mercoledì 9 marzo 2016

Damien

Riemergo dall'abisso per un pilot: una serie di cui non ho seguito niente, pur con la certezza che l'avrei guardata. Anche senza sottotitoli, da quanto l'aspettavo.
Ma torniamo indietro: correva l'anno 1976, e al cinema uscì il classico dell'horror The Omen (Il Presagio): un film che consiglio a tutti quelli che non l'hanno visto, che narra la storia della famiglia Thorn. Robert, ambasciatore U.S.A, e la moglie Katherine aspettano il primo figlio, che purtroppo nasce morto. Per superare la tragedia all'uomo viene suggerito di sostituire il piccolo con un neonato la cui madre è morta di parto: Robert accetta, senza dire nulla a Katherine. Cinque anni dopo cominciano i problemi: il piccolo Damien inizia a rivelarsi sempre più diverso dagli altri bambini.
Per farla breve e anticlimatica, ad un certo punto scoprono che è l'Anticristo.
Grazie al grande successo The Omen non è rimasto uno stand-alone: ha avuto due seguiti (La maledizione di Damien e Conflitto Finale), un terzo seguito fatto per picchiare il cavallo morto (Presagio Infernale, di rara bruttezza) e un remake abbastanza inutile che pur ricalcando l'originale scena per scena riesce a perderne tutto il fascino.
Adesso è arrivato il momento della miniserie, che si pone come seguito del primo film ignorando il resto del franchise.

Personalmente trovo che questo sia un bel pilot: è ben  girato, ben interpretato, esteticamente gradevole e riesce a tenere la tensione così bene che solo ad una seconda analisi mi sono resa conto che non succede niente o quasi. Quaranta minuti di Damien confuso, vagamente spaventato, ma di eventi veri e propri... beh, introducono qualche personaggio che chiaramente avrà un ruolo più avanti, e ci sono un bel po' di morti per essere un primo episodio (ma non vi dirò chi: se avete visto il film originale sarete anche voi in grado di capire chi tirerà il calzino, e se non l'avete visto... niente spoiler, questa volta) però lo scopo principale è introdurre il crescente disagio del protagonista.
La cosa più interessante è - indubbiamente - Damien. Ormai trentenne, il giovane è un fotografo di guerra e non è a conoscenza della sua reale identità: è solo consapevole di come nella sua vita succedano cose brutte (per questo ha difficoltà ad entrare in confidenza con gli altri) e ha pochissimi ricordi della sua infanzia.
L'intepretazione di Bradley James è buona, e ci mostra un uomo complesso e confuso, che più si va avanti più sembra sul punto di andare in pezzi (cosa non molto positiva, considerando chi è).
Temo, però, che questo possa anche essere ul limite della serie: ciò che rende così bello il film è che Damien è sì l'Anticristo, ma è innocente. È un istigatore passivo di malvagità nel senso che è la sua presenza a causarla più che lui a volerla, ed è un'altra persona a fargli commettere il suo unico atto crudele del film: Damien è inquietante ma non sa distinguere il bene dal male, e pertanto non può sceglierlo consapevolmente. Per contro, gli eroi sono uomini adulti il cui scopo è assassinare brutalmente un bambino di cinque anni.
Questa ambiguità non so come possa essere adattata su un Damien adulto e in grado di capire cosa lo circonda: posso solo supporre che vedremo un viaggio verso la consapevolezza in cui l'unica incognita sarà se il protagonista abbraccerà o meno la propria natura, e se abbia una possibilità di salvezza, ma per quanto tempo potranno giocare col "Ma è buono o cattivo?" prima che diventi ripetitivo?
In questo primo episodio, però, sono riusciti a ricreare quella sensazione di inevitabilità e di condanna che funziona tutt'ora nel "materiale d'origine".
Altra incognita riguarda il tema: Apocalisse e Anticristo non sono più molto innovativi e li abbiamo visti in tutte le possibili declinazioni. Questo qui, poi, parte da un adattamento molto classico, quindi mai come in questo caso devo dire che si vedrà nei prossimi episodi se può ancora dire qualcosa al pubblico, senza lo status di film classico a difenderlo.

Sulla nota più nerd: adoro che usino spezzoni del film originale come flashback, e che si senta il vecchio tema musicale.
Oh, e le morti in stile Final Destination sono ancora tra noi. Non hanno avuto paura del potenziale ridicolo.

Detto questo, io lo consiglio: se vi è piaciuto il film, è un sequel molto rispettoso. Se non avete visto il film, è un Anticristo in lotta col suo destino e può avere risvolti interessanti.
Ma guardate il film, anche solo per cultura generale.

3 commenti:

  1. Ho letto il giusto, ché lo guardo presto.
    Tanta attesa anche da parte mia, ma fiuto poco horror...

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    1. Se costruisce la tensione psicologica più che l'horror da jumpscare a me va bene: c'è ancora il tempo di mandare tutto all'aria, ma il primo episodio l'ho guardato volentieri. Non come il nuovo Rosemary's Baby... di quello ho retto circa 20 minuti XD

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  2. "Il presagio"... uno dei pochissimi "classici" dell'horror che non sono mai riuscita a mandar giù!
    Naturalmente (?), questo significa che ho una gran voglia di scoprire se la serie riesce a prendermi di più... dalle tue parole, si direbbe un pilot dignitoso, e per di più il trailer mi ha sempre incuriosito.
    E poi, continuo a ripetere a me stessa: cosa potrà mai esserci di peggio di "American Horror Story Hotel"?! Quasi niente, veramente... e quello l'ho mandato giù dalla prima all'ultima puntata, quindi... XD

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