giovedì 2 maggio 2013

Red

Red, di Kerstin Gier.

Onestamente non è questo libro mi interessasse poi così tanto: la cover non è per niente originale, e il titolo men che meno. Mi ispirava così poco che nemmeno avevo letto la quarta di copertina.
Poi hanno iniziato a spuntare le recensione, e sono saltati fuori due elementi: il primo è che l'autrice è tedesca. Che te ne importa, direte voi, ma ero curiosa perchè non ho letto molto dei tedeschi in generale.
Il secondo è che ci sono i viaggi nel tempo.
Leggeri spoiler.

Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi?
Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata.
La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr. Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. E' lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima ma non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...



Questi quindici secondi riassumono il mio credo sui viaggi nel tempo: qualunque media ne parli, nella mia mente verrà sempre paragonato alla spiegazione del Dottore.

Ma parliamo di Red: questo libro ha tante cose positive. E' scritto dignitosamente; scorre bene; la protagonista non mi è dispiaciuta e molti comprimari sono intriganti. Però ci sono anche diversi difetti che sono andati ad incidere nel mio giudizio, e che mi hanno portata a provare una certa rabbia nei confronti del libro: c'era il potenziale per fare molto di meglio.

Gwen mi è piaciuto perchè è una normale adolescente che si comporta da normale adolescente: è carina, nella media a scuola, superficialotta, a modo suo un po' scema (ci torno dopo). Vive la gioia di essere quella da cui nessuno si aspetta niente, unita al latente fastidio di non essere mai al centro dell'attenzione.
Al centro dell'attenzione c'è infatti la cugina Charlotte, erede del gene del viaggio del tempo, addestrata fin da piccola a sopravvivere in qualsiasi epoca finisca il giorno del suo primo salto - incontrollato - nel passato.
Ovviamente, sennò non ci sarebbe nessuna storia, ad aver ereditato il gene è Gwen.

I viaggi nel tempo li ho trovati originali: il fatto che i viaggiatori non abbiano nessun controllo della propria meta se non tramite marchingegno, e ho adorato che tutti i vari prescelti fossero sparsi nelle varie epoche: è una serie con i viaggi nel tempo? Usiamo i viaggi nel tempo.
Ottimo. Approvo.
Ma qui Gwen dimostra di essere idiota: ora, la signorina ha nella sua caratterizzazione di essere non dico un'esperta del cinema, ma una a cui i film piacciono parecchio. Una cosa che ho imparato è che se i film ti piacciono hai generalmente una buona preparazione sul comportamento da tenere in situazioni assurde tipo attacco di zombies, apocalissi di varia natura, case infestate da fantasmi o da serial killer.
Non serve un'addestramento speciale per rendersi conto che far vedere il cellulare a gente '700 non è una buona idea. In effetti, non serve qualche paragrafo di esposizione per dire che, hey, in effetti non si possono portare oggetti del futuro nel passato (a meno di non essere con lui) perchè rischi cose come la creazione di un'intelligenza artificiale che sterminerà il genere umano.
La storia dei fantasmi, per quanto interessante, mi è sembrata buttata un po' lì, nel senso... è chiaro che avrà uno scopo a lungo termine, ma ora come ora è stata inserita e stop, la stessa Gwen sembra dire "A proposito, vedo i fantasmi" con lo stesso tono di "A proposito, sono mancina". Domande sull'aldilà, conseguenze sul carattere della protagonista, dubbi sul perchè alcuni rimangano e altri no... niente. E' un po' di coccio, la nostra Gwen.

Su Gideon non mi sento di dire niente: si sa poco di lui, a parte che capisco come mai non facesse i salti di gioia nello scoprire che la ragazza con cui è cresciuto, probabilmente l'unica persona della sua età circa con cui aveva legato, non era la ragazza con cui passare tutti i viaggi del tempo per il resto della vita. Dev'essere seccante imparare a lavorare come una squadra con qualcuno e poi all'improvviso devi fare da babysitter a un'estranea completa col buon senso di un riccio che attraversa un'autostrada.

Invece tutta la storia della setta non mi è ben chiara: l'unica cosa che viene detta è che c'è e che forse nasconde qualcosa. La storia della madre di Gwen è semplicemente ridicola: questo genio del male ha deciso di non dire a nessuno che anche sua figlia è potenziale portatrice del gene per proteggerla. Risultato: quando Gwen inizia a saltellare allegramente nel tempo senza sapere che fare, la madre ha una crisi isterica e la porta immediatamente dalle persone da cui la stava nascondendo.
Risultato: per proteggerla le ho fatto richiare la vita e poi l'ho consegnata alle persone da cui la proteggevo a rischio della sua incolumità.
...
Epic fail? Face palm?

Spero vivamente che abbia dei motivi leggermente più sensati che scopriremo in seguito.
In effetti, l'elefante nella stanza di questo libro sono le cose che scopriremo in seguito. Ossia tutte.
In questo non succede assolutamente niente: è totalmente introduttivo. Sappiamo che c'è una profezia, sappiamo che due tizi (Paul e Lucy) si sono ribellati, sappiamo che la setta nasconde qualcosa. E basta.
Non c'è un climax, non ci sono domande a cui vengono date risposte (ci sono malapena le domande). Il libro finisce prima ancora di cominciare!
E' come se Batman Begins fosse finito quando Bruce ultima il costume.
E credo sia ormai chiaro quanto trovi una presa in giro i libri che più che raccontare una storia sembrano voler prendere tempo per riuscire a far parte di una trilogia.

Insomma, Red mi ha causato una grandissima irritazione perchè ha molti spunti interessanti, ma se dovessi descriverlo i due aggettivi che mi vengono in mente sono "inconcludente" e "inutile".
Non credo che sia dovuto al target: tanti libri per ragazzi o per bambini fanno parte di saghe e succede qualcosa. I Guardiani dell'Infanzia ha come target lettori di otto anni, eppure la trama del primo libro è molto più completa rispetto a questo.

Ipotesi sul seguito:
Spero davvero che che la scoperta che Paul e Lucy sono i genitori biologici di Gwen non sia trattata come una Rivelazione o un Grande Colpo di Scena: è una delle cose più ovvie del mondo.

13 commenti:

  1. Il principale difetto di questa trilogie è che è una trilogia, quando poteva benissimo essere un libro unico ^^"

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    1. E' l'impressione che ho avuto leggendo :(

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    2. Tanto alla fine ti ritrovi a leggere i libri uno dietro l'altro se non vuoi morire dalla curiosità ^^

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    3. Sì, però dovresti comprare tre libri per leggere una storia da volume unico. Non è un ragionamento che mi piace :/

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    4. Nemmeno a me ^^"
      E' evidente che la trilogia è stata creata per un fattore di marketing, non di esigenze letterarie.

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    5. E' per questo che i libri così li trovo una presa in giro :/

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  2. Concordo in pieno sulla scelta degli aggettivi: "inconcludente" e "inutile" sono due parole che mi sono tornate in mente un saaaaacco di volte, mentre leggevo "Red"! XD Una lunghissima introduzione... per "Blue", probabilmente: lo sto leggendo adesso, e, anche se sono ancora a meno della metà, mi sta piacendo molto più del primo. Se non altro, c'è Xemerius (un gargoyle chiacchierone che mi fa pensare un po' al draghetto Mushu di Mulan, per certi versi XD) e le battute di Gwen, tanto per cambiare, ogni tanto sembrano simpatiche sul serio! :P

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    1. Oddio, spero ci sia anche un miglioramento sul fronte trama, non solo qualche personaggio nuovo °^°

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  3. "Spero davvero che che la scoperta che Paul e Lucy sono i genitori biologici di Gwen non sia trattata come una Rivelazione o un Grande Colpo di Scena: è una delle cose più ovvie del mondo."

    Nooooo io ci sono caduta come un'allocca!!! :DD
    Ahahaha!

    A me è piaciuto, anche se avrei preferito di no, visto come è dilagato.. Più che altro mi ha fatto divertire Gwen!
    Ripensandoci ora, a mente freschissima, mi accorgo che il libro ha parecchi punti deboli.. Ma niente, ogni tanto vengo contagiata dalla scemite acuta pure io :DD

    (Grazie per essere passata dal mio blog e avermi così fatto scoprire il tuo!! *_*)

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    1. Se fosse stato un volume unico invece di una trilogia credo che avrei avuto un parere diverso :P cmq mi ha intrigato abbastanza da voler leggere i seguiti e capire che succede (nella speranza che non sia tutto rimandato al terzo volume) XD

      Oddio, spero di non averti spoilerato @_@

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    2. No, no, tranquilla, ho letto tutta la trilogia!

      CAVOLO. Ora spero di non essere io la spoilerante.. Cos'ho nella testa!! *_* Scusami *_*

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    3. Figurati, non è uno spoiler ;)

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  4. Quando comprai questo libro ebbi la bella idea di comprare, in formato ebook e non cartaceo, anche il secondo ed il terzo.
    Fatto sta che una volta iniziato il primo mi ha annoiata così tanto da non riuscire a finirlo e da farmi lasciare gli altri due ancora "imballati"!

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