domenica 25 ottobre 2015

Wicca Book Tag

Ho trovato questo tag su Libri di Cristallo ma è stato creato nel blog La soffitta di Amelia. Visto che ci avviciniamo ad Halloween, visto che è una vita che non faccio un tag e visto che sono indietro con le recensioni, eccolo qua: il tag dove bisogna associare alle feste pagane un libro.
31 Ottobre: Samhain. Il Dio muore e giunge l'inverno. Il capodanno wiccan. Gli spiriti vengono onorati e gli antenati vengono a visitarci.
Un libro che ti ha fatto scorrere i brividi lungo la schiena ma che ti ha fatto anche sentire in comunicazione con qualcosa.
American Gods, di Neil Gaiman. Ho amato questo libro, e quando l'ho finito il mio primo pensiero è stato che questo volevo da un urban fantasy, anche se non lo sapevo quando l'ho comprato. In più adoro questa concezione del potere divino.

21 Dicembre: Yule. Il Dio e la Dea rinascono. È a notte più lunga dell'anno e la più buia.
Un libro che ti ha avvolto nelle sue tenebre ma anche affascinato.
It, di Stephen King. Uno dei miei libri preferiti da piccola, sia quando lo leggevo di nascosto che quando mia madre si è arresa all'evidenza che - anche se avevo undici anni - non avrebbe potuto separarmi da Stephen King. Uno di quei libri che leggi la sera a letto, con la lucina per non farti scoprire dai tuoi e poi renderti conto che, ad un certo punto, dovrai spegnere la luce. E stare al buio. Sola.

2 Febbraio: Imbloc. La festa della Dea che si riprende dal parto col Dio. La terra rinasce ed è di nuovo fertile.
Un libro che ti ha dato una visione speranzosa e luminosa, che ti ha fatto sentire bene e forse anche un po' rinato.
I tre moschettieri, di Alexander Dumas. Una delle cose che noti al terzo classico dell'800 che leggi è che gli autori, spesso e volentieri (nel 99,9% dei casi) cercano di insegnare qualcosa. Hugo, Dickens, i russi... tutti loro hanno scritto queste storie bellissime e tremende con l'intento di denunciare quanto la società possa fallire e distruggere persone colpevoli di niente.
Poi c'è Dumas.
La cosa che invece salta all'occhio leggendo I tre moschettieri è come Dumas si sia palesemente divertito a scriverlo, e come il suo principale intento fosse spassarsela un mondo e farlo fare pure al lettore.

21 Marzo: Oestara. Il Dio e la Dea portano nova vita. Luce e tenebre sono in equilibrio. Le giornate si allungano e spuntano le prime gemme.
Un libro incentrato sulla natura e che ti ha ricongiunto con essa.
L'intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi, di Terry Pratchett. Non proprio natura, ma in questo libro c'è una rappresentazione della vita contadina e della saggezza popolare che mi ha rimessa in contatto con la mia infanzia (nonni contadini, e tutte le estati in campagna).
E la pastorella di ceramica.

1 Maggio: Beltane. Il Dio e la Dea si innamorano e portano la vita nel mondo. Le giornate sono le più lunghe dell'anno.
Un libro luminoso che ti ha fatto sentire innamorata o con una bella storia d'amore.
Tiger Lily, di Jodi Lynn Anderson. In questo libro ho trovato la storia d'amore più carina ed onesta di tutti gli YA che ho letto: non racconta il Grande Amore Per Sempre™, ma il primo amore. Quello che quando lui ti chiede di uscire è il panico totale perchè non hai idea di cosa fare, o come, o perchè, o che vuol dire... ed è molto più facile relazionarsi a una cosa del genere rispetto al parlare con un tizio per due minuti e capire che È LUI.

21 Giugno: Litha. Il Dio è nella sua massima potenza. È il giorno più lungo dell'anno in assoluto.
Un libro forte, che ti ha dato coraggio o che narra una grande storia.
I Miserabili, di Victor Hugo. Non so neanche da dove cominciare per dire quanto questo libro si presti perfettamente alla descrizione

1 Agosto: Lughnasadh. Il Dio è stanco e vecchio, comincia il suo declino. Le giornate si accorciano e la terra inizia a smettere di essere fertile.
Un libro con un finale oscuro, triste o che ti ha lasciato un brutto presentimento.
I semi del male, di William March. Uno dei pochissimi gialli che non solo ho letto, ma che mi è pure piaciuto un sacco. E il finale... in qualunque modo fosse andata sarebbe andata male.

21 Settembre: Mabonll. Il Dio si prepara alla morte. La Dea, triste, si assopisce e con lei la natura. Luce e oscurità sono in equilibrio anche se il mondo si avvia alla notte.
Un libro che ti ha lasciato nel cuore un profondo senso di malinconia. 
Il gioco di Ender, di Orson Scott Card. Uno dei miei libri preferiti, una storia di fantascienza dove bambini vengono addestrati a combattere una guerra contro una terribile razza aliena, che alla fine ti spezza il cuore e dire che lascia un profondo senso di malinconia non rende l'idea.

Finito. Adesso fatelo anche voi, che sono curiosa di vedere le vostre risposte.

8 commenti:

  1. Condivido in pieno la tua opinione su Gaiman e American Gods, non ho più trovato un urban fantasy che mi desse quelle sensazioni!

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    1. Se leggi anche in lingua originale ti consiglio la serie Urban Magic di Kate Griffin: è diversa da American Gods, ma la considero la migliore saga urban fantasy in circolazione al momento *^*

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  2. Già il fatto che ci sia American Gods come prima risposta mi piace un sacco! E sono assolutamente d'accordo con te per quando riguarda I tre MoschettieriXD L'ho adorato, non vedo l'ora di leggere Vent'anni dopo.
    Tiffany invece la sto leggendo proprio in questo periodo.

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    1. Io ho preferito Il Conte di Montecristo, ma I tre moschettieri è più... avventura ed intrighi puri. Vent'anni dopo che l'ho in lista, ma credo che aspetterà ancora un po'
      Tiffany *-* spero che ti piaccia :D

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