mercoledì 31 ottobre 2018

Pet Sematary

Pet Sematary, di Stephen King.

A dodici-tredici anni comprai di nascosto quello che - ho scoperto recentemente - è considerato il libro più spaventoso scritto da Stephen King.
Ora che lo so non mi sento più una debole perché lo tenevo nascosto in un cassetto, e non perché i miei genitori non dovevano sapere che ce l'avevo.

martedì 30 ottobre 2018

Teaser Tuesday #203

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


Mamma si sporge sopra di me e posa una busta in grembo alla signora Rosalie. "Da parte nostra."
Lei la apre e intravedo un mucchio di soldi. "Cosa diamine... ? Sapete che non posso accettarli."
"Invece sì" ribatte papà. "Non abbiamo dimenticato che è stata lei a badare a Starr e Sekani. Non la lasceremo al verde."
"E sappiamo che c'è il funerale da pagare" interviene mamma. "Forse questo la potrà aiutare. E stiamo anche facendo una colletta nel quartiere. Non dovrà preoccuparsi di nulla."
La signora Rosalie si asciuga gli occhi, di nuovo bagnati di lacrime. "Vi restituirò tutto, fino all'ultimo centesimo."
"Le abbiamo forse detto che li rivogliamo indietro?" chiede papà. "Lei pensi a guarire, ok? E se proverà a darci dei soldi noi glieli ridaremo indietro, Dio mi è testimone."
Ancora lacrime e abbracci. La signora Rosalie mi regala una Freeze Cup ricoperta da uno strato scintillante di sciroppo rosso. Le ha sempre preparare superdolci.
Mentre ce ne andiamo ricordo che Khalil mi rincorreva sempre fino alla macchina, con il sole che gli faceva risplendere i solchi imbrillantinati tra le treccine. Anche i suoi occhi brillavano. Bussava al finestrino, aspettava che lo abbassassi e mi sorrideva, mostrando il suo dente storto. "Ci vediamo, caimano."
Ridevo anch'io, allora, mostrando i miei denti storti. Adesso mi viene da piangere. Gli addii che fanno più soffrire sono quelli in cui l'altra persona se n'è già andata. Me lo immagino in piedi davanti al finestrino, e sorrido. "A dopo, vecchio topo."
 - The hate u give, Angie Thomas

lunedì 29 ottobre 2018

Castelli d'Italia #198

Torre Astura è una torre costiera fortificata che si trova in provincia di Roma. Nel I secolo a. C. nella zona furono costruite molte ville romane (di cui una appartenente a Cicerone), tra cui una costruita in parte sulla terraferma e in parte su un'isola artificiale. Le sue fondamenta sono ancora visibili, e su di essa è stata poi costruita la torre.
Le prime notizie sulla torre risalgono al 1140, anno in cui divenne proprietà di Tolomeo dei Conti di Tuscolo, mentre nel 1193 passò ai Frangipane che ne fecero una fortezza marittima per proteggersi dai saraceni, ma arrivò ad avere l'aspetto attuale nel 1426, quando fu ristrutturata dalla famiglia Colonna. I proprietari cambiarono altre volte nel tempo, fino agli anni settanta, quando fu ceduta al comune.

venerdì 26 ottobre 2018

This war of mine

This war of mine è uno di quei giochi che ti colpisce al cuore senza che te lo aspetti.
Io l'o conosciuto grazie ad un'amica, che dopo avermi consigliato di passare a Steam per giocare mi ha consigliato questo titolo in particolare.
In effetti è il motivo per cui ho deciso di iscrivermi.

mercoledì 24 ottobre 2018

Di ferro e d'acciaio

Di ferro e d'acciaio, di Laura Pariani.

A volte ti imbatti in un libro breve che a rigor di logica dovresti finire in un soffio, e invece finisci per metterci un po' perché è talmente denso da dover essere assimilato piano piano.

martedì 23 ottobre 2018

Teaser Tuesday #202

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


Rimasto solo, si avvicinò al leggio e guardò il libro. Il titolo, in solenni e tremolanti lettere rosse era: Mallificarum Sumpta Diabolique Occularis Singularum. Ne aveva sentito parlare. Ce n'era una copia nella Biblioteca, da qualche parte, anche se i maghi non l'avevano mai degnata di grande attenzione.
Poteva sembrare strano perché, se c'era una cosa per cui un mago avrebbe venduto sua nonna, era il potere. Non era tuttavia poi così strano, perché qualsiasi mago tanto brillante da sopravvivere cinque minuti era anche tanto brillante da capire che se c'era del potere nella demonologia, arrivava accompagnato dai demoni. Usarlo per i propri scopi sarebbe stato come cercare di ammazzare a bastonate i topi usando un serpente a sonagli.
Perfino i maghi ritenevano strani i demonologi; di norma erano uomini pallidi e furtivi che facevano cose complicate in stanze oscure e avevano delle strette di mano deboli e umidicce. Non usavano la bella magia pulita. Nessun mago degno di tale nome voleva avere a che fare con le regioni demoniache, i cui abitanti erano un'accolita di suonati come se ne potrebbe trovare fuori da un'enorme cella campanaria.
 - Eric, Terry Pratchett

lunedì 22 ottobre 2018

Castelli d'Italia #197

Il castello Pallavicino, conosciuto anche come castello Pallavicino di Varano de’ Melegari (o di Varano), si trova in Emilia Romagna in provincia di Parma. La prima testimonianza della sua esistenza risale al 1087, e fino al 1431 - anno in cui divenne proprietà del marchese Rolando il Magnifico - fu modificato, restaurato, distrutto e riedificato.
Rolando nel 1441 perse tutti i suoi averi che passarono al duca di Milano, ma riuscì a riaverli nel 1445 e nel 1452 diede al castello l'aspetto attuale.
Anni dopo divenne proprietà degli Sforza, e iniziò per il castello un periodo di passaggi di mano durato fino al 2001, quando finalmente divenne proprietà del comune di Varano de' Melegari che l'ha aperto al pubblico.

venerdì 19 ottobre 2018

American Vandal

Un messaggio di mia sorella e la mancanza di tempo hanno creato una coincidenza molto utile alla povera, bistrattata rubrica Prime Impressioni: in sostanza tesseva le lodi di questa serie, e causa giornata piena ne ho potuto vedere solo un episodio e mezzo. E quindi eccomi qua.
Avete presente quelle serie di documentari che parlano di delitti irrisolti, con interviste, filmati, ricostruzioni delle indagini, e tentativi di risoluzione? Ecco, American Vandal è la parodia.
Uscita nel 2017 su Netflix, la serie è ambientata a Oceanside, California, dove, nel liceo di Hanover, si è consumato un terribile delitto: qualcuno ha disegnato dei peni giganti sulle auto dei professori.
Dylan Maxwell viene accusato dell'atto vandalico, ed espulso dalla scuola. Se dovesse essere condannato, la sua famiglia dovrebbe pagare 100'000 dollari di danni.
Solo che Dylan dice di non essere stato, spingendo Peter Moldonado - il ragazzino che si occupa del giornale scolastico - ad indagare più a fondo e scoprire se Dylan è veramente innocente e il disegnatore di peni l'ha incastrato.
Se la premesse è volutamente assurda, il comparto tecnico è impeccabile: uno dei punti di forza, infatti, è il contrasto tra l'incredibile qualità della realizzazione e la totale idiozia del mistero che va ad indagare. Gli attori sono veramente bravi (per adesso il mio preferito è Jimmy Tatro, che interpreta Dylan, e cavolo se non sembra davvero un imbecille totale), le interviste ai testimoni sono serissime, la colonna sonora è drammatica come se stessimo di fronte all'adattamento di A sangue freddo, ci sono pure le ricostruzioni degli eventi e i colpi di scena quando gli intrepidi giornalisti trovano prove che non sono state prese in considerazione... perché il consiglio scolastico è composto da adulti, sostanzialmente.
In effetti il comparto tecnico è così buono che l'unico motivo per cui non ho controllato se si trattasse di un vero documentario (a volte sono così puritani, in America) è che l'aveva già fatto mia sorella.

Io vi consiglio di recuperare American Vandal: oltre ad avere un'ironia inaspettatamente sottile, considerando da dove parte, vi porterà a chiedervi seriamente chi è il colpevole.

mercoledì 17 ottobre 2018

Io sono buio

Io sono buio, di Kiersten White.

A volte non aspettarsi niente è meglio, così si rimane piacevolmente sorpresi.

martedì 16 ottobre 2018

Orrori in libreria #8

Le mie letture stanno procedendo a rilento: sto rispettando la tbr mensile che mi sono fatta, ma da bravo genio del male ho deciso di affrontare due libri piuttosto impegnativi contemporaneamente.
Se a questo ci aggiungiamo che ho avuto delle settimane piene, si ottiene che sono più o meno dov'ero la settimana scorsa.
Quindi invece del Teaser Tuesday ecco a voi un nuovo appuntamento con Orrori in libreria, la rubrica dove condivido il mio dolore per le serie che stonano tra loro.
Stavolta entriamo nel mondo dei manhwa (fumetti coreani) con la serie Le mille e una notte di Han Seung Hee e Jeon Jiun Seouk, pubblicata dalla Planeta de Agostini non ricordo nemmeno quanti anni fa, ma penso una decina.
Ci sono ferite che non si rimarginano.

lunedì 15 ottobre 2018

Castelli d'Italia #196

Il castello di Montebello si trova a Montebello di Torriana, nel comune di Poggia Torriana, in provincia di Rimini. Il castello viene nominato per la prima volta in un documento ufficiale nel 1186, quando fu venduto a Giovanni Malatesta.
La famiglia Malatesta ne implementò le fortificazioni, visto che si trovava sul confine con il territorio dei Montefeltro - di cui erano nemici storici. Nel 1462, però, i Malatesta caddero in disgrazia e Montebello passò ai conti Guidi di Bagno qualche anno dopo,
La famiglia Guidi è tutt'ora in possesso del castello: nel Cinquecento lo trasformarono in una residenza nobiliare, in tempi recenti lo fecero restaurare e, nel 1989, lo trasformarono in un museo.
Il castello è conosciuto per la leggenda del suo fantasma: si racconta che uno dei conti di Montebello ebbe una figlia albina, detta Azzurrina perché - nel tentativo di mascherare la sua diversità - la madre le tingeva i capelli che finivano per avere una sfumatura azzurra. Quando la piccola aveva circa cinque anni scomparve nel nulla mentre giocava all'interno del castello, durante un temporale. Si racconta che ogni cinque anni, durante il solstizio d'estate, sia possibile sentire il pianto della bambina.

venerdì 12 ottobre 2018

Erased

Erased, di Kei Sanbe.

Vediamo se riesco nell'intento di scrivere più spesso di manga.

mercoledì 10 ottobre 2018

La via del male

La via del male, di Robert Galbraith.

Alla fine anche il terzo volume delle indagini di Cormoran Strike è uscito in edizione economica, anche se è diverso dai primi due.
Perché gli editori in realtà ci odiano.

martedì 9 ottobre 2018

Teaser Tuesday #201

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

La notte che sono andata all'Orto, appena l'elicottero si è allontanato, ho udito un paio di spari. Due lampi bianchi e fragorosi. Tremavo di paura e di freddo, la polvere mi soffocava. Al buio, singhiozzando, ho raccattato i vestiti: avevano un odore acido. Senza neanche stare a infilarmeli, mi sono precipitata giù per la Montagnetta. Nel buio intravedevo confusamente il sentiero.
Anche Marcus, come me, correva coi pantaloni in mano, perché nessuno dei due voleva rimanere dentro l'Orto un minuto di più. Come siamo riusciti a ritrovare il varco nel muro, non saprei dirlo. Ho infilato il mantello sulla pelle nuda e mi sono buttata nelle sterpaglie del pratone davanti al nostro falansterio, Marcus ha tabaccato dalla parte opposta.
Quando sono arrivata qui davanti, avevo le gambe dure dalla stanchezza. Desideravo soltanto la mia stanza, una doccia, un pigiama pulito, il sonno. Il cancello della scala 51, sbattendo alle mie spalle con un colpo secco, quasi mi fa urlare di paura. Mentre mi svestivo, mi sono accorta di avere impigliato tra i capelli uno dei fiorellini della coroncina che Marcus aveva intrecciato per me. Un piccolo bocciolo blu, che ho sentito chiamare "erba matta", uno dei pochi arbusti spinosetti che ancora riescono a resistere alla polvere dell'Interzona. L'ho nascosto, come dicono si usasse fare nei tempòribus in occasione della prima amorosanza.
 - Di ferro e d'acciaio, Laura Pariani

lunedì 8 ottobre 2018

Castelli d'Italia #195

Castel dell'Ovo è il più antico castello di Napoli, le cui origini risalgono al I secolo a.C.: inizialmente si trattava di una villa, ma verso il V secolo venne fortificata, anche se in seguito vi si insediarono dei monaci. Nel X secolo quello che ormai era un monastero venne raso al suolo per evitare che cadesse in mano ai turchi, salvo essere ricostruito verso il 1228. Nel corso dei secoli i vari proprietari lo fecero fortificare e restaurare, e dopo un terremoto nel 1370 venne fatto ricostruire in muratura, ma le modifiche furono pressoché costanti fino al XVIII secolo, quando il castello perse importanza e svolse varie funzioni, tra cui quella di prigione.
Nel 1871 Castel dell'Ovo andò molto vicino all'essere abbattuto per il progetto di risanamento a seguito dell'Unità d'Italia: venne fortunatamente risparmiato, ma fu lasciato in stato di abbandono fino al 1975.
Oggi è visitabile e ospita mostre, convegni e manifestazioni.
Piccola curiosità: il castello deve il suo nome alla leggenda secondo cui Virgilio avrebbe nascosto al suo interno un uovo col potere di mantenerlo in piedi, e la cui rottura avrebbe provocato la distruzione del castello e immani catastrofi per la città. Dopo il terremoto del 1370 - che lo aveva pesantemente danneggiato - la regina Giovanna fu costretta a giurare di aver sostituito l'uovo per evitare che si scatenasse il panico.

venerdì 5 ottobre 2018

Manifest

Wow, non scrivo un post che rientra nelle Prime Impressioni da più di un anno.
In effetti in questo lasso di tempo sono stata bravina: mi sono messa in pari con quanto iniziato, qualcosa ho finito, e soprattutto mi sono abbonata a Netflix, che ha significato ciao ciao streaming illegale e benvenute maratone di due giorni, che hanno fatto molto male a questa rubrica. Ma come diceva il buon vecchio Stephen King, a volte ritornano.
Sono incappata nel promo di Manifest su facebook, e sono rimasta intrigata: un aereo con quasi duecento persone a bordo decolla, incontra una brutta turbolenza, e quando atterra tutti scoprono con confusione misto paura misto sconcerto che per loro son passate tre ore (infatti nessuno è invecchiato), ma nel resto del mondo sono passati cinque anni e tutti loro erano presunti morti.
Un mistero condito di sovrannaturale e con drammoni familiari di contorno, e non potevo non guardarlo. Sono rimasta soddisfatta, perché Manifest è esattamente questo: non è un capolavoro né vuole esserlo (al massimo punta ad essere un nuovo Lost, e posso già dire che ha fallito), è un telefilm generalista molto easy, senza picchi né di regia né di sceneggiatura né interpretativi, che svolge il compito di intrattenere senza eccellere.
Non è particolarmente originale, che di gente scomparsa e tornata che cerca di rimettere insieme la propria vita e di capire cosa è successo e perché ne abbiamo già vista tanta in televisione, però a mio avviso questa serie può essere un onesto guilty pleasure, assai più dignitoso di robe come Aftermath.
Per ora è tutto tagliato con l'accetta, dai personaggi (i due fratelli che ora hanno più focus, con lui responsabile padre di famiglia e lei poliziotta irresponsabile con misterioso incidente alle spalle) alle situazioni (mogli e fidanzati che in cinque anni si sono rifatti una vita con altre persone) passando che i poteri (non potevano certo mancare cose come le voci che spingono i malcapitati a compiere buone azioni), ma senza particolare infamia.
Diciamo che al momento può andare in tutti e due i sensi: o peggiorare e diventare una ciofeca, o assestarsi su un livello accettabile.
Vedremo come andrà.

mercoledì 3 ottobre 2018

Maledette piramidi

Maledette piramidi, di Terry Pratchett.

Terry Pratchett mi ha talmente abituata a capolavori che quando mi trovo davanti ad un libro bello prima ci rimango male, poi realizzo che è un libro bello.

martedì 2 ottobre 2018

Teaser Tuesday #200

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


"È vero che il Saladino era un uomo migliore di Re Giovanni?" gli ho domandato.
Lord Stephen ha socchiuso gli occhi. "Possibilissimo" ha risposto.
"Il re ha cercato di scacciare dal trono suo fratello!"
Lord Stephen ha sospirato. "Ai condottieri capita spesso di dover tenere due piedi in una staffa" ha osservato.
"E i Saraceni che cosa dicono di noi?" ho continuato. "Sir John mi ha detto che anche loro sono convinti di combattere una guerra santa. La chiamano jihad".
"Abbiamo molto in comune, noi e loro" ha risposto Lord Stephen. "Ma quello che ci divide è molto di più. Perché loro credono che Gesù scenderà dal cielo e chiamerà i vivi e i morti a seguire la loro religione, l'Islam."
"E quando?"
"Loro credono che negli Ultimi Giorni il sole tramonterà a oriente. Non so esattamente cosa dicano sul nostro conto. Ma tutte queste domande... senti, ho una buona notizia per te".
Lord Stephen mi ha rivelato che, mentre io ritiravo le nostre ordinazioni di formaggio, pane e frutta dalla chiatta del mattino, è arrivato Milton annunciando che, se sono pronto, mi darà l'investitura a tre settimane da oggi, il ventisettesimo giorno di luglio.
Vorrei tanto essere fatto cavaliere il nono giorno, perché nove è io mio numero. Ma almeno, ventisette è tre volte nove.
 - Il re che fu e che sarà, Kevin Crossley-Holland

lunedì 1 ottobre 2018

Castelli d'Italia #194

Il castello di Desenzano si trova a Desenzano del Garda in provincia di Brescia, in Lombardia. Le sue origini risalgono all'XI secolo, e si ritiene possibile che sia stato costruito su una precedente fortificazione romana. La sua funzione era di protezione del borgo, e data la presenza di abitazioni al suo interno si ritiene che fosse considerato strategico dal punto di vista difensivo e militare.
Nel 1030 fu assegnato al conte Bosone I dall'Imperatore Enrico II, mentre verso la fine dell'Ottocento divenne proprietà dello stato ed ospitò un presidio militare. Dal 1969 è una proprietà comunale dove vengono allestite mostre e convegni.