sabato 13 febbraio 2016

Shadows Return

Shadows Returns, di Lynn Flewelling.

La cosa più importante che ho imparato da questo libro è che non dovrà mai essere permesso a Lynn Flewelling e George R.R. Martin di incontrarsi.
Mai.
(Spoiler)

With their most treacherous mission yet behind them, heroes Seregil and Alec resume their double life as dissolute nobles and master spies. But in a world of rivals and charmers, fate has a different plan...
After their victory in Aurënen, Alec and Seregil have returned home to Rhíminee. But with most of their allies dead or exiled, it is difficult for them to settle in. Hoping for diversion, they accept an assignment that will take them back to Seregil’s homeland. En route, however, they are ambushed and separated, and both are sold into slavery. Clinging to life, Seregil is sustained only by the hope that Alec is alive.
But it is not Alec’s life his strange master wants - it is his blood. For his unique lineage is capable of producing a rare treasure, but only through a harrowing process that will test him body and soul and unwittingly entangle him and Seregil in the realm of alchemists and madmen - and an enigmatic creature that may hold their very destiny in its inhuman hands... But will it prove to be savior or monster?

Questo è un libro che, alla fine, mi ha lasciato con un sacco di dubbi: da un lato è scritto benisimo, ha una trama durissima, nonostante l'ambientazione sia limitata c'è un sacco di espansione del mondo. Vediamo Plenimar, vediamo l'alchimia, vediamo il conflitto da un'altro punto di vista. Non so quanto la Flewelling riesca ad essere realistica sulla schiavitù ma di certo è un libro che ne mostra la crudeltà e gli orrori, e che dice chiaramente che anche appartenere a un 'buon' padrone è orribile.
Mi sono trovata costantemente in ansia per Alec e Seregil e sono stata malissimo per loro, leggendo tutte le violenze e umiliazioni di cui erano vittime.
Quindi perchè alla fine non sono del tutto convinta? Bella scrittura, grande coinvolgimento, buona gestione dei personaggi... tutti elementi che dovrebbero portare al massimo risultato, no?
Il mio problema è che, alla fine, in questo libro di 546 pagine succede esattamente una cosa che avrà conseguenze a livello di trama. Senza contare che tutta la storia generale (la guerra con Skala, il potenziale conflitto tra Phoria e Klia, Thero che si sta prendendo una cotta per Klia... ) ad un certo punto viene completamente abbandonata perchè Alec e Seregil si trovano lontano da tutto e tutti, e gli altri personaggi ritornano sulla scena solo quando trovano il modo di andarli a salvare.
È un libro di transizione, per certi versi, e la Flewelling mi ha colta alla sprovvista perchè non comincia come tale: all'inizio mostra i personaggi nei loro nuovi ruoli, con tutta l'incertezza dovuta all'ascesa al trono di una nuova regina che non si fida particolarmente di loro e potrebbe come non potrebbe stare cercando il modo di eliminarli, e i vari mediatori sempre sul filo del rasoio, la minaccia di essere dichiarati traditori che pende sulle loro teste ogni volta che dicono "Sì, ma... ".
E poi, all'improvviso, tutta la storia converge unicamente su Alec e Seregil, e il mistero degli Hâzadriëlfaie viene tirato fuori in un momento in cui tutto il mio interesse come lettrice era investito su un'altra cosa per cui il mio atteggiamento è stato un po' "Ok, ma proprio adesso deve diventare rilevante?!"
In effetti ero così presa dall'altra storia (quella dei primi capitoli) che ci ho messo un po' ad accettare che no, non saremmo tornati lì, e no, dovevo farmi andar bene il nuovo set di personaggi perchè con quelli avrei vissuto la storia.
Ma io volevo anche gli altri...
Non siete felici che sia riuscita di nuovo a renderla più tragica di quello che è? Perchè nonostante quello che ho scritto sopra sono rimasta incollata a questo libro finchè non l'ho finito, e ho infranto la mia regola del "Aspettiamo un attimo prima di andare avanti" perchè dovevo sapere come continuava, e dovevo saperlo subito: i nuovi personaggi sono interessanti e trasmettono tanto. Kenhir ad un certo punto ti fa venire un'odio tale che vorresti ammazzarlo con le tue mani, ma allo stesso tempo fa anche una pietà infinita. Yakhobin è assolutamente terrificante, e la sua affabilità riesce a renderlo ancora più spaventoso.
È un libro coinvolgente, che non ha paura di mettere in scena sofferenza continua con praticamente nessuna luce in fondo al tunnel e nessuna possilbilità di uscirne per i personaggi: se non avessi saputo che di libri ce ne sono sette, ed avendo visto le cover, avrei davvero temuto che la Flewelling avrebbe ucciso Alec o Seregil, o entrambi. Ciò non toglie che il suo sadismo sia estremo e che, davvero, lei e Martin non dovranno mai sedersi a un tavolo e parlare dei propri lavori perchè le idee che finirebbero per darsi a vicenda potrebbero portare noi lettori alla morte.
Quindi? Quindi gli ho dato tre stelline su GoodReads e Anoobi, perchè nonostante io veneri il modo in cui questa donna scrive, e nonostante riesca a farmi a pezzi l'anima quando vuole, l'ho trovato un libro troppo concentrato su solo due dei personaggi che popolano il suo mondo, e praticamente tutti i nuovi introdotti erano malvagi. Ho apprezzato molto, invece, come la Flewelling sia riuscita a non essere banale e ci abbia finalmente mostrato qualcosa di Plenimar. Certo, se ci facesse anche vedere qualcuna delle persone che disapprovano alchimisti e necromanti, invece di limitarsi a dirci che ci sono, l'avrei apprezzato di più. Ma non si può avere tutto, e sono ancora lontana dalla fine.

3 commenti:

  1. Ho leggiucchiato saltando dei pezzi perché non volevo spoilerarmi troppo... ma da quello che ho letto inizio seriamente a preoccuparmi!!!! :)

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    1. Eh, purtroppo a questo punto è difficile evitare spoiler sui libri passati :(
      Cmq confermo che devi preoccuparti: la Flewelling è cattiva.

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    2. Lo so.. infatti tornerò a leggerla meglio quando sarò finalmente riuscita a procedere!!! :)
      E nel frattempo tremo!

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