venerdì 23 novembre 2018

Star Wars - L'Attacco dei Cloni

Continuano le recensioni di Guerre Stellare in ordine di episodio, ed eccoci quindi al secondo capitolo.
Vi dico subito che lo reputo il peggiore del mucchio.
Ovviamente si va per punti e ovviamente spoiler.
P.s.: se vi sembra che in certi punti non scorra bene, o che le frasi non tornino... è perché ho tagliato il mondo per raggiungere una lunghezza accettabile e a volte ero troppo pigra per riscrivere dodici righe, limitandomi ad amputare frasi qui e là.

Iniziamo subito coi problemi senza ulteriori indugi.
Aggiungere pianeti =/= worldbuilding.
George Lucas sembra convinto che aggiungere pianeti e razze equivalga a worldbuilding, e che per ampliare il mondo di Guerre Stellari sia sufficiente piazzare due o tre mondi nuovi a pellicola. La cosa è profondamente errata perché il punto dei prequel non si limita all'ingrandire l'universo: la storia di questi film affonda le radici nella politica, oltre a mostrare il crollo della Repubblica vuole mostrare come sia stato causato da difetti del sistema che Palpatine ha esasperato in modo da arrivare al punto di rottura, ma all'atto pratico non si capisce nemmeno come siano collegati i due organi principali del panorama politico, ossia il Senato della Galassia e l'Ordine dei Jedi: il Senato può usare i Jedi come emissari, generali, consiglieri, anche se sono una cosa a parte? I Jedi possono influenzare le decisioni del Senato?
Considerando dove andrà a parare il terzo film avrei trovato opportuno esplorare questo aspetto del setting che invece viene usato per spingere avanti la trama in modo confusionario: prendiamo Padmé. È il capo dell'opposizione e deve votare contro la creazione dell'esercito: si insiste tantissimo su come debba essere fisicamente presente per poterlo fare, ma fino a questo momento abbiamo visto decisioni importanti prese via ologramma e non viene spiegato perché la Senatrice non possa tenere un discorso da un luogo sicuro in questo modo.
[Poi, da piccola nerd, trovo ridicolo che senza di lei nessuno potesse sostenere una discussione: Organa è un senatore, se non ricordo male anche Mon Mothma, ossia gente che di lì a qualche anno metterà in piedi la Ribellione e mentirà in faccia all'Imperatore, a Darth Vader... credo che una votazione avrebbero potuto gestirla.]
Non ho nemmeno capito come mai la sua carica sia un ostacolo per la sua vita sentimentale: c'è una regola per cui le senatrici  non possono avere relazioni? Eppure Organa è sposato. Che c'entra il lavoro?
In sostanza agli spettatori si chiede di accettare cose importanti che non vengono spiegate: non sapremo mai perché Padmé è contraria alla creazione di un esercito se non perché la guerra è cattiva, e considerando che lei è un personaggio prettamente politico questo vuoto narrativo la indebolisce per il semplice fatto che porta le sue argomentazioni al livello di "Tema delle medie sulla pace".
Ma passiamo al grande, grandissimo elefante nella stanza: ricordate come, in Episodio I, si fossero scordati di spiegare quale fosse il problema delle tasse commerciali anche se la trama si basava su quello? Sostituite "tasse" con "separatisti" e preparatevi a ripetere la magica esperienza.

La Trama e la sua gestione.
C'è grande agitazione nel Senato della Galassia. Molte migliaia di sistemi stellari hanno dichiarato la loro intenzione di staccarsi dalla Repubblica. Il movimento separatista, capeggiato dal misterioso conte Dooku, sta rendendo arduo al limitato numero di Cavalieri Jedi mantenere la pace e l'ordine nella galassia. La senatrice Amidala, ex regina di Naboo, fa ritorno al Senato della Galassia per votare su una questione cruciale: la fondazione di un esercito della repubblica in appoggio ai Jedi in difficoltà...

Perché i Separatisti vogliono lasciare la Repubblica? Cosa stanno facendo di così terribile per mettere in difficoltà i Jedi? Perché Padmé è contraria alla fondazione di un esercito? Chi è Dooku?
Non lo sapremo mai.
Signori, queste sono le basi per la fine della Repubblica, la distruzione dei Jedi, la nascita dell'Impero, la caduta di Anakin Sywalker. Questa trilogia esiste per spiegare queste cose, eppure fa del suo meglio per non spiegarle. Ma non è solo l'oscurità del setting il problema: anche il modo in cui si svolge la storia è tutto sbagliato.
Se la mia prima visione del film è stata, per quanto ricordo, vaga noia mitigata dalle scene d'azione, ora che ho più esperienza con la narrativa ho capito cosa mi infastidisce in modo particolare: è troppo evidente il fine ultimo degli eventi.
Ora, in un film non esiste la casualità, ogni cosa che succede è una scelta precisa. Perché la magia funzioni, però, questo non si deve notare: di base devo credere che queste cose possono accadere, mentre in L'attacco dei Cloni non è così e l'esempio eclatante sono gli attentati a Padmé: la prima cosa che dice la ragazza è che non sarebbe dovuta tornare, poi non vuole lasciare il pianeta; segue il secondo attentato: lei fa da esca ma disattiva le telecamere, R2-D2 non controlla la finestra che è l'unico punto da cui può entrare qualcuno, gli assassini mandano un robot che spara vermi invece di bombe; Padmé gira nella stanza in cui hanno provato ad ucciderla con un droide dalla finestra mentre ci sono droidi alla finestra; dovrebbe nascondere la sua partenza, e lascia Jar Jar Binks a sostituirla in Senato; lei ed Anakin sono sempre all'aperto anche se sanno che il sicario è un cecchino.
È chiaro che si tratta solo di un pretesto per farli stare da soli e far partire la storia d'amore e non di una serie di azioni dotata di una qualche logica.
Poi, dopo aver spedito Anakin e Padmé nel pianeta delle love story pasticciate, Lucas si è trovato con tutti gli altri personaggi da gestire, una guerra di cloni da far scoppiare e la sfida personale di farlo senza un contesto: i separatisti, come ho detto, non si sa chi siano o perché vogliano staccarsi dalla Repubblica, sappiamo solo che li comanda Dooku, un ex cavaliere Jedi (cosa interessante perché mostra che si può lasciare l'ordine senza drammi e godere della stima dei vecchi colleghi).
L'indagine di Obi-Wan è ridicola, al punto che all'interno stesso del film viene aiutato da bambini di quattro anni. È pure discretamente noiosa dato che in questi film nessuno sembra mai in pericolo: quando Han portava il Millennium Falcon nel campo di asteroidi era un'idea folle che sottolineava la disperazione dei personaggi, qui Jango Fett e Obi-Wan ci entrano senza battere ciglio.
Il piano di Palpatine per ottenere l'esercito, oltre ad essere macchinoso da morire, si basa sul fatto che nessuno troverà strano che fosse già pronto o che ad assumere "l'originale" sia stato un Sith o che questo tizio lavorasse per i Separatisti: non mi potete dire che è il Lato Oscuro che confonde le percezioni dei Jedi, questo è semplice buon senso.
Il montaggio del film è atroce: l'alternanza delle scene sembra casuale, dallo scontro tra Jango e Obi-Wan si passa a Padmé e Anakin che rotolano sul prato, e sono molto brevi: generalmente una conversazione e zac!, stacco su qualcun altro. Personalmente ho trovato difficile investire emotivamente in molti momenti perché non avevo il tempo materiale per farlo. L'eccezione sono le scene d'azione, che tendono a durare troppo.
Una prova di come il film sia sbilanciato è Dooku: è il cattivo principale, e si vede per la prima volta - di sfuggita - dopo un'ora e dodici minuti, mentre il suo primo dialogo serio è quasi mezz'ora dopo. Ci vogliono quasi due ore per vedere il cattivo del film.

I Personaggi.
Il lato positivo è che stavolta si può identificare il trio protagonista: Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e Padmé Amidala.
Obi-Wan è il migliore: Ewan McGregor con un ruolo vero e proprio è riuscito ad emergere, dando al personaggio una sfumatura ironica non indifferente e integrando molto bene la sua interpretazione con quella di Alec Guinness. Il problema, nel suo caso, è dato unicamente dalla scrittura inconsistente: dovrebbe essere cauto e si lancia dalle finestre per aggrapparsi a droidi che potrebbero non reggere il suo peso o eplodere, dovrebbe essere amico di Anakin e sembra che lo sopporti appena, come ho detto prima non riesce a trovare soluzioni più che ovvie... ma paragonato a ciò che lo circonda esce vittorioso.
Padmé e Anakin sono il muro del pianto: cominciamo con lei, che non ha un'altra trilogia a salvarla. La sua caratteristica principale è essere buona, a qualunque costo: è testarda, comprensiva, materna, appassionata, combattiva, compassionevole, ragionevole, impulsiva.. è tutto e il contrario di tutto perché non le è concesso di commettere errori ritenuti tali dalla narrazione, cosa che porta ovviamente azioni e carattere a non collimare, causa anche i confini invisibili di Quanto Stabilito Prima™: dovremmo credere che questa donna animata da un profondo senso di giustizia, in dieci anni, non abbia mosso un dito per aiutare Shmi Skywalker, né che abbia fatto qualcosa per la schiavitù nei settori esterni. Questo succede solo ed unicamente perché Luke deve crescere su Tatooine e poco importa se non solo non ha minimamente senso per la protagonista di questa trilogia, ma la indebolisce a livello narrativo.
Anakin invece ha proprio pescato la paglietta corta: ancora non riesco a capire cosa volessero fargli trasmettere, forse l'oscurità latente, ma si vede solo quella.
È un personaggio sgradevole, palesemente un villain: quando non sembra un serial killer si comporta come un ragazzino viziato e piagnucoloso. La potenziale grandezza non si vede ed è stato un errore gravissimo non mostrare a pieno il suo legame con Palpatine: l'Imperatore ha avuto modo di plasmarlo per dieci anni, è il diavolo sulla spalla che si contrappone ad Obi-Wan, e non sfruttarlo rende il suo successivo passaggio al Lato Oscuro incompleto.
Comunque è uno psicopatico che stermina un intero villaggio di sabbipodi e poi si lancia in deliri di onnipotenza, tant'è che nel film dopo si daranno da fare per ricordarci che dovrebbe essere uno dei buoni.
Gli altri: a parte Palpatine - il cui difetto è l'essere troppo chiaramente il cattivo - ho sempre trovato difficile considerarli personaggi vero e propri. Mace Windu non mi ha mai detto niente e Yoda è un grandissimo wtf, che nella serie originale a Luke neanche gli fa toccare la spada perché la Forza è altro, e qui saltella come una pallina da ping pong con uno stuzzicadenti laser in mano.

Continuity.
Cominciano i primi problemi con la trilogia classica. Partiamo dal passato, o dal futuro: noi sappiamo che Luke sarà affidato ad Owen Lars, fratello di Anakin, abbastanza coinvolto da provare risentimento nei suoi confronti, essere preoccupato che il nipote gli somigli, cercare di tenere il ragazzino metaforicamente inchiodato al pavimento per proteggerlo, e averlo accolto nonostante i rischi in primo luogo. Uno si aspetta che abbia interagito con Anakin per, diciamo, più di due giorni.
Non mi da fastidio che non ci siano legami di sangue, perché non sono necessariamente quelli a definire una famiglia, è proprio il fatto che non si conoscono mentre in Una nuova speranza si percepiva tutt'altro, al punto che io a sette/otto anni mi ci feci un film mentale sopra.
E poi c'è C-3PO. Avevo trovato fuori luogo che fosse stato costruito da Anakin, e qui c'è la conferma: il droide ha passato anni a lavorare nella fattoria dei Lars, eppure Owen sarà incapace di riconoscerlo (nonostante il nome e la personalità). Considerando che è collegato ad eventi piuttosto traumatici della sua vita - la morte di Shmi e l'unico incontro col fratellastro - e che rappresenta un legame diretto con un passato che Owen vuole tenere il più lontano possibile... non ha senso che l'abbia comprato.
Non si incastra.
Poi, come ho detto sopra, è fuori da ogni logica che nessuno si sia interessato al destino di Shmi: i Jedi li posso immaginare mentre decidono che un intervento è fuori luogo, ma Padmé? Quando non è regina è ricca, è assurdo che abbia lasciato una donna che ha messo in gioco tutto per aiutarli pur non avendo niente su Tatooine. Schiava. Va proprio a minare la caratterizzazione dell'ex regina.

La storia d'amore.
Potrei fare un post a parte su Padmé e Anakin: si comincia con la premessa che i Jedi non possono amare, che potrebbe funzionare se inquadrata in un'ottica alla Guardiani della Notte, ossia un'organizzazione super partes che deve tagliare i legami mondani per operare al massimo dell'efficienza, ma funziona molto meno se si implica che l'amore porta al Lato Oscuro.
Sì, lo so che si parla di attaccamento, ma quello non nasce unicamente dall'amore romantico: può nascere dall'amicizia, dall'affetto, dal senso di appartenenza a qualcosa. Perché funzioni il ragionamento i Jedi dovrebbero bandire sentimenti in toto e chiaramente non è il caso, e trovo ridicolo che incazzarsi come una biscia non porti al Lato Oscuro ma innamorarsi sì.
Poi c'è Padmé: lei è una senatrice.
Il loro dovrebbe essere un amore tormentato, una passione che brucia a cui cercano di resistere in tutti i modi perché proibita, ma non si comportano né parlano come due persone vere.
"Ho una ferita, nel cuore, e aspetto che un altro bacio la rimargini."
Ok, Mr Melodramma.
Dialoghi ridicoli a parte, il problema è che non si capisce come fanno questi due ad innamorarsi: Anakin è inquietante, Padmé gli dice più di una volta la mette a disagio ma per lui è il no che vuol dire sì.
Litigano in continuazione perché lui la contraddice davanti alla regina e lei lo tratta come un bambino. Sono diversi, credono in valori diversi e non li vediamo mai venire a patti con le loro differenze.
Anakin idolatra Padmé, Padmé semplicemente fa finta di non accorgersi che Anakin è pericoloso.
Lucas agli spettatori
L'intelligenza di Padmé viene pesantemente minata dal reparto costume: è una giovane donna che per cause di forza maggiore deve stare insieme ad un ragazzo che ha una cotta mostruosa per lei e la desidera fisicamente, e lei ha già detto di non essere interessata e di ritenere inopportuni tali sentimenti.
Dopodiché procede a girargli intorno mezza nuda.
Ora, considerando che fino a questo momento Padmé si è sempre presentata con dieci chili di vestiti addosso, cosa devo pensare io quando la vedo seducente solo ed unicamente quando deve respingere Anakin?
Dai, è cattiveria: lo sa di piacergli, e lo sa che certi vestiti susciteranno in lui certe reazioni
Tipico abito disimpegnato per una cena informale tra amici.
La cosa non mi darebbe fastidio se lei fosse una che si veste provocante abitualmente, ma è una che si veste in questo modo per fare i bagagli. Così o lo fa apposta, o è un diplomatico incapace di capire cosa si indossa in certe situazioni.
(avrebbero dovuto vestirla sempre come nella scena del picnic: un abito romantico ma non sexy)
È tutto sbagliato, hanno interazioni ingessate ed imbarazzate mentre il tema musicale è struggente: la cornice del film va nella direzione opposta dei dialoghi e del linguaggio del corpo.
I dialoghi, poi... forse se ce li avessero fatti vedere innamorati non avrebbero dovuto passare tutto quel tempo a dire quanto sono innamorati. Per la cronaca: non ritengo gli attori responsabili. Natalie Portman e Hayden Christensen erano giovanissimi, avevano delle battute orribili e si sono fidati del loro regista.
Non si può dare tutta la colpa agli interpreti (e credo che siano così legnosi nei movimenti per via dell'eccessivo green/blue screen: in troppe scene non c'è quasi niente intorno a loro, e ancor meno con cui intragire).
Comunque alla fine il risultato è che si sposano, e dopo due ore e passa di film non ho visto nessun motivo per cui avrebbero dovuto. Ogni volta che vedo questo film non mi coinvolgo romanticamente, penso solo "Oddio, trombate e fatela finita".
(sul serio: io 'sti due li shippo nelle fanfiction, nelle fanart, nei video, e sono coppia canon!)

Battaglie, battaglie, battaglie!
Le scene d'azione in questo film sono lunghe in modo abominevole, con alcune che ricordano talmente tanto il livello di un videogioco che sospetto il loro scopo fosse non tanto l'intrattenimento in sala ma la giocabilità.
L'inseguimento dopo l'attentato a Padmé può essere eccitante la prima volta, dopo è insostenibile, e la parte finale... decisamente non hanno imparato da La Minaccia Fantasma: qui abbiamo il combattimento nella fabbrica seguito dal combattimento nell'arena seguito dal combattimento con i Jedi nell'arena seguito dall'arrivo dei cloni seguito dalla scena di guerra seguito dal duello di Dooku diviso in tre parti (Obi-Wan, Anakin e Yoda).
Chi ha pensato che fosse una buona idea?

L'avrei fatto meglio io.
Siccome sono una polemica pignola sono brava a dire come e perché una cosa non mi piace, ma ammetto candidamente di esserlo molto meno a trovare soluzioni. Del resto non sono una scrittrice, una sceneggiatrice, una regista per un motivo: non sarei capace, e non mi è mai interessato imparare.
Ma qui c'è una cosa che avrei fatto meglio: il conte Dooku. Quando parla con Obi-Wan e cerca di tirarlo dalla sua parte, lo fa dicendo la verità: il Senato è controllato da un Sith, i Jedi sono indeboliti, il Consiglio è troppo concentrato su sé stesso per vedere il quadro completo, i separatisti possono essere usati per opporsi al Lato Oscuro. Quanto sarebbe stato più bello se fosse stato sincero? Un avversario ambiguo che, senza che i nostri eroi lo sappiano, sta facendo la cosa più giusta? Scoprire nel finale che Dooku aveva ragione e che il Signore Oscuro stava distruggendo la Repubblica dall'interno, e non attaccandola da fuori? Mostrare come Palpatine avesse creato un clima di paranoia e sabotato ogni possibile dialogo?
Anche perché poi Padmé in Episodio III farà un ragionamento molto simile quindi non era fuori dal mondo come cosa.

Cose che funzionano.
Salvare qualcosa, qui dentro, è difficile, ma qualcosina c'è. Si comincia la colonna sonora, l'unica cosa che lascia intendere il tono e i sentimenti che avrebbe dovuto avere il film: vi immaginate la storia d'amore tra Padmé e Anakin se fosse stata al livello del suo tema musicale?
Nonostante quello che ho scritto sopra ho apprezzato l'aggiunta di pianeti e razze, non importa che siano bizzarri o impossibili, quando i mezzi l'hanno reso possibile. L'universo diventa più grande, anche se non più profondo.
Ci sono poi due scene, legate però all'ordine di visione: imho funzionano se si vede prima la trilogia classica e poi questa. La prima è quando Obi-Wan Kenobi vede i cloni: è stranamente una scena studiata, con un crescendo. Prima vediamo i feti, poi i bambini intenti ad addestrarsi, poi gli adulti e per ultimo vediamo le truppe pronte... con la divisa degli stormtroopers. È una scena lenta, dove il senso di disagio aumenta pian piano e ti accompagna alla rivelazione finale, dove la musica - di nuovo - ha un ruolo di primo piano, e mi piace anche la reazione quasi di indifferenza di Obi-Wan, ignaro di cosa quelle divise andranno a significare in futuro. Tra l'altro ricordo chiaramente che io, polla com'ero, non avevo assolutamente capito cosa i cloni sarebbero diventati quindi il colpo di scena, al cinema, fu totale e meraviglioso.
L'ultima è la scena quasi finale - e che per me avrebbe dovuto essere la scena finale: la parata delle truppe della Repubblica con gli stormtroopers che si imbarcano sugli Star Destroyer mentre la Marcia Imperiale è suonata come una fanfara: è una scena che trovo splendida, perché dovrebbe essere un momento di gloria e di potenza della Repubblica mentre sono le radici dell'Impero. Inoltre fino a questo momento la Marcia Imperiale si è sempre sentita sottobanco, spesso suonata piano con un solo strumento, e qui la sentiamo invece a piena potenza. Bellissima.
E questo è il mio fin troppo lungo delirio su Star Wars Episodio II: L'Attacco dei Cloni. E state tranquilli che quella di La Vendetta dei Sith sarà più normale.

7 commenti:

  1. AHAHAHA mi fai morire con questi post, e alla fine della lettura io penso quale Oscura Forza ti permette di continuare a ri-guardarli XD (se non per l'ovvio motivo ti farci questi post stupendi)

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    1. Sono fan della saga, nel bene e nel male XD
      Grazie ^-^

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  2. Io è una vita che non li riguardo - anche se avevo pensato di fare una maratona quest'anno - ma i tuoi post mi stanno facendo piegare dalle risate e ora vorrei proprio riguardarli attraverso i tuoi occhi. xD
    Credo che la gif di Mulan mi abbia quasi fatta cadere dalla sedia.

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    1. La gif di Mulan si adatta a tutto XD
      Cmq ho intenzione di recensire tutta la saga, anche se le recensioni negative per qualche motivo mi vengono più dettagliate di quelle positive XD sono proprio pignola inside :P

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  3. Qui siamo ancora più d'accordo. Anche per me questo film è il peggiore di tutta la saga, anch'io penso che la colonna sonora sia un veicolo narrativo estremamente importante, e soprattutto anch'io non sopporto la storia d'amore tra Anakin e Padmé.
    Sono molto curiosa su osa avrai da dire sul prossimo, per me nettamente superiore agli altri due in questa trilogia.

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    1. Quale storia d'amore? XD
      Considera che io quei due li shippo pure... in qualsiasi media non siano i film perché lì dove sono canon li trovo atroci ç_ç

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