martedì 9 agosto 2016

Chi ha paura della volpe cattiva?

Chi ha paura della volpe cattiva?, di Benjamin Renner.

A volte ci si innamora di cose a caso.

C'era una volta una volpe che si credeva un temibile predatore... ma in realtà, alla fattoria, non riesce a fare paura proprio a nessuno! Anzi, tutti la prendono in giro o, nella migliore delle ipotesi, provano un po' di pena per lei, dal coniglio tonto al maiale giardiniere, da quel poltrone del cane da guardia fino all'ultima delle galline. Visto il misero fallimento di tutte le strategie messe in atto per seminare il terrore nel pollaio e decisamente stanca di mangiare sempre rape, la sfortunata volpe chiede consiglio al lupo, che le suggerisce una tattica rivoluzionaria: rubare delle uova e allevare i pulcini che, una volta cresciuti e ingrassati, diventeranno cibo! Un piano sottile e ingegnoso, che rischia di fallire nel momento in cui la volpe scopre un lato di sé che non sospettava di avere...

Benjamin Renner lo conosco non come autore ma come "Tizio che ha lavorato ad Ernest e Celestine", film d'animazione candidato all'Oscar, nonchè una delle cose più carine ever. Questo l'ho realizzato dopo aver preso il volume in mano e leggendo un po' di che si trattava... ma il volume l'ho preso in mano per un profondissimo motivo: le volpi mi piacciono da impazzire (sono praticamente il punto di congiunzione tra cane e gatto). E questo volume ha come protagonista una volpe.
Sofrtunatissima ed imbranatissima, la volpe cerca disperatamente non dico di mangiarsi le galline, ma di essere almeno temuta, e invece è una sorta di Lupo Alberto a cui va pure peggio - che lui con Marta alla fine ci usciva e Mosé lo prendeva fin troppo sul serio.
Volpe, invece, è considerato un molestatore dalla gallina, il pigrissimo cane da caccia gli lascia fare quello che vuole che tanto non fa danni, il maiale e il coniglio (mossi a pietà) gli regalano cesti di rape e barbabietole così che non muoia di fame.
Le cose cambiano quando la volpe si lascia convincere dal lupo a rubare tre uova così da allevare i pulcini come futuro cibo... un piano destinato a fallire nel più prevedibile dei modi, quando il nostro eroe si ritrova riluttante "mamma" di tre pulcini pestiferi ed incontrollabili, senza alcuna idea di come si faccia ad educarli o farsi ubbidire.
E soprattutto come si faccia a non affezionarsi a loro, non solo perchè - alla fine - diventa la loro mamma, ma anche perchè i pulcini sono i primi a nutrire un minimo la sua inesistente autostima.
Ma note sdolcinate a parte (e vi assicuro che ero in stato di "aww" quasi costante) questo è un fumetto divertente, che riesce ad usare con molta delicatezzo lo stra-abusato cliché narrativo che vede un'individuo assolutamente inadatto a gestire un bambino alle prese con un bambino.
Solo che qui i bambini sono tre, e l'individuo inadatto se li vuole mangiare.
Questa graphic novel è anche la testimonianza di come non sia sempre negativo essere prevedibili: per quanto i dettagli siano abbastanza personali (e nel finale c'è addirittura un colpo di scena), la direzione generale che prenderà la storia è ovvia dal momento in cui guardi il libro sapendo di che cosa parla, ma riesce ad essere così buffo che ciò passa in secondo piano, e soprattutto affronta con una naturalezza infinita temi che - in mani meno abili - sarebbero stati o una mattonata pazzesca o la fiera del diabete.
Perchè, alla fine dei conti, questo è un libro dove da una cosa brutta (il furto delle uova la gallina lo vive come il rapimento dei suoi figli, senza sapere cosa gli sia successo o se siano ancora vivi) nasce una cosa bella (perchè la volpe e i pulcini sono la cosa più adorabile del mondo), dove si vede che si può essere bravi genitori anche nella peggiore delle circostanze, e che spesso possiamo essere persone migliori di quanto non crediamo.
Ma soprattutto è delizioso.
No, sul serio, ma quanto sono carini?
Per me si tratta di un fumetto veramente carino, che mi ha conquistata nel senso più semplice del termine, ed è uno di quelli che rientra davvero nella categoria "Per tutti" (che molto spesso significa "per bambini, tu adulto vorrai spararti per la maggior parte del tempo").
Se siete in vena di cose pucciose, che possono essere sia serie che tranquillissime, io lo consiglio.

4 commenti:

  1. Oooooh... Aaaaaawwwww... Le volpi sono davvero adorabili, ma non riesco a capacitarmi del perché quelle delle zone costiere hanno un manto scolorito color sabbia. Capisco che sia per mimetizzarsi meglio, ma questo non spiega perché le cugine di montagna sono rosse. Bah, le solite rosse fortunate.
    Questa graphic novel è davvero dolcissima e promette tanto divertimento. Insomma, guarda la volpe, fa morire dalle risate, povera sfigata XD
    Punto ad un finale alla Lupo Alberto, con la volpe che si mette con la gallina... o con la gallina che rincorre la volpe dopo aver scoperto il misfatto! Ahaha

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    1. Sono così belle, anche quando sono "scolorite" :P
      La graphic nover è veramente adorabile, e la volpe è veramente ridicola. Quasi patetica, direi XD
      Povera volpe.

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  2. Oddio, ma i disegni sono bellissimi! Lo voglio troppo leggere!!!!

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