lunedì 30 dicembre 2013

Classifica 2013

L'anno sta finendo, cosa che mi sconvolge a livello profondo perchè mi sembra ieri che era giugno... è proprio vero che più si invecchia, più "il tempo vola" non è più un modo di dire. E abbiamo finito anche le date buffe: niente più anni-mesi-giorni con lo stesso numero, ed è passato anche il 11/12/13 e non vedremo niente di simile per il prossimo secolo. Sono cose importanti da ricordare.
Comunque, tiriamo le somme. Dal punto di vista letterario, perlomeno.
Volevo fare una generica top-ten, ma ho letto un classico al mese, quindi sarebbe stata una top-ten monotematica.
Quindi ho deciso di fare qualche classifica più variegata, e veniva lunghissima. Sappiate che come Momento Epico del 2013 c'era Moby Dick con la battaglia tra il capitano Ahab e la Balena, ma non ha passato il vaglio.


Libro Migliore 2013

Metterne uno solo è impossibile, quindi metto i 3 libri migliori che ho letto quest'anno. Che non vuol dire che gli altri non meritassero.
L'Idiota, Fedor Dostoevskij.
Libro che ha confermato il mio profondo amore per Dostoevskij, in dubbio perchè avevo letto un libro stupendo (Umiliati e Offesi) e uno che ho trovato orribile (Delitto e Castigo). L'Idiota è bellissimo, con dei personaggi meravigliosi, delle tematiche meravigliose e un intreccio meraviglioso.
Ci vuole un po' per entrare, ma una volta immersi nella storia ne vale la pena.
Colpa delle Stelle, John Green.
Non c'è niente da dire, su questo libro: è perfetto. Divertente, commuovente, coinvolgente. Alla fine ho pianto, e l'unico altro libro per cui non mi sono limitata a commuovermi, ma piangevo proprio, è stato The Book Thief.
I Racconti della Kolyma, Varlam Salamov.
Salamov è definito "il Primo Levi russo", e all'inizio credevo fosse dovuto al parallelismo tra le loro situazioni: entrambi sopravvissuti a campi di concentramento (perchè i campi di Stalin a conti fatti quello erano), ed entrambi hanno scritto la loro esperienza. Dopo poche pagine mi sono resa conto che la definizione è dovuta anche all'abilità nello scrivere, perchè queste sono testimonianze che colpirebbero come un pugno anche solo come mero elenco dei fatti, ma che questi uomini riescono a scrivere bene, usando le parole al meglio perchè sono scrittori. Un libro in cui mi sono senita sempre a disagio, perchè lo leggevo e io ero al caldo, ero al sicuro, non avevo fame, nessuno mi avrebbe fatto del male di lì a poco. Un libro dove mi sono sentita in dovere di leggere ogni singola frase, perchè ci sono capitoli che sono tutto ciò che rimane di una persona che è morta, che ha lottato e non ce l'ha fatta, e magari era lì perchè ha lottato per evitare che fosse la norma, per far sì che quello che è successo fosse guardato dagli occhi della Storia come qualcosa di cui vergognarsi. O magari era lì perchè era una persona normale ma al regime non andava bene.
Racconti di persone, di vita quotidiana, di cattiveria quotidiana, e paradossalmente bellissimo.
 
Miglior WTF 2013

The Prince and the Program, Aldous Mercer.
Sul serio, wtf. A tutt'oggi non so se questo libro mi è piaciuto un sacco o mi ha fatto schifo: è il delirio puro. L'ho letto perchè Mordred è uno dei miei personaggi preferiti ever, e tendo a cercare i vari retelling del ciclo arturiano e questo libro... Mordred c'è, e poi c'è un sacco di altra roba. Non c'è un solo paragrafo di esposizione o spiegazione, e ci sono... delle entità sovrannaturali? Che possono incarnarsi ma solo grazie ad un virus-simbionte che li rende tipo vampiri? Delle fate? Mordred che per qualcosa è stato esiliato in Canada? Una rilevante fetta della trama che riguarda discussioni etiche sulla programmazione che non ci ho capito un tubo? Mordred che si innamora via chat del suo capo che potrebbe essere un programma, un'intelligenza artificiale, un fantasma che infesta un computer? Che ad un certo punto viene scambiato per un demone che ha preso possesso della connessione internet dell'ufficio, però no, però il demone c'è davvero... argh.
Alla fine mi sono lasciata trasportare dalla corrente: metà dei personaggi non ho capito chi sono o che ruolo hanno, i capitoli finali credo che Mercer li abbia concepiti e scritti sotto l'effetto di una droga o di un overdose da zucchero, e se esce il secondo lo comprerò all'istante.
Non so se mi è piaciuto o meno, ma mi sono divertita un sacco a leggerlo.

Miglior Sorpresa 2013

Ne ho due, perchè uno mi è piaciuto di più, ma l'altro ero convinta che fosse ridicolo. 
Tiger Lily, Jodi Lynn Anderson.
Il motivo è semplice: mi aspettavo il lol puro e il guilty pleasure puro. Invece la Anderson mi ha stupita con un libro che racconta non il vero amore, ma il primo amore tra due ragazzini con cui è facile rapportarsi, e per me molto più tenero e coinvolgente di gente che trova il l'anima gemella per sempre a dodici anni e che a diciotto sei una zittella inacidita.
Cinder, di Marissa Meyer.
Aspettative minime, per questo volume, che è riuscito a trasformarmi in una fangirl andando a prendere ispirazione dalla cosa su cui ho fangirlato per la prima volta: Sailor Moon. E anche la parte originale non è male.

Miglior Utilizzo di un'Idea non Originale 2013

La Corona di Ghiaccio, Terry Pratchett.
La serie di Tiffany Aching viene indicata come "Terry Pratchett ha scritto una sottoserie YA di Mondo Disco", cosa che mi ha sempre lasciata perplessa perchè l'unica cosa YA che c'è è che Tiffany è una femmina. Insomma, nel primo libro ha nove anni, non è certo un'adolescente.
Poi arriva La Corona di Ghiaccio, dove Pratchett riesce ad un usare in un modo assolutamente nuovo l'idea di un'entità sovrannaturale che si invaghisce di un'umana. La differenza di età, l'appartenere a razze diverse che vivono e vedono il mondo in modo diverso è l'angolo da cui Pratchett decide di guardare la questione, ed è questa la fonte di tensione narrativa, non che Tiffany è affascinata dall'Invernaio e dall'amico di infanzia Roland.

Miglior Libro d'Esordio 2013

La Macchina del Tempo, H.G. Wells.
Ovviamente non intendo scritto nel 2013 da un autore del 2013, ma primo libro di un autore che io ho letto quest'anno.
Si può dire quello che si vuole su Wells, ma quando col primo libro (nel 1895) inventi il concetto di macchina del tempo, di viaggio nel tempo tramite marchingengo e una nominazione che rimarra nella storia della narrativa (macchina del tempo, appunto), allora hai vinto come miglior esordio. A mano basse.
E dato l'argomento, su tutta la linea temporale presente, passata e futura. 

Me lo ricordavo, ma a rileggerlo è meglio/peggio 2013

L'Epopea di Gilgamesh, anonimo.
La prima volta l'ho letto in versi: bellissimo, ma tra che non ho l'anima poetica, tra che trovare ogni due pagine "Tavoletta rovinata, perse 12 righe, supponiamo stia succedendo questo" tende un attimo a spezzare la lettura, avevo un minimo di perplessità. Poi ho trovato l'edizione Adelphi: in prosa, riadattata molto e che cerca di "cucire" tra pezzi mancanti per dare continuità alla storia. Si perdono un paio di nomi propri e tutti i momenti in cui Gilgamesh ed Enkidu sono adorabili tenendosi per mano o abbracciandosi, ma porca paletta se non mi è piaciuto a livelli mostruosi.
Per me vanno lette tutte e due le versioni.
New Moon, Stephenie Meyer.
Riletto perchè mi hanno chiesto la recensione, ed è molto più noioso, stupido e disturbante di quanto ricordassi. 

Idea Sprecata 2013

Alice in Zombieland, Gena Showalter.
Sono tra le quattro persone e mezzo a cui questo libro non è piaciuto per niente, e se non è la delusione più grande, o il libro peggiore non è perchè ce ne sono che mi hanno delusa di più o che mi sono piaciuti meno - ok, ce ne sono, - ma perchè questo aveva grandissime potenzialità: non solo pescava da Alice, che aiuta, ma ci sono gli zombie-fantasma. La Showalter ha scritto un libro noioso con gli zombie-fantasma.

Delusione 2013

Robin Hood, Alexander Dumas.
Sono sempre stata affascinata da Robin Hood, in particolare durante l'infanzia, ma non avevo mai letto il libro... per cui, trovato a sconto quello di Dumas (che ha scritto Il Conte di Montecristo, mica il catalogo dell'Ikea), mi ci sono buttata a pesce.
Delusione profondissima: introspezione dei personaggi zero, tranne negli ultimi capitoli, e sembra più che altro la raccolta delle canzoni popolari. Da un autore come Dumas mi aspettavo decisamente di più.

Libro Peggiore 2013

Il Segreto del Bosco, C.J. Daugherty.
Non credevo che un anno in cui ho letto ben due libri della Meyer, il premio di più grande schifezza letta, di più spreco di alberi, di desiderio di bruciare una... sequenza di parole e chiamare un esorcista, sarebbe toccato a qualcun altro. E poichè all'epoca non l'ho recensito, adesso vi tocca un rant inconsulto. Il primo difetto di questa roba è che per la maggior parte del tempo non si capisce niente: l'autrice sembra non avere idea di che cosa voglia scrivere, ogni due pagine cambia direzione col risultato che: 1_ il lettore è confuso; 2_ a questo punto qualsiasi cosa sia il grande segreto non reggerà l'aspettativa, perchè anche il Diavolo in persona come bidello non sarebbe abbastanza per giustificare l'alone di mistero assoluto che c'è in quella benedetta scuola persa nel nulla.
In ogni caso, ciò che mi ha fatto girare i cosìdetti al punto che il libro lo brucerei pagina per pagina è il punto più alto del "creiamo a membro di cane il triangolo col bad boy che è un bravo ragazzo e il bravo ragazzo che è un bad boy".
Il secondo è uno stupratore seriale. Non viene trattato come tale ma i fatti sono i seguenti: Sylvain (un nome, un perchè) è il più figo della scuola. Ci prova con tutte le ragazze nuove, e che siccome i ragazzi si conoscono da sempre, le ragazze nuove non sono viste di buon occhio e che si mettano col più figo non aiuta: morale, dopo un po' vengono prese di mira così tanto che sono costrette a trasferirsi. Sylvaine inizia a provarci con Protagonista Generica e Figone n° 2 inizia a rompere dicendo che deve piantarla, che sa cosa sta facendo perchè è quello che fa sempre con tutte.
Ma cos'è che fa sempre con tutte? Fa il carino, poi alla prima occasione le porta fuori, le fa ubriacare/droga (o comunque mette in condizione di non poter reagire) e poi ci fa sesso. Date rape. Se la ragazza oppone resistenza viene stuprata comunque, tant'è che Figone n° 2 salva Protagonista Generica in questa situazione.
Riassunto: Figone n° 1 stupra Ragazze Nuove, che in seguito vengono prese di mira da tutti i ragazzi della scuola finchè non cambiano scuola. La cosa è normale per tutti, i professori se ne fregano e viene implicato che lo sappiano, nessuno fa niente e Figone n° 1 se la cava chiedendo scusa e rimane un potenziale love interest, dopo aver aggredito Protagonista Generica per violentarla. Non che a Protagonista Generica importi: molestie, tentato stupro e stupro non sono crimini e di certo non traumatizzano. Il fatto che il ragazzo non avrebbe nessun problema ad essere il classico stronzo che ti seduce e poi non si fa più vivo, ma che invece organizzi atti di violenza sessuale, mi ha lasciato con l'impressione che fosse uno psicopatico che vuole delle vittime. La superficialità con cui la questione è trattata, ossia come se lui mettesse gomma da masticare nei capelli per scherzo goliardico, mi ha lasciato l'impressione che l'autrice non avesse la più pallida idea di quello che stava scrivendo.

7 commenti:

  1. Mia sorella ha letto "Il segreto del bosco" e mi ha riportato le tue stesse e identiche impressioni, sai? Dice che ne è rimasta quasi sconvolta... e, considerando di cosa si tratta, posso facilmente capire perché! :( E' sicuramente uno di quei libri che ho depennato dalla mia lista e non penso proprio leggerò tanto presto (ho già capito che mi farebbe solo arrabbiare...). Invece, spero di poter leggere presto sia "Tiger Lily" che "Cinder"! Ce li ho già tutti e due, in realtà! *___* Per me, questo 2014 intanto è cominciato alla grande: sto leggendo "The Drowning Girl" di C. Kiernan, e non penso di aver letto quest'anno qualcosa di altrettanto innovativo, coinvolgente e piacevolmente stralunato! :D

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    1. Il segreto del bosco è un libro che sconvolge, anche se quello che mi sconvolge di più sono le recensioni positive °-°
      Io invece le ho iniziate malino, le letture del 2014: ho finito The Goddess Test ed è atroce :(

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    2. Ohi ohi, "The Goddess Test", dici? E' così brutto?! :( Peccato, mi sarebbe piaciuto leggerlo: anche se temevo le solite sfumature adolescenziali in salsa sdolcinata (tipici triangoli da YA, intrepide eroine dal carisma di un rapace imbalsamato e roba del genere! XD), la storia mi incuriosiva abbastanza, devo ammetterlo... che peccato! ;(

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    3. Sto preparando la recensione, ma tieni conto che, alla fine dei conti, mi è piaciuto meno di Twilight °^°

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  2. Robin Hood ha deluso moltissimo anche me!!! Da Dumas non me l'aspettavo proprio! :(
    Ricordo la tua mitica recensione di New Moon. :)

    le tue gif sono sempre memorabili! :)

    Buon 2014!

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    1. Dumas avrebbe potuto fare decisamente di meglio :( prima o poi leggerò il Robin Hodd di Walter Scott, sperando sia migliore.

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    2. Ottima idea! me lo segno anch'io! :)

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