giovedì 28 gennaio 2016

Lucifer

Non ho letto il fumetto da cui questo telefilm è tratto, ma se le atmosfere sono come quelle di Sandman ed Hellblazer, posso capire l'urlo di dolore dei lettori.
Da non lettrice posso ammettere candidamente di essermi divertita un sacco nei quaranta minuti del pilot.
In Supernatural Morte definiva Lucifero "a bratty child having a tantrum", e la frase si può applicare anche qui, ma nel suo lato ridicolo: l'angelo caduto, il serpente, il tentatore... si è rotto le scatole, ha mollato gli Inferi e si è trasferito a Los Angeles.
Dove gestisce un night club.
A occhio Dio l'ha presa come un genitore che scopre che il figlio ribelle ha mollato medicina per fare l'artista di strada, ossia spedendo il figlio responsabile di turno (Amenadiel) a fargli cambiare idea - almeno finchè la cosa resta su un piano così idiota da non meritarsi una discesa in campo personale.

Lucifero è la cosa migliore della puntata. È affascinante, irriverente, a metà tra il simpatico e l'insopportabile, non sta zitto un momento e la cosa che mi è piaciuta di più è che non si nasconde affatto: dice candidamente di chiamarsi Lucifero, di essere immortale, di avere poteri... e la reazione di tutti è, più o meno, "Sì, ok, come ti pare".
Per adesso sembra aver messo da parte le caratteristiche più negative che gli sono tradizionalmente associate e pare bizzarramente affezionato agli umani, con sommo sconcerto di chi sa chi è. In effetti ha sconcertato un po' anche me, ma in fin dei conti quale ribellione maggiore ci può essere, per lui, se non essere meno bastardo di quanto dovrebbe? Soprattutto se il ruolo di villain gli è stato imposto dal padre e non è stato una scelta (non sarebbe la prima volta che, in qualche retelling, viene interpretato in questo modo).
Per il resto la puntata procede con un sacco di potenzialità non del tutto espresse e il timore che rimangano tali: non so perchè, ma con la premessa che ho scritto qualcuno ha deciso che il formato migliore per la serie sarebbe stato un poliziesco per cui sì, tutto il bagaglio mistico c'è, ma di base questo è uno di quei telefilm dove ad un poliziotto competente si accompagna un esperto di qualcosa.
Ed ecco quindi entrare in scena Chloe: la povera donna ha la sfortuna di indagare sull'omicidio di una cantante amica di Lucifer, e pertanto prima se lo ritrova sempre tra i piedi - perchè anche lui sta svolgendo la sua personale indagine - e poi direttamente appresso perchè è più produttivo (e divertente) lavorare insieme piuttosto che separati.
Oh, e la fanciulla, per qualche motivo, è immune ai poteri del protagonista e questo lo incuriosisce da morire.

Quindi, alla fine dei conti, la parte poliziesca procede in modo assolutamente tradizionale e con pochi colpi di genio. Non noiosa, ma nemmeno esaltante.
Dall'altro lato abbiamo dei personaggi deliziosi, dei dialoghi brillanti, una colonna sonora strepitosa, e un Tom Ellis perfettamente calato nella parte, assolutamente a suo agio nel reggere da solo o quasi tutto l'episodio (e se continua così potrebbe reggere tutta la serie). Dico quasi perchè anche Lauren German se la cava alla grande.
In sostanza concordo con quanto disse Neil Gaiman del pilot: divertente, potenziale guilty pleasure molto pleasure e poco guilty, e un Tom Ellis fenomenale.

martedì 26 gennaio 2016

Teaser Tuesday #149

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"No, tesoro mio; suona il campanello e comanda al domestico di invitare Miss Adelon a unirsi a noi" fu la risposta della madre, che aggiunse a voce più bassa: "Non devi dimenticare, Amy, che la tua istitutrice non può mai mescolarsi agli amici che ci fanno visita. Lei è modesta e di umili origini; tu sei Amy Hamilton".
"Va bene, mamma" rispose Amy, "eppure è paradossale che una ragazza così bella e di buon cuore debba rimanere isolata da tutti coloro ai quali invece procurerebbe tanto diletto. Eccola che arriva."
Un passo leggero risuonò per la stanza, quindi Edith comparve davanti a Lady Hamilton, dicendo sommessamente: "Cosa desiderate, milady?"
"Canterai per noi, se non ti dispiace. Prendi l'arpa di Lady Ida e posizionala pure lì" indicò con un freddo gesto della mano.
Edith si stava voltando quando Arthur, con sincera cortesia, disse: "Lord Percy, ecco la cara amica di Amy, Miss Adelon". Lei ricambiò con grazia il suo saluto e passò all'arpa.
 - L'eredità, Louisa May Alcott

lunedì 25 gennaio 2016

Castelli d'Italia #130

Situato in provincia di Padova, nei colli Euganei, questo castello duecentesco era - in origine - un avamposto in grado di controllare le colline circostanti e la zona dei fiumi. Per via della sua funzione militare ha avuto una storia di assedi e distruzioni: la prima volta nel 1231, e poi di nuovo 1313 ad opera dei Veronesi. In seguito divenne un'importante presidio carrarese, ma perse ogni importanza nel 1405, quando venne annesso a Venezia, finendo per essere venduto alla famiglia Corner nel XVII secolo (per passare poi ai Barbarigo il secolo successivo).
Il castello fu restaurato nel XIX secolo ed è molto ben conservato. Oggi ospita un ristorante ed è visitabile.

sabato 23 gennaio 2016

Noragami

Noragami, di ADACHITOKA.

Anche io sono fan di una serie dove una ragazzina finisce invischiata nel mondo sovrannaturale, popolato da individui invisibili alle persone comuni e che combattono i demoni.
Solo che si chiama Noragami ed è un manga.

mercoledì 20 gennaio 2016

Regina di fiori e radici

Regina di fiori e radici, di Laura Mac Lem.

Tanta è la soddisfazione quando trovi un retelling che racconta una storia che ti piace in un modo che ti piace.
Niente spoiler.

martedì 19 gennaio 2016

Teaser Tuesday #148

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"È il momento di agire," disse il Maestro.
Heron attese in silenzio. Kalamon parlò.
"Era ora. Sei rimasto per la bellezza di cinque giorni nell'Officina ed è successo di tutto. Prima abbiamo avuto un'invasione di lucertole. Ci sono voluti due giorni interi per scacciarle dalle novecentonovantanove stanze di Maniero. I servi hanno ancora un diavolo per capello."
"Per non parlare di Yolgo." Heron sorrise.
"Per non parlare di me!" Kalamon si puntò l'indice contro il petto. "Trentatré ne ho contate nella mia stanza. E il mio omuncolo ne ha uccise sei. Ti sei risparmiata una bella rogna, Maestro."
"Per nulla. Ero appena uscito dal Sesto Livello di Meditazione, quando ne ho scorte tre che guizzavano nell'Officina: le ho incenerite subito. Odio quelle bestiacce!"
"E poi c'è la strana faccenda del sole... " Kalamon scosse la testa.
"Che faccenda?"
"È sparito due volte durante il giorno, per pochi istanti. Come due eclissi in rapida successione. Una cosa davvero inquietante."
"E poi è apparso ieri notte," fece Heron.
 - Lo specchio di Atlante, Bernardo Cicchetti

lunedì 18 gennaio 2016

Castelli d'Italia #129

Il castello, con relativo borgo, di Nozzano si trova in provincia di Lucca. Le sue orgini risalgono almeno al IX secolo, quando pare fu fortificato per difendersi da eventuali attacchi pisani (dall'altra parte del fiume, infatti, c'è la rocca di Riprafatta); alcuni ritengono che la sua costruzione sia da attribuire alla contessa Matilde di Canossa. Dopo la battaglia di Monteaperti del 1260 il borgo divenne famoso per l'ospitalità concessa ai Guelfi.
Nel corso della sua storia il castello subì molti attacchi da parte di Pisa, venendo distrutto svariate volte salvo essere sempre ricostruito, ma dal 1500 in poi la sua importanza strategica andò a diminuire; ma non fu lo stesso per la sua importanza civile, ad esempio ospitando una delle prime stamperie d'Italia e varie organizzazioni statali.

giovedì 14 gennaio 2016

Shadowhunters

Mettiamo subito in chiaro una cosa: se avete amato questa saga letteraria, se avete amato il pilot di questa serie televisiva, se desiderate davvero che il telefilm diventi qualcosa di epico... questo post non vi piacerà. Quindi fermiamoci al 'il pilot non mi è piaciuto' e amici come prima.

Con Shadowhunter e Cassandra Clare ho un rapporto complesso, anche se forse è più onesto dire che ho un rapporto: l'idea di base del suo mondo mi piace (forse perchè l'idea base del suo mondo è Harry Potter) ma non mi piacciono i suoi libri e come scrive. Le ho dato cinque possibilità prima di dirle addio, tuttavia negli adattamenti ci spero sempre un po': il film ha fallito, ma dove un film cade un telefilm può riuscire (vedi Buffy)... peccato che non sia questo il caso.
Il primo episodio di Shadowhunters è brutto, anche per gli standard di un primo episodio (con la gloriosa eccezione di The Walking Dead i pilot tendono ad essere la parte più debole di una serie perchè devono presentare il mondo, che attori e sceneggiatori magari non conoscono ancora alla perfezione).
Per me i problemi sono iniziati con la prima scena, dove Jace, Alec e Isabelle stalkerano un demone mutaforma. Il pedinamento avviene di notte, sottofondo una canzone in stile Florence + the Machine, comparto effetti speciali piuttosto imbarazzante e Izzie indossa una parrucca che manco i cosplayer prima di e-bay. Lì ho capito che o si salvavano in calcio d'angolo, o male male.

A quest punto faccio prima a dire che il telefilm fallisce più o meno in ogni ambito: gli effetti speciali vagano tra il fatto male e il ridicolo, tipo che per evitare di avere sangue in scena (paura del rating?) i demoni espodono in glitter che credo dovrebbe essere fuoco e i cacciatori gli shadowhunters hanno le ferite che luccicano. Le lenti a contatto di Magnus sono abbastanza finte, così come gli occhi di Luke quando emerge il lato lupesco. Non voglio neanche parlare di quando saltano.
Le coreografie dei combattimenti sono epiche come quelle dei Power Rangers e succedono cose a caso: Clary per qualche motivo prende in mano una spada (leggi: per farci capire che è una shadowhunters - in caso avessimo perso i cinquecento memo sparsi dal pilot) e uno dei demoni ci si impala praticamente da solo (vergogna a te e alla tua famiglia, demone). O Dorotea che deve attaccare senza farsi notare e - giuro - fa levitare una mazza ferrata e la lancia contro gli invasori... attraverso una vetrinetta, perchè spostarla dieci centrimentri a sinistra e non sputtanare l'effetto sorpresa era troppo intelligente.
Le vere chicche, tuttavia, stanno nella sceneggiatura: qui faccio una premessa. Per qualche motivo gli sceneggiatori hanno deciso che in questa serie non ci deve essere praticamente nessun mistero, e volano informazioni che neanche il pilot di Sleepy Hollow. La cosa non solo non ha molto senso, ma è anche gestita tramite scene, dialoghi e reazioni che non stanno né in cielo né in terra: dopo aver reso chiarissimo che Jocelyn nasconde qualcosa c'è un flashback che mostra sia come la donna sia una shadowhunter, sia che Clary non ricorda nulla perchè Magnus e le ha cancellato la memoria. Jecelyn dice a Clary che deve parlarle, ed è ovvio che si tratta di una cosa importante, ma la ragazza - inspiegabilmente - la ignora (non dico che avrebbe dovuto immaginare che c'entravano i demoni, ma sarebbe stato normale se avesse pensato che volesse parlarle della sua famiglia). Non solo ci fanno vedere Valentine, ma c'è anche una scena ridicola in cui un suo sottoposto continua ad insultare Jocelyn dopo che lui gli ha detto di smetterla, solo per farci vedere che È CATTIVO quando l'ammazza (perchè è sensatissimo che chi lavora per uno psicopatico imprevedibile continui a contraddirlo).
Clary trova la sua casa in fiamme, vede demoni, viene spedita attraverso un portale... e quando le dicono di aspettare Luke si mette ad aspettare Luke. E certo.
L'amica di Clary e Simon che non sa niente di Clary, nemmeno che non ha conosciuto il padre, solo perchè serve un dialogo per farlo sapere allo spettatore.
Luke dice agli emissari di Valentine che vuole la Coppa e che - se dovesse trovarla - la terrà per sé. Poi li invita gentilmente a uscire, gentilissimi, già che ci siete portate i miei saluti al capo che è una vita che non ci si vede.
Più la meravigliosa perla di nonsense che è questo dialogo:
Clary: Non mi interessa chi sei o cosa fai o da dove vieni, voglio solo trovare mia madre. Puoi aiutarmi?
Jace: Sono la tua migliore possibilità.
Clary: Ma io non ti conosco.
Sostanzialmente il telefilm getta informazioni a caso addosso allo spettatore, e non quelle necessarie a intrigarlo: come mai Clary non sa niente di niente poteva essere un mistero, chi sia Valentine poteva essere un mistero (tra l'altro non mostrare immediatamente il villain aiuta a costruire le aspettative), la Coppa poteva essere un mistero. Creare un senso di curiosità fa tornare lo spettatore, non dirgli tutto e subito per il gusto di dirgli tutto e subito.
Ma devo anche spendere due parole su alcune chicche di regia, come Clary che prende in giro Simon perchè non si è accorto che una sua amica ha una cotta per lui, e lui che risponde che non è l'unico a non notare queste cose. Molto sottile. Mancava solo uno striscione dietro.
O quando Clary deve decidere se fidarsi di Jace o tornare a casa con Simon, in una ripresa che sembra urlare "Visto come siamo bravi? Adesso mostriamo che lei è dilaniata mettendola in mezzo ai due", roba già vista e che Game of Thrones la fece meglio.

A salvarsi sono gli attori: a parte la ragazza che interpreta Clary (per adesso l'ha resa ancora meno interessante che nei libri), gli altri si vede che si divertono e che si impegnano (soprattutto Simon) ma non sono abbastanza.
Continuerò a vederlo? Non lo so: ha dei picchi di trash non indifferenti e mi ha fatta sinceramente ridere... ma è in bilico. Per diventare bello ha una lunga strada in salita, e non credo che vogliano abbracciare il lato peggiore della produzione. Il problema è che se migliora solo un po' per me diventerà solo mediamente brutto e non sarà più divertente.

martedì 12 gennaio 2016

Teaser Tuesday #147

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Pensi che il re dell'Oltretomba apprezzerà questi pochi fiori, anche se non sono belli come quelli che ho colto per te?"
Per un momento, gli occhi scuri di mia madre, profondi come la terra, si strinsero, tramutandosi in fenditure d'abisso.
"Non parlare del sovrano dell'Averno," mi ammonì, "il suo potere è pari a quello di tuo padre, e il suo regno cento volte più vasto. Tutto ciò che vedi prima o poi finirà per appartenere a lui, e non ha bisogno dei nostri doni. Guarda, Persefone."
Senza lasciare i miei fiori, mi indicò, il mischio che cresceva al lato di tramontana, sultronco rugoso di un ciliegio vecchissimo. Da quella parte, dove il sole arrivava poco o niente, il legno era nero; toccai il muschio, nell'ombra del sottobosco, e lo sentii umido e freddo, nonostante fosse una giornata calda, con il sole che splendeva a raggiera, tra i capelli di mia madre.
"Non puoi donargli qualcosa che gli appartiene già: potrebbe pensare che sei un'arrogante che crede di sottrargli i propri diritti. Il suo potere è grande, il suo orgoglio smisurato. Lui nega tutto ciò che sei, e tutto ciò che sono io."
Anche mia madre era orgogliosa. Rimasi in silenzio, in segno di rispetto per l'insegnamento che mi impartiva, ma in cuor mio pensavo che, se il dio dei defunti era un sovrano tanto potente, non sarebbe stato così meschino da credere che volessi derubarlo.
 - Regina di fiori e radici, Laura Mac Lem

lunedì 11 gennaio 2016

David Bowie

E niente.
E poi ci sono dei lunedì che ti svegli e David Bowie è morto. Lui, che lo conoscevi anche se della musica non ti sei mai interessata, che è stato il primo "villain ma non troppo che un po' lo shippo con la protagonista ma è anche un po' tanto creepy" e neanche sapevi cosa voleva dire metà di questa frase.
Che dire? Addio, David. Hai reso il mondo un po' migliore in vita, e oggi un po' peggiore.

venerdì 8 gennaio 2016

The Shannara Chronicles

Quando ero una mezza bimbetta ho letto un bel po' di libri di Terry Brooks. Ovviamente, proprio perchè ero una mezza bimbetta, ora ricordo poco o niente dei dettagli delle varie saghe: sono stati il mio battesimo del fantasy, la prova che questo genere mi piace... anche quando a scriverlo è uno che non sarà mai il mio autore preferito.
Però, anche se ho abbandonato Brooks appena ho scoperto chi fossero i miei autori preferiti, verso le sue opere proverò sempre affetto e quando ho sentito che avrebbero tratto un telefilm da Le Pietre Magiche di Shannara... beh, ho seguito un po' i lavori in corso: ci sono rimasta male quando ho saputo che il canale era MTV e sono rimasta a bocca aperta davanti al primo trailer.
E adesso, finalmente, sono andati in onda i primi due episodi.

La trama, per una volta, non si presenta proprio semplicissima: in un futuro fanta-apocalittico la Terra è abitata da quelle che erano creature della favole, ma la magia è sparita da decenni. Il periodo di pace, però, sta per essere brutalmente interrotto: l'albero sacro Ellcrys sta morendo, e le conseguenze non saranno solo simboliche. L'albero, infatti, è il sigillo che tiene i demoni bloccati nel Divieto e, con la sua morte, essi torneranno liberi.
Spetta quindi al solito gruppetto di disperati salvare il salvabile: il druido Allanon, l'unico che abbia una vaga idea di cosa devono fare nonchè adulto responsabile del gruppo; il mezz'elfo Wil, che ha ereditato dal padre delle pietre magiche; la principessa elfa Amberle, una degli Eletti votati alla protezione dell'Ellcrys; e la giovane nomade Eretria.
Dal punto di vista tecnico i primi due episodi sono più che notevoli: paesaggi, scenografie, trucco ed effetti speciali sono ad un livello che mai mi sarei aspettata da questo canale, e le rovine del nostro mondo sono rese in modo eccelso. I dialoghi riescono ad introdurre lo spettatore all'ambientazione senza avere troppo il sapore di spiegoni, e personalmente ho trovato piacevoli un po' tutti i personaggi per cui i numersi cambi di scena non mi hanno dato fastidio. Ho anche apprezzato come abbiano tenuto conto del fatto che stanno adattando il secondo libro di una serie, e tutti i rimandi a "quello che è successo prima". Sembra che abbiano sfruttato la cosa per creare una mitologia interna alla serie, e questo non è male per niente.
Ma il male, invece?
Il male sono i costumi: molto tamarri e patinati, e troppo poco fantasy per i miei gusti. Soprattutto quelli della festa. Più la colonna sonora: a musiche abbastanza d'atmosfera si abbinano imbarazzanti canzoni pop come se fosse un fan-video, e il motivo credo stia nel target: al di là dei valori di produzione è chiaro che questo è un telefilm per adolescenti e che tutto il materiale d'origine è rivisitato in chiave teen. Attori giovanissimi e bellocci, i vestiti accattivanti, un'atmosfera generale più glamour.
Non essendo una grande fan dei libri la cosa non mi ha dato particolarmente fastidio, anche perchè non vedo per quale motivo gli adolescenti di oggi non debbano avere telefilm di qualità solo perchè sono adolescenti, anche se come adulta significa mandar giù qualche scena di un'ingenuità imbarazzante.

martedì 5 gennaio 2016

Teaser Tuesday #146

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Ha idea se ci sia stato qualche passo avanti nel caso dell'Assassino della Mercedes?"
Una domanda alla quale Hodges in genere non risponderebbe, ma se vuoi ricevere informazioni, devi essere anche disposto a darne. E comunque il rischio è molto limitato, considerando che non c'è nulla di nuovo. "I miei vecchi colleghi si sono arenati", replica, usando la stessa espressione di Pete a pranzo, poche ore prima.
Peeples annuisce, quasi se l'aspettasse. "Un crimine dettato da un'impulso improvviso. Nessun legame con nessuna delle vittime, nessun movente, una strage commessa giusto per divertirsi. L'unica possibilità è incastrarlo se ci riprova, giusto?"
Mr. Mercedes giura di no, riflette Hodges. Però non vuole certo rivelare quell'informazione e si limita ad assentire.
Un'intesa di vedute è sempre un'ottima soluzione.
 - Mr. Mercedes, Stephen King

lunedì 4 gennaio 2016

Castelli d'Italia #128

Il castello (o villa) di Celsa si trova a Sovicille, in provincia di Siena: fu inizialmente costruito come baluardo difensivo dalla repubblica di Siena, ma nel '500 fu convertito a residenza privata dal proprietario Mino Celsi. Purtroppo nel 1554 fu distrutto dall'esercito imperiale austro-spagnolo di Carlo V, e restaurato nel XVII secolo - periodo in cui furono realizzati anche i giardini, e nel 1802 passò alla famiglia Chigi, che lo trasformarono in una struttura neogotica.