venerdì 5 giugno 2015

I Diritti del Lettore - Book Tag

Chiedo scusa per l'assenza di questo periodo, ma la sessione estiva è qui e sta cercando di uccidermi.
Ho trovato questo tag su The road to Hell is paved with books, ma è stato creato su Le Parole Segrete.
Le regole sono molto semplici: abbinare un titolo ad ognuno dei diritti ideati a Daniel Pennac.

1_ Il diritto di non leggere. Un libro che non avete intenzione di leggere, né ora né mai.
Ulisse, di James Joyce. Mai è un tempo molto lungo, che trovo difficile applicare ad un libro in particolare. Tra quache anno potrei cambiare idea, chi lo sa.
Ma nel caso in questione lo ritengo improbabile: ho letto qualche estratto a scuola, e in tutta onestà il flusso di coscienza a questi livelli non è esattamente nelle mie corde.

2_ Il diritto di saltare le pagine. Un libro che avete letto saltando pagine, interi capitoli, o magari soltanto lunghe descrizioni.
Cinquanta sfumature di grigio, di E.L. James. Credo che saltare le pagine sia una delle cose che mi ha aiutata a sopravvivere a questo disastro letterario (ed erotico).

3_ Il diritto di non finire un libro. Un libro che avete lasciato a metà
L'eleganza del riccio, di Muriel Barbery. Dire che l'ho lasciato a metà è esagerare: credo di aver resistito tre o quattro capitoli, prima di abbandonarlo a causa dell'antipatia esagerata che mi facevano la portinaia e la ragazzina. Non so come procede la storia, ma un po' spero che muoiano male entrambe.

4_ Il diritto di rileggere. Il libro che avete riletto più spesso.
It, di Stephen King. Da bambina sono stata una rilettrice feroce, e verso i dodici anni questo era il mio libro preferito in assoluto: in genere tratto i miei volumi come se fossero d'oro, ma questo l'ho tritato. L'ho letto così tante volte che mi ricordo ancora l'incipit a memoria o quasi.

5_ Il diritto di leggere qualsiasi cosa. Un libro "per bambini" che avete letto da adulti, oppure un libro "per adulti" che avete letto da ragazzini.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, di J.K. Rowling. Visto che il libro per adulti letto da piccola l'ho messo sopra, passiamo a quello per bambini letto da adulta. Diciamo che non ho mai aspettato la mia lettera per Hogwarts.

6_ Il diritto al bovarismo. Il libro che più vi ha fatto desiderare di essere tra le sue pagine e di avere la vita dei protagonisti.
Wintersmith, di Terry Pratchett. Teoricamente punto gli universi narrativi dove non morirei in un lasso di tempo incredibilmente breve, ed evito gli storici perchè mi piacciono le comodità moderne... quindi Mondo Disco è l'unico universo narrativo in cui mi piacerebbe stare, e Tiffany è il personaggio che se l'avessi letta da bambina avrei voluto essere lei. In questo libro in particolare.

7_ Il diritto di leggere ovunque. Il posto più strano in cui l'avete fatto. Ehm, cioè, il posto più strano dove avete letto.
Non è un posto ma un quando: leggo anche in vacanza con amici. Qualche anno fa si sono sconvolti perchè ho finito quattro libri facendo esattamente quello che facevano loro, con loro.

8_ Il diritto di spizzicare. Il libro che spizzicate con maggiore frequenza, perchè ne sentite più spesso la mancanza.
Non lo faccio. Al massimo cerco delle citazioni, ma con google più che coi libri veri e propri: è più veloce.

9_ Il diritto di leggere a voce alta. Un libro che almeno una volta avete provato a leggere ad alta voce.
I Shall Wear Midnight, di Terry Pratchett. Stavo cercando di migliorare la mia pronuncia in inglese.
Ho smesso dopo poco perchè mi sentivo cretina.

10_ Il diritto di tacere. Un libro che vi ha sconvolto così tanto (in senso positivo o negativo) da non voler condividere quelle emozioni con nessuno.
Le rose di Atacama, di Luis Sepùlveda. In positivo.

E questo è quanto, gentile pubblico.

8 commenti:

  1. Aggiungerei solo "diritto di mollare immediatamente una saga o una trilogia, qualora il primo ci abbia fatto venire voglia di saltare giù da un ponte"! XD
    Ma credo che sia già una conseguenza insita nel diritto number 3! ;D

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  2. Oh, l'hai fatto!!! *___*
    E concordo con l'aggiunta di Sophie! :P
    Quello di Joyce non l'ho mai letto, ma ogni tanto mi viene la malsana idea di farlo... ma poi mi siedo e lascio che passi, perché la parte razionale di me inizia a coprirmi di insulti tutte le volte che quest'idea inizia a fare capolino :P

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    1. XD
      Quel libro è uno di quelli dove razionalità ed irrazionalità vanno d'accordo. Non arrivo mai nemmeno alla curiosità sul contenuto :P

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  3. Ma che tag carinissimo!!! Mi sa che questo lo ripropongo anche io!! *_*

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  4. Ooooh, quasi quasi ci provo anche io! Posso? ^^

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