giovedì 1 agosto 2013

La Regina della Rosa Bianca


La Regina della Rosa Bianca, di Philippa Gregory.

Dopo aver letto questo libro sono giunta alla conclusione che i romanzi storici si apprezzano di più se si conosce il periodo in cui sono ambientati.
So che c'è il rischio di non apprezzare il punto in cui, inevitabilmente, la finzione e la speculazione si mescolano alla realtà.... ma sapere di che cosa si sta parlando imho aiuta.

1464. Elisabetta Woodville è l'affascinante figlia di un nobile inglese, sostenitore del casato dei Lancaster. In seguito all'ascesa al trono degli York, si ritrova spogliata di tutti i suoi possedimenti, ma non si perde d'animo. Decisa a rivendicare i propri diritti, si reca a corte per incontrare il nuovo re, Edoardo IV. E lui si innamora all'istante, sposandola in gran segreto. Una svolta dagli esiti imprevedibili per la vita di Elisabetta... La storia di una passione bruciante sullo sfondo della più sanguinosa lotta fratricida che l'Inghilterra abbia mai conosciuto: le Guerra delle due Rose.

Voglio fare due precisazioni: la prima è che so pochissimo della guerra in questione, giusto che alla fine c'entrava anche Riccardo III e che ha vagamente ispirato Martin per Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. La seconda è che la quarta di copertina è liberamente ispirata al libro.

Dunque, ho deciso di leggerlo perchè sta andando in onda la serie televisiva, dove ho resistito ad un discutibile primo episodio perchè negli ultimi due c'è Arthur Darvill, ma che alla fine mi ha interessata abbastanza da comprare il libro.
Peccato che nel libro non ci sia Arthur Darvill.

Ok, la butto tragica ma non è che mi abbia fatto schifo. Semplicemente... è piatto. È interessante perchè racconta di un periodo storico interessante ma più che col desiderio di leggere il numero 2 della serie (che cmq leggerò) mi ha lasciata col desiderio di cercare le biografie di tutti i personaggi.

Non sono in grado di attestare sulla fedeltà agli eventi storici, so solo che alcuni degli elementi che sembrano inseriti per ravvivare la trama sono reali: sul serio Elisabetta ed Edoardo si sposarono in gran segreto, e sul serio lui l'ha voluta come regina contro tutto e tutti. I principi nella Torre sono spariti davvero, e davvero Elisabetta si è arroccata, nei momenti di maggiore disperazione, nelle chiese sfruttando il diritto d'asilo.
Ma altri dettagli sono lì per ravvivare la trama, e non mi sono piaciuti: sì, cara la mia magia, sto guardando proprio te.
Il vero aspetto di Melusina
La Gregory ha deciso di imbastire parte della trama sulle accuse mosse ad Elisabetta e a sua madre di stregoneria, rendendole discendenti di una divinità dei fiumi (Melusina) e dotandole di veggenza e poteri vari.
Se da un lato stringe il cuore il rifiuto di Elisabetta, a causa dei presagi, di allontanare i figli di primo letto (giusta previsione, figli sbagliati) dall'altro è irritante come il 90% delle svolte narrative sia ricollegabile ad un incantesimo compiuto da madre o da figlia.
Che poi ti lascia col dubbio, potrebbero anche essere le coincidenze più numerose del mondo... ma che due palle, alla fine. Non si integra affatto col resto del romanzo. L'unica cosa che lo rende interessante è la contrapposizione tra Elisabetta e Margaret Beaufort, la donna che crede di discendere da una ninfa e quella convinta di avere un filo diretto con Dio, e che comunque nasce dalla contrapposizione dei due libri che le vedono protagoniste, non da un loro confronto nello stesso libro.

La storia è narrata in prima persona da Elisabetta, e non sarebbe neanche un male se Elisabetta non fosse insopportabile: è così lagnosa, così convinta che tutto le sia dovuto, che alla fine rimanevo sorpresa nel rendermi conto che le sue brave cose le fa, e le fa da sola.
Insomma, imho il problema non è della storia ma della Gregory: ha saltato tutti i punti che avrebbero reso la storia interessante. Tanto per cominciare la travolgente passione non c'è... o meglio, noi veniamo informati che c'è, ma non si avverte. Loro sono una coppia, e si amano, ma non c'è niente di fuori della norma, perchè l'unica altra coppia che vediamo è quella composta dai genitori di Elisabetta, e loro addirittura si sposarono contro il parere del re. La relazione dei protagonisti, che non brilla particolarmente, non spicca neanche in un mondo di matrimoni combinati perchè l'unico altro matrimonio che vediamo è stato d'amore.
E se non nomino Giorgio e Isabella, o Riccardo ed Anna, non è perchè evito argomenti contrari alla mia tesi, ma perchè Elisabetta è così incredibilmente di parte da rendere impossibile un paragone: chiunque non venga dalla sua famiglia è IL MALE, e pertanto svilito agli occhi del lettore.
E questa è un'altra cosa che non mi è piaciuta: Elisabetta è idiota.
Ora, non so come la vera Elisabetta si è mossa nella sua vita, magari avrà cercato di rendere più sicura la sua posizione rafforzando la sua famiglia, in modo da non essere legata solo ed unicamente al destino del marito, ma qui... è una deficiente spocchiosa che non si rende conto che umiliare continuamente ogni singolo sostenitore del marito, togliere ogni possibile ricompensa per darla al cugino del nipote del fratello del compagno di stanza di suo padre (e gongolare mentre lo fa) la renderà soltanto odiata agli occhi di tutti, e di certo non migliora la presa sul trono di suo marito (che se nella realtà bilanciava dando terre ad alcuni e titoli ad altri, qui ubbidisce come un cagnolino).
Alla fine, quando le rinfacciano di aver creato una situazione impossibile, e di aver preso il potere senza assicurarsi un modo di mantenerlo (rendendo i suoi figli carne da macello), ho gongolato non poco. Ma non credo fosse la reazione voluta, quella di gioire delle miserie dell'unica ed incontrastata protagonista.

Insomma, in generale non ho apprezzato come è stata sviluppata la storia, ma almeno la Gregory ha uno stile pulito e scorrevole (anche se troppo didascalico). E di certo mi ha lasciato l'interesse per i libri successivi, per vedere come sono gli altri attori coinvolti, e cosa fanno, e il desiderio di studiarmi questa Guerra delle due Rose. Come se avessi bisogno di altre cose da voler leggere.

In questo momento, Philippa Gregory mi sta guardando così

6 commenti:

  1. Io della Gregory ho letto "L'altra donna del re" pronta alla noia più totale e ad un libro lunghissimo.. Invece mi è piaciuto molto!
    Per un attimo mi è presa la voglia di leggere tutti i suoi romanzi, poi però leggendo le varie recensioni mi è sembrato che avessi preso il suo romanzo migliore e non valesse la pena continuare con altri XD
    La tua recensione mi ha un po' più convinto di questa cosa eheheh :D
    (Ma è una recensione epica, seriously!)

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    1. Anche io mi sto facendo questa idea: moltissimi lodano L'Altra Donna del Re e sono più critici verso i libri successivi. Mi sa che alla fine mi leggerò anche quello, giusto per vedere com'è la Gregory al suo meglio U_U

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  2. Questo titolo mi manca, però qualche anno fa ho letto "Caterina, la prima moglie" della Gregory e me ne sono innamorata completamente, sia del suo stile che della storia e dei personaggi...l'ho veramente divorato. Se vorrai leggere un altro romanzo di questa autrice, magari prova con quello ^-^ certo, non garantisco nulla perché i gusti son gusti e una cosa che a me può piacere a te casomai fa venire l'orticaria :D però non si sa mai!
    Bellissima l'ultima gif ;-)

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    1. In linea di massima come trama mi interessano tutti non poco, in particolare L'altra donna del re (aiuta che ho visto il film e non mi è dispiaciuto :P )

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  3. L'ho letto qualche mese fa; il periodo storico in cui è ambientato è interessante, ma la narrazione secondo me è terribilmente piatta.. Non credo che leggerò altri libri della Gregory, dopo questo m'è passata la voglia :( E' troppo didascalica, come hai detto tu.

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    1. Avevo anche aspettative sbagliate: mi aspettavo almeno un'analisi del potere nell'ombra che può avere una moglie, in un peiodo storico simile, ma niente... l'unico potere presente femminile è quello (dubbio) della magia e quello (indubbio) della gnocca O_o

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