giovedì 16 ottobre 2014

Queen of Someday


Queen of Someday, di Sherry D. Ficklin.

Questo libro racconta la vita della futura Caterina la Grande in chiave Young Adult, e pertanto ho gradito l'avviso dell'autrice sul fatto che la fedeltà storica fosse zero assoluto: Alla corte dei Borgia si è preso l'insufficenza perchè la Kalogridis ha detto che tutte le sue idiozie erano vere. Sfortunatamente questo libro più che ricordare Reign (geniale nella sua insensatezza) ricorda The Borgias (la noia, che seguivo per i costumi).
Spoiler.

Before she can become the greatest empress in history, fifteen-year-old Sophie will have to survive her social-climbing mother’s quest to put her on the throne of Russia - at any cost.
Imperial Court holds dangers like nothing Sophie has ever faced before. In the heart of St. Petersburg, surviving means navigating the political, romantic, and religious demands of the bitter Empress Elizabeth and her handsome, but sadistic nephew, Peter. Determined to save her impoverished family - and herself - Sophie vows to do whatever is necessary to thrive in her new surroundings. But an attempt on her life and an unexpected attraction threatens to derail her plans.
Alone in a new and dangerous world, learning who to trust and who to charm may mean the difference between becoming queen and being sent home in shame to marry her lecherous uncle. With traitors and murderers lurking around every corner, her very life hangs in the balance. Betrothed to one man but falling in love with another, Sophie will need to decide how much she’s willing to sacrifice in order to become the empress she is destined to be.
In a battle for the soul of a nation, will love or destiny reign supreme?

Queen of Someday comincia alla grande: solo nel prologo c'è lui che le scioglie i capelli mentre si baciano, cosa che qualunque donna con i capelli lunghi sa benissimo essere molto poco romantica e con alte possibilità di fare malissimo. Figuriamoci poi a metà del 1700, quando la moda femminile non era certo all'insegna della praticità.
Il primo capitolo è così pieno di dialoghi insensati, di avvenimenti ridicoli, che praticamente meriterebbe di essere citato nella sua interezza: facciamo la conoscenza di Sophie, quindicenne prussiana molto vicina all'essere data in sposa a Peter, erede al trono di Russia.
Sophie non mi ha colpita molto: è una a cui le differenza di classe non importano e che trova il lusso sfrenato irritante però la slitta chiusa, trainata da cavalli e con tende di broccato le sembra piccola e scomoda. 
Sophie ce l'ha con la madre perchè per risollevare le finanze di famiglia è pronta a combinarle un matrimonio con chiunque sia più ricco di lei - chiaramente un destino che solo lei è costretta a subire. Non mi pare che la Madre sia peggio di altre, ma sono cresciuta quando non c'era target nei cartoni animati: il matrimonio combinato che la bambina non vuole per me ha come tragica conseguenza questo, non il trattamento del silenzio ai genitori.
E poi, in ogni caso, le farebbero sposare il futuro imperatore di Russia mica il Lord Cippalippa.
Causa ed effetto
Ma passiamo oltre: vengono attaccate dai briganti, e qui Sophie deve dimostrare di essere un'action girl. Tira fuori dallo stivale un pugnale, uccide il primo brigante, lotta con il secondo, riesce a seminarlo correndo.
Indossando un abito del '700, col corsetto e in mezzo alla neve perchè siamo nel mezzo dell'inverno russo. Il tipo però non la segue e lei deve tornare indietro per proteggere la madre, si impantana e ha un'altra geniale idea. Spogliarsi. Al di là della totale stupidità della cosa sottolineo che siamo nel mezzo dell'inverno russo quindi Sophie dovrebbe essere morta, non essere beccata svestita dal capo delle guardie e far fuori l'ultimo brigante lanciando un pugnale.
A questo punto stavo per alzarmi in piedi ed applaudire, ma questa Sophie capace di prove fisiche impossibili per abbigliamento e location sparirà per non tornare mai più nel momento in cui arriverà a corte.
In effetti si può dire che una volta arrivata a corte le cose smetteranno di succedere: tanto per cominciare è vuota, a parte le scene di ballo ci sono sempre i soliti personaggi. Sophie, la Madre, l'Imperatrice, Peter, Sergei, Ekaterina, Elisavetta, Alexander. A volte viene nominato qualche diplomatico.
La trama dovrebbe essere un'appassionante storia d'amore: anche se sappiamo come andrà a finire non sappiamo come ci arriveremo, abbiamo la protagonista di fronte ad un ragazzo che deve conquistare e persone che non può avere, con la consapevolezza che Peter può scegliere un'altra donna. Ci sono alcuni che non vogliono un'imperatrice prussiana; la narrazione può giocare coi sentimenti, con la situazione politica, con gli intrighi di corte, con i tradimenti.
Oppure può non farlo.

Sophie è la candidata preferita dell'Imperatrice. Le prime "avversarie" che vediamo sono due sorelle descritte come la sorella buona e la sorella stronza, che diventano sue dame da compagnia e sono troppo poco nobili per essere concorrenza seria. Peter è affascinato dalla protagonista ma è il tipo a cui piace la sfida e che perde interesse nelle cose che ha, quindi Sophie deve destreggiarsi nell'antica arte del negarsi-ma-non-troppo. Tipo che quando Peter la invita a colazione risponde "Dopo, ora ho altri programmi" e lui la vuole come nessuno mai. 
Quando arriva Charlotte, bellissima principessa sassone, le cose si fanno ancora più ridicole: la nostra non fa in tempo ad ideare un piano che qualcuno la avvelena. Mentre è a letto malata non può vedere Peter quando lui desidera... cosa che porta Peter a volerla di più. Intanto Charlotte viene rispedita a casa dall'Imperatrice, nel caso qualcuno si fosse dimenticato che il voto definitivo ce l'ha lei.
Io sono sempre confusa da storie dove l'autore prende la via più semplice per arrivare alla fine: come lettrice mi piace essere sorpresa dalle svolte narrative, mi piace non sapere come andrà avanti la storia e non riuscire a vedere la soluzione. 
Ritrovarmi a pensare ai dodici modi in cui la storia sarebbe stata più interessante non mi soddisfa.

L'avvelenatore di Sophie viene trovato a tempo record, imprigionato, seviziato da Peter, curato da Sophie e tenuto alla corte perchè... boh, non lo so. Se non lo fai giustiziare all'istante, almeno spediscilo lontano.
Di base non c'è nessun ostacolo sulla strada della protagonista: tutto quello che vuole, tutto quello che le serve, le viene servito su un piatto d'argento. Questo non è un bene per il semplice motivo che il finale è noto, e arrivarci senza intoppo alcuno è noioso.
Per fortuna se n'è accorta anche la Ficklin ed ecco il triangolo: nonostante Peter sembri una persona normale, sia pure viziata, siamo informati che si tratta di un simpatico individuo alla Joffrey Baratheon. Per buttare dramma addosso a Sophie che non solo deve sposare Qualcuno Che Non Ama, ma pure un violento (quando riesci a rendere la realtà una svolta narrativa scontata hai raggiunto un nuovo livello di fail).
E a lei piace Alexander, un tipo che ha incontrato due volte e che parla per citazioni. Il loro romance è l'ulteriore prova che per rendere credibili le cose improbabili devi essere bravo: non ho mai dubitato che Romeo e Giulietta si amassero, ma questi due... sì, ne ho dubitato molto.
Provano a scappare insieme, però vengono sgamati dall'Imperatrice che invece di fare la cosa più sensata (rispedire Sophie in Prussia a calci nel deretano) ha questa malvagissima reazione: confermare il fidanzamento tra Sophie e Peter (rendendola di fatto la futura Imperatrice) e far sposare Alexander con La Sorella Buona (gentile, bella e di buona famiglia), limitandosi a minacciare ritorsioni in caso di condotta sconveniente della ragazza.


Livello di dramma e pericolo della scena

Questo è il punto in cui Sophie scopre che il mondo è ingiusto, che nella vuota corte imperiale nessuno è ciò che sembra (?) e che tutti mentono e manipolano per il proprio tornaconto (??), e io pensavo che questa cretina non solo camperebbe pochissimo in vere corti machiavelliche, ma anche contro Blair Waldorf.
È così stupida. Non si rende minimamente conto dei privilegi che ha: a seguito di uno sproloquio su come non abbia scelta o controllo nella propria vita, questa è la conclusione:
I will please the empress and learn to bend Peter to my will. I will wear the crown of Russia, secure my father's lands, and my brother's title. These things, at least, are within my power.

Dici nulla. Anche a me piacerebbe avere come unica scelta diventare l'Imperatrice della fottuta Russia. Obbiettivo che per lei, in ogni caso, è solo conseguenza di non aver sposato Alexander perchè sia mai che una donna abbia ambizioni o progetti o desideri che non siano legati a doppio filo all'aMMore, o un piano b se non lo trova.
Ad ogni modo prima di portare a termine i suoi piani Sophie deve fare i conti con la perversione di Peter: innamoratosi fuori scena della Sorella Stronza, il futuro imperatore decide di liberarsi della moglie. Non facendola ammazzare, ma in questo modo: non consumare le nozze, dire a tutti che le hanno consumate, aspettare qualche anno, dichiarare Sophie sterile e ripudiarla.

Invece di scoppiargli a ridere in faccia per poi chiedere testimoni della consumazione fino a concepimento dell'erede (o l'annullamento), lei rimane sconvolta e terrificata dalla genialità del piano.
In una folle gara a chi tira fuori l'idea più idiota Sophie decide che l'unica soluzione possibile è farsi mettere incinta da un'altro (Sergei), e convincere Peter che hanno concluso - scommettendo, peraltro, sul 'one shot one kill' di Sergei.

Ma adesso basta raccontare la stupida trama, e passiamo alle perle nella scrittura. Sono così pregiate che sospetto che la Ficklin l'abbia fatto apposta: tanto per cominciare regina e re sono considerati sinonimi di imperatore e imperatrice, sono molte le volte in cui Sophie viene indicata come futura "Queen of Russia". E nonostante ci sia un personaggio che si chiama Ekaterina, quando Sophie deve scegliere il nuovo nome sceglie Catherine. Non è nemmeno costante sulla lingua in cui sono adattati i nomi... ma questa è solo la punta dell'iceberg (o la ciliegina sulla torta).

Parlando ad un'amica incinta:
"Do you know yet, is it a boy or a girl?"[...]"Oh, it's too soon to know for sure."
Troppo presto di qualche secolo.


I feel myself blush, and I don't try to conceal it.
Il solo modo per nascondere il rossore è indossare il trucco da geisha o girarsi. Considerando che tre righe sopra viene detto che lui le tiene il mento, come pensava di fare?


"How are you settling into court? It must be very different than where you're from." I'm not sure whether I should be offended by the remark.
Perchè dovrebbe essere offesa? Non ha detto che è meglio di casa sua, ma che è diverso, e il tono non lascia intendere insulti.


Every room we pass is rich with color and finery.
Notare la finezza della scrittura, e la bellezza delle descrizioni.


Golden yellow hair.
LoL.

Perhaps the rolling hills of Anhault-Zerbst are not as grand as the palaces of  Berlin, where she grew up.
Anhault-Zerbst.

In tutta onestà non lo consiglio: al massimo scaricate il primo capitolo, l'unico che merita davvero di essere letto. Oppure, se volete un libro di neanche trecento pagine che sembra ne abbia mille, è perfetto per voi. 
Però sono curiosa: questo libro significa che gli Young Adult si stanno spostando sulle biografie, dopo aver esaurito il filone distopico?

12 commenti:

  1. Wow, sembra un libro stupendo...ma, soprattutto, davvero impeccabile ahaha! XD
    Ti sto scrivendo dal cell durante una pausina al lavoro, spero di non fare più errori dell'autrice di questo libro mentre digito.. :P
    Volevo solo dire che non posso credere alla scena in cui la cretin.. Ehm, volevo dire, l'intrepida protagonista XD chiede a una tipa se sa conosce già il sesso del suo nascituro... È pazzesco, l'autrice deve aver buttato giù una vodka di troppo durante la stesura ehehe! :D

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    1. La cosa inquietante è che le rispondono pure. WTF completo, ho anche riletto la parte perchè il mio cervello continuava a dirmi che dovevo per forza aver capito male.
      La cosa peggiore, comunque, è che sono tentata di leggere il seguito e vedere cosa non-succede XD

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  2. NO young adult biografico-storci NO per favore :S già è difficile trovare un romanzo storico che riesca a coniugare bene storia e fiction, figuriamoci se adesso iniziano a scrivere libri del genere...

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    1. Ho visto anche un tentativo di lanciarsi nel genere ucronico, ma devo ancora approfondire (le premesse sono pessima, in ogni caso).
      Ma ormai credo davvero che il genere YA sia alla ricerca del prossimo filone narrativo a cui attaccarsi... sta solo aspettando il nuovo fenomeno editoriale.

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  3. O my God :-O
    Non capisco come facciano certi libri ad arrivare alla pubblicazione... che abominio O_O

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    1. Lettori che leggono tanti libri mediocri/pessimi sono più facili da accontetare rispetto a lettori esigenti. Lettori che leggono solo libri mediocri/pessimi non hanno i mezzi per fare una distinzione.
      Più l'idea che chiunque è in grado di scrivere e pubblicare, e dovrebbe farlo.

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  4. Onestamente, ma come fai a trovare sempre il peggior esponente di un genere letterario e a dedicartici fino a terminarlo? Non so se sia un dono o una maledizione... comunque, grasse risate per la tua spettacolare recensione e conferma del fatto che QUALSIASI COSA rivista in salsa YA guadagni un coefficiente fuffa over 9000. Meraviglia.

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    1. Alcuni, nella loro idiozia, sono molto divertenti: I bring the fire; Juliet Immortal; La leggenda del cacciatore di vampiri... non hanno il minimo senso, spesso sono scritti maluccio, però sono divertenti nella loro assurdità. Poi certo, non vado a guardare la qualità oggettiva (tranne che per il voto su goodreads e anoobi: c'è già abbastanza gente che li vende come capolavori), ma per farsi quattro risate vanno benissimo... un po' come Sharknado o Highlander 2 ^-^
      Questo qua si è presentato in modo meraviglioso: il primo capitolo è una gemma, e se fosse stato tutto su quel livello l'avrei amato. Purtroppo ultimamente si trovano trame così scontate e banali che un Harmony al confronto è un libro d'avventura :(
      Cmq, ora come ora sto valutando l'urlo di morte degli YA distopici (https://www.goodreads.com/book/show/18525734-hungry?from_search=true : è il punto più basso che possano raggiungere) e il tentativo col genere ucronico (https://www.goodreads.com/book/show/18152063-the-only-thing-to-fear scovato da Sophie).

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    2. Oh cielo. Il primo sembra moderatamente ridicolo, ma quando ho letto "story of secrets and honor in a world where Hitler won World War II" ho perso letteralmente la testa. Tipo che mi è rotolata giù dal collo fin sotto la scrivania. Io voto per The Only Thing to Fear TUTTA LA VITA. Ma non vedo l'ora di leggere le recensioni di entrambi.

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    3. The Only Thing to Fear per ora si trova solo in cartaceo, quindi niente (non ho abbastanza spazio in libreria per sprecarlo con libri del genere), mentre Hungry è anche nel kindle store... quando sarò abbastanza disperata arriverà lui per primo.

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  5. Oddio, le premesse sembravano così interessanti!
    Bella recensione, però, come al solito! :)

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    1. Speravo fosse una cosa divertente come Reign, ma decisamente non è il caso :/

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