Secondo volume, tante complicazioni, e spoiler.
In effetti più che una recensione è il mio (lungo) delirio da fangirl.
Marco Cinquedraghi e i suoi amici hanno scoperto di essere portatori di una peculiarità genetica che si fonda nella leggenda. Sono le nuove incarnazioni di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Ma qual è il prezzo del loro privilegio. A cosa si deve rinunciare per guadagnarsi un destino già scritto? Marco preferisce non chiederselo. Saranno gli errori commessi e le bugie a trascinarlo in una spirale che lo obbligherà ad aprire gli occhi, mentre anche l'eredità di mago Merlino si risveglia e reclama il proprio tributo. Tra amicizie che si incrinano, amori condannati per le colpe del passato, l'ombra di una fata leggendaria e un'indagine su una morte sospetta che sembra portare a una tragica verità, i ragazzi dell'Albion College proseguono il loro cammino per diventare grandi. Ma capire cos'è la vera grandezza comporta un sacrificio che ognuno di loro dovrà affrontare da solo, per salvarsi.
Stando alle note la stesura di Ombre è stata difficile e non stento a crederlo: questo libro è tanto, non solo per il numero di pagine. Ha un sacco di carne al fuoco: la rottura tra i Cavalieri e gli altri membri dell'alleanza; i rapporti sempre più tesi tra quelli che nell'alleanza ci sono ancora con Samira tirata nel mezzo; i misteri relativi alla scuola; venire a patti con nuovi poteri e nuove scoperte... e affrontare la vita del liceo, influenzati da quella che era - più o meno - la vita passata.
Tanta, tanta roba.
Perchè non aggiungere un arrivo ingombrante come Morgana, quella Morgana?
Dico subito che ci sono alcune cose che non mi hanno convinta, e una che non mi ha coinvolta. Partiamo da questa, ossia la sottotrama thriller: in questo libro diventa chiaro che Riccardo Cinquedraghi è stato assassinato e siccome scuola e famiglia non hanno voluto indagare spetta ai ragazzi - capitanati da Lance - scoprire cosa sia successo tre anni prima.
È un giallo.
E a me i gialli non piacciono.
Fortunatamente per la sottoscritta questa parte funge da combustibile per la sottotrama che mi piaceva, ossia le paturnie adolescenziali condite col dramma arturiano.
(non credo che potrò mai ringraziare abbastanza la Marconero per avermi dato l'occasione di scrivere una frase simile)
Fuck yeah |
Insicuro, affamato di affetto e approvazione, con la maturità emotiva di un bambino, Marco sente fino in fondo il peso di una corona che non porta: gli adulti danno per scontato che abbia tutte le doti che hanno reso Artù straordinario, mentre i ragazzi si comportano come se dovesse essere rieducato in virtù del suo ruolo.
La rottura con i ragazzi dell'ala est appare presto inevitabile: è vero che Marco si fa troppi problemi sul compito rubato, ma il clima di terrore per cui una cosa del genere è imperdonabile l'hanno creato Deacon ed Helena.
Il risultato è che nel momento in cui avrebbe bisogno della comprensione degli amici, questi prendono cantonate enormi come pensare che una persona con alle spalle la vita, i rapporti e gli insegnamenti dei Cinquedraghi sarà immediatamente in grado di integrarsi con loro. Che vedersi sbattere in faccia la propria inadeguatezza un giorno sì e quello dopo pure non porterà Marco all'esasperazione.
Morale della favola: Lance, Helena e gli altri si mettono ad indagare sulla morte di Riccardo proprio quando con Marco i rapporti sono tesissimi e il loro disperato tentativo di proteggerlo finisce per aggravare la situazione: per paura di farsi scappare qualcosa lo tagliano fuori, e questo ferisce Marco molto più di quanto avrebbe fatto la verità.
Morgana nei confronti di Marco |
Inclusi loro stessi.
Morgana, personaggio ambiguo a essere generosi, è un conflitto con le gambe: amava Riccardo e considera Marco l'usurpatore del suo re, ma - allo stesso tempo - è attratta da lui come una falena dal fuoco. Lo umilia e lo protegge, lo ferisce e lo consola, lo allontana e lo cerca.
La ragazza arriva forte di una conoscenza della loro condizione maggiore (la verità le è stata rivelata a quattordici anni, ne ha tre di vantaggio su tutti gli altri), ma sembra legata alla sua identità passata in modo malsano: lei si comporta davvero come se fosse la Morgana originale e come se non avesse altra scelta che percorrere i suoi passi. Non solo, cerca anche di convincere Marco che tutti sono destinati a fare lo stesso: Lance ed Helena sono destinati a tradirlo. Deacon è destinato ad usarlo. Erek è destinato a non metterlo al primo posto. Lei, e solo lei, è destinata a restare a suo fianco nonostante tutto.
In fin dei conti, anche se non mi è chiara la tempistica delle morti in questa versione (Mordred li ha uccisi entrambi... ?), nella maggior parte dei miti a portare il corpo del Re ad Avalon è proprio la Fata, a prescindere da quanto si siano odiati e a riprova di quanto fossero legati.
Già qui ho scritto un papiro e non sono neanche a metà: a tutto questo si aggiungono anche Lance, Helena e Marco. In questo volume arriva la rivelazione, quella che tutti avevamo un po' sospettato e per non esserci arrivata ho fatto un facepalm così grande che ho ancora la mano stampata in fronte: Helena è Ginevra. Tutto il mega-dramma di attrazione e nostalgia e paura e rimpianto che c'è tra questi ragazzini è dovuto alle reminescenze di Artù, Ginevra e Lancillotto. Sul serio: non solo devono affrontare un triangolo senza avere la più pallida idea di come si gestisca una cosa del genere, ma devono farlo mentre il loro istinto li spinge a sentimenti ancora più complessi. Helena, che eredita non solo l'attrazione per entrambi i ragazzi, ma anche la paura dovuta alla punizione inflitta da Artù a Ginevra. Lance, che vuole disperatamente essere fedele al suo amico, ma non riesce a tenere Helena a distanza. E Marco geloso di niente, che ha paura, con le ombre della sofferenza di Artù, che vide le persone che più amava soffrire perchè amandosi l'avrebbero tradito.
(è un gran casino ma lo è anche nella versione originale)
Marco ed Helena sono una coppia esplosiva, tra loro sembra sempre che stia succedendo di tutto anche quando non sta succedendo niente, mentre con Lance c'è un maggiore equilibrio anche se ho avuto l'impressione che, una volta entrati in confidenza, Helena fosse propensa a considerarlo un amico piuttosto che un potenziale fidanzato; probabilmente perchè Lance è troppo ingessato e tendente a perdere il controllo quando si tratta del re più che della regina.
Vorrei però spezzare una lancia in favore di Helena: la ragazza fa bene a volere che Marco si salvi da solo e non credo che rifiutarsi di fare da crocerossina sia così terribile. Sbaglia ad escludere Marco durante la Caccia, e anche lui non si comporta bene: la espone alla derisione pubblica in un ambiente come l'Albion, trae le sue conclusioni e agisce di conseguenza un sacco di volte. Non mi sembra che Helena si meriti la corona di colpevole più degli altri.
Detto questo, le parti che non mi hanno convinta sono due: la prima riguarda le varie organizzazioni che collaborano con i Templari e gli assassini, che continuano a sembrarmi eccessivamente in contrasto con l'ambientazione scolastica ma - allo stesso tempo - sono qui a sperare che si vedano tutte e che abbiano molto spazio (perchè l'importante, nella vita, è essere coerenti). La seconda è il club di spada, che ha messo a dura prova la mia sospensione dell'incredulità: è una cosa troppo pericolosa, con le imprese che vanno oltre il bullismo e le droghe fornite dalla scuola che Morgana spaccia come se niente fosse nell'indifferenza generale. Per me è la parte più debole del libro e spero vivamente che non se ne faccia mai più parola in quelli a venire.
Più la delusione che è stata l'estrattore: montanto egregiamente come personaggio pericolosissimo, fa lo stesso botto di un palloncino sgonfiato quando si arriva al dunque. Mi aspettavo di più da lui.
Mi è piaciuto un sacco, invece, tutto quello che avviene attorno alla vicenda: Angus sta facendo di tutto e di più per mantenere Marco a scuola (incluso aprire le iscrizioni ai secondogeniti, che avrà delle implicazioni interessanti considerando che la sorellina di Lance è chiaramente Nimue), e inizio a chiedermi cosa farà se Marco non dovesse comportarsi come vuole lui. Più cosa farà se davvero Morgana deciderà di onorare il patto (ha detto aver preso una decisione importante, in disaccordo col nonno, per assicurarsi che gli assassini di Riccardo paghino... per me si unirà ai Templari & Co.).
Ho apprezzato molto anche la figura di Tristan: nonostante l'antipatia che prova per Marco e Morgana alla fine ha preso la decisione giusta, mettendo da parte i suoi sentimenti personali (complice anche Marco che, quando segue il suo cuore, riesce a tirare fuori il carisma del suo illustre antenato).
Insomma, pur con due o tre pecche, questo è un buon seguito: conosciamo meglio i personaggi e si allarga moltissimo l'ambientazione. Vengono inseriti elementi per il proseguo della storia (la cerca) ma anche indizi su qualcosa successo molto prima (l'incantesimo del nonno di Deacon e qualunque cosa riguardi la precedente generazione di cavalieri attivati). Più il fatto che, nel prossimo libro, ci sarà Niniane-Nimue e già vivo per le interazioni tra lei e Deacon.
Certo, però, che l'incantesimo di Merlino non ha funzionato proprio come aveva programmato: al di là delle intenzioni sembra che abbia trasportato nel corso dei secoli tutto il mito arturiano, e proprio per questo dubito fortemente che sia riuscito a tagliare fuori Mordred (sono ancora convinta che sia Tommaso).
Commento lunghissimo anche qui *w*
RispondiEliminaL'estrattore! Anche a me diede fastidio, insomma, tanto fumo e niente arrosto. Figurati che credevo fosse morto, per poi fare una breve comparsa nel capitolo successivo.
Di Helena mi aveva dato fastidio il modo in cui si chiude a Marco dando invece una possibilità a tutti gli altri, non tanto il fatto che lei lo mandi a quel paese quando lui la considera la soluzione ad ogni suo problema. Che poi le abbiano tirato fango addosso per il mancato atteggiamento da crocerossina mi stupisce, i problemi che mi ha dato questo personaggio sono ben altri.
Sarà che mi son trovata meglio con personaggi come Samira e Morgana, Helena è la parte dolciosa e romantica della storia e se da una parte adoro la parte teen drama, dall'altra mi sale il diabete facilmente.
Marco è un patatino adorabile che anche quando è al suo apice di tenerezza non riesce a cancellare la voglia di prenderlo a sprangate sui denti.
Credo che Angus sapesse benissimo delle imprese, perché DuLac non le considerasse pericolose è un mistero, quanto a Tristan, credo si sia reso conto di tutto e del perché. Diamine, questo volume aveva sul fuoco un mucchio di roba e allo stesso tempo ne ha messa sullo sfondo dell'altra che sembra interessantissima.
Quanto a Tommaso, lo vedo benissimo nei panni di Mordred. Se è come penso io, Mordred è stato sì il Re e la Fata nello stesso momento, ma una volta morto non ha lasciato due eredità, bensì tre: il Re, la Fata e il Traditore (e solo due figli, lol).
E l'Ordine Ombra! Se non è un indizio bello e buono questo, allora è una prova lampante.
Accidenti, c'è una marea di cose da dire su questa saga >_<
Ma sai che anche io avevo pensato che l'estrattore fosse morto? E mi ha anche dato fastidio che, nonostante fosse così importante per Samira, non apparisse nella novella a lei dedicata. È praticamente l'unico personaggio che mi fa pensare "se non ci fosse non cambierebbe niente" u_u
EliminaHelena e Marco si feriscono a vicenda, ed entrambi sono convinti che sia stato l'altro ad escluderli. Però ora come ora non mi vengono in mente altri personaggi a cui lei abbia dato una seconda possibiltà se non Samira, che però ha due vantaggi: il primo è che non ha niente a che fare col mito arturiano ergo non ci sono reminescenze di mezzo; il secondo che non si aspetta niente se non che non le facciano saltare la copertura (e in compenso li aiuta tanto). Ecco, diciamo che non ho notato lo stesso accanimento verso Erek, che proprio con Samira si comporta molto più freddamente di quanto faccia Helena con Marco.
Angus per me sa tutto e sotto sotto concorda: non è che non condivide gli ideali della Tavola Rotonda, li sabota apertamente. A me pare che stia manipolando Marco per essere certo che - per la prima volta - il Re non si unirà neanche formalmente all'alleanza, e che nella scuola abbia volutamente promosso un clima contrario agli ideali iniziali.
E odia Merlino. Lo odia proprio.
DuLac per me è un mistero perchè - se ho capito bene - è un secondogenito ma conosce tutto (e il suo interesse per Helena mi fa sospettare che sia il padre biologico, ma come possa aver conosciuto la madre mi sfugge).
Tommaso come Mordred mi manderebbe in crisi perchè da un lato Mordred mi piace tantissimo, dall'altro se un camion asfaltasse Tommaso non ci perderei certo il sonno XD ma vedremo.
Eh questa saga prende da morire. Non mi dispiacerebbe se la Marconero facesse come la Clare e la ampliasse per sempre.
Aspetta, la Clare quale?
EliminaCassandra Clare, che a quanto pare scriverà spin-off, prequel e sequel di Shadowhunters per tutta la vita XD
EliminaOk, tieniti forte. SUlla pagina facebook Bianca Marconero ha accennato alla seconda generazione... AAAAAHH!
EliminaMa che non se ne parlerà per un bel po'.
Dove come quando?! *_____*
EliminaNon posso entrare nel dettaglio, perché era lunghissimo, tortuoso e un anno è passato, però mi era piaciuto parecchio. Pur odiando le saghe, Artù e company, il fantasy. Bianca è Bianca. :)
RispondiEliminaImmagina quanto possa piacere se si amano le saghe, Artù e il fantasy XD
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