mercoledì 17 ottobre 2018

Io sono buio

Io sono buio, di Kiersten White.

A volte non aspettarsi niente è meglio, così si rimane piacevolmente sorpresi.

Una principessa non dovrebbe essere brutale. Ma Lada, figlia di Vlad Dracul, è diversa da ogni altra: affamata di potere fin da piccola, preferisce la lotta e i coltelli alle bambole. L'esatto contrario del fratello Radu, dolce, bellissimo e delicato come un bocciolo di rosa. Quando i due vengono lasciati in ostaggio dal padre, ancora bambini, al sultano dell'Impero Ottomano – prigionieri di un sovrano crudele e sottomessi a una cultura completamente diversa dalla propria – Lada inizia a progettare la sua spietata vendetta. Mentre la ragazza si prepara a combattere, il figlio del sultano Mehmed si mette tra lei e il fratello, spingendoli a diventare rivali. E in questo triangolo avvelenato forze potenti tendono gli animi: desideri di riscatto, gelosie tremende e un'ambizione sfrenata. Avvolta in un vortice di passioni turbinose, Lada si troverà di fronte alla scelta più difficile: portare a termine il suo piano o arrendersi all'unico nemico che forse non è in grado di sconfiggere, l'amore.

Credo di aver sentito parlare per la prima volta di questa serie quando uscì: ricordo che ce n'era una che mi aveva fatto pensare "Retelling genderbent di Dracula? Schifo", ed ero pure stata fedele a me stessa, nel senso che non cercai informazioni e di base l'ho dimenticata finché non ne ho sentito parlare molto bene da Miss Fiction Books, ma anche lì ci ho messo un po' a fare il collegamento.
Tuttavia si sono presentati un paio di ma, ossia che mi fido abbastanza delle opinioni di Tiffany ed essere rimasta orfana di una serie guilty pleasure dopo aver finito Captive Prince.
Ho deciso di dargli una possibilità, e non me ne sono pentita.
Io sono buio è un libro di quel genere strano che non è un fantasy perché manca un qualsivoglia elemento magico (sì, il nome Dracula c'è; no, non ha niente a che fare coi vampiri) ma nemmeno uno storico perché l'accuratezza storico-culturale è il lol più puro: il lavoro di ricerca della White dev'essere stato più o meno lo stesso di una liceale che scrive una fanfiction mentre prepara la maturità. Per capirci: se fosse un telefilm, sarebbe Reign o Da Vinci's Demons, e in questo caso mi andava bene perché tanto per cominciare non mi aspettavo niente di diverso e soprattutto non so se il libro è stato pubblicizzato come qualcosa di diverso, come accade invece per i libri della Kalogridis, che per ignoti motivi continuano a essere spacciati per roba seria.
Comunque mi sono onestamente divertita a leggere questo romanzo: a mio avviso è uno YA fatto bene perché cerca effettivamente di fare qualcosa di diverso dal solito. La protagonista, Lada, rientra nel gruppo di protagoniste badass che odiano le altre donne perché sono degli special snowflakes, ma ad avermela resa sopportabile è che la White ha l'onestà di mostrarla in una luce negativa: non è simpatica, non è amabile, non è la meglio del meglio, gli altri riconoscono che è di base una stronza e pure tu, lettore, sei spinto a vederla così.
Lada ha istinti violenti, non è sensibile e per nulla empatica, ha la diplomazia di una scarpa tirata in faccia, e se questo la rende un buon soldato (sul buon leader, imho, ci deve ancora lavorare) la rende pessima nel muoversi all'interno del panorama politico. Già, le mancanze politiche della nostra eroina sono sue, non nascono dal fatto che ha una vagina e quindi gli uomini non la prendono sul serio: è lei in prima persona a volere il riconoscimento in ambiti prettamente maschili, disprezzando e ignorando il potere che le donne possono esercitare. Personalmente ho trovato il semplice attribuire dei difetti veri ed importanti alla protagonista femminile (che, udite udite, non è neanche una super-gnocca) incredibilmente rinfrescante in un genere dove pare che meno della perfezione sia inaccettabile, e pure i difetti spesso e volentieri sono virtù travestite.
Quindi Lada è un personaggio interessante, ma una persona sgradevole all'interno della storia e riconosciuta come tale.
Mi sono piaciuti anche gli altri due protagonisti, Radu e Mehmed: il primo è il fratello minore di Lada e mio personaggio preferito. Per adesso è l'unico dotato di una forte sfera emotiva, che non è un vantaggio: significa solo che soffre il triplo rispetto agli altri. Ho trovato interessante come, crescendo, sia riuscito ad usare la sua sensibilità come arma, in modo quasi paradossale: comprendere i sentimenti lo rende adatto a muoversi nel mondo politico, ma soprattutto bravo nell'arte della manipolazione... peccato che ci stia male comunque.
Mehmed è il più difficile da inquadrare, per via di una particolare scelta stilistica: il libro ha i punti di vista, ma solo di Lada e Radu. Ne segue che Mehmed, pur essendo uno dei protagonisti, viene visto unicamente attraverso gli occhi degli altri e capire come sia davvero è difficile, perché i due fratelli Dracul sono a dir poco parziali nei suoi confronti.
Ho trovato interessante, anche se molto anacronistico, il modo in cui Lada e Radu reagiscono al passaggio tra la loro cultura di origine e quella in cui vengono portati: Lada si considera sempre prigioniera dell'Impero Ottomano, non importa quale sia la sua posizione o quella dei suoi protettori, mentre Radu alla fine dei conti si considera praticamente adottato, e questa differenza rende ancora più complesso il rapporto tra i due. In più questo è uno degli YA dove i personaggi secondari esistono.
Magari sono un po' un cliché, magari non sono i più rivoluzionari mai esistiti, ma il semplice fatto che ci siano, che non siano dei nomi buttati lì a caso con la pretesa che ce ne freghi qualcosa delle loro vicissitudini (sì, sto parlando de La mossa del principe) li rende migliori di molti altri.
L'idea che questo universo narrativo sia effettivamente abitato e non un palcoscenico vuoto con tre attori, aiuta molto a percepirlo se non reale, almeno credibile, che è più di quanto offrano molte saghe.

Ad aiutare Io sono buio ad emergere in un panorama editoriale piuttosto amorfo è anche il fatto che il libro abbia una struttura sensata: è introduttivo, ci presenta i personaggi e l'ambientazione, ma succede qualcosa. Non solo: è qualcosa che probabilmente andrà a preparare il terreno per i rimanenti due volumi, ma che lascia anche l'impressione di aver letto una storia con un inizio e una fine. Non è autoconclusivo, ma almeno un po' delle sue trame vengono chiuse per dare un minimo di soddisfazione al lettore.

In sostanza, una nuova serie guilty pleasure che mi è piaciuta ed è un peccato che da noi sia stato tradotto solo il primo volume. E la copertina non c'entra assolutamente niente col libro.

25 commenti:

  1. Anche io ero interessata a leggerlo ma mi son bloccata proprio per il fatto che ad oggi è interrotta da noi. Però ho ripiegato su Elizabeth Frankenstein della stessa autrice :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se anche il resto della trilogia mi dovesse piacere, potrei anche leggere quello su Elizabeth Frankenstein.
      Sarebbe pure una scusa per rileggere l'originale così da poter fare la pignola per bene XD

      Elimina
  2. Quello su Elizabeth Frankenstein mi ispira molto di più, ma d'altra parte ho questo in libreria da anni - quanti?
    Mi hai dato la spinta necessaria per riaprirlo, ti ringrazio. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è niente di eccezionale, ma è un niente di eccezionale fatto bene :D

      Elimina
  3. Io questo libro lo punto da quando è uscito ma non sono ancora riuscita a leggerlo. All'inizio ero abbastanza scettica, più che altro perché, soprattutto all'estero, te lo spacciano per fantasy e da quello che ho letto in giro (e la tua recensione lo conferma), un fantasy non è. Ma a parte questo scoglio iniziale, il libro mi ispira parecchio e spero di riuscire a leggerlo, prima o poi, quindi sono contenta che ti sia piaciuto! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche Captive Prince e The winner's curse li spacciano per fantasy, quando non lo sono... odio queste pubblicità ingannevoli, è come se credessero così poco nei libri che vogliono vendere da cercare di spacciarli per qualcos'altro >___<

      Elimina
  4. Mi ricordavo che avevi deciso di leggere questo libro come guilty pleasure, e sono contenta che tutto sommato si sia rivelato una lettura migliore del previsto! Credo che lo aggiungerò alla wishlist (ormai se non aggiunto almeno un libro al giorno non sono contenta) perché la protagonista mi ispira!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ormai gli onesti guilty pleasure fatti bene mi sembrano delle piccole perle XD
      Cmq le WL sono fatte per essere allungate :P

      Elimina
  5. So che infatti molti ne sono rimasti delusi perché veniva spacciato per fantasy quando fantasy non è.
    A me ispira il giusto, non sento una particolare spinta per leggerlo - almeno non in questo momento. Sembra che comunque vada in crescendo e ho sentito opinioni molto entusiaste.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se migliora ci sta che diventi come The Lunar Chronicles, che mi piace senza sé e senza ma, piuttosto che come The Captive Prince (guilty pleasure puro e semplice) :D

      Elimina
  6. Mi sa che dovrò riconsiderarlo! :D
    Un po' mi spiace che gli elementi fantasy siano ridotti all'osso, ma devo ammettere che la tua descrizione della, ehm, "simpaticissima" protagonista mi ha proprio incuriosito! XD
    E poi il prossimo anno l'autrice pubblicherà uno YA ambientato nell'universo di "Buffy: The Vampire Slayer", e quello vorrò leggerlo di sicuro: forse mi conviene buttarmi prima su qualcos'altro di suo, così, tanto per partire preparata, valutare un po' il suo stile e non farmi strane aspettative esagerate! XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli elementi fantasy non sono ridotti all'osso: non ci sono proprio XD
      Un libro ambientato nell'universo di Buffy mi attira non poco... mi sa che terrò d'occhio l'uscita *__*

      Elimina
  7. Ci sono rimasta malissimo sul fatto che non abbiano portato gli altri libri. Anche perché pur non c'entrando, le copertine sono belle T^T

    RispondiElimina
  8. Lo punto da quando è uscito ed è un peccato che non verranno pubblicati i seguiti, anche se sono passati solo due anni (XD) e di recente un nuovo libro della White è stato pubblicato. Chissà...
    Comunque mi è sempre sembrato parecchio interessante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Speriamo che ci sia un colpo di scena in futuro, comunque alle brutte la continuerò in inglese u_u

      Elimina
  9. Questo libro è nella mia TBR da tantissimo tempo, però mi sono sempre frenata a leggerlo per via dei moltissimi pareri contrastanti. La tua recensione però me lo ha fatto riconsiderare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io l'ho trovato molto carino, spero possa piacere anche a te :)

      Elimina
  10. Recensione come sempre interessante. Non ho mai considerato molto l'idea di leggere questo romanzo, semplicemente perché sto cercando di sodare bene la quantità di fantasy YA prima di farne indigestione ed incappare in altre delusioni.
    La tua opinione è stata illuminante e lo sto riconsiderando, anche se inizialmente devo dire che proprio l'idea del Dracula genderbent mi aveva fatto storcere il naso. Lo metto in TBR!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie ^^
      Secondo me aveva delle premesse così assurde che - alla fine - colpisce in positivo anche se non è un capolavoro XD
      Peccato che non siano andati avanti con la pubblicazione :(

      Elimina
  11. Ho prenotato questo libro da una biblioteca limitrofa e sto attendendo che mi venga consegnato... Non hai idea di quanto mi rincuori una tua recensione positiva XD

    RispondiElimina
  12. Il titolo devo dire è molto intrigante. Ma perché queste cose devono essere sempre delle serie? Mi viene l'ansia all'idea di iniziarne un'altra! Però questo mi incuriosisce parecchio!

    RispondiElimina