mercoledì 19 marzo 2014

Last Exile: Ginyoku no Fam


Last Exile, di cui questa serie è il seguito, l'ho amato. Così tanto da trovare il modo di comprarmi i dvd in edizione speciale, perchè era bellissima e con le illustrazioni di Murata. Così tanto che presi pure un art-book. E ancora rosico perchè sono riuscita a prendere solo una delle statuine (e adesso le altre costerebbero un rene e il mio primogenito).
Ho amato la serie per tanti motivi: aveva un character design particolare ed adorabile, che di primo acchito aiuta. Aveva una colonna sonora splendida, con una opening accattivante e una ending struggente.
I personaggi si sono scoperti belli, complessi. Ti prendevano, ci investivi emotivamente e ti lasciavano con il desiderio di saperne di più, di volerne ancora . La trama era complicata ed in evoluzione, strutturata su più livelli.
Ho amato Last Exile.
E avrei voluto amare il suo seguito.

Spoiler, su entrambe le serie.

Il problema principale di Fam è che cerca di staccarsi troppo dalla serie orignale. Beh, direte voi, che c'è di male?
Nulla, se l'avesse fatto bene. Ma non l'ha fatto bene: il finale di Last Exile, per quanto conclusivo, aveva un'avvenimento impossibile da ignorare a livello politico e quant'altro. Per come è stata costruita l'ambientazione, non affrontare quanto successo negli ultimi minuti di Resign non è un modo per dichiarare indipendenza: è un buco di trama in cui passiamo comodamente io e la mia scrivania. E la mia scrivania è grande.

Ma procediamo con calma. Siamo in un mondo sull'orlo di una guerra: secoli addietro, a causa di grandi calamità, la Terra è divenuta quasi inabitabile quindi per sopravvivere sono state costruite delle grandi navi spaziali, arche praticamente, chiamate Exile. Non tutti hanno potuto salirci quindi una parte della popolazione è rimasta, e stringendo i denti ha superato quel periodo nero. Una volta finito tutto gli Exiles sono tornati, e i loro occupanti hanno scacciato dalle terre più fertili quanti erano rimasti.
Riuniti nella Federazione di Ade, i "nativi" hanno covato risentimento per secoli finchè hanno iniziato una politica di annessione di quelli che considerano i loro vecchi territori.
Con l'Augusta Sara ancora bambina, il controllo della Federazione è nelle mani del primo ministro Luscinia. Altre forze in gioco sono il regno di Turan, gestito a causa della malattia del sovrano dalle principesse Liliana e Millia; il regno di Glacier, di cui si sa solo che la forza militare è composta da donne chiamate sacerdotesse; e i pirati del cielo, persone che rifiutando di appartenere a qualunque paese hanno creato una loro cultura di libertà.

Il setting non sarebbe male, non fosse che tutto il conflitto si basa sul ritorno degli Exiles qualche secolo prima e sul fatto che non ci sono risorse per tutti. Che è un buco di trama impossibile da ignorare perchè si riaggancia direttamente alla serie di cui questa vuole essere seguito. Non c'è sospensione di incredulità che tenga: il sequel di Last Exile ha fatto di Last Exile l'elefante nella stanza.

La visione di "Fam" per un vecchio fan di Last Exile
Detto questo, voglio parlare delle cose positive prima di lanciarmi nel mio rant su quello che ha ammazzato il potenziale della serie rendendola mediocre a esser generosi.
_ La colonna sonora è : varia, adatta all'ambientazione, usata bene. Hanno usato alcune tracce della prima serie, creando a livello uditivo continuità col predecessore e rendendo molto naturale a noi vecchi spettatori la transizione da una storia all'altra. Non ho apprezzato le due sigle, ma è una semplice questione di gusto personale.
_ Spesso veniamo a sapere le cose tramite le azioni: la differenza tra il pasto principesco di Turan e quello della Federazione sottolinea la scarsità di risorse molto meglio di qualunque dialogo. Così come la cultura di Glacier ci viene mostrata dalla vita quotidiana di Dian e non da un libro di storia.
_ L'aspetto politico: più si va avanti, più il peso del conflitto si sposta sulle capacità dei personaggi prettamente politici. L'impossibilità di trovare terreno comune mette a rischio alleanze e tregue, perchè non tutti vogliono la stessa cosa e anche in caso non sempre la vogliono con gli stessi mezzi: per esempio una delle fazioni vuole la guerra e si oppone con tutte le sue forze al "cessate il fuoco".
_ Le battaglie molto spesso puntano di più sulla strategia che sulla spettacolarità, e tattiche realmente esistenti. È anche interessante (e coerente) che le battaglie si contino in termini di navi affondate e non soldati morti: un distacco emotivo che coinvolge anche lo spettatore e fa capire come la propaganda possa funzionare.
_ Le animazioni, seppur inferiori per cura nei dettagli al predecessore, sono notevoli.
_ Il 90% dei personaggi importanti, o personaggi in posizioni di potere, sono femminili (es. tutti i sovrani presenti nella storia sono regine, principesse o imperatrici).

Ma tutto questo non basta a salvare Last Exile: Ginyoku no Fam. Cos'è è andato storto?
I personaggi. Ora come ora ricordo solo una serie (Gundam Seed Destiny) che ha messo in campo un cast così disastroso: dei personaggi principali se ne salva uno, i secondari se la cavano un po' meglio ma i creatori erano così innamorati della protagonista che troppo tempo le hanno dedicato, troppi episodi sono "un giorno nella sua vita".
Fam è insopportabile: per citare un altro blog, è come se nei prequel di Star Wars il protagonista fosse Jar Jar Binks.
Fam è uno di quei personaggi da anime vivaci, allegri, trascinatori, perennemente ottimisti. Di quelli che dopo dieci minuti vorresti tirarli sotto con la macchina.
I sentimenti per Fam
Non sta zitta un minuto, ed è una specie di macchinetta spara clichè. Viene presentata come la pilota migliore del mondo, tutti le vogliono bene all'istante e per qualche motivo il loro scopo nella vita diventa essere certi che sia felice. Non può sbagliare mai, che debba rubare navi da guerra all'esercito o convincere il cattivo ad arrendersi dicendogli che nel mondo bisogna volersi bene. Deve sempre essere al centro dell'attenzione: Sara chiede che fine hanno fatto i due che l'hanno cresciuta (sono morti) ed è Fam che si mette a piangere disperata. È per lei che noi dovremmo dispiacerci e il peso emotivo non è sulla bambina che ha perso le persone a lei più care.
La cosa brutta è che Fam è statica: la serie inizia a diventare più cupa e lei resta esattamente com'era nel primo episodio. La prima conseguenza è che è noiosa, la seconda che diventa un peso morto che trascina giù tutto: la sua incapacità di evolvere rende impossibile ad ogni sua scena di trasmettere emotivamente qualcosa, e la convinzione del team di sviluppo che sia la cosa migliore mai successa all'umanità impedisce agli altri personaggi di muoversi: che Millia o Giselle o Dian si rendano conto che la situazione è cambiata, che c'è la guerra vera, che la gente sta morendo, che si devono prendere decisioni difficili, per Fam è terribile, così cerca di convincerle che hanno torto, che devono continuare a credere che basta volersi bene e tutti i problemi spariranno. Non solo è un personaggio che non evolve, è un personaggio che cerca di impedire agli altri di evolvere.
Poi, se non ci riesce, corre via piangendo e sono gli altri ad essere dipinti come insensibili per aver ferito i suoi sentimenti.
È irritante ed odiosa. È come dover prendere una decisione difficile mentre accanto hai un obbiettore di coscienza il cui unico argomento è "ma è sbagliato" detto con tono a metà tra il piagnucoloso e l'arrogante.

A livello di impatto nella trama non siamo messi meglio: Fam si muove in conseguenza di Millia, principessa di Turan nonchè fulcro politico della resistenza.
Un personaggio decente?
Millia la salvo perchè è interessante: inzia come principessa viziata, ma di fronte all'annientamento del suo regno e alla cattura della sorella si rimbocca le maniche cercando di creare qualcosa da proteggere. La vediamo soffrire per le avversità, per le responsabilità che si accumulano sulle sue spalle; la vediamo lottare per non spezzarsi e quindi diventare più forte, più sicura, più consapevole del suo ruolo.
In effetti l'intera serie avrebbe guadagnato molto se la protagonista fosse stata lei perchè vediamo la sua storia, mentre Fam non ne ha una. Al centro dell'attenzione c'è qualcuno senza niente di personale da farci vedere, che non aggiunge nulla al quadro generale.
Giselle è stata un grandissimo spreco: per fare un clichè ancora più grande accanto alla protaognista allegra abbiamo la migliore amica timida. Giselle è il navigatore di Fam, e - letteralmente - esiste solo perchè le vanhip si pilotano in due. È lì per riempire il sedile dietro Fam ed è completamente sprecata: più si va avanti più il suo ruolo diventa annuire con approvazione quando qualcuno fa qualcosa. È presente in tutte le scene, ma non dice mai nulla e spesso ti scordi che c'è.

Capirete che con questi presupposti affezionarsi diventa complicato: è una storia interessante con personaggi di cui non ti importa molto. Ciò azzoppa i pg secondari, moltissimi e con pochissimo tempo per conoscerli: ce ne sono diversi che erano semplicemente "personaggi generici di cui non ricordo il nome" e di conseguenza non mi importava un accidente di quello che gli succedeva. Vasant, Dian, Sara... sono quelli di cui perlomeno sapevo come si chiamavno.

Ai cattivi è dedicato pochissimo tempo: Luscinia non si capisce cosa voleva fare. Unire tutto il mondo sotto un'unica bandiera? Portare una pace forzata? Sacrificarsi diventando colui che tutti avrebbero odiato, causa di una vera alleanza mondiale?
Ci sono prove a favore e contro ognuna di queste teorie, il che vuol dire che quale che fosse la verità ha fatto delle cazzate allucinanti ed insensate per portarla a termine.
Reazione al finale
Sul serio, 'sto tizio ha raso al suolo due nazioni, ucciso un numero incalcolabile di persone, causato più di una guerra, probabilmente traumatizzato per sempre una bambina e:
1_ non si capisce perchè;
2_ gli basta sentire Fam sproloquiare come suo solito sul vogliamoci bene per arrendersi, nell'ultimo episodio;
3_ viene dipinto come quello per cui provare pena negli ultimi cinque minuti della serie... ehm, troppo poco, troppo tardi?


Gentile concessione della prima serie
Di base l'unico personaggio di cui mi importava qualcosa era Dio, e solo perchè era il mio preferito di Last Exile: vederlo parlare del rapporto tra pilota e navigatore - e del non dare per scontato di sapere cosa pensa e prova l'altro - e che voli da solo, o l'amicizia con Alvis (che era una delle cutest thing ever anche nella prima serie), il volerla proteggere perchè l'ha promesso a Claus... quello sì che mi ha commossa. Come il "Andiamo, Lucciola" nel finale.
E squalificarlo dalla gara perchè non ha un navigatore non è un colpo basso, è un colpo bassissimo.
Però alla fine suo ruolo era quello del simpatico baby-sitter. Avrei voluto sapere come ha fatto a riprendersi dal finale della prima serie, o come fa a sapere tutti i Mysteria di Turan che la prima volta sapeva giusto uno di quelli necessari a sbloccare Alvis.

Quindi, problema di personaggi. Ma non solo.
Abbiamo anche un serio problema di scrittura: i dialoghi sono atroci. Semplicistici e confusi, non capisci mai bene cosa sta succedendo o perchè, con momenti di puro delirio tipo Vincent che chiede informazioni dato che "non è pratico del pianeta" e nessuno batte ciglio. Wut?
Situazioni e conflitti ben tratteggiati risolti a tarallucci e vino, antagonismi dipinti con realismo risolti così a caso che sembra non ci stessero nemmeno provando.
È come se mancasse un'idea precisa del target, del tono. Un'idea omogenea di cosa volevano farci, o quale fosse il punto.
Questa confusione di intenti si riflette anche nel ritmo, spesso insensato (battaglia con fato dei personaggi in dubbio, seguono: episodio riassuntivo, episodio flashback, episodio in un solo posto su tre personaggi... in pratica hai messo in stand-by la trama per tre settimane) o con eventi confusi: la Federazione attacca la Silvius e la Urbanus; Vincent porta Alvis sulla Urbanus; Aluada attacca la Sivius; Dio affronta Aluada. Dopo Dio è con Alvis in un campo. Cos'è è successo?!

Insomma, l'avrei voluta amare ma è stato impossibile: troppo confusa negli eventi, hanno usato i vecchi personaggi credo per dare un contentino a noi fan della prima serie, senza che avessero un vero peso nelle vicende, e hanno fallito nel creare dei personaggi a cui potessimo affezionarci nello stesso modo.
Ho apprezzato l'espansione del mondo, e non solo la serie ha indubbiamente delle buone idee, ma non è neanche la peggiore che abbia mai visto, però non la consiglierei: i fan di Last Exile suppongo l'abbiano già vista, e senza aver visto la prima ci si capisce poco ed è incompleta.
Tante potenzialità sprecate.


6 commenti:

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    1. Già *_* peccato il seguito non sia stato all'altezza ç_ç

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  2. Devo assolutamente iniziarlo! *-------*
    Sono davvero curiosa! :)

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    1. Non è una serie da vedere a tutti i costi... come seguito è bruttino, e come serie a sé non sta in piedi :/

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  3. Non sto guardando l'anime, perché ho ancora il manga da finire (l'ultimo numero dovrebbe uscire a giorni, comunque, se non mi sbaglio!) A lettura - e visione - ultimata ti farò sapere anche la mia! ;D

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    1. Il manga, alla fine, non mi sta dispiacendo: pur essendo velocissimo (3 numeri vs. 23 episodi) non se la cava male... la caratterizzazione dei pg è pasticciata anche nell'anime, e almeno sorvola sui tempi morti XD

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