venerdì 4 ottobre 2019

My Hero Academia

My Hero Academia, di Kohei Horikoshi.

Nel caso non si fosse capito: a me piacciono i super-eroi.
E nel caso non si fosse capito: non mi trovo a mio agio con la pubblicazione dei comics americani.
Ne segue che quando trovo qualcosa che unisce questo genere al tipo di fumetto che leggo una possibilità in linea generale gliela do.
È così che sono incappata in My Hero Academia, prima l'anime e poi il manga.

Di cosa parla questo fumetto? Di un mondo dove essere dei super-eroi è una possibile scelta di carriera.
Sono passate generazioni dalla nascita della prima persona dotata di poteri (qui detti quirk), e adesso è la norma avere una qualche abilità fuori dal comune. Ciò ha portato a diversi mutamenti nella società, facendo nascere i super-cattivi, ma rendendo anche quello che prima era un sogno infantile una vera e propria professione: l'eroe mascherato.
Ci sono leggi, agenzie per cui lavorano, scuole che li formano... anche se il mondo sta attraversando un periodo di pace, grazie soprattutto ad All Might, il più grande eroe di tutti i tempi e vero e proprio simbolo della pace.
Il nostro protagonista è Izuku Midoriya, un ragazzino di quindici anni che ha sempre voluto diventare un eroe ed idolatra All Might, solo che c'è un piccolo problema: lui i poteri non li ha, perché in un mondo dove è normale averli, essere l'eccezione vuol dire non averli... e così il povero Midoriya non solo ha visto i suoi sogni infranti dalla più tenera età, ma è stato pure bullizzato da tutti per la sua debolezza, in particolare da Katsuki Bakugo, che conosce dall'asilo e che invece ha un quirk molto potente.
Qui, sarò onesta, la premessa prende una piega che non mi è piaciuta e che - di base - ha rischiato di farmi dire "No, stavolta passo": io pensavo che la storia sarebbe stata di come Midoriya sarebbe diventato un eroe senza avere poteri speciali, mentre invece si va a parare da un'altra parte.
Izuku, infatti, per una serie di bizzarri eventi conosce All Might, e sempre per una serie di bizzarri eventi gli rimane impresso: in un mondo dove essere un eroe è un po' come essere una celebrità, con paletti entro cui muoversi, un lavoro che si sceglie di fare come si sceglie di fare i dentisti, un ragazzino che invece si muove per gli ideali che hanno portato i primi ad indossare maschera e mantello, per il semplice e puro desiderio di aiutare gli altri colpisce al cuore l'eroe più grande di tutti, che ai tempi scelse quella vita per gli stessi motivi.
E All Might (che è un grande idealista con la capacità di pianificare di un bambino di due anni) decide di fare di Izuku il suo successore: devastato da una ferita riportata in battaglia, All Might sta lentamente perdendo i suoi poteri... ma siccome il suo è un quirk che può essere donato ad un'altra persona, decide di donarlo ad Izuku.
Così Izuku ha finalmente la possibilità di realizzare i suoi sogni iscrivendosi allo Yuei, la più famosa scuola di eroi.

In pratica un teen drama coi superpoteri e le super battaglie, il genere di shonen che ora come ora non sempre mi piace, senza contare che vedere il protagonista guadagnare poteri così, tanto per, mi sapeva di cliché.
Ma mi sono dovuta ricredere: questo manga ha molti punti di forza, che a mio avviso superano di gran lunga i difetti.
Tanto per cominciare ci sono i personaggi: il gruppo dei protagonisti è ben caratterizzato, sia a livello visivo che psicologico, e l'autore - soprattutto - ha la voglia di andare oltre con loro, di mostrare cosa sta sotto la pur stilosa apparenza.
Poi ci sono i poteri: ci sono quelli più classici, ma anche quelli francamente assurdi e Horikoshi ha un sacco di inventiva dato che non solo si ricorda sempre di dare dei limiti, ma anche di trovare modi per renderli utili in battaglia. E in effetti, si ricorda anche di mostrare che i ragazzi devono impegnarsi per imparare ad usare i loro poteri, rinforzarli, aggirare i loro limiti e imparare a nasconderli così che i nemici non se ne accorgano.
Ma il protagonista? Beh, la cosa interessante è che l'autore si ricorda che Izuku parte come persona senza quirk, e lo fa ragionare come tale: Izuku stenta a considerare il potere una parte di sé, la cosa su cui punta è la capacità di analisi e di pianificare, visto che è cresciuto essendo sempre il più debole del gruppo. Inoltre avendolo ricevuto così tardi non lo sa usare, e le conseguenze sul suo fisico sono devastanti.
E a proposito di conseguenze... un'altra cosa che apprezzo è la mancanza, in questa storia, di un rigido status quo: ci sono gli strascichi delle decisioni prese, alcuni gravi, alcuni all'apparenza innocue ma che in realtà sono solo l'inizio di un impressionante effetto domino, e anche se i personaggi si riprendono da ferite assurde in modo assai irrealistico, spesso e volentieri hanno effetti a lungo termine o permanenti.

Oh, e ci sono anche dei cattivi assai interessanti. Giusto per dire.

Alla fine dei conti My Hero Academia è stata una più che piacevole scoperta nel panorama anime/manga: è divertente, ti fa esaltare, e in certi momenti commuove pure.

4 commenti:

  1. Finalmente uno shonen -nuovo- valido.
    Qualcosa di diverso, di fresco.
    Ho visto pochi episodi della serie, aspetto l'occasione di potermelo gustare di nuovo in tv per bene.
    Il manga non so, mi è sempre sfuggito.

    Moz-

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    1. Secondo me meritano parecchio sia il manga che l'anime :D

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  2. Mia sorella va pazza per questa serie - anime e manga! :D
    Anch'io ne sono molto incuriosita, quindi forse prima o poi mi deciderò a provare almeno un paio di numeri... Il personaggio di All Might sembra assurdamente delizioso! XD
    Comunque hai ragione, i comics americani seguono dei processi di pubblicazione abbastanza assurdi: non leggo DC ma, almeno per quanto riguarda la Marvel, sono stata costretta a passare dagli impossibili fascicoletti Panini ai vari paperback disponibili in inglese, per riuscire a capirci qualcosa ed evitare di perdermi i vari pezzi per strada... Adesso mi trovo infinitamente meglio, ma ogni mese mi tocca comunque buttare un'ora o due a spulciare l'elenco delle novità sui siti specializzati per riuscire a capire cosa mi interessa e cosa no. Insomma, un lavoraccio! XD Ma, almeno per il momento, trovo che ne valga la pena! ^^

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    1. All Might è quel tipo di personaggio che non posso fare a meno di volergli un po' di bene, anche se non è il mio preferito XD cmq prova qualche numero, è carinissimo ^^
      Eh, anche io per i comics americani se mi interessa qualcosa cerco i volumetti che riuscono più spillati in uno @_@

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