mercoledì 4 gennaio 2017

Guinevere: A Medieval Romance

Guinevere: A Medieval Romance, di Lavinia Collins.

Ecco qua una versione divertente e a impegno zero del ciclo arturiano.
Spoiler, ma che ve lo dico a fare.

Never before has the mysterious legend of King Arthur and the knights of Camelot been explored in such sumptuous detail. Told from the point of view of Guinevere, this epic romance chronicles the life and loves of the queen of the Round Table. From being torn away from her native Breton to wed Arthur, being held captive by his enemies to her affair with Lancelot and the subsequent fall of Arthur’s kingdom, every dramatic event is explored in a rich, compelling narrative.
With acute attention to the existing literature and historical studies, Medievalist scholar Lavinia Collins brings the world of dashing knights, week-long banquets and cruel wars to light for a contemporary audience eager to get an insider view of life at Arthur’s court. While this book will make fans of Arthurian literature ecstatic, it will also bring delight to any reader of quality contemporary fiction.
Guinevere – A medieval romance was previously published as three volumes: The Warrior Queen, A Champion’s Duty and The Day of Destiny. These are still available on kindle.

Questa trilogia (che ho preso nella versione e-book che comprende tutti e tre i libri) è una cosa che non sempre si trova: esattamente quello che sembra. Non è un retelling particolarmente ispirato, né particolarmente profondo, né completo, e non punta mai ad esserlo.
È una versione disimpegnata, un polpettone in costume il cui solo scopo è intrattenere, e per questo non posso giudicarlo troppo severamente. Come posso smontarlo perchè non arriva a vette a cui non vuole arrivare?
In sostanza questo è il libro adatto se volete il ciclo arturiano in versione easy, con accento sulla componente romance e un bel po' di scene di sesso scritte abbastanza bene (e che non fanno pensare "stanno facendo cosa e come?")
La storia, come possiamo bene immaginare, ha come protagonista Ginevra, che in prima persona ci racconta la sua storia: da principessa guerriera a regina impeccabile, ed è un viaggio interessante.
Questa Ginevra, rossa di capelli e abile con l'arco, è una Merida più realistica: principessa di un regno che ha perso miseramente la guerra contro il giovane Pendragon, viene da lui chiesta (anzi, pretesa) in moglie, senza possibilità di appello.
Lo ammetto: io qui ho tremato. La protagonista, fiera e ribelle, costretta a nozze con chi ha ucciso il suo promesso e i suoi fratelli, e destinata in futuro a tradirlo? Già vedevo Artù ridotto ad un mostro o a un cretino per far star simpatica lei. E invece la Collins mi ha sorpresa, non ha vinto facile: Artù è un bravo re e un buon marito. Un uomo buono, anche se non proprio interessantissimo.
Mi è piaciuto vedere lui e Ginevra mentre costruivano una quotidianità e una vita insieme nonostante si fossero sposati per ragioni di stato, e mi è dispiaciuto pensare a come il loro matrimonio era destinato a finire.
Però, una volta usciti dalla bolla rosea rappresentata da Artù e Ginevra, il quadro diventa meno piacevole.
La cosa positiva è che ci sono alcuni personaggi secondari interessanti: Kay, fratellastro di Arthur e migliore amico di Ginevra, è probabilmente il migliore, e ho anche apprezzato come sono state rese Morgana e Morgause, in particolare la seconda: non è cattiva, anche se Arthur non sopporta di averla intorno per via di Mordred. Diciamo che la Collins non cade necessariamente nella trappola del "se personaggio X sta antipatico ai Buoni allora è l'Anticristo".
È anche una con delle buone intuizioni, capace di rielaborare i miti in modo interessante: tutta la storia di Galahad è incredibilmente originale ed imprevedibile, e in altri ambiti è in grado di mescolare antico e moderno. Gawain è un personaggio coerente con l'ambientazione temporale, ma è un bruto e un violento se visto con occhi moderni (che Gwen possiede, perchè dobbiamo immedesimarci e tifare per lei).
Merlino, invece, è difficilissimo da inquadrare perchè appare veramente in una manciata di pagine (fa una cosa, e viene subito rinchiuso da Nimue nella grotta), ma ho trovato interessante che fosse a servizio del destino e non di Artù: lo aiuta, ma per certi versi lo condanna perchè la storia deve andare in un certo modo.
Io con Ginevra
Il probema più grande, secondo me, è proprio Ginevra, che a conti fatti è una brutta persona, di cui non ci liberiamo mai perchè è la protagonista e la voce narrante. Ora, a livello teorico posso apprezzare una Ginevra che non sia perfetta e che, per una volta, non si faccia millemila problemi sul tradimento, ma questa qui non cresce mai.
L'ho trovata carina ed adorabile quando è una ragazzina, alle prese con la cotta mentre né lei né Lancelot sanno cosa fare, ma nel momento in cui diventa una donna diventa pesantissima.
Tanto per cominciare si sente superiori a tutti, e considera ogni donna con cui interagisce un'idiota. Non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni, ma si infuria se gli altri non mettono lei al primo posto. È egoista ed egocentrica, pronta a saltare alla gola di chiunque le dica i suoi difetti, e considera ogni sua azione giustificata. Tipo che si incazza a morte quando le fanno presente che andare a letto con Lancillotto non era così inevitabile. Apriti cielo.
Tra l'altro, quando Artù e Lancelot sono in guerra per lei, lei spera che Lancelot muoia perchè tanto non potranno più stare insieme e tanto vale provare a ricostruire il matrimonio. Ma che stronza.

Però nell'insieme mi sono divertita: niente di eccezionale, ma intrattiene con onestà e ha un paio di trovate interessanti.

1 commento:

  1. Dopo aver letto la tua recensione sono davvero curiosa, anche se quello che hai scritto su GInevra non mi ha fatto impazzire... intanto inizio a farci un pensierino e poi deciderò il da farsi :)

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