mercoledì 21 ottobre 2015

The Last Kingdom

Quando ti accorgi all'ultimo che c'è una serie che ti interessa la cosa più bella è controllare le date e scoprire che, in effetti, il primo episodio è già uscito.
The Last Kingdom è iniziato da un paio di settimane, e ha attirato la mia attenzione per due motivi: tanto per cominciare ci ha messo le mani la BBC, che considero un po' una garanzia, e poi è in costume... e mi piacciono i telefilm in costume. Soprattutto se sono tratti da grandi saghe (che io non ho letto, ma se quella di Cornwell è considerata una serie importante un motivo ci sarà).
Poi vabbè, uno si chiede se vale la pena guardarla: per politica e guerra di stampo simil-medioevale seguo già Game of Thrones e Vikings... The Last Kingdom può davvero offirmi qualcosa che non ho visto in altre otto sfumature?
Dopo l'episodio pilota posso dire una cosa: se non ho visto il secondo è semplicemente perchè non ho avuto tempo (motivo per cui sono saltate le rubriche, per la cronaca) e il pc ha deciso di avere enormi problemi esisteziali riguardo al sonoro dopo che ho prestato a mia sorella le casse, ma è lì che mi aspetta.

È difficile parlare di questo pilot senza fare spoiler: ambientato nel nono secolo, una generazione dopo Vikings, questa serie ci mostra un'Inghilterra composta da piccoli regni che cercano di unirsi per resistere ai violentissimi invasori vichinghi... e che non necessariamente riescono nell'impresa.
Nel mezzo del conflitto finirà per trovarsi il nostro protagonista: Uhtred, giovane erede di Bebbanburg, è un ragazzo che per vari motivi finisce per diventare un punto di congiunzione tra le due culture (mi aspetto che ci sia del sano dramma interiore sulla cosa)... ma non posso dire altro senza finire per spoilerare qualcuno dei numerosissimi colpi di scena, che sono pure i punti di snodo della trama.
Quindi passiamo al lato tecnico: in questo pilot succede tutto e di più, e gli autori riescono a non cadere nella trappola del 'ci basta un'azione per definire un personaggio' perchè quei tempi erano così violenti che cose che bollerebbero qualcuno come villain della stagione senza se e senza ma... erano ordinaria amministrazione una volta aperte le ostilità: qui ci si può presentare con la testa mozzata di un fratello maggiore e diventare poi una figura paterna per il fratello minore.
Vengono gettate le basi per il resto della serie in modo pulito: vediamo il setting, intuiamo gli schieramenti, le motivazioni dei personaggi. Il quadro generale e quello più personale.
Insomma, la puntata svolge più che egregiamente il suo sporco lavoro di intrigare lo spettatore (al punto che ho preso il libro appena finito di vederlo) e ve lo consiglio.
Si può fare confusione all'inizio se si segue anche Vikings, quindi lo dico subito: no, questo Ragnar non è quel Ragnar. In compenso Ubba è suo figlio.
Oh, e nel cast c'è anche Rutger Hauer.

6 commenti:

  1. Io ho letto il primo libro di Cornwell e l'ho trovato un po' lento (avevo aspettative altissime perché ho adorato la pentalogia di Excalibur!) magari vedendo la serie mi viene voglia di continuare le lettura! Sai se sarà una stagione per libro o una stagione unica per tutti?

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    1. Non so, credo aspetteranno di vedere gli ascolti prima di decidere un eventuale rinnovo.

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  2. Di Cornwell ho letto anni fa "L'ultimo re" e mi sa proprio che la serie è presa da questo libro XD Però non mi ricordo assolutamente niente, a parte che avevo trovato lo stile di Corwell soporiferissimo XD Però la serie la vedrò, mi ispira!

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  3. A me Cornwell non dispiaceva particolarmente, ma quello che ho letto di suo l'ho letto una vita fa, quindi non fa molto testo. In compenso mi hai incuriosito molto con questa serie... ci farò un pensierino! :)

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