
Tra me e Philip Roth potrebbe essere iniziata una lunga amicizia.
Tra me e Philip Roth potrebbe essere iniziata una lunga amicizia.
martedì 6 novembre 2018
Teaser Tuesday #204
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
A quel tempo, per Polly era quasi impossibile credere che le lettere imbucate nella cassetta della posta potessero davvero raggiungere la destinazione desiderata. Rimase sbalordita nel ricevere una risposta, la settimana successiva. Era talmente preoccupata per duo padre che quasi si era dimenticata del signor Lynn. Ormai suo padre mancava da molto tempo, e Polly aveva capito che non era via per frequentare un corso. Temeva che fosse morto e che, in qualche modo, sua madre si fosse dimenticata di avvertirla. La ragione che l'aveva condotta a quella convinzione era il ritrovato buonumore di Ivy, che ora si comportava come se niente fosse accaduto. La giovane, però, intuiva che intuiva che si trattava di un modo per camuffare il suo malessere, ancora presente sotto la superficie. Nell'eventualità di avere ragione, non aveva il coraggio di chiedere direttamente notizie del padre. Evitava qualsiasi tipo di domanda, nel timore che Ivy le parlasse di lui. Non riuscì però ad astenersi dal chiederle un aiuto per la lettera del signor Lynn, scribacchiata in una calligrafia grande e tortuosa di cui non riusciva a decifrare nemmeno una parola.
La madre la lesse, aggrottando le sopracciglia. "Ma cosa sta dicendo? Che razza di idea, quella di chiederti di andare a trovarlo per un tè la prossima volta che ti capita di essere a Londra... Ha idea di quanti anni hai? Dice che avete questioni da discutere... Ma quali questioni? E poi chi è quest'uomo?"
- Fuoco e cicuta, Diana Wynne Jones
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
A quel tempo, per Polly era quasi impossibile credere che le lettere imbucate nella cassetta della posta potessero davvero raggiungere la destinazione desiderata. Rimase sbalordita nel ricevere una risposta, la settimana successiva. Era talmente preoccupata per duo padre che quasi si era dimenticata del signor Lynn. Ormai suo padre mancava da molto tempo, e Polly aveva capito che non era via per frequentare un corso. Temeva che fosse morto e che, in qualche modo, sua madre si fosse dimenticata di avvertirla. La ragione che l'aveva condotta a quella convinzione era il ritrovato buonumore di Ivy, che ora si comportava come se niente fosse accaduto. La giovane, però, intuiva che intuiva che si trattava di un modo per camuffare il suo malessere, ancora presente sotto la superficie. Nell'eventualità di avere ragione, non aveva il coraggio di chiedere direttamente notizie del padre. Evitava qualsiasi tipo di domanda, nel timore che Ivy le parlasse di lui. Non riuscì però ad astenersi dal chiederle un aiuto per la lettera del signor Lynn, scribacchiata in una calligrafia grande e tortuosa di cui non riusciva a decifrare nemmeno una parola.
La madre la lesse, aggrottando le sopracciglia. "Ma cosa sta dicendo? Che razza di idea, quella di chiederti di andare a trovarlo per un tè la prossima volta che ti capita di essere a Londra... Ha idea di quanti anni hai? Dice che avete questioni da discutere... Ma quali questioni? E poi chi è quest'uomo?"
- Fuoco e cicuta, Diana Wynne Jones
lunedì 5 novembre 2018
Lucca Comics and Games 2018
Quest'anno non volevo andare a Lucca: niente ferie per riprendersi fisicamente, è distruttiva, il biglietto costa un sacco di soldi, le uscite me le faccio mettere da parte in fumetteria, ormai sono ufficialmente in quella fase della vita in cui odio la gente, soprattutto in alte concentrazioni.
Non volevo andarci.
Poi però la Bao Publishing ha portato metà del proprio catalogo come ospite, e io Daniel Cuello lo sto stalkerando da mesi e a Firenze non c'è venuto mai. Diciamo che ho iniziato a tentennare e alla fine, complici anche alcune cose personali, ho deciso di fare una toccata e fuga.
Sono andata da sola perché non volevo girare la fiera ma andare in tre posti specifici (Stand Bao, Casa Ailus, Stand Pampling), quindi diciamo che questa Lucca per me è stata un'operazione mirata e portata a casa con successo: ho - finalmente - una dedica di Daniel Cuello.
Ho portato con me Guardati dal beluga magico perché mi sono identificata di più, anche se Residenza Arcadia lo trovo più bello (e me lo farò firmare se mai verrà a Firenze!), e sono felicissima di avere una delle mie vignette preferite in dedica. Per la cronaca, Daniel è gentilissimo e disponibilissimo, e non so come fosse possibile dopo cinque giorni di Lucca. Io volevo uccidere dei ragazzini dopo mezza giornata.
Allo stand di Casa Ailus ho avuto il piacere di salutare persone che oramai vedo solo a Lucca, e che hanno rischiato la vita a causa di un incidente stradale mentre venivano. Non ho salutato tutti per via dell'orario del treno - e perché a una certa mi sono persa di brutto: sono riuscita ad uscire dalla fiera cercando uno stand - ma almeno adesso ho la versione riveduta e corretta per il decimo anniversario della Trilogia di Avelion (è la terza edizione di questa saga che possiedo), ma conto di accaparrarmi presto anche Caos/Less (o, alle brutte, alla prossima Lucca).
Alla Pampling, invece, ci ho rimesso le gambe perché mi sono appunto persa, e alla fine non ho comprato niente; però ho capito che taglia prendere sul sito perciò credo che prossimamente mi prenderò un paio di magliette.
Alla fine è stata una giornata sfiancante (soprattutto il viaggio di ritorno), in cui la fiera non l'ho visitata, però mi è quasi tornata voglia di farmi una Lucca per benino.
Non volevo andarci.
Poi però la Bao Publishing ha portato metà del proprio catalogo come ospite, e io Daniel Cuello lo sto stalkerando da mesi e a Firenze non c'è venuto mai. Diciamo che ho iniziato a tentennare e alla fine, complici anche alcune cose personali, ho deciso di fare una toccata e fuga.
Sono andata da sola perché non volevo girare la fiera ma andare in tre posti specifici (Stand Bao, Casa Ailus, Stand Pampling), quindi diciamo che questa Lucca per me è stata un'operazione mirata e portata a casa con successo: ho - finalmente - una dedica di Daniel Cuello.
Ho portato con me Guardati dal beluga magico perché mi sono identificata di più, anche se Residenza Arcadia lo trovo più bello (e me lo farò firmare se mai verrà a Firenze!), e sono felicissima di avere una delle mie vignette preferite in dedica. Per la cronaca, Daniel è gentilissimo e disponibilissimo, e non so come fosse possibile dopo cinque giorni di Lucca. Io volevo uccidere dei ragazzini dopo mezza giornata.
Allo stand di Casa Ailus ho avuto il piacere di salutare persone che oramai vedo solo a Lucca, e che hanno rischiato la vita a causa di un incidente stradale mentre venivano. Non ho salutato tutti per via dell'orario del treno - e perché a una certa mi sono persa di brutto: sono riuscita ad uscire dalla fiera cercando uno stand - ma almeno adesso ho la versione riveduta e corretta per il decimo anniversario della Trilogia di Avelion (è la terza edizione di questa saga che possiedo), ma conto di accaparrarmi presto anche Caos/Less (o, alle brutte, alla prossima Lucca).
Alla Pampling, invece, ci ho rimesso le gambe perché mi sono appunto persa, e alla fine non ho comprato niente; però ho capito che taglia prendere sul sito perciò credo che prossimamente mi prenderò un paio di magliette.
Alla fine è stata una giornata sfiancante (soprattutto il viaggio di ritorno), in cui la fiera non l'ho visitata, però mi è quasi tornata voglia di farmi una Lucca per benino.
venerdì 2 novembre 2018
The Rookie
Non ho fatto in tempo a scrivere che con netflix questa rubrica rischiava di andare in pensione, che mi sono ritrovata a fare tre aggiornamenti in poco tempo.
Quanto mi piace inciampare nelle ultime parole famose.
Sono incappata in questa serie per caso, e ho deciso di guardarla per un unico, semplice motivo: Nathan Fillion, a cui vorrò sempre bene per essere stato Capitan Martello e, soprattutto, il capitano Malcolm Reynolds del mai troppo compianto Firefly.
Quindi nel momento in cui mi sono trovata davanti al suo nuovo progetto non sono riuscita a dire di no, e devo dire che per adesso non si tratta solo di voler sostenere un attore che apprezzo, ma anche di guardare una serie tranquilla che mi sta piacendo. Ma di che parla?
John Nolan è il nostro protagonista: è un uomo di quarant'anni che, all'alba del divorzio, si trova a dover decidere di nuovo che direzione dare alla sua vita. Amareggiato e consapevole che, alla sua età, le opportunità non sono proprio moltissime, rimane coinvolto in una rapina e lì ha l'illuminazione: diventare poliziotto.
La serie, fortunatamente, non segue le avventure di Nolan all'accademia, ma quando l'ha superata e diventa una recluta vera e propria, e viene accoppiato ad un poliziotto anziano per l'addestramento sul campo.
Come dicevo i primi due episodi mi sono piaciuti: il punto non è totalmente su Nolan ma anche sulle altre due reclute, col risultato che nonostante il trailer e il poster promozionale l'impressione è di essere di fronte ad una serie abbastanza corale.
L'età di Nolan non è il centro totale di tutto: si parla del fatto che a quarant'anni non è al massimo della forma fisica, così come il problema dato dal lavoro in sé per sé, che lo porta a correre verso situazioni di pericolo da cui è abituato a fuggire da tutta la vita, ma si vede anche che è un uomo che si impegna (e si è impegnato) moltissimo per non fallire, così come si vede che - nonostante tutto - c'è portato.
I problemi dei colleghi "anziani" con lui sono gestiti molto bene, nel senso che le battute e le prese in giro ci sono, ma mai in modo eccessivo, e lo stesso Nolan non si offende né rimane ferito: si capisce che lo sa anche lui, che non vanno a colpire nervi scoperti, mentre il risentimento del sergente è giustificato: considera Nolan un uomo con una crisi di mezza età che rischia di far ammazzare qualcuno, non uno che ha avuto altre priorità nella vita (aver messo incinta la fidanzata del college, con necessità di trovare lavoro immediatamente per provvedere al figlio) e non ha potuto pensare alle sue aspirazioni. Sto anche adorando il rapporto che ha con le altre due reclute: hanno fatto l'accademia insieme, e sono amici. I due più giovani non snobbano Nolan, si trattano proprio da pari a pari... forse perché anche gli altri due sono svantaggiati: Lucy Chen è una donna, Jackson West è un afroamericano e figlio di un pezzo grosso delle forze dell'ordine.
Insomma, è una serie carina che secondo me funziona molto meglio dell'ormai abbandonato Manifest.
Quanto mi piace inciampare nelle ultime parole famose.
Sono incappata in questa serie per caso, e ho deciso di guardarla per un unico, semplice motivo: Nathan Fillion, a cui vorrò sempre bene per essere stato Capitan Martello e, soprattutto, il capitano Malcolm Reynolds del mai troppo compianto Firefly.
Quindi nel momento in cui mi sono trovata davanti al suo nuovo progetto non sono riuscita a dire di no, e devo dire che per adesso non si tratta solo di voler sostenere un attore che apprezzo, ma anche di guardare una serie tranquilla che mi sta piacendo. Ma di che parla?
John Nolan è il nostro protagonista: è un uomo di quarant'anni che, all'alba del divorzio, si trova a dover decidere di nuovo che direzione dare alla sua vita. Amareggiato e consapevole che, alla sua età, le opportunità non sono proprio moltissime, rimane coinvolto in una rapina e lì ha l'illuminazione: diventare poliziotto.
La serie, fortunatamente, non segue le avventure di Nolan all'accademia, ma quando l'ha superata e diventa una recluta vera e propria, e viene accoppiato ad un poliziotto anziano per l'addestramento sul campo.
Come dicevo i primi due episodi mi sono piaciuti: il punto non è totalmente su Nolan ma anche sulle altre due reclute, col risultato che nonostante il trailer e il poster promozionale l'impressione è di essere di fronte ad una serie abbastanza corale.
L'età di Nolan non è il centro totale di tutto: si parla del fatto che a quarant'anni non è al massimo della forma fisica, così come il problema dato dal lavoro in sé per sé, che lo porta a correre verso situazioni di pericolo da cui è abituato a fuggire da tutta la vita, ma si vede anche che è un uomo che si impegna (e si è impegnato) moltissimo per non fallire, così come si vede che - nonostante tutto - c'è portato.
I problemi dei colleghi "anziani" con lui sono gestiti molto bene, nel senso che le battute e le prese in giro ci sono, ma mai in modo eccessivo, e lo stesso Nolan non si offende né rimane ferito: si capisce che lo sa anche lui, che non vanno a colpire nervi scoperti, mentre il risentimento del sergente è giustificato: considera Nolan un uomo con una crisi di mezza età che rischia di far ammazzare qualcuno, non uno che ha avuto altre priorità nella vita (aver messo incinta la fidanzata del college, con necessità di trovare lavoro immediatamente per provvedere al figlio) e non ha potuto pensare alle sue aspirazioni. Sto anche adorando il rapporto che ha con le altre due reclute: hanno fatto l'accademia insieme, e sono amici. I due più giovani non snobbano Nolan, si trattano proprio da pari a pari... forse perché anche gli altri due sono svantaggiati: Lucy Chen è una donna, Jackson West è un afroamericano e figlio di un pezzo grosso delle forze dell'ordine.
Insomma, è una serie carina che secondo me funziona molto meglio dell'ormai abbandonato Manifest.