sabato 8 marzo 2014

Juliet Immortal


Juliet Immortal, di Stacey Jay.

Mentre affrontavo l'attentato al mio intelletto che è stato La Notte degli Angeli Caduti, su Goodreads mi è stata posta una domanda, una domanda che mi è stata posta anche da mia sorella e, ammetto, da me medesima: perchè leggo libri che so benissimo avere pochissime possibilità di piacermi? Mia sorella lo chiama masochismo letterario, ma la verità è che a me il trash piace. Mi guardo film come Sharknado, volutamente brutti e ridicoli. E anche quelli che non lo sono volutamente: Highlander II è tutt'oggi uno dei film dove ho riso di più dall'inizio alla fine. Poi certo, a mente fredda è un film che non avrebbe mai dovuto vedere la luce, uno degli argomenti che permettono di vincere a mani basse qualsiasi discussione sul "è bello ciò che piace" o sul diritto ad esistere di ogni opera di intrattenimento e non.
A me quello che è così brutto ed illogico che fa il giro e diventa epico piace da morire, ma è un genere rischioso quando ci si avventura da soli, senza basarsi su recensioni: il rischio è trovarsi di fronte a La Notte degli Angeli Caduti. O lo speciale di Guerre Stellari (motivo per cui non mi preoccupo della Disney che acquista i diritti di Star Wars: non potranno mai fare peggio).
Spoiler del tipo che racconto dettagliatamente il finale.

Fans of Maggie Stiefvater's Shiver and Becca Fitzpatrick's Hush will relish this intense paranormal love story featuring Romeo and Juliet, literary history's most tragic couple, who meet again, not as true lovers, but truly as enemies.
The most tragic love story in history...
Juliet Capulet didn't take her own life. She was murdered by the person she trusted most, her new husband, Romeo Montague, a sacrifice made to ensure his own immortality. But what Romeo didn't anticipate was that Juliet would be granted eternity, as well, and would become an agent for the Ambassadors of Light. For 700 years, she's fought Romeo for the souls of true lovers, struggling to preserve romantic love and the lives of the innocent. Until the day she meets someone she's forbidden to love, and Romeo, oh Romeo, will do everything in his power to destroy that love.

L'ho trovato girando su Goodreads, e la trama mi ha attirata come il fuoco attira la falena: Romeo e Giulietta nemici mortali.
Romeo e Giulietta.
Nemici mortali.
Non solo vai a rimettere le mani su quella è che è ormai LA coppia simbolo dell'amore tragico, ma anche su roba scritta da Shakespeare. 
Mi chiedo che autostima a mille deve avere Stacey Jay per scrivere una storia simile e proporla al di fuori di fanfiction.net o AO3. Non sono un'aspirante scrittrice, ma anche se lo fossi non credo che mi verrebbe mai in mente di pasticciare con quello che ha scritto William Shakespeare.

Fin dalla sinossi è chiaro che questo libro ha tutte le carte in regola per essere indimenticabile, per tutte le ragioni sbagliate. Purtroppo non ha mantenuto l'alto standard di wtf che ha dato nei primi capitoli, altrimenti sarebbe stato  geniale.

Si parte col botto, Giulietta che aspetta il suo Romeo. I due deficienti muoiono ma non come ha scritto Shakespeare e si passa alla follia: in soldoni, nel mondo ci sono un sacco di innamorati. Di questi un sacco che ne sono un po' destinati ad amarsi proprio tantissimissimo. Così tanto che finiscono per attirare le forze del bene e quelle del male: le prime cercano di assicurarsi che i due prescelti si innamorino, i secondi... beh, non è che gli basta separarli. Loro vogliono che uno uccida l'altro per poi reclamare l'assassino come loro agente.
Io
Con Romeo e Giulietta i buoni hanno clamorosamente fallito, e adesso sono su schieramenti opposti. Ma come si chiamano questi schieramenti? 
Ambasciatori della Luce e Mercenari dell'Apocalisse.
Ambasciatori della Luce.
Mercenari dell'Apocalissse.
Questo è il momento in cui si capisce se questo libro piacerà o meno, perchè non esiste che si possa prendere sul serio una storia dove Le Grandi Forze Superiori del Bene sembrano uscite dagli Orsetti del Cuore e Le Grandi Forze Superiori del Male hanno il nome di una band metal.
Personalmente avevo gli occhi a cuoricino.

Il modus operandi è molto subdolo: uno dei buoni prende possesso di qualcuno vicino alla coppia predestinata, i cattivi fanno lo stesso ma con un cadavere. Da qui cercheranno di tirare acqua al proprio mulino, e possibilmente di farsi fuori tra loro.
Come facilmente intuibile, Romeo e Giulietta finiscono sempre nella stessa missione... cosa molto frustrante per Giulietta, che lo vorrebbe morto tra atroci sofferenze ieri al più tardi. Lui, al contrario, è convinto di condividere con lei un rapporto speciale di nemici che sotto sotto si amano.

Comunque, l'avventura odierna vede Giulietta entrare nel corpo di Ariel, adolescente con un miliardo e mezzo di problemi, con lo scopo di assicurare alla di lei migliore amica, Gemma, il lieto fine. Romeo invece prende possesso di Dylan, il bad boy della scuola, e sembra avere un'agenda personale, dovuta principalmente alla particolarità della situazione: né lui né la sua ex sono in grado di contattare i propri superiori, e godono quindi di una libertà d'azione mai avuta prima.

In tutta onestà la Jay non scrive male: certo, non è la migliore del mondo, ma onestamente si è visto molto di peggio. È addirittura in grado di farci capire che tipo di persona sia Ariel, che non compare mai perchè nel suo corpo c'è sempre Giulietta (scusate, ma l'abitudine mi impedisce di chiamarla Juliet). In effetti i personaggi in linea generale non mi sono dispiaciuti, ma per tutta la lettura non sono riuscita a capire se erano venuti bene o male: a parte uno, nessuno di loro è positivo.
Se nella maggior parte degli YA i protagonisti sono la rappresentazione dell'adolescente che cerca sé stesso, che delinea nuovi confini col mondo, e che sotto sotto hanno la maturità necessaria per capire cosa stanno facendo e gli adulti li devono lasciar fare, sennò non potranno mai uscire dall'infanzia, ma qui... qui abbiamo la rappresentazione dell'adolescenza da incubo. Quella che i genitori ripensano all'infanzia e si chiedono cosa sia successo.
Siamo nel regno del "tutto riguarda me", dei drammi immotivati, del dare la propria interpretazione ai fatti con piglio fatalista senza mai, mai avere il dubbio che forse l'altro intendeva un'altra cosa. Nessuno ha dubbi, tutti sono certissimi di aver ragione e non ci sono discussioni, solo persone che si rinfacciano fatti.
Ma non si capisce se è voluto o meno: nessuno ha qualità redentorie, sono solo irritanti ragazzini convinti di avere la verità in tasca. In sostanza, non ho capito minimamente cosa il libro volesse trasmettermi, perchè a me i personaggi son piaciuti perchè lontani dalla perfezione ormai abituale ma sono oggettivamente irritanti. Giulietta rende, nella rappresentazione di qualcuno che è morto a 14 anni e, pur avendo continuato ad esistere, non ha avuto la possibilità di maturare: ha esperienza, ma si comporta da ragazzina adolescente perchè lo è ancora (anche se, per qualche motivo, si comporta come un'adolescente moderna). È arrabbiata, concentrata su un desiderio di vendetta irrealizzabile e si rifiuta di vedere al di là del suo naso. Spicca, ma dopo un po' la totale mancanza di evoluzione la rende irritante e hai solo voglia di entrare nel libro e scrollarla finchè non le entra un po' di sale in zucca.
Talmente non epico che è epico
Anche Ariel non è il personaggio migliore dell'universo: è una di quelle ragazzine insicure, che per mancanza di autostima vedono tutto come un attacco nei loro confronti e quindi si chiudono ancora di più. Che non è necessariamente un male, ma quando Giulietta le da ragione... lì puoi solo sospirare: un esempio mi è rimasto nel cuore, quando Giulietta dentro Ariel viene accompagnata a scuola da Gemma.
Causa routine di cui non sa nulla, la nostra protagonista ha calcolato male i tempi e non si è truccata. Gemma le dice che la prossima volta le conviene portarsi dietro i trucchi e farlo in macchina.
Ora, non c'è niente di male, ma capisco che qualcuno come Ariel possa sentirla come un "sei un cesso, non farti vedere in giro senza il cerone". Che Giulietta etichetti Gemma come 'un mostro' per aver detto alla sua migliore amica 'la prossima volta che sei in ritardo puoi truccarti in macchina' mi pare un tantinello eccessivo et immotivato. 
Ed è tutto così, a prescindere dalla gravità delle meschine ritorsioni tra ragazzini (che variano dal niente al peso).

Poi c'è Ben, il protagonista maschile nonchè il buono e perno del doppio triangolo.
Sì, perchè in questo libro di triangoli ce ne sono ben due: da un lato abbiamo Giulietta, che si prende una cotta mostruosa per Ben circa tre secondi dopo averlo conosciuto. Mi lamenterei, ma in fin dei conti lei è sui manifesti dell'insta-love. Quindi abbiamo Giulietta che le piace Ben, Ben che gli piace Giulietta e Romeo che, ancora, va dietro a Giulietta.
Triangolo 1.
Ma Ben sarebbe anche l'anima gemella di Gemma, quindi c'è pure Giulietta-Ben-Gemma. Triangolo 2.
Il problema sostanziale è la totale mancanza di tensione tra Ben e Giulietta, dovuto principalmente al fatto che Ben è uno dei personaggi più noiosi della storia: lui è il ragazzo perfetto. Fine. C'è un patetico tentativo di renderlo interessante con la storia della violenza di strada (della serie, libro, ti prego: non sei in grado di parlarne), ma è appunto patetico. Ben non ha chimica con nessuna delle fanciulle che dovrebbero stare con lui.
Ed è il personaggio migliore
In compenso c'è Romeo, che è l'unico personaggio degno di nota: è complesso. Ha una storia da raccontare, ha un conflitto interiore, è quello che sa cosa sta succedendo e che ha un piano. È quello che onestamente non sai cosa vuole fare, che non sai su che schieramento sia.
È quello che ti chiedi perchè non stiamo leggendo la sua, di storia, perchè è interessante e fa qualcosa. In più lui sì che ha chimica con Giulietta, e sono finita a shipparli perchè non fanno altro che flirtare, il tipo di flirt incazzato di Lui e Lei che si odiano ma sotto c'è qualcosa.
E non stanno insieme. Qui shippi Romeo e Giulietta e non sono la coppia che arriverà in fondo.
Nonsense.

Poi c'è la mamma di Ariel, che esce per andare a lavoro nel terzo capitolo o giù di lì e torna nelle ultime pagine, dopo settimane che non si vede. LoL?

Insomma, Juliet Immortal ha tutte le carte in regola per intrattenere e divertire, anche se magari non come voleva l'autrice. Dov'è che si perde?
Si perde nella parte centrale: tra un inizio col botto e un finale da ricovero, c'è il niente. Non succede niente.
I personaggi si incontrano e hanno sempre la stessa identica conversazione: Ariel/Giulietta e Gemma -> Gemma non è così male, aspetta ha fatto la bastardata, la odio, non si merita Ben, non si merita Ariel.
Ariel/Giulietta e Ben -> mi piace, lo amo, so che ti piaccio, smetti di scappare, no non posso, perchè, non posso dirtelo, non posso amarti, devi stare con Gemma.
Giulietta e Romeo -> so che mi ami ancora, ma sei scemo? mi hai ammazzata pezzo di idiota, sì ma in realtà tra noi c'è qualcosa, si chiama odio imbecille, muori.

Ripetere all'infinito. Ad un certo punto ti chiedi sinceramente quante volte è umanamente possibile avere la stessa conversazione con la stessa persona e puoi prevedere esattamente cosa si diranno.
Questo niente infinito azzoppa il libro, perchè quando si arriva al finale si entra gloriosamente nel regno del "ma che cazzo sta succedendo?"

Qui cominciano i super spoiler. 

Stacey Jay all'inprovviso si rende conto che è finita all'angolo: di nuovo i personaggi stanno per morire. Ma ha un'asso nella manica: non è successo niente nei capitoli precedenti, quindi può far succedere letteralmente di tutto senza che, tecnicamente, si vada in conflitto con quanto scritto prima.
Ci becchiamo una spiegazione sugli Ambasciatori e i Mercenari che non sta nè in cielo nè in terra, dove in pratica sono questa specie di parassiti che si nutrono dell'energia (positiva o negativa che dir si voglia), poi che l'Universo come entità non ha gradito e quindi vuole fermarli, o cazzate simili, che poi scompaiono nel nulla (cioè, mi inserisci l'Universo che vuole i personaggi morti e poi abbadoni la cosa?). Poi i "buoni" cercano di uccidere Giulietta, allora Romeo per salvarla la uccide prima lui. E qui sarebbe finita: è morta Giulietta, è morto Ben. Ma invece si svegliano in un universo alternativo dove Giulietta scopre che Ben sarebbe Benvolio, ed è lui che va a recuperarla dalla tomba perchè Romeo nel frattempo ha scoperto che in fondo gli piace Rosalina.

Il finale
Tutto questo succede negli ultimi due capitoli, tirati fuori dal cilindro per avere un lieto fine... senza che nulla fosse mai accennato. Un po' come Ben che in realtà non è il fidanzato di Gemma: è Giulietta che ha capito male.

Tuttavia la Jay si rende conto che anche se ha spedito Giulietta e Benvolio in un universo alternativo, in quello dove la storia si è svolta Ben ed Ariel sono morti, e per Romeo sono cazzi amari perchè ha fatto un macello non giustificabile in nessun modo coi suoi capi. Quindi salta fuori che i Buoni possono riavvolgere il tempo e, di base, resettare tutto quello che è successo e aprire le porte al seguito, che leggerò il prima possibile perchè stavolta il protagonista sarà Romeo.

Qui finiscono i super spoiler.

In definitiva: un libro con dei difetti notevoli, tra cui la staticità dei personaggi, la ripetizione delle situazioni e la noia nella parte centrale. Per me fa pari con parti che credo rientrino nei difetti: conversazioni infinite da soap-opera, premessa ridicola e un finale senza senso, completamente random e per questo a mio avviso esilarante.
Insomma, a me in definitiva è piaciuto.










Parola: scoglio (immagine in copertina)


10 commenti:

  1. Mmm... Non penso che lo leggerò, per il momento (di tutti i retelling, quelli basati su Shakespeare, non so perché, non mi attirano per niente! Anche se i risvolti demenziali di questo, in compenso, mi chiamano un bel po'! :P), ma una cosa è certa: ho letto la recensione da cima a fondo con taaaaanto gusto, hi hi hi! ;D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In fin dei conti Shakespeare è il poster boy della dignità dei retelling, visto che di trame ne ha inventate pochine XD
      Personalmente, di questo mi hanno atirata solo i risvolti demenziali U__U

      Elimina
  2. Katerina, perché ti fai del male in questo modo? Perché, leggi 'ste cose? XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guilty pleasure XD
      Ho visto lo speciale di Natale di Guerre Stellari, e sono sopravvissuta per raccontarlo, posso leggere questa roba XD

      Elimina
  3. ma è...demenziale!!!
    ahahahahaha, la lettura perfetta per quelle giornate in cui pensi che niente abbia un senso :)

    RispondiElimina
  4. No vabbé, l'autrice meriterebbe un premio solo per il finale in stile "tutti devono accoppiarsi ed essere felici".
    Epica. Davvero epica.
    E io approvo i tuoi guilty pleasure, perché amo le tue recensioni sui libri di questo tipo.
    Ma sappi che niente batterà La Notte degli Angeli Caduti.
    Me ne ricordo ogni qual volta spunta Cas in Supernatural e rido come un'idiota.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che per il "tutti si devono accoppiare", lo merita per il come ci è arrivata XD
      Personalmente spero che NIENTE batta La Notte degli Angeli Caduti... se ci ripenso mi torna il nervoso >__< che... sequenza di parole atroce.

      Elimina
  5. Non so ancora se leggerò o meno questo libro... in realtà non mi ispira molto, ma la tua recensione mi è piaciuta tantissimo, come sempre! *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non pensi possa farti fare quattro risate lascialo perdere, imho non c'è molto che possa renderlo una lettura "seria" :/

      Elimina