Eccomi qua col secondo capitolo di Akatsuki no Yona. Il primo ci aveva lasciati sul più bello, proprio quando la storia aveva iniziato a differenziarsi da quella degli altri shoujo. Cosa succederà ora che le carte in tavola sono cambiate?
Nota: ho pensato di tradurre in italiano eventuali frasi che mi va di mettere a citazione, ditemi voi se vi va bene o preferite che lasci tutto in inglese.
Capitolo 2: A Torn Bond
Nelle stanze reali si è consumato il dramma, ma fuori? Fuori Hak sta facendo un giro di controllo, notando come tutto sia stranamente quieto. Viene raggiunto da Min-Soo, uno dei servitori del re, che gli chiede come mai non sia con la principessa. Bella domanda, vero?
La risposta, sapendo quello che sappiamo noi, è tremenda: convinto che Yona sia con Soo-Won per un chiarimento amoroso, Hak ha (giustamente) ritenuto inopportuna la propria presenza. Min-Soo è stupito da come il ragazzo sembri comprendere i due.
Hak: È perchè li ho guardati sin da quando ero un bambino. Quei due... come potrei dirlo... voglio che siano felici.
Nel mentre Yona sta affrontando il suo personalissimo incubo, e come arma sembra aver scelto la negazione: nonostante quello che ha di fronte agli occhi è alla disperata ricerca di una spiegazione alternativa, di qualcosa che abbia un senso. Quando Soo-Won conferma freddamente di essere stato lui, l'unica cosa che riesce a chiedergli è perchè. La risposta giace nel passato: toericamente il re avrebbe dovuto essere Yu-Hon, padre di Soo-Won e fratello maggiore di Il. Stando alle parole del ragazzo egli era un uomo forte, risoluto e coraggioso, tant'è che tutti erano rimasti delusi alla decisione del vecchio re di far succedere invece il debole e pavido Il... tutti tranne Yu-Hon, che pare l'avesse presa bene.
Yu-Hon: Il trono non è una gran cosa per me. Continuerò a combattere in prima linea per proteggere mio fratello e il popolo.
Tuttavia Soo-Won non vuole un trono che il padre non ha voluto rivendicare: lui è convinto che Il, dopo l'incoronazione, abbia ucciso il suo stesso fratello. Da allora, per dieci anni, ha aspettato il momento di vendicarsi. Non si tratta di un'azione impulsiva: presto irrompono soldati a lui fedeli, che lo spronano ad uccidere Yona ed è chiaro che siamo di fronte ad un colpo di stato.
Yona scappa ma non arriva lontano: completamente sconvolta dal tradimento della persona a lei più cara, sta per venire uccisa quando arriva Hak. E anche se non ha ben chiaro cosa stia succedendo non è molto contento, soprattutto quando una traumatizzata Yona gli chiede se sia dalla sua parte, terrorizzata all'idea che anche lui le si stia rivoltando contro.
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A soccorrerli è stato Min-Soo, leale ad Il fino in fondo, che sceglie di aiutarli a lasciare il castello creando un diversivo. Mentre aspettano il momento migliore Yona da i primi segni di vita da quando ha visto il padre morire: rimpiange di essere stata arrabbiata con lui, di non averlo ringraziato per quello che ha fatto per lei. E piange per la propria situazione di incertezza.
Yona: Questo è il castello di mio padre... se mio padre è stato spodestato... io dove andrò?
Per fortuna c'è Hak.
E così Hak e Yona fuggono verso le montagne, mentre il povero Min-Soo viene ucciso per farli fuggire.
Questo secondo capitolo è quello che mi ha fatto capire che mi trovavo di fronte a qualcosa che poteva decisamente rientrare nelle mie corde: tanto per cominciare ho apprezzato che sia Yona che Hak fossero feriti dalle azioni di Soo-Won. Al di là di tutta la storia d'amore (direi morta sul nascere), quei tre erano amici d'infanzia, quindi ho gradito che non ci fosse subito un 'Oh mio dio, è il diavolo, lo voglio morto': Yona è sotto shock, e Hak... per quanto abbia reagito con violenza si intuiva che non l'avesse presa bene.
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E poi andò tutto a puttane |
Le ultime due cose: la morte di Min-Soo, per quanto priva di importanza nel grande disegno della trama, mi ha colta di sorpresa. Perchè? Perchè i personaggi così carinamente marginali non muoiono, non negli shoujo (a meno che non si parli delle CLAMP o Kaori Yuki). Vengono feriti, picchiati, magari imprigionati finchè gli eroi non tornano... quando ho visto che era morto davvero ci sono rimasta malissimo.
E poi c'è l'elefante nella stanza: Yona. Capisco perchè fanno vedere subito che diventerà badass: è sull'insopportabile andante, incapace di reagire, completamente dipendente e passiva.
Il fatto che la cosa sia assolutamente coerente col modo in cui è stata allevata, però, mi rende fiduciosa sul suo processo di crescita: Yona è stata viziata e protetta per tutta la vita, e adesso deve letteralmente lottare o morire.
Leggerti è un piacere come sempre, e questo manga per procura mi sta davvero prendendo! :)
RispondiEliminaLe gif che hai scelto sono carinissime, soprattutto la prima *_*
E per le citazioni tradotte, per me è indifferente: italiano o inglese, va bene tutto! (Basta che non sia giapponese :P)
Sono contenta che piaccia perchè sono in piena fangirl-mode e non credo di potermi fermare XD
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