Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Il 30 aprile 1488, dopo due settimane di anarchia, in cui avevo rischiato di essere fatta a pezzi insieme ai miei figli e al resto della mia famiglia, tornai a essere la Signora di Forlì.
Avevo venticinque anni, sei figli piccoli da allevare e proteggere ed ero vedova.
Le difficoltà non erano concluse, anzi, per certi aspetti, iniziavano allora.
La nostra società non perdona a una donna di essere sola, senza un uomo al suo fianco, neppure se ricopre un ruolo di potere, anzi, soprattutto in quel caso, e associa la solitudine femminile a un'idea di fragilità, impotenza e inettitudine. Valeva anche per me, nonostante le prove di valore che avevo fornito.
Nel momento stesso in cui mi riappropriavo della signoria di Forlì, che avrei retto a nome di mio figlio Ottaviano, mi offrivo come bersaglio ideale a chiunque covasse il progetto di usarmi, di servirsi di me per propri fini o, più semplicemente, intendesse eliminarmi per assurgere al mio posto.
E di aspiranti, in tal senso, se ne profilavano molti.
Mio zio Ludovico Sforza era in testa alla lista di coloro che si ripromettevano di usarmi.
Nemmeno per un attimo caddi nell'errore di considerare il suo rapido e generoso intervento in mio favore come puro frutto di solidarietà familiare.
- I giorni dell'amore e della guerra, Carla Maria Russo
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