lunedì 12 ottobre 2020

Now I rise

Now I rise, di Kiersten White.

Dai che forse ce la faccio a finire una serie prima di iniziarne altre!
(non è vero, ma facciamo finta di crederci)

Lada Dracul has no allies and no throne. After failing to seize the crown she believes is hers, Lada is out to punish anyone who dares to cross her. Filled with a white-hot rage, she storms the countryside terrorizing the land. But brute force isn’t getting her what she wants. And thinking of Mehmed, the sultan she might have been in love with, brings little comfort to her thorny heart. She left him before he could leave her. 
Lada needs her brother Radu’s subtlety and skill. But Mehmed has sent him to Constantinople as his reluctant spy. Radu longs for his sister’s fierce confidence but for the first time in his life, he rejects her unexpected plea for help. Torn between loyalties to faith, to the Ottomans, and to Mehmed, he knows he owes Lada nothing. If she dies, he could never forgive himself, but if he fails in Constantinople, will Mehmed ever forgive him?

Due anni fa lessi Io sono buio, che trovai valido, inserito nel suo genere. Mi ripromisi di portare avanti la trilogia, visto che sono sempre alla ricerca di letture di intrattenimento che non facciano necessariamente schifo, ma siccome sono una brutta persona disorganizzatissima in tutto, solo quest'anno che ho deciso di provare a dare un senso alla mia tbr e alla mia wl ho effettivamente recuperato Now I rise.
Diciamo che adesso è chiaro perché non si dovrebbe far passare anni tra un volume e un altro di una serie: non mi ricordavo assolutamente niente.
Per un centinaio di pagine mi sono trovata in una lettura assolutamente straniante: a parte i tre personaggi principali non avevo idea di chi fosse chi, ero nel mezzo di mirabolanti piani che proprio non ricordavo chi li stesse facendo o perché, le motivazioni base di tipo chiunque.
Colpa mia, non della White, che ha solo dato per scontato che chi avrebbe letto il secondo volume della trilogia avrebbe quantomeno dato uno sguardo ad un riassunto del primo.
Ma che, nonostante questo, il libro mi sia piaciuto dovrebbe essere un'attestato di qualità: ad un certo punto ho smesso di girare come un povero disperato senza navigatore e ho capito più o meno dove fossimo e cosa stessimo facendo, e ho quindi potuto iniziare ad apprezzare davvero ciò che stavo leggendo.
In questo volume i nostri tre personaggi - Lada, Radu e Mehmed - sono separati: lei a conquistare il suo trono, Mehmed intento a conquistare Costantinopoli e Radu... combattuto tra l'amore e la lealtà per sua sorella, e l'amore e la lealtà per Mehmed.
La narrazione nettamente separata tra le vicende che vedono protagonista Lada e quelle che invece hanno Radu al suo centro, ha funzionato veramente bene: il rischio che rendesse la struttura del libro frammentaria ed incompleta c'era, ma la White è riuscita ad evitarlo. Vedete, la sua Lada non è la super eroina spaziale che deve fare tutto meglio di tutti, sempre, bensì un personaggio che lascia spazio anche agli altri, alle loro storie e alle loro azioni. Per certi versi non è neanche la protagonista: è la co-protagonista, perché in questo volume diventa chiarissimo come ci siano due personaggi principali, ergo saltare dall'uno all'altro non risulta fastidioso bensì interessante.
Aiuta molto che Lada e Radu siano agli antipodi non solo come caratterizzazione ma anche come tipo di storia che si trovano a vivere: da una parte abbiamo Lada che viaggia per la sua terra, imparando a conoscerne i punti di forza e i punti deboli, che si vede ignorata e non presa sul serio in virtù del suo essere donna. Dall'altra abbiamo Radu, considerato uno dei più importanti consiglieri di Mehmed, e che invece si trova all'interno di un assedio: un'ambientazione claustrofobica, dove ha modo di toccare con mano come le ambizioni dei potenti - che siano i suoi nemici o persone vicine al suo cuore - schiaccino crudelmente persone che hanno solo avuto la sfortuna di vivere nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
E così, se da un lato vediamo una Lada sempre più implacabile e dedita al proprio obbiettivo, dall'altro vediamo un Radu che inizia a mettere in discussione le sue scelte e le sue azioni.
Sopra entrambi i fratelli, poi, rimane la figura di Mehmed, sempre più ambiguo: personalmente credo che, a modo suo, voglia bene ad entrambi, ma è evidente che li considera oggetti di sua proprietà da manipolare - senza esitazione alcuna - affinché rimangano suoi.
Now I rise è un buon secondo libro: i personaggi fanno cose (che nel volume di mezzo di una trilogia YA non è scontato), crescono e maturano. Non pesa che siano separati praticamente per tutto il tempo, e anzi prepara bene il campo per quando si riuniranno, e non necessariamente come noi lettori speriamo.
Soprattutto perché la White, avendoli messi su schieramenti diversi e avendo dato un carattere orrendo a tutti, sta creando uno scenario dove sembra molto difficile portare a casa un lieto fine.
Secondo me almeno uno muore.

6 commenti:

  1. Ciao Katerina! :) Io devo ancora decidermi a leggere "Io sono buio". Mi sta aspettando da qualche anno sullo scaffale e prima o poi arriverà il suo momento, ne sono sicura!

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  2. Nemmeno io ho ancora letto "Io sono buio", non so perchè era una lettura che non avevo preso in considerazione... e a dirla tutta sono ancora propensa per il no. 😳

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    1. Pensa che, invece, è una delle poche saghe ya che per ora mi sta sinceramente piacendo.

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  3. "Dai che forse ce la faccio a finire una serie prima di iniziarne altre!"
    Come siamo bravi noi lettori a convincerci di queste cose anche quando non sono vere! xD

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    1. Non dirlo a voce alta, dobbiamo mantenere le apparenze xD

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