Non basta dire di essere cresciuti: bisogna anche dimostrare di averlo fatto.
Capitolo 31: The Senjusou Test & Capitolo 32: Connections
Il capitolo si apre con Yona che - ovviamente - ha deciso di sottoporsi alla prova di Gi-Gan e, assieme a Jae-Ha, guarda una scogliera. Segue flashback: la pirata, senza mezze misure, definisce Yona un peso inutile che deve dimostrare di avere almeno il carattere adatto per prendere parte al combattimento. Le affida quindi il compito di cogliere il senjusou, una pianta medicinale in grado di triplicare la velocità di guarigione delle ferite (e a quel punto Yoon era disposto ad andarla a prendere lui, in caso): ce n'è poca, e in pochissimi sono a conoscenza della sua esistenza. In particolare Kum-Ji non dovrà saperlo mai, altrimenti la coglierebbe tutta e la venderebbe a prezzi proibitivi.
Ci sono però delle "piccole" fregature: cresce solo in una piccola grotta su scogliera che è praticamente un muro alto millemila metri sul mare (fa venire le vertigini solo a vederlo disegnato), e Yona dovrà recuperare la pianta da sola. Nessuno potrà aiutarla.
A sorpresa, l'unico del gruppo che non esprime un parere contrario è Hak, che ha già capito che la principessa non cambierà idea.
E così Jae-Ha porta Yona alla scogliera, dandoci modo sia di vedere Yona fare qualcosa da sola, sia di vederli legare, per così dire.
Jae-Ha non è molto gentile: è chiaro che non si sente a suo agio con la principessa, che il continuo resistere al richiamo della sua presenza lo porta a sfogarsi su di lei come meccanismo di difesa. Che sia decisamente più grande significa anche che è in grado di rendersi conto di quando sia brutto il suo atteggiamento, soprattutto quando minimizza il compito della ragazzina: è vero che c'è un piccolo sentiero che porta alla pianta, ma è piccolo, la scogliera è altissima e tira un forte vento che può sbilanciare. È normale essere terrorizzati, eppure definisce "facile" l'impresa.
Jae-Ha: Facile... adesso sto solo facendo il cattivo, eh?
Yona, per quanto spaventata a morte, non si lascia sopraffare e inizia la... scalata orizzontale? Parte con le migliori intenzioni, poverina, ma alla prima folata di vento commette l'errore di guardare giù. E ovviamente arriva il panico totale.
Yona è molto umana, in queste scene: è terrorizzata, trema, piange.
Yona: Non mi piace. Non voglio essere qui. Aiuto. Non mi importa. Voglio tornare indietro. Non voglio morire!
Che Yona sia ormai in uno stato d'animo che la farà precipitare in tre passi e mezzo non va a genio a Jae-Ha, che sta venendo a patti con la differenza tra quello che credeva sarebbe stato il padrone dei draghi e la realtà (oh, abbiamo anche la prima immagine del suo passato, e decisamente anche a lui è andata malino: è in catene): dai racconti del suo predecessore, Jae-Ha si immaginava qualcuno in grado di dominare i quattro guerrieri, dotato di una forza assoluta... e invece ecco Yona, poco più che una bambina, in una situazione di pericolo estremo.
Jae-Ha: Yona, tesoro... non devi sforzarti così tanto. Dovresti tornare indietro se sei spaventata. Il compito che il capitano ti ha dato è troppo. Anche se non sarai in grado di combattere a nostro fianco contro Kum-Ji, nessuno ti obbliga a farlo. Non devi metterti in pericolo. Sei una ragazza.
Il drago verde vuole che la principessa torni indietro: è piccola, debole, fragile e spaventata e non dovrebbe fare niente di eccessivamente pericoloso.
Francamente, per quanto capisca i sentimenti di Jae-Ha, la sua è una linea di pensiero che priverebbe Yona di ogni possibilità di crescita e, tra le altre cose, molto simile al modo in cui è stata trattata per tutta la vita. Ma Yona ormai è cresciuta, e anche se Jae-Ha le offre la possibilità di tornare indietro senza vergogna, lei rifiuta.
Yona: Io non... tornerò indietro... starò b... bene... devo portare a termine... questo semplice compito... e di certo, se non ci riuscissi... non potrei affrontare... il capitano Gi-Gan... o Hak e gli altri.
Ricordiamo che quanto Yona difetta in forza fisica, ormai lo recupera in forza mentale: ci sono tanti modi di essere forte, e lei non è più debole.
Tra l'altro l'idea di dover recuperare una medicina, ossia qualcosa che potrebbe aiutare o salvare le persone che ama, è un ottimo motivatore: la principessa non ha nessuna intezione di permettere alla sua paura di avere la meglio e di impedirle di rendersi finalmente utile. O meglio, ha intenzione di usare la paura per andare avanti, perchè al di là del pericolo immediato, ciò che Yona teme di più in assoluto è perdere le persone a lei care (grazie, Soo-Won), e vedere altri soffrire per questo motivo.
È una motivazione che Jae-Ha comprende, e che (ai suoi occhi) la rende simile ai pirati.
Oh, e poi Yona lo ringrazia per averla seguita e averle parlato: anche se non può materialmente aiutarla, la sua voce e la sua presenza l'hanno calmata... belle parole, che colpiscono profondamente Jae-Ha: a quanto pare il sague del drago reagisce non solo alla presenza di Yona, ma anche ai suoi stati d'animo. Esserle stato utile scatena in Jae-Ha una vera e propria sensazione di struggimento.
Onestamente trovo molto interessante vedere cosa passa per la testa di questo particolare drago: Kija era fin troppo pronto ad abbracciare la sua eredità mentre Shin-Ah sarebbe stato fedele a Yona comunque, quindi vederne uno che cerca disperatamente di scindere tra quello che prova lui e quello che gli fa provare il destino è notevole.
Come Jae-Ha percepisce Yona e il loro legame |
Yona: Per tutto questo tempo ho voluto diventare più forte. Innanzitutto, per proteggere me stessa. Poi, per proteggere Hak, che ha rischiato tutto per me. Per ripagare i miei amici, che mi hanno tenuta in vita. Devo muovere le mie gambe, un poco alla volta, un passo dopo l'altro.
E alla fine Yona, stellina, arriva alla piccola grotta e trova la tanto sospirata piantina. Ma noi non facciamo in tempo ad esultare per lei (guardate quanto è adorabile) che il colpo di scena è dietro l'angolo... ma siccome l'autrice è bastarda cambia scena e vediamo Gi-Gan trollare di brutto i nostri eroi dicendo come il tempo sia cambiato e come questo potrebbe mettere in pericolo Yona, superando il limite di sopportazione di Hak, che finora è stato calmo ma - che cavolo - si tratta della sua pricipessa in una scogliera con un tizio che non conoscono: è il momento di correre al salvataggio.
Quello che sta succedendo alla scogliera, comunque, è l'arrivo dell'onda anomala che becca Yona manco avesse preso la mira (nota: la prima reazione della principessa è stata urlare a Jae-Ha di scappare).
Ora, noi lettori sappiamo benissimo che ne uscirà praticamente incolume visto che è la protagonista, ma Jae-Ha non lo sa e credo che abbia appena perso vent'anni di vita. Tra l'altro a questo punto il test del capitano e la storia dei draghi passano assolutamente in ultimo piano: la priorità è che una ragazzina è caduta in mare, e lui è pronto a buttarsi per provare a salvarla.
Fortunatamente non ce n'è bisogno: Yona è riuscita ad aggrapparsi ad una radice quindi è in pericolo ma non così tanto come sembrava... ma non vuole che Jae-Ha la aiuti. I patti sono che deve farcela da sola, e niente. Arriva una seconda onda e Jae-Ha col cavolo che la lascia annegare per tastardaggine, col risultato che lei è mogia perchè tecnicamente ha fallito, e lui a metà tra la crisi di panico retroattiva e una gran confusione su cosa significhi tutto questo nell'equazione drago-padrone-libero arbitrio.
Comunque le dice che in fin dei conti il senjusou l'ha preso da sola, quindi non c'è bisogno di dire a Gi-Gan che è intervenuto: si tratta di un cavillo.
Sul serio, ragazzi? |
Bravi, miei piccoli geni del male, continuate su questa linea con lA capitanA dei pirati.
Cosa potrà mai andare storto?
Gi-Gan: Ci sono dei momenti in cui anche le donne devono combattere. Non sottovalutatele.
Se gli sguardi potessero uccidere, ci saremmo giocati metà dei protagonisti.
Comunque Yona torna (e Yoon è il primo a correrle incontro con le lacrime agli occhi) e ovviamente dice subito di essere stata aiutata da Jae-Ha per via delle onde anomale.
Poi si offre di tornare a raccogliere il senjusou, da sola questa volta.
La risposta di Gi-Gan è - più o meno - "LOL no": in fin dei conti se Jae-Ha l'avesse lasciata morire lei lo avrebbe ucciso, mentre Yona ha dimostrato di avere fegato e di essere il tipo di persona che non abbandona i propri compagni. È dentro anche lei.
Mentre si preparano i festeggiamenti Jae-Ha va a chiacchierare con la persona che lo interessa di più e che non gli causa crisi interiori, ossia Hak. Un po' lo compatisce: lui è stato in ansia totale per mezz'ora, fare da guardia del corpo a Yona per anni dev'essere un incubo. Hak dice di no, che sono amici d'infanzia... e Jae-Ha, che ha 25 anni, capisce tutto. Anche quello che Hak ancora non ha capito.
Jae-Ha: Per qualche motivo ho l'impressione che siate molto vicini e, allo stesso tempo, molto lontani.
Hak: Huh?
Jae-Han: Voglio dire che non ho l'impressione che tu la desideri davvero.
Dritto al punto, con questi che sono solo ragazzini. E poi rincara la dose dicendo che Yona ha catturato il suo interesse e, prima che dica che sta solo scherzando, negli occhi di Hak c'è il panico.
Perchè lui a Yona non piace quindi un'altro potrebbe conquistarla, perchè desiderarla fisicamente non è così semplice, perchè Jae-Ha sarebbe la prima concorrenza seria dopo Soo-Won: un uomo, non un ragazzo, e gli è bastata una mezza battuta per mandarlo nel pallone totale.
Ed è in questo stato d'animo che il ragazzo trova la principessa, in lacrime perchè non riesce a togliersi dalle mani le spine che si è beccata restando aggrappata alla radice.
Hak la trolla un po', dicendole che le mani le andranno in putrefazione, ma poi se ne occupa lui (Yoon sta preparando la cena): non usa spilli o simili, ma un metodo secondo cui bisogna spargere miele sulle ferite per fare uscire le spine.
Bastardo |
Frase innocente per Yona, ma che colpisce Hak - già in confusione totale per la conversazione con Jae-Ha - che perde il cotrollo: quando il miele inizia a colare, senza pensarci, lo lecca.
Non c'è altro modo per dirlo: è un momento molto erotico, senza possibilità di fraintendimento, e infatti Yona è imbarazzatissima e scappa, mentre Hak rimane lì imbarazzatissimo a ripetersi che Yona viva e libera è abbastanza, e che non deve diventare avido.
Beh, siamo di nuovo di fronte a degli ottimi capitoli, con un sacco di avanzamento per i personaggi: tanto per cominciare nonostante Jae-Ha sia entrato in scena da pochissimo, mi sono già affezionata. Vederlo mentre cerca di conciliare i suoi sentimenti con gli istinti di drago mi piace moltissimo, e sono curiosa di come raggiungerà l'equilibrio.
Ho anche apprezzato come sia stato creato un effetto domino nella caratterizzazione: Jae-Ha è uno che si diverte a punzecchiare la gente, e sembra anche uno che ha un grande intuito riguardo alle persone. Le sue osservazioni sulla presunta mancanza di desiderio di Hak nei confronti di Yona, e di come questo metta distanza tra loro, è (per me) il motivo per cui Hak è arrivato a perdere il controllo con la principessa... senza contare che Hak per Yona ha rinunciato a tutto (la sua casa, la sua famiglia, la sua posizione sociale) e in cambio non ha ottenuto niente. Non credo affatto che glielo rinfaccerebbe mai, né che lo userebbe come leva per ottenere qualcosa, ma è una situazione che può rivelarsi sfiancante anche per lui. Resta da vedere quasi saranno le conseguenze del suo gesto.
E non posso non parlare di Yona, che qui ha la sua prima grande occasione per essere utile: ho amato tantissimo che fosse terrorizzata per tutto il tempo, perchè in fin dei conti essere forti vuol dire anche avere il coraggio di fare qualcosa che non vuoi fare, e prendersi il rischio di fallire. Senza contare che la principessina è già passata dal "non voglio perdere più nessuno" al "non voglio che altre persone perdano chi amano": anche questa è crescita, soprattutto se consideriamo che, all'inizio, Yona si considerava talmente tanto al centro dell'universo che non le era nemmeno venuto in mente di ringraziare Yoon per aver salvato la vita a lei ed Hak.
'sta ragazzina mi piace sempre di più.
Alura... Era tanto che non postavi un riassunto e sono contentissima.
RispondiEliminaJae Ha è il drago che da più spunti per la narrazione fin dall'inizio, è davvero adorabile mentre afferma di voler proseguire per la sua strada e fare le sue scelte, senza contare che è stato usato questo tipo di motivazioni solo con lui. Più di uno sarebbe stato ripetitivo.
Niente, rileggere i vecchi capitoli alle volte ti da qualche illuminazione, nel caso di Jae Ha penso che abbia paura ad affezionarsi o anche lontanamente avvicinarsi al gruppo. Con dei guerrieri sarebbe stato più semplice, ma Yona in un certo senso rientra nel tipo di persone che lui protegge per istinto, vedi le ragazze in città lmao.
Pensa a quelli che seguono Comics Experience ç_ç
RispondiEliminaSono pessima coi recap.
La cosa interessante è che, ora come ora, le motivazioni dei draghi sono state tutte differenti. Non c'è ripetizione nelle modalità di reclutamento, a prescindere dall'antico patto tra dei, e questo è ottimo.
Cmq Jae-Ha ha l'indole del fratello maggiore martire: si lamenta di continuo però è sempre lì a guardare che fai, come lo fai e se rischi di farti male mentre lo fai XD
I tuoi commenti sono sempre favolosi!!! Nonostante abbia letto questo manga diverse volte (oltre ad aver visto l'anime) riesci sempre a farmi trovare nuovi spunti su cui riflettere! Leggere le tue recensioni sui capitoli arricchisce la storia in modo davvero notevole (anche perchè io adoro rimuginare sulla psicologia dei personaggi)! Grazie ancora e (spero) a presto :)
RispondiEliminaGrazie tantissimo dei complimenti ≧◡≦
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