mercoledì 13 novembre 2013

Ender's Game

Alla fine sono andata a vedere Ender's Game, in gruppo con amici. Io ero l'unica ad aver letto il libro, cosa che ha avuto interessanti conseguenze: la prima, e scontata, che sarei stata l'unica super-critica, quella che non era al cinema solo per vedere un film ma anche per vedere se fosse stata fatta giustizia alla versione cartacea. La seconda che ho potuto vedere le reazioni dei non lettori.
In ogni caso mi chiedo perchè non abbiano tradotto il titolo: quando è stato pubblicato in Italia la prima volta era Il Gioco di Ender... non riesco a non pensare che abbiano voluto attirare il pubblico di Hunger Games per assonanza, anche se questa storia qui non c'ha niente a che fare (ed ha visto la luce nel 1985, prima che qualcuno venga a dire che bambini che combattono l'ha già scritto la Collins).

Il Gioco di Ender è uno dei miei libri preferiti, lo dico subito. È il libro che mi sono pentita di aver recensito presto nel blog, perchè ancora non ci avevo preso la mano, quello che ho aspettato con ansia che venisse ristampato e di cui ho seguito i "lavori in corso" al film. Quindi mi è difficile parlare dell'adattamento staccandolo dal materiale d'origine... per cui vediamo come va.
E, tanto per cambiare, sarò spoiler-free.

Dunque, il film per me funziona. Non è perfetto, ma non è il disastro che alcuni hanno detto. La storia è un classico della fantascienza: gli alieni hanno attaccato la Terra, quasi sterminando la razza umana. Come conseguenza da 50 anni gli umani si preparano ad una nuova guerra, scegliendo i bambini più promettenti per educarli alla carriera militare fin dall'infanzia. Il protagonista è Andrew "Ender" Wiggin, un geniale dodicenne con un talento innato per la strategia, che viene selezionato come potenziale capo dell'intera flotta terrestre. Nel film vediamo l'addestramento del ragazzino, e la morte della sua infanzia.
Il Piano
Per quello che mi riguarda, il film va avanti molto veloce, quasi troppo: Ender praticamente brucia le tappe alla scuola di guerra... ma c'era da aspettarselo: la trama del libro si svolge nel corso di parecchi anni (Ender ha sei anni all'inizio, undici e mezzo alla fine), mentre qui... un annetto a dirla lunga, credo. Non è molto chiara la cronologia.
Tuttavia gli amici non lettori hanno detto che l'addestramento risulta comunque brutale, in particolare quelli che hanno svolto il servizio militare ci hanno rivisto l'atmosfera e confermato quanto possa essere pesante per dei bambini.
Poi vabbè, per questioni di rating hanno abbassato la violenza: quella fisica, quella mentale e quella compiuta da Ender. Diciamo che nel libro gli incidenti sono meno incidenti di quanto sembrano nel film, ma immagino che insistere su un dodicenne che picchia a sangue altri ragazzi sarebbe stato un po' troppo per il pubblico, anche se hanno alzato le età. Vederlo fare ad un nanerottolo di sette anni sarebbe stato anche peggio.

Fangirl
Visivamente parlando il film è favoloso: il design, la sala di battaglia a gravità zero, le simulazioni, lo spazio... perfetti. Finalmente, con un supporto grafico, ho capito del tutto quello che Ender intende sull'orientarsi senza gravità.
Le simulazioni alla scuola di comando erano meravigliose, e il film dimostra quanto possa essere inutile il 3D: è in 2D, ed è visivamente stupendo. Apprezzo sinceramente che il regista abbia deciso di scegliere un formato solo e di concentrarsi su quello.
Peccato però che si siano viste così pèoche battaglie ç_ç

Le intepretazioni sono ottime: Harrison Ford è un grande colonnello Graff, e ha messo in piedi un bel confronto con Viola Davis nei panni di Anderson. I loro dialoghi sono interessantissimi perchè sono quelli che mettono in chiaro che la moralità di quanto stanno facendo viene messa in discussione: è giusto usare un bambino per vincere una guerra? Fino a che punto il talento è una giustificazione per sfruttare e manipolare un innocente?
Per Graff la risposta è semplice: se Ender è la persona che stanno cercando, allora è loro dovere usarlo fino alla fine, perchè il bene del singolo non è niente di fronte alla sopravvivenza della specie. Per Anderson le cose sono diverse: lei vede i candidati come bambini e non crede che distruggere la loro infanzia ed innocenza sia giustificabile di default perchè si deve difendere l'umanità. Non condivide l'idea di trasformare ragazzini in armi, togliendo loro il libero arbitrio. Perchè, alla fine dei conti, non è importante come combattere ma anche come si decide di farlo.
Ender, dal canto suo, è una persona priva di scelte: nonostante il suo intelletto sono gli adulti a mettergli davanti le possibilità che loro ritengono opportune, e quando prova a tirarsene fuori perchè non ce la fa più colpiscono dove un ragazzino è più vulnerabile: negli affetti. Usando le persone a lui care per riportarlo nei binari prestabiliti. E la cosa triste è che lo sa.
So cosa state facendo e vi odio.
La performance migliore è quella di Asa Butterfield, non solo in grado di giocarsela alla pari con attori del calibro di Harrison Ford, ma in grado di rendere il conflitto di Ender, la sua lotta per conciliare i lati contradditori del suo carattere: la sua innata empatia e la sua tendenza alla violenza, e come usare l'una ai fini dell'altra lo distrugga dentro. Lui vede come è possibile distruggere un nemico in modo che non possa più nuocere, ma sente il peso delle conseguenze: Ender è sempre in bilico tra i due estremi, con il terrore di scoprirsi uguale a Peter, il fratello maggiore escluso dal programma perchè troppo violento.
Ed è sempre solo. Forse questo fattore non l'hanno sottolineato abbastanza: per essere certi che Ender sviluppi capacità di leaderb gli insegnanti lo isolano costantemente. Non deve sentirsi come gli altri, e gli altri non devono vederlo come uno di loro.
Insomma, Asa Butterfield ha dimostrato di essere già in grado di fornire performance di questo livello: è capace di mostrare pensieri ed emozioni dei suoi personaggi senza dire una sola parola, come già visto in Hugo Cabret.
Ed è un ragazzino, chissà che farà quando sarà più grande e avrà più esperienza.

Il film, pur condensando e semplificando la trama del libro, rimane potente e ho apprezzato che non abbiano cercato di rendere Ender una vittima completamente innocente, perchè nonostante tutto il ragazzo ha comportamenti disturbanti e fa del male, anche se non gode nel farlo.
Ho anche apprezzato l'ambiguità morale del tutto: per fare un paragone con Hunger Games, lì è abbastanza facile distinguere tra bene e male. I personaggi e le situazioni li vedi bene: questo è giusto, questo è sbagliato. Questo personaggio è cattivo, questo è buono. L'indole di Katniss non viene messa in discussione.
Qui no. Qui non è così semplice: quello che fanno ai bambini è sbagliato, ma lo fanno perchè vogliono sopravvivere e i ragazzi utilizzano doti ed inclinazioni già presenti nella loro natura. Ender stesso ammette che non si limita a vincere, ma distrugge gli avversari con un eccesso di violenza in modo che non possano più fargli del male, puntando sempre e comunque alla overkill. Nel finale, soprattutto, ad essere sotto i riflettori sono le consguenze a lungo termine, per Ender ma non solo.
Ho anche trovato interessante che Ender non sia IL PRESCELTO: non è un bambino a cui dicono "Tu salverai il mondo perchè così è scritto". Contrariamente a molti protagonisti, lui è stato scelto per le sue capacità e la storia è nel fargliele sviluppare a costo di distruggerlo... non so come spiegarlo, ma prima viene la sua effettiva capacità di compiere il grande destino, non il grande destino che gli viene scaricato sulle spalle perchè sì. Qui, se Ender chiede perchè tocca proprio a lui, la risposta è che da tot anni a questa parte tengono sotto controllo i ragazzini, e lui risulta adatto. E non è neanche l'unico: è soltanto l'ultimo perchè dopo di lui non ci sarà il tempo di addestrarne un'altro.

Non mi hanno fatto impazzire i dialoghi: a parte i momenti in cui c'erano le frasi prese direttamente dal libro, la sceneggiatura mi è sembrata poco incisiva, lasciando completamente sulle spalle degli attori il compito di rendere epiche le scene.
E non hanno dato abbastanza peso al "la porta del nemico è in basso", considerando che era la frase rappresentativa del film.
Ad ogni modo, pur con la sua velocità il film non mi è dispiaciuto, e i non lettori hanno apprezzato.
Ringrazierò per sempre chi ha deciso di non mettere la love story: c'è stato un momento in cui ho pensato che volessero inserire un sottotesto tra Ender e Petra, ma per fortuna non succede niente.
Per la cronaca: è vero che non impazzisco per il romanticume, ma nel caso in questione è dovuto al fatto che i personaggi nel libro hanno circa nove-dieci anni. Qualunque ship per me è semplicemente inquietante.

E come adattamento funziona? Beh, sarò sincera: anche se il film dura due ore credo che con 40 minuti in più avrebbe funzionato meglio... spero che facciano un'edizione estesa tipo Signore degli Anelli, ma ne dubito.
Ad essere portata sul grande schermo è soltato la storia di Ender, tutto il resto è stato tagliato fuori: la situazione politica terrestre, estremamente interessante e che mostrava le consguenze delle guerre già avvenute con gli Scorpioni. Le reazioni della razza umana all'idea che esista un gruppo di ragazzini super-intelligenti e super addestrati all'arte della guerra, anche a livello politico, erano fantastiche da leggere, così come lo straniamento dei soldati che vivono nello spazio per proteggere il pianeta e la razza, e non sono mai sul pianeta e con la razza. Perdono contatto con quella realtà e pagano con la famiglia, perchè i viaggi spaziali si fanno in stasi e anche se per te passano due mesi sulla terra sono passati anni.
Peter e Valentine, i fratelli di Ender, sono praticamente camei. Ci ho sofferto un sacco, perchè sono due personaggi fantastici, ma la loro storia non aggiunge niente a quella di Ender e mi rendo conto che avrebbe spezzato troppo la narrazione. Ma vedere Peter comparire per cinque minuti, e Valentine ridotta a gruccia emotiva è stato molto triste.
Così come mi è dispiaciuto per l'appiattimento dei personaggi secondari: l'unica che emerge è Petra, suppongo per avere una co-protagonista femminile, visto che il ruolo di amici di Ender era più che altro di Alai e Bean, ridotti ad uno screentime criminale, assieme a Dink. Sempre meglio del povero Shen, che è stato tagliato in toto.
Ender verso la fine del libro
In effetti l'unico personaggio su cui si investe emotivamente è Ender, che tuttavia risulta molto più piatto rispetto alla sua controparte cartacea: nel film è brillante, ma non si vede esattamente quanto, mentre nel libro è evidentissimo come la sua intelligenza faccia letteralmente paura. E credo che non sia stato sottolineato abbastanza lo stato di esaurimento e depressione che aumentano di pari passo con le responsabilità. Imho non si nota molto come Ender venga costamente manipolato per sentirsi obbligato a non perdere mai, e contemporaneamente messo in situazioni dove non può vincere giocando secondo le regole. Di come, alla fine, arrivi a considerare suoi nemici non gli Scorpioni ma i suoi insegnanti.

Non sai neanche per chi essere triste
Riguardo al finale, per quanto sia pesante, credo non regga il confronto con il libro: lì prima ti colpiscono a cuore. Poi te lo strappano dal petto. Infine ci buttano sopra il sale. Nel film si limitano a strappartelo, ma mi rendo conto che era praticamente impossibile inserire tutte le informazioni. I problemi di quando entra in gioco la telepatia, e del fare un film tratto da un libro che è quasi completamente introspettivo.
Però, così facendo, per me si va ad intaccare il messaggio fondamentale del libro: al di là della discussione sul libero arbitrio, sul creare un assassino praticamente innocente, sulle manipolazioni, Ender's Game è una storia che condanna il pregiudizio, che mostra quanto sia disastroso non provare a capire chi è diverso. Nel film... non emerge così tanto. O forse non per me, che ho letto il libro.
L'unica cosa che posso dire è che il finale del libro è peggio di quello del film. Ma molto, molto peggio.
Non posso spiegarmi meglio altrimenti sarebbe spoiler.

In definitiva, il film è un bel film che non si merita di andare così male al botteghino, e il libro andrebbe letto.
Anche se definire Card un'idiota è un eufemismo di proporzioni galattiche.

Note: non hanno spiegato perchè sia così importante che Ender sia un Terzo: c'è il controllo delle nascite, due bambini a famiglia. Se si ha un terzo figlio non ci sono sanzioni: semplicemente al bambino sono negati i diritti civili. Per gli Wiggin il discorso è diverso: gli è stato chiesto di avere un "Terzo" nella speranza che fosse adatto al Programma, visto che Peter e Valentine ci erano andati vicinissimi. Cosa un eventuale fallimento comporterebbe per la sua famiglia a livello di stigma sociale, oltre il semplice dilemma "cosa ci faccio io al mondo", hanno un peso notevole nella decisione di Ender di entrare alla scuola di guerra.
Non hanno spiegato il ruolo dell'Ansible, che dava un senso al finale.



Non c'entra niente col film, ma Ender è stato l'unico personaggio che ho visto vincere in un sondaggio on-line contro un personaggio di Twilight... e non è poco, considerando che la fanbase di Twilight è capace di non dormire la notte pur di vincere tutto il vincibile. Il sondaggio era sul miglior bambino prodigio, vi metto uno screenshot perchè la pagina su cui sta è di uno spoileroso allucinante.

8 commenti:

  1. Spoiler-free nooo! XD
    Alla fine va sempre a finire che sbricio qualcosina! ;)
    Come ad esempio quel "Non sai neanche più per chi essere triste"! Si preannuncia la tragedia! :P
    Ahahah grazie per lo screenshot altrimenti mi sarei spoilerata tutto! Forse anche volontariamente... È più forte di me!
    Comunque lo leggerò sicuramente presto il libro...
    Cavolo, mi attira sempre di più!
    Mentre il film non lo andrò a vedere al cinema solo per Card! D:

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    1. Per una volta che sono riuscita a trattenermi XD
      Il libro è capolavoro nonostante l'autore, e anche il film non è male. Ma resisti agli spoiler, è il tipo di storia che almeno la prima volta va letta senza anticipazioni ;)

      Cmq per Card, è uscita la notizia che lui non riceverà nessuna percentuale dell'incasso. A boicottarlo ci va solo di mezzo il curriculum del regista.

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  2. Non ho ancora visto il film, sto aspettando di riuscire a leggere il libro prima. Ne parlate tutti così bene che sarebbe un peccato bruciare le tappe!
    Con questa tua recensione mi hai incuriosita ancora di più: devo assolutamente confrontare i due finali!

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    1. Leggilo, e poi recensiscilo *-*
      Per i due finali... diciamo che nel film mancano delle informazioni che rendono quello del libro ancora più devastante TwT

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  3. Sono capitata qui per caso e quando ho visto che parlavi di Ender's Game non ho potuto fare a meno di leggere tutto il post! Ho letto il libro 4 anni fa in inglese, perché in italiano era impossibile trovarlo, e da allora l'ho riletto 7 volte. Significa davvero tutto per me, è uno dei miei preferiti in assoluto, pochissimi libri e personaggi sono riusciti a farmi sentire come Ender e, insomma, da quello che scrivi penso proprio che tu mi possa capire! :) Devo dire che io non ho avuto il coraggio (oltre che il tempo, a dirla tutta) di andare a vederlo al cinema, perché avevo davvero paura che stravolgessero il libro. Trovo Asa Butterfield uno dei migliori giovani attori in circolazione e il fatto che anche lui sia un grande fan del libro mi faceva ben sperare, ma al momento di acquistare i biglietti ho sempre esitato. Sapere che tu l'hai trovato degno e all'altezza mi rincuora davvero tanto, avevo proprio bisogno del parere di un'altra fan! :)
    (scusa per il papiro, quando si parla di Ender's Game non riesco proprio a contenermi!) A presto! :)
    http://millenovecento94.blogspot.it/

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    1. Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta, e speriamo che con la ristampa il libro acquisti un po' più di notorietà nel nosro paese :)

      Il film per me non è malvagio, ma non aspettarti che ci sia una fedeltà completa al libro: nell'insieme la storia è più superficiale @_@

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  4. Credo che leggerò prima il libro!! e poi guarderò il film!!
    Vedevo sempre il trailer in tv, ma non sapevo proprio che fosse tratto da un romanzo!!

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