mercoledì 29 aprile 2015

Daredevil


Non conosco molto bene Daredevil: l'ho visto solo nel tremendo film con Ben Affleck e in una storia di Deadpool (I Re del Suicidio) di cui questa è una pagina. Una pagina vera.
Quando hanno annunciato una serie su di lui il mio interesse era più o meno nella zona 'vediamo, che alla fine della fiera Arrow lo recupero una volta ogni tre mesi, Flash non ho finito neanche il pilot e Agent of S.H.I.E.L.D. non l'ho mai iniziato', ma poi ho visto il trailer, che era notevolmente figo e ho letto recensioni entusiaste.
Insomma, ho guardato il primo episodio e ho messo in pausa tutto perchè questi tredici episodi dovevo finirli il prima possibile, poi strapparmi i capelli per averli finiti il prima possibile, poi avere bisogno della seconda serie ieri al più tardi.

Daredevil non è un telefilm fumettoso come quelli attualmente in onda: è un film di 13 ore, senza filler, completamente dedito trama orizzontale. In più, siccome la la serie fa parte dell'universo cinematografico Marvel, ci sono anche collegamenti coi filmoni principali: siamo a Hell's Kitchen, New York... ossia la città mezza rasa al suolo da Loki dai Chitauri, e ci sono le conseguenze: la speculazione selvaggia e le mazzette che hanno trasformato la ricostruzione in ambiente ideale per il crimine organizzato.
Ma Daredevil? È Matt Murdock: giovane avvocato difensore di giorno, vigilante di notte. E cieco, ma siccome nell'incidente che l'ha privato della vista erano coinvolte sostanze chimiche ci ha guadagnato i super-sensi.

È un eroe solitario in un brutto quartiere, cosa c'è di diverso da quanto visto altrove? C'è lo stile.
Daredevil è una serie cupa: per atmosfere, per i colori dominanti e violentissima. Il più grande vantaggio di Matt non sono i sensi iper-sviluppati ma la capacità di incassare i colpi e di rialzarsi, ereditata dal padre pugile: Matt quando combatte si fa malissimo, finisce a terra un sacco di volte, perde sangue e barcolla come neanche il Batman di Nolan ha mai fatto. Ma si rimette sempre in piedi, anche quando gli converrebbe stare giù.
Non ha nemmeno una divisa, questo vigilante sgangherato, bensì maglia e pantaloni neri, e una maschera.
Si muove su un livello totalmente diverso rispetto agli altri eroi dell'universo cinematografico Marvel: i Vendicatori, lo S.H.I.E.L.D. ... loro si occupano di minacce globali, stipendiati dal governo o comunque riconosciuti nel loro ruolo, hanno stampanti 3D di tessuto organico per curarsi. Matt pattuglia le strade, la sua unica arma è sé stesso, si ricuce alla meglio e solo come un cane affronta robina da nulla come la mafia russa. Una sacra missione che ha un peso emotivo, oltre che fisico, perchè ogni notte compie atti di violenza che iniziano a piacergli. Perchè la tentazione di superare il limite è sempre più forte. Perchè il prezzo si paga anche nella vita privata, con telefonate a cui non si risponde e amici che non sanno dove sei.
E insieme a Matt abbiamo anche il cattivo. Wilson Fisk, potentissimo signore della malavita, che vuole ricostruire Hell's Kitchen a modo suo - non importa quanto sangue debba essere versato. Un cattivo malinconico, un po' impacciato, e così ben delineato che quando riesce nei suoi intenti un po' esulti. Perchè questa è anche la sua origin story.

E ci sono tutti gli altri: Foggy e Karen - gli amici di Matt - che si uniscono al reporter Ben Urich nel tentativo di smascherare Fisk.
Le organizzazioni criminali, diverse per metodi ed obbiettivi, così potenti che quando vinci una battaglia scopri di averne perse altre dieci...
In effetti è così... non dico realistico in senso stretto, ma vicino a come sarebbe se un tizio decidesse di fare il vigilante, che l'episodio che imhosecondo me ha stonato di più è stato quello che racconta come Matt ha imparato a combattere, perchè tra avere sensi più sviluppati degli altri ed essere un ninja c'è qualche livello intermedio (tipo: samurai cieco che ti trova per allenarti... ?). Si tratta della puntata che si allontana dal brutale realismo e si avvicina al mondo dei fumetti, l'unica in cui è ovvio che si gratta la superfice di un villain dei comics che solo chi li ha letti è in grado di riconoscere. Gli altri si trovano con un piccolo punto interrogativo in testa.
Ed è comunque un buon episodio, perchè in questa serie non ce ne sono di brutti.
Se a tutto questo ci aggiungi un cast ottimo (ogni attore riesce a rendere il suo personaggio unico, non importa lo screentime), il sospetto che stai guardando la migliore nuova serie dell'anno ti viene.

Bella, bella e ancora bella. Se non vi danno troppo fastidio scene di tortura e violenza fatevi un favore e guardatela.

martedì 28 aprile 2015

Teaser Tuesday #120

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"È una maledizione essere un vampiro?" chiese Tessa.
Charlotte scosse la testa. "No. Pensiamo sia una sorta di malattia demoniaca. La maggior parte delle malattie che colpiscono i demoni non sono trasmissibili agli esseri umani, ma in alcuni casi, di solito attraverso un morso o un graffio, il contagio può avvenire. Vampirismo. Licantropia... "
"Sifilide demoniaca" la interruppe Will.
"Will, non esistono cose come la sifilide demoniaca e tu lo sai" replicò Charlotte. "Dunque, dov'ero rimasta?"
"Al fatto che essere un vampiro non è una maledizione, ma una malattia" le ricordò Tessa. "Ma i vampiri non possono comunque calpestare la terra consacrata. Significa che sono dannati?"
"Dipende da ciò in cui credi" rispose Jem. "E se, in generale, credi nella dannazione."
"Ma voi date la caccia ai demoni. Dovete credere nella dannazione!"
"Io credo nel bene e nel male" disse Jem. "E credo che l'anima sia immortale. Ma non credo nel pozzo di fuoco, o nei forconi o nel tormento eterno. Non credo si possa indurre al bene con le minacce."
L'angelo, Cassandra Clare

lunedì 27 aprile 2015

Castelli d'Italia #106


La rocca d'Orcia (conosciuta anche come rocca a Tentennano o di Tintinnano) si trova in Toscana, in provincia di Siena. Di origine etrusca (vi sono stati ritrovati manufatti etruschi e romani), dovrebbe essere stata costruita tra il 1100 e il 1200 dalla famiglia Aldobrandeschi.
La posizione della rocca permetteva di controllare la via Francigena (che collegava Roma con l'Italia del nord e la Francia), motivo per cui la Repubblica di Siena la voleva disperatamente, e riuscì a conquistarla nel '300 circa. Dalla seconda metà del 1500 iniziò il periodo di decadenza: l'arrivo delle armi da fuoco rese inutile la rocca, mentre nel '900 la riforma agraria e il boom degli anni '50-'60 ha portato al progressivo abbandono del borgo collegato.
Nella rocca soggiornò anche Santa Caterina da Siena.

venerdì 24 aprile 2015

Comics Experience #10: Thor 158


Adesso che Il Seme di Galactus è finito è giunto il momento di concentrarsi su Fear Itself, cosa leggermente complicata dal fatto che qui abbiamo solo le storie collaterali e col cavolo che mi vado a comprare il megacrossover: la forza di volontà è l'unica cosa che può salvarmi i soldi e forse la vita, che di questo passo morirò sepolta da libri e fumetti.
Riassunto veloce per inquadrare tutto: il Serpente, antico dio della paura asgardiano, è tornato da non si sa dove. Il suo piano è diventare invincibile terrorizzando gli umani. Il piano di Odino è distruggere il genere umano prima che succeda.
Thor non è d'accordo col padre, e come risultato è stato spedito sulla Terra, dove suppongo si sia alleato con gli altri personaggi Marvel per far fronte alla minaccia. Potrebbe sapere o non sapere che - stando ad una profezia - è destinato a morire nello scontro.
Loki si sta alleando con i peggio malvagi nella speranza di salvarlo.

martedì 21 aprile 2015

Teaser Tuesday #119

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Alex wanted to take me to the doctor the second day I was sick. I quickly pointed out that this was impossible. There was obviously something beyond normal scientific reason going on. Besides, how was I supposed to explain where my scars come from? They would likely assume I was in extreme body marking and assume I was on some sort of drugs. Alex quickly saw my reasoning but did not exactly like it.
I had been right in my thinking that should Alex have to take care of me, he would be much more pleasant to deal with than Cole had been. Alex never left my side for more time than it took me to shower, though after the fourth day, he insisted on waiting in the bathroom for me when I had become too dizzy and crashed to the floor. He was patient, never seeming to mind that I was becoming the absolute center of his attention.
Despite how terrible the entire scenario was, I couldn't be completely ungrateful for this unique time we were given. With so muchtime spent just one on one, it provided a very intimate opportunity to get to know one another.
 - Branded, Keary Taylor

lunedì 20 aprile 2015

Castelli d'Italia #105


La Rocca di Montepoggiolo si trova in Emilia Romagna, in provincia di Forlì e Cesena. La sua funzione originale era, probabilmente, torre di vedetta per la città di Castrocaro e i primi documenti in cui viene nominata risalgono al 906. Nel corso dei secoli è stata contesa da Forlì, Castrocaro e Faenza per via della sua posizione strategica, finchè non fu messa all'asta nel 1782 e comprata da privati. Ancora oggi è chiusa al pubblico.
A poca distanza dalla rocca è presente un sito archeologico, i cui reperti si trovano nel Museo Civico Archeologico Antonio Santarelli di Forlì.

sabato 18 aprile 2015

In my maibox #11

A marzo è successa una cosa che ha messo uno stop al mio shopping compulsivo.
No, non è stato l'arrivo dell'estratto conto, ma il fatto che la mia carta postpay è scaduta e tra l'arrivo della nuova, l'arrivo del codice per attivarla e riuscire a parlare con un essere umano al numero verde... è passato un mese.
Tra l'altro dovevo pure prendere dei libri per l'ultimo esame, e potevo farlo solo on-line (grazie ai miei professori con il feticismo per libri fuori catalogo o che non hanno neanche alla biblioteca), ed è stata una rottura di notevoli proprorzioni.
Ne segue che le new entry di questa edizione sono un po' sparse: i tre di marzo, che ho preso in cartaceo in libreria, e quelli che chiamerò "aprile 1/?" perchè non credo che prenderò altro questo mese ma mai dire mai.
Oh, e poichè ho fatto il mio primo ordine di Libraccio e mi sono lasciata prendere la mano, questa volta ho più cartacei che e-books.

Adesso i disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.

Prima o poi staccherò le etichette

mercoledì 15 aprile 2015

Akatsuki no Yona #7 e #8


Akatsuki no Yona ha una narrazione molto lenta, quasi in stile 'letterario': è come leggere un libro che fa molta attenzione ai personaggi e alle loro reazioni agli eventi.
Suppongo che la cosa sia tanto un vantaggio che un difetto a seconda dell'angolazione da cui si guarda, ma personalmente apprezzo come l'autrice riesca a gestire tutti i vari elementi della narrazione: dai disegni ai dialoghi si capisce subito cosa stanno pensando i personaggi. Un'altro valore aggiunto è che la trama non viene messa in stand-by per approfondire Hak e Yona, ma è il motivo principale del loro approfondimento: il modo in cui tutti gli elementi si uniscono in un solo livello è il motivo per cui trovo la lettura così interessante.

martedì 14 aprile 2015

Teaser Tuesday #118

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

Purtroppo, anche il comportamento di Enrico verso la figlia era implacabile e ostile quanto quello di Anna. Parlava di lei come del "tesatardo sangue spagnolo" e almeno a uno dei diplomatici in visita diede l'impressione di odiarla profondamente. La torturava recandosi spesso a Hatfield per vedere l'altra figlia, mentre ordinava di chiudere in camera Maria per tutto il tempo della sua permanenza. Da lady Shelton, inoltre, Maria aveva appreso una spaventosa notizia: si diceva che il re avesse affermato di volerla condannare alla decapitazione, perchè aveva violato la legge rifiutandosi di riconoscere l'Atto di successione; e secondo Chapuys questo aveva convinto Maria di doversi preprarare a morire.
Ma Enrico era pure capriccioso, se non proprio ambivalente, negli atteggiamenti verso la figlia. Quando si era lamentato della sua caparbietà con l'ambasciatore francese e questi aveva osservato che Maria era nondimeno una ragazza bene educata e virtuosa, i suoi occhi si erano riempiti di lacrime e aveva dovuto dichiararsi d'accordo. Come Anna, il sovrano aveva tentato almeno una volta di comprare Maria con l'offerta di "un titolo e dignità reale" e con la promessa di porre fine ad ogni ostracismo nei suoi riguardi, se lei avesse soltanto accantonato le sue pretese. Maria aveva rifiutato, ma l'offerta era stata allettante. Per quanto la sua lealtà verso Caterina fosse prioritaria, una parte di lei doveva aver anelato a cedere a un padre che temeva, disprezzava, ma pur sempre amava. La sua mutevolezza però la sconvolgeva, così come la sua ben nota falsità la sconcertava completamente.
Vi fu un evento che ossessionò la sua memoria nel resto dei mesi passati a Hatfield. In occasione di una delle visite di Enrico, Maria, che aveva avuto l'ordine di non avvicinarsi alla stanza in cui si trovava il padre, gli mandò a dire che lo supplicava di permetterle di baciargli la mano. L'umile preghiera venne respinta, ma proprio mentre il re stava montando a cavallo per andare via, Maria sfuggì ai suoi guardiani e salì su una terrazza per dargli almeno uno sguardo.
Qualcuno poteva avergli detto che la figlia era lì, o forse egli si era accorto per caso della sua presenza: a ogni modo, quando guardò in su, vide che Maria si era messa in ginocchio, le mani giunte in atto di supplica. Se si era commosso a quella vista, non lo dimostrò, e tuttavia non ignorò completamente la ragazza. Con un gesto a metà tra la semplice cortesia e l'affetto paterno, Enrico piegò il capo verso di lei e si toccò il cappello, prima di spronare il cavallo in direzione di Londra.
 - Maria la Sanguinaria: miserie e grandezze alla corte dei Tudor, Carolly Erickson

lunedì 13 aprile 2015

Castelli d'Italia #104


Villa Doria Pamphilj si trova a Roma e nasce da un'antica dimora romana, per volere di Panfilo Pamphilj che comprò la vecchia struttura (più i terreni circostanti) nel 1630. La villa fu edificata tra il 1644 e il 1652, quando la famiglia aumentò di prestigio grazie al Papa Innocenzo X. Con i suoi 184 ettari è uno dei più importanti parchi di Roma.
Nel 1960 fu divisa in due per l'apertura della Via Olimpica, in onore delle Olimpiadi.

venerdì 10 aprile 2015

The Lady Elizabeth


The Lady Elizabeth, di Alison Weir.

Sì, mi sono resa conto che i romanzi storici mi piacciono.
Spoiler?

martedì 7 aprile 2015

Teaser Tuesday #117

Auguri di Pasqua e Pasquetta in ritardissimo: avevo scritto dei post, ma siccome sono un genio mi sono scordata di programmarli.
Ma ora passiamo alla rubrica odierna, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"What I mean was I had always counted on your carrying on the great work for my people which your father began."
"My father!" Richard threw his apple untasted to the circling gulls. "Bah, Robin, don't preach!"
"The wrong he did to you blinded you to his wisdom," Robin persisted. How often had he seen him sitting at this very table,choleric and conscientious, working when he might be hunting - never too tired to explain his system of economics to any youngster who was genuinely interested! Because he had known no father of his own, Robin's hand pressed gently on the chair back where that greying red head had so often rested. "He saw the opportunities of peace," he said. "Not many men would have had the energy to take over an island full of wranglings breeds and weld them into a united nation."
"Are we a nation?" enquired Richard negligently, picking over the fruit. "Or just a pack of mongrels?"
 - The Passionate Broom: a novel of Richard Lionheart and the man who became Robin Hood, Margareth Campbell Barnes

sabato 4 aprile 2015

Song of the Sea


Tomm Moore è un nome da tenere d'occhio, se si apprezza l'animazione: animatore, sceneggiatore e regista irlandese classe 1977, è uno che ha diretto due film. E di questi due film, due sono stati candidati come Miglior Film d'Animazione.
Il ragazzo ha talento, e pertanto in Italia nè The Secret of KellsSong of the Sea sono stati distribuiti. Questo sono riuscita a trovarlo solo in inglese sottotitolato in inglese.

venerdì 3 aprile 2015

Liebster Blog Award

Un grazie a Mel de The Bookshelf, Alexis de La Tartaruga si muove e InkAddicted dell'omonimo blog per avermi nominata al Liebster Award.
Poichè sono stati in tre ad assegnarmi il premio risponderò a 5 domande di ognuno, perchè dieci non è divisibile per tre.

mercoledì 1 aprile 2015

The Long Earth


The Long Earth, di Terry Pratchett e Stephen Baxter.

Ok, vi siete spiegati perfettamente: questo è il vostro parco giochi.